Trieste | ||
Stemma e Bandiera | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Friuli-Venezia Giulia | |
Territorio | Carso triestino | |
Altitudine | 2 m s.l.m. | |
Superficie | 85,11 km² | |
Abitanti | 198.173 (2023) | |
Nome abitanti | triestini | |
Prefisso tel | +39 040 | |
CAP | 34121-34151 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Giusto | |
Posizione
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Sito del turismo | ||
Sito istituzionale |
Trieste (Trst in sloveno, croato e serbo, Triest in tedesco, Terst in ceco) è il capoluogo della regione autonoma Friuli Venezia Giulia.
Da sapere
modificaCenni geografici
modificaTrieste si trova a nordest dell'Italia. La città dista solo alcuni chilometri dal confine con la Slovenia e si trova fra la penisola italiana e la penisola istriana. E’ anche il porto più settentrionale del mare Adriatico. Questa particolare posizione ha da sempre permesso alle navi di approdare direttamente nell'Europa centrale. L'incredibile sviluppo che la città conobbe nell'800 grazie al suo porto franco, indusse a trasferirsi qui una moltitudine di lavoratori provenienti dall'Italia nonché tanti uomini d'affari da tutta Europa. Questa crescita così vorticosa, indotta dalla creazione del porto franco, portò in poco più di un secolo la popolazione a crescere da poche migliaia fino a più di 200 000 persone, disseminando la città di chiese di tutte le maggiori religioni europee. La nuova città multietnica così formata ha nel tempo sviluppato un proprio linguaggio, infatti il Triestino moderno è un dialetto della lingua veneta. Nella provincia di Trieste vive la minoranza autoctona slovena, infatti nei paesi che circondano il capoluogo giuliano, i cartelli stradali e le insegne di molti negozi sono bilingui. La Provincia è la meno estesa d'Italia ed è quarta per densità abitativa, dopo Napoli, Milano e Monza.
Quando andare
modificaI mesi migliori per visitare la città sono maggio, giugno e settembre quando ci sono delle belle giornate di sole e non fa ancora troppo caldo. Un ottimo periodo per raggiungere il capoluogo giuliano è sicuramente anche la prima settimana di ottobre, quando prende il via la Barcolana, regata che vede partecipare 2.000 imbarcazioni e una marea di velisti. Questa settimana è da evitare solo se non siete amanti dei festeggiamenti e dei bagni di folla. Per il resto dell'anno, Trieste rimane una città non toccata dal turismo di massa e ciò vi consentirà di non dover fare la fila per entrare nei musei e nelle chiese di Trieste.
La città è anche nota per la presenza della Bora, un vento forte che raggiunge tranquillamente raffiche di 160 km/h.
Cenni storici
modificaL'area giuliana circoscritta su Trieste è abitata fin dal II millennio a.C. Trieste, conosciuta con il nome di Tergeste, divenne colonia romana durante il primo secolo a.C. dopo la fondazione della vicina Aquileia e delle guerre illiriche del II secolo a.C. Durante il periodo imperiale vennero costruite la cinta muraria, in parte ancora visibile, il Foro e il Teatro.
Dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente Trieste passò sotto l’Impero Bizantino fino all’anno 788 quando venne conquistata dai Franchi. Venne poi instaurato il dominio vescovile tanto che alla fine dell’XI secolo era diocesi vescovile col nome di Tergestum. Nel XII secolo divenne libero comune e fu spesso insidiata nella sua libertà dai patriarchi di Aquileia e dagli imperatori. Nel 1202 dichiarò a Venezia di esserle fedele ma non suddita finché nel 1295 ritornò pienamente libero Comune. Per contrastare le minacce dell'Austria nel 1262 si rivolse a Venezia, ma quando quest'ultima manifestò mire di dominio chiese aiuto all'Austria contro Venezia; vinta, dovette subire le ingerenze venete e far fronte agli appetiti del patriarcato di Aquileia e dei conti di Gorizia. Anche per porre fine a questa situazione di continue minacce alla propria indipendenza, nel 1382, con proprio atto di dedizione alla Casata d'Asburgo, passò sotto il dominio dell'Arciduca d'Austria, scelta che le consentì una grande espansione demografica ed economica nei secoli a venire.
Scampata alle scorribande dei Turchi, Trieste divenne porto franco all’inizio del Settecento ed è da questo momento che si registrò un forte sviluppo economico e un deciso aumento degli abitanti. Nell’arco di pochi decenni Trieste divenne una delle capitali culturali europee, cosmopolita e multilingue grazie alla presenza e alla convivenza della comunità autoctona con austriaci, veneziani, ungheresi, serbi, croati, inglesi, armeni e greci.
Nel 1719 Trieste venne dichiarata porto franco dall'imperatore Carlo VI d'Austria, al quale seguì sul trono (nel 1740) Maria Teresa d'Asburgo, che rese questa città un fiorente porto europeo. Ancora oggi si possono ammirare numerosi palazzi costruiti durante il periodo asburgico.
La città ha una storia alquanto diversa dall'Italia, alla quale è stata annessa appena nel 1918. Trieste fu al centro e l’oggetto dei movimenti irredentisti italiani che miravano all’unificazione della penisola sorti nella seconda metà dell’Ottocento. Dopo la Prima guerra mondiale la città attraversò un periodo difficile dal punto di vista economico culminato infine con lo scoppio della Seconda guerra mondiale e l’occupazione tedesca incominciata nel 1943 che causò terribili eccidi come la fucilazione di militari italiani a Opicina nel 1944.
Nel secondo dopoguerra la città e il suo territorio attraversarono ancora fasi turbolente. Trieste divenne prima città-stato (1947) divisa in due zone: una, corrispondente all'odierna città e zone limitrofe, sotto controllo degli Alleati, l’altra, cioè la costa istriana settentrionale, di fatto sotto controllo jugoslavo. Infine nel 1963 Trieste divenne capoluogo della neonata regione del Friuli Venezia Giulia.
Nella seconda metà del Novecento Trieste ha saputo riaffermare la propria identità di città multietnica e multiculturale grazie a un patrimonio artistico e letterario di valore internazionale e grazie anche al ruolo svolto dall’Università diventando anche una apprezzata meta turistica.
Come orientarsi
modificaLa città di Trieste è facile da visitare poiché la maggior parte degli edifici e dei monumenti sono situati in zona centrale.
- 1 Piazza Unità d'Italia — La più grande piazza d'Europa aperta sul mare. La piazza ospita il Palazzo del Municipio con il famoso orologio di Micheze e Jacheze che dal 1876 scandiscono il tempo della città con i loro rintocchi, la Fontana dei Quattro Continenti, il palazzo del Governo, lo storico Caffè degli Specchi e altri palazzi. La piazza è particolarmente suggestiva di sera con le luci colorate che la illuminano. Poco distante si trovano anche il Teatro Verdi e il molo Audace.
- 2 Piazza della Borsa — Piazza della Borsa è una delle piazze principali di Trieste. Conosciuta anche come il secondo salotto buono cittadino, la piazza è stata il centro economico della città per tutto il XIX secolo. È la piazza immediatamente adiacente a Piazza Unità d'Italia che prosegue, restringendosi, fino all'inizio di corso Italia, un'importante arteria cittadina. Il luogo dove sorge la piazza si trovava anticamente appena fuori dalle mura cittadine. Infatti, nel punto dove si trova il passaggio con Piazza Unità, era situata porta di Vienna. Le case che delimitano la piazza verso la periferia della città seguono invece la linea delle antiche mura verso la torre di Riborgo.
- 3 Canal Grande di Trieste — Il Canal Grande di Trieste è un canale navigabile che si trova nel cuore del Borgo Teresiano, in pieno centro storico, a metà strada tra la stazione di Trieste Centrale e piazza Unità d'Italia, con imboccatura dal bacino di San Giorgio del Porto Vecchio. Fu realizzato tra il 1754 e il 1756 dal veneziano Matteo Pirona, scavando ulteriormente il collettore principale delle saline, quando queste vennero interrate per permettere lo sviluppo urbanistico della città all'esterno delle mura. È stato costruito affinché le imbarcazioni potessero giungere direttamente fino al centro della città per scaricare e caricare le loro merci.
Quartieri
modificaLa città si può dividere soprattutto in Rioni. Tra questi i principali, e più centrali sono:
- Le Rive
- San Giusto
- Cittavecchia
- 1 Borgo Teresiano — costruito attorno alla metà del XVIII secolo e voluto dall'allora imperatore d'Austria Carlo VI e – dopo la sua morte – da Maria Teresa d'Austria. Il quartiere fu progettato per dare un po' di respiro e sviluppo alla città che stava assistendo al fiorire del commercio portuale. Venne ricavato dall'interramento delle antiche saline di Trieste urbanizzando un'area al di fuori dalle mura. Con il suo asse viario a trama ortogonale, è uno dei primi esempi di piani regolatori cittadini moderni. Il Borgo Teresiano si sviluppa tra la via Carducci, corso Italia, la stazione di Trieste Centrale e le rive.
- 2 Borgo Giuseppino — progettato e costruito a partire dalla fine del XVIII secolo. Il nome deriva dall'imperatore d'Austria Giuseppe II d'Austria, figlio dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria, che continuò il periodo di riforme già avviato dalla madre. Il borgo si estende fuori dalle Mura dell'antica Porta Cavana raggiungendo il terreno del Lazzaretto di San Carlo. Dopo che la città si era espansa nel Borgo Teresiano, luogo occupato prima dalle antiche saline, aveva bisogno di nuovi e numerosi spazi, data la crescita vertiginosa a cui si stava assistendo. Il progetto per la costruzione del quartiere fu avviato a partire dal 1788 dall'architetto Domenico Corti. Nel Borgo Giuseppino si trova la piazza Venezia, un tempo nota come piazza Giuseppina. Un monumento raffigurante Massimiliano, opera di Johannes Schilling, si erge nel centro della piazza.
Frazioni
modificaSanta Croce, Grignano, Miramare, Prosecco, Contovello, Opicina, Banne, Conconello, Trebiciano, Gropada, Padriciano, Longera, Basovizza
Come arrivare
modificaIn aereo
modifica- 1 Aeroporto di Trieste-Ronchi dei Legionari (IATA: TRS) – Sulla uscita Redipuglia-Monfalcone Ovest a 30 km circa da Trieste.
Da Trieste si raggiunge con la linea extraurbana E51 che ha capolinea nell'autostazione Silos, di fianco alla stazione ferroviaria di Trieste. All'aeroporto c'è anche la stazione dei treni "Trieste Airport" delle linee Trieste - Venezia e Trieste - Cervignano - Udine.
In auto
modificaDa Venezia- Mestre: arrivati al casello terminale dell'autostrada presso Monfalcone-Lisert (a 24 km dal centro di Trieste) proseguire sul Tracciato Europeo E70, scegliendo una delle seguenti alternative:
- uscire dallo svincolo presso Sistiana e imboccare la - "Costiera", che consente di raggiungere Trieste, passando sotto il tunnel naturale ed accanto a due luoghi di interesse turistico come il Castello di Miramare, presso Grignano, e il Faro della Vittoria (percorso da evitare nei pomeriggi dei fine settimana estivi a causa di possibili intasamenti veicolari);
- continuare sul Tracciato Europeo E70 - "Raccordo Autostradale 13" scegliendo una delle numerose diramazioni per la Slovenia o per il centro di Trieste o per la vicina Muggia, che consentono di raggiungere la destinazione senza preoccupazioni di eventuali intasamenti.
In nave
modificaIn treno
modifica- 2 Stazione di Trieste Centrale, Piazza della Libertà 8 (a cinque minuti a piedi dal centro città). Trieste è il capolinea della rete ferroviaria del Nordest. Quasi ogni ora ci sono collegamenti dalla stazione Centrale con Venezia e Udine. L'antica stazione è stata ristrutturata recentemente e al suo interno ospita anche un'edicola, una farmacia, un supermarket, un tabaccaio e uno snack-bar.
- 3 Stazione di Villa Opicina (raggiungibile dal centro col bus o col tram). ci sono treni che collegano la città a Lubiana.
- 4 Stazione di Trieste Aquilinia.
- 5 Stazione di Miramare.
- 6 Stazione di Rozzol-Montebello.
- 7 Stazione di Trieste Servola.
In autobus
modificaL'autostazione di Trieste "Silos" si trova a lato della stazione ferroviaria centrale. Da qui partono e arrivano gli autobus che collegano la città con Udine, Grado, la Slovenia, la Croazia ed altre destinazioni.
Come spostarsi
modificaCon mezzi pubblici
modificaTrieste dispone di una cinquantina di linee di autobus della Trieste Trasporti e le linee marittime per Muggia o Grignano/Miramare. Nelle ore notturne la maggior parte delle linee di città sono sostituite dagli autobus A, B, C e D.
Il biglietto di corsa semplice della durata di 60 minuti (feriali, 4 ore nei festivi) costa € 1,35. Esistono anche i biglietti da 10 viaggi di 60 minuti al costo di € 12,15. Il biglietto giornaliero valido su tutta la rete costa € 4,35, mentre l'abbonamento quindicinali costa € 22,15 ed è valevole per 15 giorno consecutivi. I biglietti sono acquistabili presso i giornalai o tabaccai, e i distributori automatici si trovano solo presso alcune fermate degli autobus.
Oltre agli autobus era in servizio anche il centenario Tram de Opcina che collegava la città con la vicina Opicina. Il servizio è stato sospeso a tempo indeterminato.
In auto
modificaProvenendo da ovest e lungomare, è possibile parcheggiare su Viale Miramare - Barcola, e prendere l'autobus per raggiungere il centro
- 8 SABA Silos, Piazza della Libertà 9. aperto 24h. In centro, nelle immediate vicinanze della Stazione Centrale, ampio e comodo ma piuttosto stretto nella salita e discesa.
In bicicletta
modifica- Elektra mobilità sostenibile. Noleggio biciclette o e-bike.
Cosa vedere
modificaIl centro di Trieste non è molto esteso e tutte le attrazioni del centro storico sono visitabili a piedi. I dintorni (ben collegati coi mezzi pubblici) offrono una varietà molto interessante di monumenti, aree naturalistiche e attività sportive.
Eventi e feste
modifica- Trieste Film Festival. Gennaio.
- 1° maggio. in diversi paesi del comune di San Dorligo della Valle / Dolina vengono innalzati gli alberi di maggio ("maj o mlaj"), dei tronchi di legno con in cima la chioma del pino o del ciliegio riccamente addobbate di arance e limoni. Tra tutti spicca la Majenca di Dolina che per questo evento organizza la šagra (festa paesana), che si svolge ogni anno la prima domenica di maggio.
- Bavisela. maggio. maratona d'Europa che vede partecipare sia campioni di fama mondiale che semplici appassionati dello sport.
- Bloomsday. 16 giugno. Festa in onore dello scrittore irlandese James Joyce.
- Triskell. giugno. festival celtico internazionale
- Maremetraggio. giugno-luglio. festival internazionale del cortometraggio e delle opere prime.
- ITS. luglio. Libera competizione di moda, accessori e gioielli.
- Barcolana. seconda domenica di ottobre. è l'evento simbolo della città. La regata si svolge ogni anno la seconda domenica di ottobre ed è arricchita da esposizioni, concerti gratuiti e una serie di altri eventi.
- Mittelciok - fiera del cioccolato nel cuore della città, a dicembre.
- FEST - fiera internazionale dell'editoria scientifica a Trieste - in aprile.
- Corri Trieste - manifestazione podistica a inizio luglio.
- Sagre - durante tutti i weekend estivi si svolgono le feste paesane nei paesi sloveni intorno a Trieste. Carne alla griglia, vino e birra, musica dal vivo e ballo.
- Nozze carsiche - una tradizione della cultura slovena che ha luogo ogni due anni sul Carso per rievocare l'antico matrimonio con tanto di serenata sotto la finestra della sposa, l'addio al celibato e nubilato, il trasporto della dote con il carro, e la cerimonia con i vestiti tipici.
- Trieste Science+Fiction Festival. ottobre-novembre. festival internazionale della fantascienza.
- Fiera di San Nicolò. 6 dicembre. bancarelle in onore di San Nicolò che qui è molto sentito.
Per tenersi aggiornati sui concerti, rappresentazioni teatrali e altri eventi nella città consultare il sito di Trieste.com.
Cosa fare
modifica- Sport. Nei dintorni di Trieste (soprattutto sul Carso o in Val Rosandra) è possibile praticare diverse attività come ciclismo, parapendio, deltaplano, arrampicata sportiva, speleologia, tennis, equitazione, golf (a Padriciano), bowling (a Duino). Barcola, invece, è la zona ideale per nuoto, vela, windsurf, canoa, immersioni, e bocce (alla fine della Pineta d'estate ha luogo il torneo improvvisato dei pensionati, ormai diventato un simbolo del posto). A Miramare si organizzano immersioni subacquee o semplici esplorazioni di superficie della Riserva Naturale Marina.
- Cicloturismo. Il diffondersi di questo tipo di turismo sostenibile trova a Trieste e dintorni ampie potenzialità. A cominciare dalla pista ciclopedonale Cottur che collega il centro alla Slovenia attraverso una ex ferrovia, alla ex Parenzana, altra ferrovia dismessa che collega Muggia a Parenzo/Porec in Croazia (passando per Capodistria/Koper, Portorose, Buie). Fino alle porte della provincia è sviluppata anche la ciclovia Alpe Adria che provenendo dall'Austria attraversa tutto il Friuli. Trieste è all'incrocio di due ciclovie europee: La Mediterranea che proviene da Est/Ovest e la strada dell'Ambra che proviene da Nord. Per agevolare gli spostamenti molti treni regionali prevedono il trasporto delle bici (vedere condizioni), il Tram di Opicina consente di caricarne fino a 3 per ogni viaggio e le motonavi per Muggia e la Costiera ne consentono da 5 a 15. Da Trieste parte anche la Corridoio Verde Adriatico che costeggia la riviera adriatica per 1300 km e termina a Santa Maria di Leuca.
- Mare. A Trieste il mare lo si vive tutto l'anno: per farci il bagno, per andar a correre sul lungomare, per fare canottaggio, windsurf o naturalmente vela. Dalla primavera ai primi freddi andare "al bagno" vuol dire prendersi una pausa e scendere in spiaggia. La più battuta è quella di Barcola, che è una riviera di scogli con pineta, marciapiedi e terrazze di cemento. I bagni Ausonia e Lanterna sono molto centrali e il secondo è conosciuto per la separazione tramite un muro fra uomini e donne. Anche la riviera di Muggia è molto frequentata. Il fine settimana la baia di Sistiana fa il pieno fra i bagni di Castelreggio e Caravella. Vi sono anche un paio di calette lungo la costa fra Grignano e Sistiana. Tutte spiagge rigorosamente di ciottoli e acqua trasparente. Spiagge più "tradizionali" di sabbia e giochi acquatici si trovano subito fuori provincia: a Marina Julia vicino a Monfalcone e in Slovenia a Isola e Portorose.
- Percorsi letterari. Un'idea originale per visitare Trieste è quella di seguire le tracce di due illustri scrittori del '900 e di un poeta: Italo Svevo, James Joyce e Umberto Saba. Si possono rivivere atmosfere e paesaggi che influenzarono La Coscienza di Zeno o Ulisse, e si può percepire come a tutt'oggi la città sia ancora fonte di ispirazione per grandi autori contemporanei, oltre ad essere la seconda in Italia dove (secondo alcune classifiche) si legge di più.
- Emoz Boat Rent (Emoz noleggio imbarcazioni), ☎ +393899187886. Noleggio di imbarcazioni senza obbligo di patente.
- Strada Napoleonica (Strada Vicentina). È un sentiero pedonale di circa 4 chilometri costruito sul ciglione carsico, che partendo da Opicina, offre splendide vedute sulla città di Trieste ed il suo golfo e consente di raggiungere le ripide pareti del Monte Grisa. Al termine del sentiero si può imboccare un sentiero boschivo, che consente di raggiungere il Santuario di Monte Grisa.
- Trieste vista dalla "Napoleonica"
- Tratto del sentiero protetto da passamano
- Ultimo tratto del sentiero sotto le ripide pareti del Monte Grisa
- 1 FunActive Rent Trieste, Corso Cavour, 7, ☎ +39 351 857 8878. Noleggio bici.
Acquisti
modificaI principali negozi per lo shopping si trovano nel centro nei pressi di Via San Nicolò, piazza Goldoni, piazza Unità e Viale XX Settembre. Per souvenir divertenti visitate il negozio Charleston in via Carducci 16 che offre maglie, tazze, portachiavi e altro con il Mulo (dicesi mulo un ragazzo di Trieste), l'Alabarda (simbolo di Trieste, da non confondere coi gigli) e il Triangolo dele Bevude.
Altri souvenir meno goliardici in Piazza Unità, sotto il municipio.
Per pasticceria tipica triestina puntate alle pasticcerie Penso e Pirona, ma non disdegnate neanche "la bomboniera" vicino a piazza san Antonio e "saint honorè" a opicina. Sono imperdibili i dolci della Pasticceria Pirona. Questa piccola pasticceria conserva gli stessi arredi di quando era frequentata da James Joyce e si trova in Largo della Barriera Vecchia 12. Sono da provare le fantastiche paste-creme, i Presnitz, le Putizze e la Torta Sacher nella sua versione triestina (con farina di noci e mandorle).
Gelati da Zampolli (Cavana e vicinanze stazione) o Pipolo (Viale e Barcola): da assaggiare la cassata triestina (gelato tra due biscotti, nessuna parentela con quella siciliana). Se volete mangiare un ottimo gelato al cioccolato o una squisita cioccolata calda, la scelta obbligata è la cioccolateria/gelateria Chocolat, in via Cavana, vicino a Piazza Ortis. In realtà il miglior gelato si trova nei pressi della stazione in campo belvedere nella piccola gelateria di toni lamponi. se avete fortuna troverete dell'ottimo gelato con cioccolato al caramello da Jazzin, vicino a piazza Unità.
Cucina tipica triestina da Suban, Siora Rosa e Pepi Sciavo (Mitteleuropea), Marascutti e Voltolina, oltre al Buffet Rudi birreria Spaten.
Salumi (da assaggiare il prosciutto cotto in crosta tagliato a mano) ad esempio da Mase'.
Per gli amanti delle spezie è d'obbligo dare un'occhiata alla storica Drogheria Toso in Piazza San Giovanni 6, il negozio è rimasto uguale al 1906 con pavimenti e scaffalature in legno.
Per gli amanti dei libri antichi in Via San Nicolò la Libreria Saba, già di proprietà del famoso poeta Umberto Saba, è una tappa obbligatoria. a Trieste ci sono tante e ottime librerie. Molto bella e fornita anche quella vicino alla sinagoga, nei pressi di via san Francesco.
Numerosi negozi di antiquariato si trovano attorno a Via Diaz e a Via Cadorna oltre che nell'antico Ghetto, dietro a Piazza della Borsa. La libreria antiquaria che fu di Umberto Saba e porta ancora il suo nome è ancora attiva in Via San Nicolò 30.
I centri commerciali sono Il Giulia (autobus 6, 9 e 35), Le Torri d'Europa (autobus 8, e 29), Montedoro (autobus 20).
Come divertirsi
modificaSpettacoli
modifica- 1 Stadio Nereo Rocco.
- 2 PalaChiarbola.
- 3 PalaTrieste.
Teatri e cinema
modifica- 4 Teatro Lirico Giuseppe Verdi. Vi si trovano opere, balletti e concerti. In estate di norma vengono allestite una o più operette per dar seguito alla tradizione delle atmosfere mitteleuropee.
- 5 Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia Il Rossetti (Politeama Rossetti). Il Rossetti presenta spettacoli che vanno dalla prosa classica a quella contemporanea al musical. Grande successo per le recenti rappresentazioni di Hit del teatro musicale di Braodway, anche in versione originale.
- 6 Teatro Stabile Sloveno. Vedi Teatro Armonia.
- Teatro La Contrada. Vedi Teatro Armonia.
- Teatro Armonia. Teatro Armonia, Teatro Stabile Sloveno e Teatro La Contrada, rappresentano la varietà e la vitalità che anima la passione dei triestini nel vedere e nel fare teatro.
- 7 Teatro Miela. Il centro multiculturale per teatro, cinema, video, arte contemporanea, ha un grande successo popolare legato al Pupkin Kabarett, satira sulla contemporaneità.
Cinema d'essai
modificaDa segnalare riguardo al settore cinematografico la presenza di due realtà interessanti che si occupano di cinema d'essai:
- La Cappella Underground. Storico cineclub della città.
Locali notturni
modificaTrieste non è sicuramente una città nota per le discoteche. La vita notturna si concentra prevalentemente nei localini intorno a piazza Unità d'Italia e d'estate sul lungomare di Barcola o nella Baia di Sistiana (sul Carso). Tra le discoteche in centro ci sono: Macaki-Viale39 [link non funzionante] in Viale XX Settembre, Hip Hop [link non funzionante] in Piazzale de Gasperi, Grip [link non funzionante] in via San Giusto e Colonial in Via del Canalpiccolo.
D'estate la Baia di Sistiana, a una ventina di chilometri dal centro in direzione Monfalcone, con i locali in riva al mare ogni sera richiama migliaia di persone da tutta la regione e in particolare da Trieste, Gorizia, Udine, ma anche dalla vicina Slovenia.
Dove mangiare
modificaI luoghi più caratteristici dove mangiare sono le varie caldaie del centro città; questi sono dei buffet che offrono degli spuntini tipici della tradizione asburgica triestina, come il panino di porcina (carni miste di maiale lessate in acqua aromatizzata che bolle in continuazione) o di prosciutto cotto caldo (cotto nel forno dopo essere stato avvolto nella pasta del pane). I più conosciuti sono Da Giovanni in Via San Lazzaro 14 e l' antico Buffet dal 1837 Da Pepi in Via della Cassa di Risparmio, 3. Una antica osteria con cucina tipica triestina si trova in Via della sorgente 2 (in pieno centro), e si chiama appunto La sorgente (6 tavoli in tutto!); se poi avete l'anima degli esploratori, cercate l' "Osteria del tempo perso" (nella prima periferia, quartiere di Roiano), vi farà bene all'anima, allo stomaco ed al portafoglio.
Sul Carso invece sono tipici gli agriturismi e le osmize. Il termine osmica, (si pronuncia osmiza) , deriva dallo sloveno da osem che significa “otto” , esso indica indicava la durata della concessione del periodo di apertura, di otto giorni appunto, delle osmize; si tratta di case private dove si vendono e si consumano solo vini e prodotti tipici (quali uova, prosciutti, salami e formaggi) direttamente nei locali e nella cantine dei contadini che li producono. Attorno a Trieste ci sono centinaia di osmize e ognuna apre solo per otto massimo dieci giorni al mese secondo un'antica ordinanza di Carlo Magno, ancora oggi in vigore, che concedeva a tutti i viticoltori dell'Impero il diritto di vendere direttamente il loro vino segnalando tale attività con l'esposizione di una frasca. Ancora oggi le osmize sull'altopiano carsico si individuano in base ad una frasca (di edera) a volte accompagnato da una freccia in legno rossa.
Caffè
modificaLa prima caffetteria di cui si hanno notizie risale al 1768. Tutt'oggi, andare a bere un caffè (sia con servizio al tavolo che in piedi al banco) è un'usanza molto comune. A Trieste i caffè si ordinano secondo una tradizione molto particolare, per esempio, se ordinate un cappuccino, vi verrà servito in tazza piccola (come un caffè macchiato in Italia). Spesso sentirete dire un "capo in bi" che significa un cappuccino triestino in bicchiere di vetro. Da ricordare che il 30% dell'importazione italiana del caffè avviene proprio a Trieste, e non a caso qui nacquero Illy, Cremcaffè e Hausbrandt.
Tra i più antichi Caffè ancora aperti c'è il Tommaseo (dal 1830) in Piazza Tommaseo 4/c, il Caffè degli Specchi[link non funzionante] (dal 1839) in Piazza Unità d'Italia, il Caffè Tergesteo (dal 1863) in Piazza della Borsa 15 e il Caffè San Marco (dal 1914) in Via Battisti 18. Per la degustazione del caffè e dei frappè è obbligatoria una tappa al Cremcaffè in Piazza Goldoni 10, mentre il Caffè Illy si trova in Via delle Torri 3.
Vino
modificaUn tipico vino rosso secco del Carso è il Terrano, ottenuto dai vitigni del Refosco coltivato nella terra rossa che caratterizza l'altipiano. La tipica asprezza di questo vino lo rende adatto da abbinare alla Jota (minestra triestina con crauti e fagioli). La Strada del vino Terrano[link non funzionante] comprende una ventina di trattorie che si estendono da Opicina/Opčine a Visogliano/Vižovlje nelle quali i piatti tipici della cucina locale vengono accompagnati da questo vino rosso.
I bianchi autoctoni sono la Vitovska, il Prosekar e il Glera. È tradizionale anche la produzione di un'ottima Malvasia.
Le enoteche in città sono il Gran Bar Malabar in Piazza San Giovanni, Bischoff in Via Battisti 14, Nettare di Vino in via Diaz 6 e Da Marino in via Ponte 5, mentre per l'aperitivo potete passare da REX in Galleria Protti 1, Bar Walter via San Nicolò 21 o Ponchielli in via Ponchielli 3/b. Vinerie Pirona Via Dell'annunziata 6/a.
A tavola
modificaNon stupitevi se a Trieste trovere dei piatti che sono tipici anche in Austria, in Ungheria e nella Repubblica Ceca; Trieste è stata il glorioso porto dell'Impero Asburgico per 600 anni.
La caldaia triestina è la variante locale dei bolliti tipici dell'impero austroungarico. Le pietanze più tradizionali sono la porzina (coppa di maiale aromatizzata e cotta nei crauti), le luganighe (salsicce) con i capuzi (crauti), il prosciutto cotto in crosta di pane (una prelibatezza che va consumata calda), la kaiserfleisch (braciole di maiale trattate come il prosciutto cotto e poi cotte nei crauti). Tutte queste specialità possono venir servite con senape o con kren (radice di rafano grattugiata). Altre pietanze sono la jota (una minestra di crauti e fagioli), i sardoni in savor, gli gnocchi di pane (simili ai canederli), gli gnocchi con i susini (prugne), il goulasch triestino (uno spezzatino di manzo), le patate in tecia (soffritte al tegame con cipolla e pancetta). Tra i dolci sono da citare la pinza (la tipica focaccia pasquale), le fave (piccole palline colorate aromatizzate alla Rosa Bulgara), lo strucolo cotto, lo strucolo de pomi (di mele). I dolci più ricercercati sono la putizza, il presnitz e la Sacher triestina (con farina di noci e mandorle).
Il goulash triestino è una raffinata variante della pietanza ungherese "Pörkölt". La lavorazione tradizionale della ricetta triestina è particolarmente lunga. La cipolla viene soffritta anche per alcune ore dopodiché, aggiunta la carne, il pomodoro e una lunga serie di ingredienti, il goulash viene cotto per altre tre ore. In questo modo si ottiene una carne dalla morbidezza difficilmente eguagliabile. Questa lavorazione risulta molto impegnativa ed è frequente trovare interpretazioni più frettolose di questa prelibatezza.
Il prosciutto cotto è una prelibatezza nata nell'Impero Austriaco per utilizzare quei prosciutti crudi che avevano dei difetti di stagionatura dopo il primo periodo di invecchiamento. A Trieste esiste ancora la tradizione di fare in casa il prosciutto cotto in crosta di pane in occasione di battesimi, compleanni o altre feste con molti invitati. Un prosciutto stagionato per un mese viene coperto di aromi e poi avvolto nell'impasto per pane, dopodiché viene cotto nel forno. Se il loro forno è troppo piccolo per cuocervi un prosciutto, i triestini portano a cuocere il prosciutto dal panettiere. Il prosciutto cotto in crosta di pane va consumato caldo e deve essere tagliato a mano.
Prezzi medi
modifica- 1 Il Posto delle Fragole, Via de Pastrovich 4, ☎ +39 040 578777, fragolebar@lacollina.org. Bar all'interno dello splendido Parco di San Giovanni, offre una cucina semplice e creativa a prezzi più che ragionevoli. Gestito dall'omonima cooperativa sociale, unisce alla qualità dell'offerta e alla professionalità nel settore, l'impegno sociale nel campo degli inserimenti lavorativi.
- 2 Trattoria Suban, 2/d, via Comici, ☎ +39 040 54368.
Dove alloggiare
modificaPrezzi modici
modifica- Residence Bonomo, Via dei Bonomo, 4, ☎ +39 3421424860.
- Ostello della gioventù, Viale Miramare (Autobus n. 6 da lato stazione direzione Grignano).
- Hotel Istria, Via Timeus, 5, ☎ +39 040 37134, fax: +39 040 371343.
- Hotel Portacavana, Via Felice Venezian, 14, ☎ +39 040 30131, fax: +39 040 301313.
- Nuovo Hotel Centro, Via Roma 13, ☎ +39 040 3478790, fax: +39 040 3475258.
- La Bussola, Via Manzoni 5, Muggi (Fuori dal centro di Trieste a 5,88 km dalla stazione dei treni, raggiungibile con l'autobus n°20), ☎ +39 040 9277278, +39 334 6139662 (mobile), fax: +39 040 9277278.
- 1 Edera Residence, Via Forlanini, 14 (1 km da Cattinara ed autostrada), ☎ +39 347 3631539, ederaresidence@gmail.com. 70 - 90 €. Check-in: 16:00, check-out: 10:00. Appartamento ammobiliato ad uso turistico.
Prezzi medi
modifica- Abbazia, Via della Geppa 20, ☎ +39 040 369464, fax: +39 040 369464.
- Alla Posta, Piazza Oberdan 1, ☎ +39 040 365208, fax: +39 040 633720.
- Best Western San Giusto, Via dell'Istria 7, ☎ +39 040 764824, fax: +39 040 763826.
- Città di Parenzo, Via degli Artisti 8, ☎ +39 040 631133, fax: +39 040 367510.
- Hotel Milano, Via Ghega 17, ☎ +39 040 369680, fax: +39 040 369727.
- Nuovo Hotel Impero, Via S.Anastasio 1, ☎ +39 040 364242, fax: +39 040 365023.
- Hotel Italia, Via della Geppa 15, ☎ +39 040 369900, fax: +39 040 360540.
- Residence del Mare, Via della Madonna del Mare 4, ☎ +39 040 307346, fax: +39 040 3226717.
- Residenza Anni d'Oro, Via del Coroneo 3, ☎ +39 040 347 3396.
Prezzi elevati
modifica- Grand Hotel Duchi D'Aosta, Piazza Unità d'Italia 2/1, ☎ +39 040 7600011, fax: +39 040 366092.
- Urban Hotel Design, Androna Chiusa 4, ☎ +39 040 302065, fax: +39 040 307223.
- Hotel Greif Maria Theresia, Viale Miramare 109, ☎ +39 040 410115, fax: +39 040 413053.
- Hotel Miramare, Viale Miramare 325/1, ☎ +39 040 2247085, fax: +39 040 2247086.
- Hotel Riviera & Maximilian's, Strada Costiera, ☎ +39 040 224551, fax: +39 040 224300.
Sicurezza
modificaLa città e i dintorni sono un luogo sicuro per i turisti. Raramente si verificano piccoli furti in autobus affollati o in spiaggia.
Gli ospedali principali sono Ospedale Maggiore in Piazza Ospedale 1, Ospedale di Cattinara in Strada di Fiume 447 e l'ospedale pediatrico Burlo Garofolo in via dell'Istria 65/1.
Farmacie di Turno
modificaPer farmacie di turno consulta il sito ufficiale qui
Come restare in contatto
modificaPoste
modificaGli uffici della posta centrale si trovano in Piazza Vittorio Veneto/Via Roma e sono aperti nei giorni feriali dalle 8.30 alle 19.
Internet
modificaGli internet point non sono facili da trovare a Trieste. Tuttavia esistono delle aree wifi gratuite del Comune.
Il Comune ha aderito alla rete nazionale FreeItaliaWifi.
Nei dintorni
modificaLuoghi da visitare lungo i tragitti per raggiungere Trieste
modifica- VENEZIA — Numerosi treni fanno la spola tra Venezia e Trieste: la durata del viaggio è di due ore circa.
- Lignano Sabbiadoro e Grado — destinazioni balneari.
- UDINE — Capitale storica del Friuli. In provincia di Udine si trova anche Cividale del Friuli — antica Forum Iulii, ricca di vestigia della civiltà longobarda, la città di Palmanova — conosciuta per aver conservato la possente cinta muraria a forma di stella a nove punte, Aquileia — uno dei siti archeologici più importanti dell'Italia settentrionale.
- GORIZIA — Città mitteleuropea dominata da un bel castello e divisa in due dal confine di stato, la parte slovena si chiama Nova Gorica, famosa per i Casinò. In provincia di Gorizia sono molto conosciuti anche il sacrario militare di Redipuglia — cimitero monumentale dedicato alla memoria di oltre 100.000 soldati italiani caduti durante la Prima Guerra Mondiale, il Lago di Doberdò — lago alimentato da fiumi sotterranei che modificano continuamente il suo livello e l'Isola della Cona — riserva naturale regionale alla foce dell'Isonzo conosciuta per l'alta varietà di uccelli che vi trovano rifugio.
Luoghi da visitare nelle immediate vicinanze di Trieste
modificaIl dinosauro “Antonio” |
In alcuni periodi dell’anno a Duino, presso il sito paleontologico in cui sono stati rinvenuti i suoi resti fossili, viene esposta al pubblico la copia del tetisadro, soprannominato amichevolmente Antonio, che è il più grande e completo resto fossile di dinosauro in Italia – i suoi resti fossili originali sono conservati presso il Museo Civico di Storia Naturale a Trieste |
Comunità di lingua slovena in Italia e Comunità nazionale italiana in Slovenia |
Già nel Medioevo e poi anche successivamente, Trieste ed il suo circondario erano contesi dalla Repubblica di Venezia e dall'Austria, che era riuscita a mantenere la sovranità su Trieste fino alla fine della Prima Guerra mondiale. La città di Trieste e le vicine città dominate da Venezia fino alla sua caduta avvenuta al termine del XVIII secolo (Muggia, Capodistria, Isola e Pirano) erano abitate da italiani. Le zone circostanti, inizialmente pressoché disabitate in quanto caratterizzate da un suolo carsico impervio poco adatto alle coltivazioni agricole, sono state invece popolate fin dai tempi di Carlo Magno da popolazioni di origine slava, provenienti da est, spinte prima dalle ripetute invasioni barbariche e poi dalle incursioni turche. Successivamente, l’allargamento delle aree urbane alle zone periferiche e l’integrazione della popolazione di origine slava hanno favorito una parziale compenetrazione delle diverse aree linguistiche. La complessità della situazione non ha consentito di definire un confine tra Italia e Slovenia, che consentisse una separazione netta tra le due aree linguistiche, e di conseguenza in Italia esiste una comunità di cittadini italiani di lingua slovena, mentre in Slovenia è presente una comunità di cittadini sloveni di lingua italiana (nei comuni di Capodistria, Isola e Pirano). Sia l’Italia che la Slovenia, riconoscono ai componenti delle rispettive comunità linguistiche alloglotte, di adoperare la propria lingua madre nei rapporti con le istituzioni pubbliche e come lingua di insegnamento nella scuola dell’obbligo. |
- Duino-Aurisina — Dove si possono visitare il Castello di Duino[link non funzionante] con il panoramico Sentiero Rilke, le Risorgive del Timavo ed il sito paleontologico presso il Villaggio del Pescatore, uno dei più importanti giacimenti di resti di dinosauri in Europa in cui è stato rinvenuto lo scheletro di un androsauride amichevolmente soprannominato "dinosauro Antonio". Ad agosto 2014 si è inaugurato Portopiccolo, villaggio e porticciolo turistico costruito in una ex cava attigua alla Baia di Sistiana.
- Carso triestino — Dove si trovano la Grotta Gigante, la più ampia caverna turistica al mondo, la Grotta Torri di Slivia, il Giardino botanico Carsiana con oltre 600 specie vegetali, la Casa Carsica/Kraška Hiša, adibita a museo etnografico, e la Rocca di Monrupino/Repentabor[link non funzionante].
- 9 Grotta delle Torri di Slivia, Aurisina Cave 62/a (uscita autostradale sistiana), ☎ +39 3383515876, info@letorridislivia.net. Sul Carso, campi solcati, doline e grotte fanno parte del vivere quotidiano di oggi e di ieri. Lì, alle porte di Trieste, a 114 m s.l.m. e per 101 m di profondità la Grotta delle Torri (Pejca v Lazcu o Tropfstein Hohle), regala al visitatore un percorso sotterraneo, fra stalattiti e grandi stalagmiti, ricco di emozioni uniche.L'avventura inizia a bordo dell'Agribus - il caratteristico Trattore con rimorchio - che in pochi minuti raggiunge l'ingresso della grotta. Questa grotta è considerata fin dal tempo dei primi esploratori, una delle tre Regine del Carso. Una vera e propria cattedrale costruita dall'acqua.Il suo ingresso naturale, il pozzo profondo più di 30 metri, è stato utilizzato da sempre come scuola per i giovani speleologi. E' la grotta visitabile più vicina alle Risorgive del Timavo, il fiume sacro, tra miti e leggende, caro anche a Virgilio.
- Val Rosandra/Dolina Glinščice — Riserva naturale nel comune di San Dorligo della Valle/Dolina, ideale per una bella passeggiata che parte dal paese di Bagnoli della Rosandra/Boljunec e raggiunge il piccolo villaggio di Botazzo/Botač, passando per la valle dove scorre il fiume Rosandra/Glinščica. Autobus: n. 40, 41 da via Ghega (stazione ferroviaria centrale) o piazza Oberdan.
- Muggia — Caratteristico porticciolo confinante con la Slovenia. Nella zona storica sono da vedere il duomo, il castello, la portizza e le tipiche viuzze. La manifestazione principale è il Carnevale Muggesano, che vede concorrere le varie compagnie nella sfilata di carri e maschere. A Muggia è locato anche il pittoresco Porto San Rocco, un piccolo porto-villaggio turistico di recente costruzione. Autobus: n. 20 dalla stazione ferroviaria centrale o battello di linea dalla stazione marittima.
- Slovenia — Il confine di Stato si trova a 15 minuti circa dal centro città. A ridosso del confine, a soli 8 chilometri da Trieste, si può visitare l'allevamento equino e la scuola di equitazione di Lipizza (Lipica) in cui vengono allevati gli stupendi cavalli lipizzani, conosciuti in tutto il mondo per il loro caratteristico manto bianco. A 15 chilometri da Trieste si trovano le meravigliose Grotte di San Canziano (Škocjanske jame), iscritte nel registro UNESCO, in fondo alle quali si vede scorrere il fiume sotterraneo Timavo. A chi volesse effettuare escursioni giornaliere estese a località più interne si suggerisce di visitare le Grotte di Postumia (Postojnska jama), la capitale Lubiana (Ljubljana) o il lago di Bled. Lungo la costa a 10km da Trieste, Capodistria (Koper) è il principale porto della Slovenia, poco più in là Isola (Izola), Pirano (Piran), le spiagge e i Casinò di Portorose (Portoroz).
- Croazia — Il confine croato dista un'ora circa da Trieste. Da qui le regioni costiere dell'Istria e della Dalmazia.
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