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Tagikistan
Veduta del lago di Alessandro (Iskander Kul)
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Tagikistan (Тоҷикистон) è uno Stato dell'Asia centrale.

Da sapere

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Il Tagikistan è uno dei paesi più isolati dell'Asia Centrale e anche il meno sviluppato dal punto di vista turistico, nonostante la grandiosità dei suoi paesaggi alpini. Non è un mistero che la sua economia si regga sul contrabbando e sullo smistamento di droga prodotta nel confinante Afghanistan. Da non sottovalutare, inoltre, le notevoli difficoltà di spostamento all'interno del Paese a causa dello stato delle sue strade e della penuria cronica di carburante.

Cenni geografici

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Il Tagikistan è un paese senza sbocchi sul mare; confina a nord con Kirghizistan e Uzbekistan, a est con la Cina a sud con l'Afghanistan e a ovest ancora con l'Uzbekistan.

Del Tagikistan fanno parte anche alcune exclave incuneate in territorio Kirghiso tra cui quella di 39.8413270.6338711 Vorukh (Ворух), spesso teatro di scontri tra le due popolazioni.

Il territorio del Paese è in massima parte montuoso, attraversato nel senso della latitudine da due possenti catene: quella del Trans-Alay a nord, e l'altra del Pamir a sud, separate tra loro da uno stretto lembo pianeggiante. Su queste catene si trovano le cime più alte dell'Asia centrale, fra cui il 38.94324172.0158561 picco Ismail Samani (Qullai Ismoili Somoniik) di 7.495 metri, detto ancora "Picco del Comunismo" (fu il nome ufficiale fino al 1998).

I principali fiumi del Tagikistan sono Amu Darya, Syr Darya il Vahš, il Kafirnigan e il Pjandz.

L'Amu Darya, il più lungo fiume dell'Asia Centrale, nasce dal 37.4573.7284511 lago Zorkul, uno specchio d'acqua nella valle di Wakhan, spartita a metà tra Afghanistan e Tagikistan e non lontana dal confine con Pakistan e Cina. Il fiume assume diverse denominazioni: Whakan dalla sorgente fino alla sua confluenza con il fiume Pamir, punto dal quale prende il nome di Panj e segna per un buon tratto dei suoi 921 km il confine tra Tagikistan e Afghanistan.

Anche il Syr Darya, secondo fiume dell'Asia Centrale per lunghezza, attraversa il Tagikistan ma solo per un breve tratto in corrispondenza della regione di Fergana.

Quando andare

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L'estate costituisce un buon periodo se si intende visitare la zona montuosa del paese ma nei fondovalli il caldo può risultare opprimente.

La primavera è una stagione proibitiva a causa dello scioglimento delle nevi che rende ancora più difficile viaggiare per le dissestate strade del paese. La primavera è anche la stagione di intemperie improvvise.

L'inverno presenta temperature attestate sui -20°C ma che possono scendere ulteriormente, fino a -45 °C.

Il clima del Tagikistan è a carattere continentale con accentuate escursioni termiche sia annuali che diurne, ragion per cui bisogna mettere capi di lana in valigia. È anche a carattere bizzarro: non di rado si verificano intemperie nel periodo primavera-estate. Per contro, la temperatura invernale è spesso mitigata da un vento caldo e secco proveniente dalle aree montuose. Le precipitazioni sono scarse, concentrate soprattutto nella parte occidentale del paese.

Cenni storici

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Abitato anticamente dalle genti della Sogdiana, il territorio dell'odierno Tagikistan fece parte dei regni greco-battriani istituiti in seguito alle conquiste di Alessandro Magno e in seguito fu una provincia dell'impero dei Parti (250 a.C.-225 d.C.) e di quello sasanide (dal III secolo fino a metà del VII). Dopo il crollo dell'Impero sasanide, sconfitto dalle forze arabe intorno al 650 d.C., entrò a far parte del califfato musulmano. Con il disgregarsi progressivo del potere dei califfi abbasidi a partire dalla seconda metà del IX secolo, i territori orientali conobbero un lento ma inesorabile processo di distacco e di autonomia.

Nel X secolo il Tagikistan è sotto il controllo dei Samanidi, dinastia persiana - vassalla inizialmente dei Tahiridi, a loro volta almeno formalmente ancora soggetti al califfo - che avrà la sua splendida capitale a Bukhara. Qui ebbe inizio anche la grande stagione della letteratura persiana di epoca musulmana, con il formarsi di un primo gruppo di poeti panegiristi e con il grande poeta epico Ferdowsi. Tuttavia questa dominazione non durò più di un secolo. Il territorio fu sommerso dalle continue invasioni di tribù turche che imposero ben presto proprie dinastie (Ghaznavidi dalla fine del X sec. a circa metà dell'XI secolo; poi i Selgiuchidi dalla metà dell'XI sec.); in questo periodo peraltro le diverse culture riuscirono a coabitare e a fondersi gradualmente, dando inizio a quel felice connubio turco-persiano che è caratteristico di tanta parte dell'Asia Centrale sino a nostri giorni. Successivamente il territorio fu conquistato dai Mongoli (XIII sec.), quindi dal Tamerlano (tra la fine del Trecento e il Quattrocento), e infine dall'XVI sec. entrò nell'orbita del Khanato di Bukhara.

Dal Settecento il territorio dell'attuale Tagikistan fu diviso anche con il vicino Khanato di Kokand; solo nella seconda metà del XIX secolo l'attuale territorio del Tagikistan entrò a far parte dell'Impero russo quando entrambi i khanati, di Bukhara e di Kokand, divennero prima vassalli della Russia zarista e poco dopo persero l'indipendenza. L'Impero russo, coinvolto nel Grande Gioco che lo opponeva all'Impero britannico, mirava ad aprirsi un varco nell'Asia meridionale attraverso il territorio tagico. L'obiettivo strategico era contenere l'espansionismo britannico forte delle sue basi in India, e più in generale a potenziare la propria posizione geopolitica.

Da provincia dell'Impero russo, il Tagikistan venne a formare una delle repubbliche socialiste sovietiche in seguito alla rivoluzione russa del 1917. Dura però era stata la resistenza opposta dai guerriglieri islamici (rivolta dei Basmachi), infatti solo nel '29 lo Stato venne formalmente riconosciuto dal potere sovietico. L'amministrazione sovietica separò definitivamente il Tagikistan da Bukhara e Samarcanda, le capitali storiche della cultura iranica dell'Asia centrale, che vennero a trovarsi definitivamente dentro il territorio della Repubblica socialista dell'Uzbekistan; veniva contemporaneamente decisa dalle autorità sovietiche la elevazione di un modesto villaggio, Dušanbe (lett.: "Lunedì", perché in tal giorno vi si teneva una fiera o un mercato di qualche rinomanza locale) a capitale dello Stato.

Il Tagikistan mantenne comunque sempre una vocazione islamica che, nel periodo sovietico, alimentò forme di resistenza culturale anche attraverso la fitta rete di confraternite legate al sufismo. Negli anni Settanta venne riformato clandestinamente il Partito Islamico della Rinascita che, per tutti gli anni a venire, avrebbe provocato disordini e ribellioni contro il regime sovietico, fino alla caduta dell'URSS nel 1991 e al conseguimento dell'indipendenza. Tuttavia questo traguardo coincise con lo scoppio di una guerra civile, a seguito dell'aspra opposizione fra il partito islamico e quello democratico, scivolato progressivamente in una pulizia etnica che causò decine di migliaia di morti e costrinse un milione di tagiki a espatriare. Nel 1997 furono firmati dei trattati di pace fra il presidente democratico Rahmonov e i capi dell'opposizione islamica; i ribelli furono confinati in Afghanistan, ma continuano tuttavia ad alimentare conflitti e ribellioni, tant'è che il Tagikistan ha chiesto l'aiuto dell'esercito russo per contenere le incursioni. Come riportato dalla rivista online STRATFOR, pare infatti che la Russia stia rafforzando sempre più la sua presenza militare, inviando più truppe in questo paese.

Lingue parlate

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Il tagico è una lingua indoeuropea affine al persiano (fārsì) parlato in Iran e al dari parlato in Afghanistan, Si scrive in caratteri cirillici anche se l'uso dell'alfabeto arabo si è espanso dal 1991 in poi.

Letture suggerite

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Territori e mete turistiche

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Mappa divisa per regioni
Mappa divisa per regioni
      Valle del Fergana L'instabile regione centro-asiatica, ma affascinante. Regione culturalmente vibrante che si espande in tre stati in una delle aree politicamente più contorte al mondo.
      Distretti di Subordinazione Repubblicana Il cuore tagiko che in cui ha sede la capitale, Dušanbe.
      Chatlon La dissimile provincia sudoccidentale del Tajikistan e il centro della ribellione che portò il Tajikistan alla disastrosa guerra civile post-sovietica.
      Provincia Autonoma di Gorno-Badachšan L'impervia regione del Pamir occupa l'intera sezione orientale del Tagikistan ed è una delle regioni montane più alte del mondo, con sublimi panorami, trekking, arrampicate e un incredibile percorso asfaltato lungo la Pamir Highway. È una regione di paesaggi grandiosi ma per visitarla bisogna essere ben equipaggiati, appoggiarsi a tour operator locali ed essere in possesso di adeguati permessi.
      Zeravshan Bellissime vallate nel mezzo delle maestose montagne Fann e le antiche rovine di Panjakent.

Centri urbani

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  • 38.57305668.7863891 Dušanbe Una gradevole e verdeggiante capitale tra paesaggi dominati dalle cime innevate dei Monti Fan.
  • 37.49166771.55752 Choruǧ Il capoluogo della Provincia Autonoma di Gorno-Badachšan è situato in una vallata a 2,200 m. s.l.m. e a breve distanza dalla linea di confine con l'Afghanistan che coincide con il corso del fiume Panj, un affluente dell'Amu Darya.
  • 38.17111173.9669443 Murghob Murghob su Wikipedia Dislocata nella sezione orientale del Gorno-Badakhshan, Murghab è un centro di 5.000 abitanti a un'altitudine ancora maggiore di Choruǧ (3,650 m.). È situata all'intersezione dell'autostrada del Pamir proveniente da con la nuova arteria che, dopo aver valicato la linea di confine con la Cina all'altezza del passo montano di Kulma, si ricollega all'autostrada del Karakorum. Non si conosce se sia permesso o meno ai turisti stranieri di servirsi di questo valico di frontiera.
  • 40.27944469.6319444 Xuçand (Хуҷанд, in inglese Khujand) La seconda città del paese per popolazione. È l'antica "Alessandria Escate" (estrema), fondata da Alessandro Magno.
  • 39.91083369.0063895 Istaravšan A 78 km da Xuçand, un centro di 50,000 abitanti con il nucleo storico meglio conservato della regione. Presenta architetture della civiltà araba, tra moschee e madrasse (scuole religiose a carattere giuridico) incastonate con bazaar alla base del Mug Teppe, rilievo che merita un'escursione sino alla sommità.

Altre destinazioni

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  • 39.16666768.251 Monti Fan Monti Fan su Wikipedia Nota meta in Asia Centrale, sono caratterizzati da laghi alpini e vette austere ed innevate. Sono accessibili da Samarcanda e Penjikent.
  • 39.07444468.3683332 Iskanderkul Iskanderkul su Wikipedia Non lontano dalla città di Ayni, questi laghi glaciali sono ottimi per praticare escursioni ad alta quota, data l'elevata altitudine di 2195 metri.
  • 37.2568.53 Riserva naturale di Tigrovaya Balka Riserva naturale di Tigrovaya Balka su Wikipedia Area protetta nei pressi del confine afghano dove i fiumi Vachš e Pjandž si uniscono a formare l'Amu Darya. La riserva costituì una delle ultime roccaforti della tigre del Caspio, le cui tracce furono avvistate per l'ultima volta nel 1953.
  • Valle di Geisev Non distante dal centro abitato di Rushan, è strutturata tra arse fluviali che alimentano laghi del fondovalle, ove è sito il villaggio di Geisev. Non vi sono strade carrozzabili, ma sentieri e curiose funivie in legno.
  • 37.1292473.618684 Valle di Wakhan Wakhan su Wikipedia In questa ampia e distesa valle, punteggiata di forti e rovine buddiste, si aprono panorami sull'Hindu Kush, al confine con l'Afghanistan (7.000 metri). Qui, nel 1274, transitò Marco Polo, seguendo la via della Seta.


Come arrivare

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Requisiti d'ingresso

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È richiesto il visto d'ingresso che può essere richiesto in forma elettronica presso il sito https://www.evisa.tj

Il visto da diritto a un soggiorno massimo di 45 giorni. Al 2009 il costo del visto ammontava a 80 € per un mese. La Lettera d'Invito (LOI) da parte di un'agenzia turistica del Tajikistan non è più necessaria ai fini dell'ottenimento del visto. Basta il passaporto, una foto e un modulo di richiesta. I posti di frontiera con gli stati confinanti non sono abilitati al rilascio del visto ragion per cui si verrà respinti se non se ne è già in possesso. Potrebbe sussistere invece la possibilità di ottenere il visto all'aeroporto della capitale ma l'informazione deve essere assolutamente verificata. Non esistono rappresentanze diplomatiche in Italia. L'ambasciata del Tagikistan a Vienna ha fama di essere la più sollecita nell'evadere le richieste. Se si desidera visitare il Pamir occorre farlo presente, essendo necessario un ulteriore permesso ove verranno riportati tutti i distretti che si intende visitare. Per informazioni aggiornate consulta il sito Viaggiare Sicuri gestito dal nostro Ministero degli Esteri in collaborazione con l'ACI.

Ambasciata del Tajikistan in Austria: Universitaetstr. 8/1a, 1090 Vienna, AUSTRIA. Tel: +43-1-4098266 & +43-1-4098266. Fax: +43-1-409826614. E-mail: tajikembassy@chello.at

In aereo

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Non esistono voli diretti dall'Italia ma si può ricorrere a Turkish airlines con scalo a Istanbul o a Uzbekistan airlines con scalo a Tashkent o ancora a Flydubai con scalo a Dubai.

Il secondo maggiore aeroporto è quello di Xuçand.

Varchi di frontiera

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Con l'Afghanistan

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Non sono aperti a visitatori stranieri e anche se lo fossero sono da evitare in quanto ad alto rischio:

  • 37.194668.60531 Ponte di Panji Poyon
  • 37.52706571.5014892 Ponte di Tem-Demogan
  • 38.419770.82753 Ponte dell'Amicizia Afghano-Tagika


Come spostarsi

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In aereo

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I voli domestici sono gestiti da Tajik Air ma questi sono frequentemente annullati per maltempo e in passato anche per mancanza di carburante.

I voli domestici sono limitati (Dušanbe, Choruǧ, Kulob Xuçand, Panjakent) ma altamente inaffidabili.

In auto

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Per il momento i taxi collettivi sono l'unico mezzo di trasporto tra le grandi città e piccoli-medi centri. I gruppi spesso si organizzano noleggiando una jeep con autista nel Pamir, o affittare un intero taxi collettivo, in modo da potersi fermare più spesso durante il viaggio.

In autobus

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I collegamenti interurbani sono inesistenti o se esistono sono alquanto aleatori. La penuria cronica di carburante è un altro grosso problema. È attualmente presente una ridotta rete di collegamenti, in espansione grazie alle autolinee Asia Express.

Cosa vedere

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Per approfondire, vedi: Patrimoni mondiali dell'umanità in Tagikistan.

Itinerari

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  • Strada del Pamir. Una delle più paesaggistiche al mondo, dove è possibile soggiornare presso famiglie locali. Il tracciato ricorda il Tibet, essendo punteggiato di yurte e lagustelli glaciali. Non distanti dalla città di Darband.


Cosa fare

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Albergo a Safed Dara
  • Sport invernali Nonostante la presenza di numerosi ghiacciai, esiste un solo centro di sport invernali, quello di 38.8668.992 Safed Dara (Caфeд Дapa), conosciuto come Tabok in epoca sovietica. Dopo la proclamazione d'indipendenza il centro è stato lasciato in stato di abbandono fino alla sua ristrutturazione e reinaugurazione nel 2015.
  • Pernottamento in yurta E' possibile soggiornare all'interno di yurte, specie nell'area del Pamir. Esse sono circolari, di colore bianco e strutturate in una grande sala comune, con al centro un caldo focolare e tappeti e rilegature tessili.


Valuta e acquisti

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Dal 30 ottobre 2000 il somoni ha sostituito il rublo tagiko come valuta nazionale del Tagikistan. Il codice della valuta è TJS e un somoni è suddivisi in 100 diram.

Qui di seguito i link per conoscere l'attuale cambio con le principali monete mondiali:

(EN) Con Google Finance: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD
Con Yahoo! Finance: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD
(EN) Con XE.com: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD
(EN) Con OANDA.com: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD
  • Ricami - Il ricamo Chakan è la pratica di cucire immagini simboliche su cotone o seta con fili dai colori vivaci. Queste raffigurano immagini mitologiche, la natura o il cosmo. Il ricamo viene eseguito su abiti e su tende, copriletti e cuscini. I ricami Chakan sono una parte importante delle cerimonie nuziali, con la sposa che indossa una camicia Chakan e lo sposo che indossa una calotta ricamata chiamata "tāqi". Le donne e le ragazze tagike indossano comunemente abiti Chakan durante le feste e le festività nazionali.
Le donne creano questa forma d'arte, individualmente o in gruppo. Quando lavorano individualmente, le artigiane ricevono aiuto dalle figlie e dagli altri membri della famiglia. In un contesto di gruppo, le artigiane si riuniscono in una casa, seguendo le indicazioni della più esperta che assegna loro un compito individuale. Questi compiti possono includere la progettazione di immagini, il taglio di tessuti, il ricamo, la cucitura di abiti e la ricezione di ordini per la vendita dei prodotti. I prodotti creati da queste artigiane vengono venduti nei bazar o nei negozi di abbigliamento, e rappresentano un'importante fonte di reddito.
La pratica del ricamo Chakan viene tramandata di generazione in generazione, per garantirne la continua prosperità. Un'artigiana trasmette le proprie conoscenze alla figlia, alla nipote e alla nuora. Il ricamo Chakan può anche essere appreso in gruppo da un'artigiana esperta, secondo il metodo "ustod-shogird" o "maestro-studente".
Nel 2018, il ricamo Chakan è stato iscritto nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità dell'UNESCO.


A tavola

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Plov
  • Plov è la variante tagika del pilaf. Il riso è preparato con rapa gialla o carota grattugiata e pezzi di carne, tutti fritti insieme in olio vegetale o grasso di montone nel qazan (una pentola a forma di wok). Plov è il piatto nazionale del Tagikistan, reperibile ovunque.
  • Kurutob è l'altro piatto nazionale del Tagikistan. È una pietanza vegetariana preparata con pane tafir alternato a strati di cipolla, pomodoro, prezzemolo e coriandolo e servito con una salsa a base di yogurt.
  • Borj. Mix di carni e cereali;
  • Chakka. Una cagliata con aggiunta di erbe aromatiche, servita con pane non lievitato;
  • Oshi siyo halav. Zuppa d'erbe;
  • Tuhum barak. Ravioli ripieni con uova e conditi con olio di semi di sesamo.

Fate attenzione al cibo di strada e non mangiate frutta e verdura non lavate. È meglio immergerle in acqua distillata e cuocerle accuratamente.

Bevande

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  • è la bevanda nazionale del Tagikistan e come nel resto dell'Asia Centrale, sono molto diffuse sale da tè tradizionali.
  • Birra. Hassan e Dušanbe producono la propria birra, anche se più comuni quelle d'importazione russa come la Baltika;
  • Shir chai. Bevanda intermedia tra il tè al latte e tè tibetano con burro di yak. Servita a colazione;

Tipologia di ristoranti

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Le ašchana sono i tradizionali ristoranti tagiki che servono solitamente plov o kebab. A differenza dei locali occidentali, esse presentano dei tavoli bassi e rotondi ai quali ci si siede su tappeti o cuscini. Nella stagione estiva le portate vengono servite in giardini particolarmente curati.

Infrastrutture turistiche

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Fuori dalla capitale e dei centri maggiori la ricettività è molto limitata se non inesistente e anche in questo caso bisognerà ricorrere ai servigi di un agente turistico che fornirà sistemazioni in case private o in yurta.

Eventi e feste

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Mehregan
  • Mehregan. 2 ottobre. Festa zoorastriana in onore del Dio Mitra, patrono delle relazioni affettive ed amichevoli. Il festival è inscritto nella lista UNESCO dei "Patrimoni orali e immateriali dell'umanità". Mehregan (Q749563) su Wikidata

Festività nazionali

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DataFestivitàNote
1 gennaio Capodanno Festività internazionale
8 marzo Festa della donna
21-24 marzo Nowruz
1 maggio Festa del lavoro
9 maggio Festa della Vittoria
27 giugno Festa dell'unità nazionale
9 settembre Festa dell'indipendenza
6 novembre Festa della Costituzione


Sicurezza

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Prima di intraprendere un viaggio consultare il sito Viaggiare sicuri della Farnesina per le indicazioni aggiornate sulla sicurezza del Paese.

Si sono verificati ultimamente aggressioni a danno di forze di polizia nella capitale Dušanbe. Alla luce di questi eventi si raccomanda di tenere un comportamento di massima prudenza, evitando assembramenti di ogni tipo. I danni a stranieri sono inconsueti, eccetto nelle aree affollate e nei mercati cittadini. È stata elevato dalle Autorità locali il rischio terrorismo, specie di matrice islamica. Occorre evitare viaggi non strettamente necessari nelle aree di Danghara, Serband, Bokhtar, Valsh, Pyanj e Chatlon, soprattutto nelle ore notturne. L'attività sismica, specie nelle aree del Pamir, è notevole.

Situazione sanitaria

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Il servizio sanitario è di qualità scadente e non soddisfacente. Le strutture sono inadeguate così come le apparecchiature. Il Paese soffre molto dell'irreperibilità dei medicinali, anche i più comuni; si consiglia pertanto di provvedere ad una scorta personale di farmaci di base (aspirina, antidolorifico, antinfiammatori etc.). È presente la malaria nelle regioni del sud e di Chatlon, ove è in vigore la profilassi antimalarica. È consigliato provvedere alle vaccinazioni, previo parere medico, contro il colera, il tifo, il paratifo, il tetano, l’epatite A e B, la difterite, la rabbia e la tubercolosi.

Rispettare le usanze

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Complessivamente, l'osservanza dell'Islam è in aumento. Oltre un terzo della popolazione rurale e tra e fino al 10% della popolazione urbana pratica attivamente i riti islamici o partecipano alle funzioni religiose nelle moschee. Quasi la totalità della popolazione rurale e oltre 2/3 di quella urbana osserva il digiuno del Ramadan. Quasi la metà dei musulmani sciiti sono ismailiti e la maggior parte di essi risiedono nella provincia del Gorno-Badachšan, in certi distretti meridionali della provincia del Chatlon e nella capitale Dušanbe; il resto della popolazione musulmana è per la maggior parte sunnita. Occorre dunque osservare comportamenti consoni nei centri abitati, nei pressi di edifici religiosi. Evitare assolutamente abbigliamenti provocanti e poco rispettosi.

Come restare in contatto

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Internet

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I principali operatori di telefonia mobile del Tagikistan sono i due seguenti:


Altri progetti

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Stati d'Asia

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Stati con riconoscimento limitato: bandiera Stato di Palestina · bandiera Taiwan

Stati solo fisicamente asiatici[1]: bandiera Armenia · bandiera Azerbaigian[2] · bandiera Cipro · bandiera Georgia[2] · bandiera Kazakistan · bandiera Russia · bandiera Turchia

Stati de facto indipendenti: bandiera Abcasia[2] · bandiera Artsakh · bandiera Cipro del Nord · bandiera Ossezia del Sud[2]

Dipendenze australiane: bandiera Isole Cocos e Keeling · bandiera Isola di Natale

Dipendenze britanniche: Regno UnitoRegno Unito (bandiera) Akrotiri e Dhekelia[3] · Territorio britannico dell'Oceano Indiano

Stati parzialmente asiatici: bandiera Egitto (Sinai) · bandiera Grecia (Isole dell'Egeo settentrionale, Dodecaneso) · bandiera Russia (Russia asiatica) · bandiera Turchia (Turchia asiatica)

  1. Stati generalmente considerati europei sotto il profilo antropico
  2. 1 2 3 4 Stato considerato fisicamente interamente asiatico solo da alcune convenzioni geografiche
  3. Stato o dipendenza fisicamente asiatico ma generalmente considerato europeo sotto il profilo antropico
StatoBozza: l'articolo rispetta il modello standard e ha almeno una sezione con informazioni utili (anche se di poche righe). Intestazione e piè pagina sono correttamente compilati.