Castel Goffredo è una città della Lombardia, situata nell'Alto Mantovano.

Castel Goffredo
Da sinistra a destra: Palazzo Gonzaga-Acerbi, ingresso al centro storico, portici, villa Beffa, Torre civica, Castelvecchio
Stemma e Bandiera
Castel Goffredo - Stemma
Castel Goffredo - Stemma
Castel Goffredo - Bandiera
Castel Goffredo - Bandiera
Appellativi
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
Mappa dell'Italia
Mappa dell'Italia
Castel Goffredo
Sito del turismo
Sito istituzionale

Da sapere modifica

 
Arma dei Gonzaga posta sulla torre civica

Conosciuta in tutto il mondo per la produzione di calze da donna — per questo motivo è denominata "Città della calza" — Castel Goffredo fa parte del Distretto Tessile N. 6 delle province di Mantova e Brescia, dove operano oltre 250 aziende sia industriali che artigianali. La città è stata feudo autonomo dal 1444 al 1602 (Marchesato di Castel Goffredo) e una delle capitali degli Stati gonzagheschi. Nel 1511 il marchese Aloisio Gonzaga diede origine al ramo cadetto dei Gonzaga di Castel Goffredo, estintosi nel 1593 e, sotto la sua dominazione, il borgo divenne un'importante città fortezza, protetta da sette torrioni e circondata da un fossato di difesa; nel Settecento iniziò l'abbattimento delle mura. Negli anni del 1848 Castel Goffredo fu il centro cospirativo antiaustriaco dell'Alto Mantovano e contò la presenza di numerosi patrioti, capeggiati dal castellano Giovanni Acerbi, che diventerà in seguito intendente dei Mille di Garibaldi. Nel 1859 fu teatro di guerra della battaglia di Solferino.

Dal 1987 fa parte dei 100 comuni della piccola grande Italia. Ha acquisito il titolo di città nel 2002 ed è l'ottavo comune più popoloso della provincia di Mantova. È tra i comuni promotori dell'"Ecomuseo tra il Chiese, il Tartaro e l'Osone". Castel Goffredo partecipa con i suoi monumenti dal 2017 a Wiki Loves Monuments, indetto da Wikimedia Italia. Nel luglio 2020 ha ricevuto il riconoscimento di Città che legge.

Cenni geografici modifica

 
Zona dei fontanili

L'abitato sorge nell'Alto Mantovano, al confine con la provincia di Brescia, nella zona posta ai piedi delle colline moreniche del lago di Garda, dal quale dista circa 25 km.

Caratteristica della zona è la presenza di fontanili e di risorse idriche sotterranee, probabilmente alimentate anche per effetto dell'infiltrazione delle acque del lago di Garda attraverso i rilievi morenici. Interessante per il microambiente naturale è la zona che si trova nelle frazioni Profondi e Perosso, a nord del capoluogo, ricca di vegetazione, permette la vita di gamberi di fiume e la sopravvivenza di numerosi uccelli acquatici. La presenza delle risorgive crea le condizioni ambientali idonee allo sviluppo di una vegetazione di piante acquatiche quali il crescione d'acqua, l'iris selvatico, le ninfee, il ranuncolo d'acqua e la lenticchia d'acqua chiamata ranina, che riveste il fondo del fontanile.

Numerosi corsi d'acqua e torrenti, alcuni di rilevante valore naturalistico-ambientale, percorrono il territorio comunale. Tra questi:

  • il torrente Tartaro (o Tartaro Fabrezza) nasce nella frazione Lame di Carpenedolo, attraversa da nord a sud il comune di Castel Goffredo, passa per Casaloldo, Mariana Mantovana, Redondesco e Marcaria e sfocia nel fiume Oglio. La sua origine è molto antica e si hanno testimonianze già nel 1145 in una bolla di papa Eugenio III, dove si nomina anche l'oratorio di San Michele, che sorgeva vicino al torrente. Il corso d'acqua è stato citato anche dal novelliere Matteo Bandello, ospite dal 1538 al 1541 del marchese di Castel Goffredo Aloisio Gonzaga;
  • il torrente Fuga (o Seriola Fuga) nasce a nord di Castel Goffredo in località Profondi e percorre la zona ovest della città, passa per Casaloldo e sfocia a Mosio nel fiume Oglio. Questo fiume formava anticamente il baluardo difensivo di Castel Goffredo;
  • il Tartarello nasce alla periferia nord della città e ne attraversa tutto il centro abitato sfociando poi nella Fuga. Nel XV secolo attraversava, parzialmente scoperto, Piazza dell'Olmo (ora Piazza Mazzini). È quasi del tutto scomparso, ad eccezione della parte iniziale in cui è ancora visibile la canalizzazione;
  • il torrente Osone nasce nel territorio di Castel Goffredo, percorre l'abitato di San Martino Gusnago, bagna Castellucchio e sfocia nel Mincio nelle vicinanze di Grazie di Curtatone;
  • la Seriola Gozzolina nasce nel territorio di Castiglione delle Stiviere e percorre la zona nord-est di Castel Goffredo;
  • la Seriola Piubega nasce nella frazione Lame di Carpenedolo e percorre la zona nord-est di Castel Goffredo.

Quando andare modifica

 Clima gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic
 
Massime (°C) 4 8 13 17 22 26 29 28 24 18 10 5
Minime (°C) -3 -1 3 7 11 15 18 17 14 9 3 -2
Precipitazioni (mm) 60 54 64 69 92 75 73 85 62 84 74 54

Preferibilmente la primavera e a settembre-ottobre. Clima continentale con estate afosa, autunno inoltrato nebbioso e inverno rigido.

Effetti positivi hanno le Colline Moreniche che, molto spesso, riescono a creare un po' di frescura. Le precipitazioni medie annue si attestano a 1.060 mm, mediamente distribuite in 88 giorni di pioggia, con minimo relativo in inverno, picco massimo in autunno e massimo secondario in primavera per gli accumuli.

Per conoscere le previsioni meteo per Castel Goffredo si può consultare il Centro Meteo Lombardo.

Cenni storici modifica

«… giunsi al castel c'ha di Gioffredo il nome.»

(Matteo Bandello, III parche, V)
Gonzaga di Castel Goffredo
 
Furono un ramo cadetto della dinastia Gonzaga, che ebbe origine a Castel Goffredo, già feudo autonomo gonzaghesco dal 1444, nel 1511 con Aloisio Gonzaga (nella foto). Figlio del condottiero Rodolfo, divenne il capostipite del ramo di Castiglione, Castel Goffredo e Solferino e capostipite dei "Gonzaga di Castel Goffredo". Castel Goffredo fu scelta a capitale dei tre feudi. Alla sua morte nel 1549, i suoi domini furono divisi tra i tre figli: Alfonso, Ferrante e Orazio. Alfonso fu assassinato nel 1592 dal nipote di Castiglione, Rodolfo, a sua volta ucciso nel 1593. Con lui ebbe fine anche il ramo cadetto.
Virgilio è nato qui?
 
La leggenda vuole che nella frazione Casalpoglio (Casalis Polionis) sia nato il poeta Virgilio. In realtà è più probabile che la madre del poeta, Magia Polla, fosse del luogo. In questa zona infatti è stata rinvenuta una lapide sepolcrale di epoca romana, dedicata da P. Magius alla moglie.
Fortezza di Castel Goffredo
 
Castel Goffredo fu un'importante città fortezza. Dotata di una prima cinta muraria risalente al X-XI secolo, con il dominio dei Gonzaga, a partire dal Quattrocento, venne dotata di un secondo ordine di mura e del rivellino. Il massimo sviluppo delle fortificazioni si ebbe con il marchese Aloisio Gonzaga, in pieno Rinascimento. Nel Settecento iniziò l'inesorabile abbattimento delle mura, di cui si conservano solo alcuni tratti.

Sull'origine del toponimo Castel Goffredo ci sono diverse ipotesi. Composto di castrum, fortificazione, e di un imprecisato "Goffredo" (dal germanico Gottfried che significa "in pace con Dio"), sul quale molti studiosi hanno cercato di trovarne il significato preciso. Un decreto imperiale del 1164 di Federico Barbarossa identifica così Castel Goffredo: Curtem de Runco Sigifredi cum castro et ecclesia, significando così che la seconda parte del nome sia derivato da Sigifredi.

In questo articolo è già stata posta l'attenzione sull'importanza di Castel Goffredo in qualità di Marchesato (1444-1602), ma la storia di questa città è assai più antica e si potrebbe dire – a ragione – millenaria.

I primi insediamenti umani risalgono all'Età del Bronzo (1800-1200 avanti Cristo); successivamente il territorio fu abitato in epoca etrusca e romana. Nel Medioevo (dall' 800 al 1115), Castel Goffredo appartenne alla Contea di Brescia e si chiamava Castrum Vifredi. Nel 1337, con l'ascesa al potere dei Gonzaga sulla città di Mantova, il paese chiese la loro protezione e venne aggregato. Subentrarono poi i Visconti, di nuovo i Gonzaga e la Repubblica di Venezia. Dal 1441 passò definitivamente ai signori di Mantova e vi restò sino al 1708.

Agli inizi del XVI secolo, questa terra fu capitale di un piccolo Stato gonzaghesco, il Marchesato di Castel Goffredo. Nella loro sfarzosa corte, i signori amavano circondarsi di personaggi illustri, quali gli scrittori Matteo Bandello, Lucrezia Gonzaga e Pietro Aretino e i diplomatici Cesare Fregoso e Antonio Rincon. Nel 1516 transitò per Castel Goffredo l'imperatore Massimiliano I d'Asburgo mentre inseguiva le truppe francesi. Nel 1543 un altro imperatore, Carlo V, soggiornò a Castel Goffredo, ospite di Aloisio Gonzaga, ed ottenne le chiavi della fortezza. Nel 1592 venne assassinato il secondo marchese, Alfonso Gonzaga, che ebbe come mandante il nipote Rodolfo, a sua volta ucciso il 3 gennaio 1593. Nel 1602, Castel Goffredo perse la propria autonomia: aggregato al Ducato di Mantova ne seguì le sorti, passando sotto la dominazione austriaca (1707) e, nel 1859, entrando a far parte del Regno d'Italia.
Negli anni del 1848 Castel Goffredo fu il centro cospirativo antiaustriaco dell'Alto Mantovano legato ai Martiri di Belfiore e contò la presenza di numerosi patrioti, capeggiati dal castellano Giovanni Acerbi, che diventerà in seguito intendente dei Mille di Garibaldi. Nel 1859 il territorio di Castel Goffredo fu teatro di guerra della battaglia di Solferino.

Economia modifica

 
Castel Goffredo, centro internazionale della calza.

Nel 1846 Castel Goffredo contava già sul suo territorio tre filande e quattro filatoi, che rappresentavano l'embrione di un futuro Distretto tessile. Gli inizi della sua industrializzazione risalgono al 1925, quando aprì il primo calzificio, il NO.E.MI., che produceva inizialmente calze di cotone e successivamente di seta. Questa azienda iniziò la propria attività grazie all'importazione dalla Germania di alcuni telai meccanici (tipo "Cotton") che permisero l'inizio della produzione di calzetteria con sistemi semi-industriali. Da questa prima esperienza, e grazie all'iniziativa di alcuni ex operai che avevano lavorato al calzificio, negli anni cinquanta sorsero i primi laboratori artigianali di calzetteria e la prima azienda produttrice di filato, che con il passare degli anni si trasformarono in grandi aziende tessili. Nell'ultimo decennio si è verificata, in parte, la diversificazione produttiva verso la creazione di intimo femminile. Negli anni ottanta si è molto sviluppato il settore della produzione di fari e proiettori per teatri, discoteche e illuminazione di monumenti, con diverse aziende che esportano in tutto il mondo.

Dal 1993 è gemellata con Pirano, in Slovenia.

Il 27 settembre 2002 il Presidente della Repubblica ha conferito a Castel Goffredo il titolo di città: in tale modo si è voluta "premiare" la lunga storia di questa che, un tempo, era la "Magnifica Comunità", come pure l'intraprendenza dei suoi abitanti e dei personaggi che l'hanno resa illustre. Tra questi, vanno ricordati due discendenti della famiglia Acerbi: Giuseppe Acerbi (1773-1846), esploratore, letterato ed egittologo, e Giovanni Acerbi (1825-1869), intendente della spedizione dei Mille al seguito di Garibaldi. A Giuseppe Acerbi è dedicato il Premio letterario internazionale Acerbi che, ogni anno, ha lo scopo di avvicinare le culture e i popoli.

Fra le altre manifestazioni di rilievo, non bisogna dimenticare il Carnevale, di origini ottocentesche e tra i più antichi d'Italia, imperniato sulla caratteristica maschera di Re Gnocco.

Letture suggerite modifica

  • Notizie storiche di Castelgoffredo di Francesco Bonfiglio, 2ª ed., Editoriale Sometti Mantova, 2005. ISBN 88-7495-163-9.
  • Castel Goffredo nella storia di Costante Berselli, Grafiche Sometti Mantova, 1978. SBN IT\ICCU\CFI\0475550.
  • Itinerari gonzagheschi di Leandro Zoppè - Itinera Edizioni 1988 - Libro ben scritto e documentato con mirabili fotografie, tratta di 43 centri minori del Ducato di Mantova presentando il loro percorso storico ed urbanistico sotto la dinastia gonzaghesca. ISBN 88-85462-10-3.


Come orientarsi modifica

Centro storico modifica

  Per approfondire, vedi: Itinerario del centro di Castel Goffredo.
  • 45.29810.4751251 Piazza Mazzini — Centro politico, religioso e commerciale della città, su cui si affacciano il Palazzo Gonzaga-Acerbi e il Torrazzo, la Chiesa Prepositurale di Sant'Erasmo, il Palazzo Municipale e i portici quattrocenteschi con le botteghe dei commercianti.
  • 45.2986610.474412 Castelvecchio — Antico borgo fortificato dell'XI secolo, primo nucleo della città, era cinto da mura e fossato, con unico accesso attraverso la Torre civica. Tra i vicoli medievali spicca Vicolo Carlo V, che ricorda la visita dell'imperatore al marchese di Castel Goffredo Aloisio Gonzaga nel giugno 1543. Ingresso in auto ai soli residenti.
  • 45.2982610.4744653 Piazza Gonzaga — Con la Torre civica e il campanile quattrocentesco della Ex Chiesa di Santa Maria del Consorzio.
 
Casalpoglio
Vie del centro modifica
Via Mantova
Via Roma
Via Botturi
Via Manzoni
Via Garibaldi
Via Acerbi
Via Poncarali
Via Castelvecchio
Vicolo Cannone
Vicolo Carlo V
Vicolo Fra Teodoro
Vicolo Remoto

Frazioni modifica

Castel Goffredo conta anche 18 frazioni:
Berenzi, Bocchere, Casalpoglio, Coletta, Gambina, Giliani, Lisnetta, Lodolo, Lotelli, Perosso, Poiano, Profondi, Romanini, Sant'Anna, Selvole, Valzi, Villa, Zecchini.

Altre località modifica

Boccardi, Cascina Frino, Gambaredolo, Malcantone, Poiano di Mezzo, Rassica, Ravenoldi, San Pietro e Traversino.

Come arrivare modifica

 
Mappa del territorio comunale
 
Ingresso al centro storico

In aereo modifica

In treno modifica

Le stazioni ferroviarie più vicine sono:

 
Segnale stradale della seconda metà dell'Ottocento

In autobus modifica

Servizio espletato da APAM (orari validi dal 12/09/2023 al 08/06/2024).

Linea 57/A APAM. Mantova-Goito-Ceresara-Castel Goffredo-Acquafredda-Casalmoro.
  •   45.2954210.482741 Fermata Viale AVIS 26 (Zona cimitero).
  •   45.2994810.474172 Fermata Via Monte Grappa 58 (Zona centro).
Linea 57/B APAM. Castel Goffredo-Acquafredda-Castiglione delle Stiviere-Montichiari-Brescia.
  •   45.296910.478783 Fermata Via Cesare Battisti 14 (Zona cimitero).
  •   45.2994810.474174 Fermata Via Monte Grappa 58 (Zona centro).
Linea 8 APAM. Asola-Casaloldo-Castel Goffredo-Medole-Castiglione delle Stiviere-Desenzano del Garda.
  •   45.2965510.476865 Fermata Viale Europa Lanterna Verde (Zona giardini pubblici).
  •   45.2992710.482386 Fermata Via Martiri di Belfiore 53 (Sulla strada per Medole).

In auto modifica

Strade statali e provinciali modifica

 
Zona industriale
 
Via Poncarali

Autostrade modifica

I caselli autostradali interessati sono:

Parcheggi modifica

Liberi modifica
 
Via Anselmo Cessi
 
Vicolo Monte Scuole
  •   45.2991210.473937 Piazza Martiri della Liberazione (centro). Il parcheggio più ampio nei pressi del centro storico.
    •   Stallo rosa
  •   45.3007110.471078 Piazzale scuole medie Virgilio, Via Monte Grappa (semi centrale).   libero solo nei giorni festivi.
    •   Stallo rosa
  •   45.2960810.481469 Piazzale cimitero, Viale Avis (semi centrale).
  •   45.2992710.4720610 Piazzale Centro medico Iris, Via Pio X (semi centrale).   libero; a disco orario il giovedì.
    •   Stallo rosa
  •   45.2957910.4754611 Via Anselmo Cessi (semi centrale).
  •   45.2964610.4743412 Via Piave (centro).
  •   45.2984710.4713 Via Montello (centro).
  •   45.2995710.4752514 Viale Leonardo da Vinci (centro).
  •   45.2998210.4737115 Via Tiziano Vecellio (centro).
  •   45.3008310.4764516 Via Andrea Mantegna (semi centrale).
  •   45.3007710.477117 Via Giotto (semi centrale).
Disco orario modifica
  •   45.2979910.4751118 Piazza Mazzini (centro storico).
    •   Stallo rosa
  •   45.2981310.474819 Piazza Gonzaga (centro storico).
  •   45.2979910.474220 Via Roma (centro storico).
  •   45.2984210.4748321 Via Manzoni (centro storico).
  •   45.2981710.4770422 Piazzale Marconi (centro).
  •   45.2970110.476723 Piazzale della Vittoria (centro).
    •   Stallo rosa
  •   45.2962510.4753624 Via IV Novembre (semi centrale).
    •   Stallo rosa

Aree sosta per camper modifica

Area di sosta attrezzata più vicina (a 27 km):


Come spostarsi modifica

 
Pista ciclabile del Tartaro
 
Tratto del fiume Osone

Con mezzi pubblici modifica

I biglietti possono essere acquistati negli APAM Infopoint e tramite l'app per smartphone Dropticket:

  •   45.2979510.4757125 Tabaccheria, Via Mantova 7.
  •   45.3021710.4690826 Tabaccheria, Via Brescia 8/m.

In auto modifica

Il comune di Castel Goffredo è attraversato da nord a sud dalla strada provinciale 8, chiamata anche "Strada della calza", che collega Casaloldo, Medole e Pozzolengo e da ovest a est dalla strada provinciale 6 che collega Ceresara e Acquafredda. La strada provinciale 105 collega il comune di Carpenedolo.

Autonoleggio modifica

In bicicletta modifica

  Castel Goffredo è percorsa da numerose piste ciclabili, all'interno e all'esterno del centro città.

Percorsi ciclabili a contatto con la natura
  •   45.3131410.5039728 Percorso del torrente Osone. Itinerario di circa 7 km che si svolge a est della città, zona di origine del fiume.
  •   45.319020.4778829 Percorso del torrente Tartaro Fabrezza. Itinerario di circa 9 km che si svolge nella zona nord di Castel Goffredo, ricca di risorgive.
  •   45.3144410.4711730 Percorso del torrente Fuga. Itinerario di circa 9 km, in parte sterrato, che si svolge nella zona sud-ovest del capoluogo.


Cosa vedere modifica

Nel centro storico modifica

  Per approfondire, vedi: Itinerario del centro di Castel Goffredo.
 
Piazza Mazzini
  •  45.29810.4751251 Piazza Mazzini (già Piazza d'Armi). Rappresenta il cuore della città, centro politico, religioso e commerciale. Su di essa si affacciano gli edifici più significativi: palazzo Gonzaga-Acerbi, con la torre civica e il Torrazzo a nord; la chiesa prepositurale di Sant'Erasmo a est; il palazzo Riva e i portici con i negozi dei commercianti a sud; il palazzo Municipale con la loggia della Magnifica Comunità a ovest.
    Il suo impianto planimetrico si è mantenuto pressoché immutato attraverso i secoli: la piazza è caratterizzata da una pianta rettangolare, corrispondente presumibilmente all'antico forum romano. Esistente già agli inizi del Trecento, la piazza era attraversata a nord-est dal canale Tartarello, allora scoperto, che alimentava anche il fossato di difesa antistante il palazzo dei signori di Castel Goffredo. Ridisegnata agli inizi del Cinquecento durante il marchesato di Aloisio Gonzaga, è un luogo particolarmente suggestivo e scenografico ed è spesso scelta per ospitare eventi culturali, concerti e manifestazioni pubbliche, come il tradizionale carnevale di Castel Goffredo con l'elezione di re Gnocco. È da sempre il centro della vita della città: dal 1457 vi si tenevano le fiere, le feste per l'arrivo dei vescovi ed anche le maggiori personalità che hanno visitato Castel Goffredo sono sempre passate da questa piazza: dall'imperatore Carlo V il 28 giugno 1543, a San Carlo Borromeo nel 1580, a Vittorio Emanuele II futuro re d'Italia nel maggio del 1848, a Giuseppe Garibaldi, nei giorni 27-28-29 aprile 1862. Il 3 gennaio 1593, sulla porta principale della chiesa prepositurale di Sant'Erasmo, venne assassinato Rodolfo Gonzaga, terzo marchese di Castel Goffredo, mentre si recava alla messa accompagnato dalla moglie Elena Aliprandi e dalla figlia Cinzia.
       
 
Piazza Castelvecchio
  • 45.29833310.4747222 Castelvecchio (zona pedonale). Il primo nucleo urbano di Castel Goffredo, cinto da mura e fossato, si formò presumibilmente entro le rovine del castrum romano e verrà chiamato Castellum vetus, ovvero “Castelvecchio”. Edificato tra il 900 e il 1000, del borgo si parla in un documento del 12 giugno 1480 nel quale Ludovico Gonzaga, vescovo di Mantova e signore di Castel Goffredo, stipulò degli accordi con il comune sul possesso di alcune terre del luogo. In un documento datato 1337 viene citato il paese col nome di “castello delle terre di Castro Guyfredo” che chiudeva il borgo di “Castelvecchio” (1492). Un vicolo di "Castelvecchio" è stato intitolato all'imperatore Carlo V, a ricordo della sua visita del 28 giugno 1543 al marchese Aloisio Gonzaga. Dell'antico borgo facevano anche parte: il castello medievale, ora scomparso; la Chiesa di Santa Maria del Consorzio, la più antica della città, abbattuta nel 1986, della quale si conserva ancora il campanile quattrocentesco e l'abside affrescato; la Torre civica, alta 27 metri, che fungeva di porta d'accesso (chiamata porta castelli veteri) e chiudeva l'accesso a Castelvecchio; il Palazzo Gonzaga-Acerbi; Piazza Gonzaga; le antiche mura.    

Architetture civili modifica

 
Palazzo Gonzaga-Acerbi e torre civica pendente
 
Palazzo Gonzaga-Acerbi, portale di ingresso
  • 45.29805610.4753 Palazzo Gonzaga-Acerbi, Piazza Mazzini (privato e non visitabile). Iniziato nel XIV secolo e portato all'attuale splendore nel XVI ad opera di Aloisio Gonzaga, questo gioiello della città è sempre stato la residenza dei signori che si sono succeduti a Castel Goffredo, iniziando dai Gonzaga di Mantova. A difesa della residenza signorile era posto un fossato, oggi non più presente. All'interno sono conservati affreschi della probabile scuola di Giulio Romano e colonnati in marmo. Dalla loggia interna si apre una vista su un giardino interno in cui verdeggiano alberi e piante profumate, tra cui degne di nota sono le rose provenienti da Alessandria d'Egitto, qui portate per volontà dell'egittologo Giuseppe Acerbi, proprietario del palazzo nel XIX secolo.    
 
Palazzo Municipale e Loggia della Magnifica Comunità
  • 45.29809710.4746284 Palazzo Municipale e Loggia della Magnifica Comunità, Piazza Mazzini, .   Aperto dal lunedì al venerdì. Il municipio, o come si chiamava nel 1330 quando fu costruito, domo comunis, campeggia anch'esso in Piazza Mazzini. L'aspetto attuale è opera dei rifacimenti degli inizi del Cinquecento. Il pian terreno ospita la cosiddetta "Loggia delle grida" ovvero il luogo in cui si riuniva la vicinia, unico organo responsabile per la nomina di un Consiglio, responsabile per gli affari pubblici. Da non perdere all'interno sono una piccola collezione di opere novecentesche e una stele romana dedicata al dio Mercurio.    
 
Palazzo Riva
  • 45.29791710.4747365 Palazzo Riva in città, Piazza Mazzini (privato e non visitabile). Edificato probabilmente alla fine del Quattrocento, era la residenza cittadina della nobile famiglia Riva. Nelle sue sale Bartolomeo Riva accolse Vittorio Emanuele II, futuro re d'Italia nel maggio 1848. Privato e non accessibile al pubblico.    
 
Ospedale vecchio
  • 45.29778310.4768176 Ospedale vecchio, Via Mantova (privato e non visitabile). L'origine dell'ospedale di Castel Goffredo risale al XIII secolo. Fin dal 1288 era presente in loco una “Congregazione per Mutuo Soccorso” (sul modello della Congregazione della Misericordia Maggiore di Bergamo). Questa congregazione si chiamava “Congregazione di Santa Maria di Castel Goffredo”, che utilizzò come propria sede la Chiesa di Santa Maria del Consorzio, ora scomparsa. Con i beni lasciati in eredità la società istituì nel 1400 circa il "loco de le sorele e de li fratelli infermi". Nel 1461 operava già nel borgo il dottore-fisico Stefano de' Negrini e nel 1477 Alessandro de' Gezi di Cremona. Nel 1479 vi fu una divisione del territorio di Castel Goffredo per quanto concerneva il diritto di cura degli ammalati. È rimasto in funzione fino al 1964, quando i reparti sono stati trasferiti nell'Ospedale Civile, alla periferia della città.    
 
Teatro comunale
  • 45.2964810.474687 Ex Teatro comunale e Casa del Fascio, Piazza Matteotti. Progettati alla fine degli anni trenta, sono un esempio di edificio dell'architettura razionalista italiana. Il teatro è attualmente in disuso; la casa del Fascio ospita la biblioteca comunale. È prevista per il 2023 la completa ristrutturazione del complesso.    
  • 45.296410.475038 Casa del Pretore, Via Botturi (privata e non visitabile). Collocata all'angolo tra via Botturi e via IV Novembre, è un edificio risalente al 1600. Fu in seguito trasformata in asilo infantile (1630) e poi in casa del commissario distrettuale quando Castel Goffredo divenne capoluogo di distretto.    
 
Palazzo Negri
  • 45.2975910.47559 Palazzo della Prevostura, Via Andrea Botturi 3 (In centro storico), . Edificato in epoca rinascimentale, ha subìto nel tempo diversi restauri, l'ultimo dei quali nel 2016. Ospita il Museo "MAST Castel Goffredo".    
  • 45.2975910.475510 Palazzo Negri (Canonica), Via Botturi 5, . L'edificio, risalente al XV secolo, è sede della canonica. Documenti storici fanno risalire la costituzione della parrocchia tra il 1410 e il secondo decennio del Cinquecento. Palazzo Negri è stato acquistato dalla parrocchia di Castel Goffredo nella prima metà del secolo scorso e ha subito un intervento di ristrutturazione nella seconda metà degli anni Sessanta e nel 2016.    
 
Portici quattrocenteschi
  • 45.29791910.47500911 Portici, Piazza Mazzini e Via Roma. Risalenti al XV secolo, rappresentano un importante patrimonio architettonico e culturale per la città. Da sempre ospitano i negozi dei commercianti e sono i testimoni di tutti gli avvenimenti che si svolgono nella rinascimentale Piazza Mazzini, sulla quale si affacciano.    


Architetture religiose modifica

 
Chiesa di Sant'Erasmo
 
Museo MAST e Chiesa Prepositurale di Sant'Erasmo.
  • 45.29785310.47558612 Chiesa prepositurale di Sant'Erasmo, Piazza Mazzini, +39 0376 771999, . Il culto di Sant'Erasmo ha origine molto antiche in queste terre; si hanno, infatti, notizie della presenza di un luogo di culto dedicato al santo sin dal 1288. La chiesa stessa è stata oggetto, più volte nel corso dei secoli, dell'attenzione di artisti e arichitetti che l'hanno di volta in volta restaurata o ampliata. La costruzione dell'attuale chiese ebbe inizio nella seconda metà del Quattrocento in stile rinascimentale e fu completata solo a fine XVI secolo. Al suo interno, a tre navate, conserva importanti opere d'arte, tra cui una tela del pittore mantovano Giuseppe Bazzani e l'altare marmoreo a commesso di Andrea Gamba. La chiesa è stata anche importante scenario di vicende storiche, come l'uccisione del principe Rodolfo Gonzaga nel 1593 a seguito di una congiura popolare, nell'epoca in cui questo vivace e importante centro era conteso tra varie signorie italiane, prima di diventare definitivamente gonzaghesco. Custodisce un importante Crocifisso in legno del XV secolo; ritenuto miracoloso, è venerato dalla popolazione locale e dei paesi vicini sino dal 1514.    
 
Chiesa dei Disciplini
  • 45.29759410.47277513 Chiesa dei Disciplini, Via Garibaldi (non visitabile). Non lontano dal centro, troverete quest'altro esempio di arte rinascimentale; la chiesa, terminata nel 1587, era la sede della Confraternita dei Disciplini. Presenta anche un campanile, aggiunta seicentesca. Spostandoci all'interno, non potrete non notare i bei affreschi cinquecenteschi, che al fedele analfabeta del tempo e al curioso d'arte di oggi spiegano meglio che a parole la vita del profeta Giovanni il Battista. Non meno pregevole è l'altare in marmi policromi, opera del XVIII secolo, testimonianza della bravura di Angelo e Giambattista Lepreni. La chiesa, dopo una lunga attività come luogo di culto, oggi è sconsacrata ma non inutilizzata; è infatti sede di interessanti mostre ed eventi culturali, unici momenti nei quali la chiesa è aperta e visitabile.    
 
Chiesa di San Giuseppe
  • 45.29747210.47543914 Chiesa di San Giuseppe, Via Botturi 6 (aperta saltuariamente). La chiesa, in stile barocco, era originariamente adibita a scuderia dei Gonzaga. Ceduta a metà '700 alla Compagnia del Santissimo Sacramento che la trasformò in luogo di culto. Dopo qualche interruzione ha ripreso nel 2004 la sua funzione religiosa, anche se nel corso dei secoli ha perso qualche pezzo, come ad esempio la sacrestia, oggi separata e usata come abitazione privata.    
 
Campanile dell'ex Chiesa del Consorzio
  • 45.298410.47476115 Ex Chiesa di Santa Maria del Consorzio, Piazza Gonzaga ang. via Manzoni (visitabile il giovedì mattina, durante l'apertura dell'ufficio interno). Era la più antica chiesa della città, eretta nel 1288 e abbattuta nel 1986. Quest'edificio ha cambiato molte volte funzione. Originariamente chiesa, fu ricostruita mantenendo la sua sacra funzione nel 1434 in stile gotico; in seguito divenne con i Gonzaga e principalmente sotto Aloisio, il mausoleo dei Signori regnanti. In seguito fu usata come Monte di Pietà per essere poi abbattuta qualche decennio fa. Questo monumento storico di Castel Goffredo è presente anche negli itinerari ciclistici lombardi. Se capitate da queste parti in bici non mancate di fermarvi un attimo ad ammirare il campanile quattrocentesco e l'abside affrescato (giovedì mattina, giorno di apertura al pubblico).    


Architetture militari modifica

 
Torre civica
  •    45.2981710.4747416 Torre civica e Museo Torre di Castelvecchio, Piazza Mazzini.   3 €.   mercoledì-domenica e festivi: 10,00/12,30 - 15,00/18,00. Caratteristica torre pendente, con i suoi 27 metri e la sua merlatura ghibellina, opera di mastri del XIII secolo, è il simbolo di Castel Goffredo. Originariamente era chiamata Porta castelli veteri, ovvero in buon italiano "Porta del vecchio castello" e segnava il limite della fortificazione e l'accesso al borgo di "Castelvecchio". Dal 1438 la torre scandisce le giornate degli abitanti con il suo orologio. Un giro intorno consente di sbirciare i suoi particolari esterni, tra i quali alcune lapidi e lo stemma in marmo dei Gonzaga, del secolo XVI. Da ottobre 2021 accoglie il Museo Torre di Castelvecchio.    
 
Torrazzo
  • 45.2980910.4754917 Torrazzo, Piazza Mazzini (privato e non visitabile). Questa seconda torre fu edificata nel Medioevo, ed innalzata nel XIV secolo allo scopo di diventare la residenza del vicario dei Gonzaga di Mantova. Alcune fonti antiche riportano che il Torrazzo non fu, tuttavia, solo una residenza principesca. Nel XIV secolo qui era ospitato un banco dei pegni gestito da ebrei e nel XVI le mura del Torrazzo furono onorate della visita di un venerabile personaggio cinquecentesco come San Luigi Gonzaga. Le stesse sale, nel 1593, tennero prigioniere Elena Aliprandi e le figlie di Rodolfo Gonzaga, dopo la sua uccisione sul sagrato di Sant'Erasmo a seguito di una rivolta popolare. Le finestre ora visibili sono opera più tarda e risalgono al '700. Anche questo monumento non è accessibile al pubblico in quanto privato.    
 
Torrione di Sant'Antonio con un tratto delle "mura aloysiane" di epoca gonzaghesca
  • 45.29938110.47289218 Torrione di Sant'Antonio e Mura gonzaghesche, Piazza Martiri della Liberazione (aperto al pubblico in estate).   visitabile durante l'apertura del parco. Risalente al Quattrocento, faceva parte dei sette torrioni edificati, assieme alle mura, dai Gonzaga a difesa del borgo. Insieme a questi torrioni costituiva la seconda cinta muraria (in ordine cronologico). Nei suoi pressi si trovano ancora tracce dell'antico fossato. È l'unico dei sette ancora rimasto a poterci narrare la storia dei Gonzaga, visto che nel XIX secolo ebbe inizio l'opera di abbattimento degli altri sei. Motivo dello scampato pericolo per questa torre fu la sua posizione, all'interno del Parco La Fontanella, uno dei parchi pubblici di Castel Goffredo.    
 
Tratto di mura
  • 45.29870610.47606119 Primo tratto della cinta muraria, Via Monte Grappa (nel Parco Fontanella aperto al pubblico in estate). Un primo tratto delle antiche mura della città (XI secolo) è ancora visibile oggi. Il primo perimetro fortificato di Castel Goffredo, dotato di fossato a difesa, si formò entro le rovine del castrum romano e fu eretto tra il 900 e il 1000. Al suo interno sorse il primo nucleo urbano e si chiamò Castellum vetus, ovvero “Castelvecchio", conservato quasi integro ai giorni nostri.    
 
Via Manzoni, a sinistra un tratto di mura
  • 45.29870610.47606120 Secondo tratto della cinta muraria, Via Monte Grappa, ang. via Manzoni (visibile da via Monte Grappa). Un secondo tratto delle antiche mura della città (XI secolo, a sinistra nella foto) è ancora visibile oggi.    
  • 45.2975510.4771321 Porta Picaloca, Via Mantova (ingresso al centro storico). Chiamata anche Porta dell'Ospitale era un tempo una delle porte di accesso alla fortezza di Castel Goffredo, per chi proveniva da est. È l'unica rimasta (ricostruita) tra le quattro antiche porte di accesso alla città. In epoca medievale, per accedere alla città da est bisognava percorrere un ponte che attraversava il fossato a difesa della città-fortezza e quindi per Porta Picaloca, edificio a due piani.    

Musei modifica

 
Museo MAST Castel Goffredo
 
Crocifisso della chiesa prepositurale di S. Erasmo
  •   45.2975910.475522 MAST Castel Goffredo - museo della città, Via Botturi 3, +39 0376 771006, .   Intero € 5,00, ridotto € 3,00.   Da mercoledì a domenica e festivi: 10:00-12:30 e 15:00-18:00. A luglio aperto solo sabato e domenica. Ad agosto aperto il primo e l’ultimo fine settimana (3/8, 4/8, 31/8 e 1/9). È ospitato all'interno degli storici Palazzo della Prevostura e Palazzo Negri, del XV secolo, di proprietà della parrocchia di Sant'Erasmo vescovo e martire. Il museo ha carattere storico-artistico, ed è stato inaugurato il 14 ottobre del 2017. Ha lo scopo di raccontare ai visitatori la storia della città di Castel Goffredo dalla preistoria alla contemporaneità, attraverso un percorso espositivo che comprende opere di committenza religiosa e laica quali dipinti, sculture, epigrafi, stemmi lapidei, arredi e documenti, ma anche codici miniati, libri e oggetti liturgici (stendardi, ostensori, calici, paramenti ed altro ancora), appartenenti alla parrocchia prepositurale di Sant'Erasmo. Ad oggi sono allestite le sezioni dall'età longobarda alla fine del Cinquecento.    
  • 45.2978310.4759823 Antica Sagrestia della Chiesa Prepositurale di Sant’Erasmo, Via Mantova (Interno Chiesa prepositurale di Sant'Erasmo), +39 0376 771006, .   8€ intero, 6€ ridotto.   I e IV domenica del mese ore 14.30. Composto da preziosi reliquari. Raccoglie anche alcune sculture lignee quattrocentesche, codici miniati e reliquiari donati dal duca di Mantova Vincenzo I Gonzaga.
  • 45.2978410.4755824 Tesoro di Sant’Erasmo, Piazza Mazzini (Nel battistero della Chiesa Prepositurale di Sant'Erasmo), +39 0376 781218, .   3 €.   Ogni prima domenica del mese: ore 14,30 (mese di luglio ore 21); negli altri giorni: ore 15,30.
  •   45.2981810.4746925 Museo Torre di Castelvecchio (Torre civica), Piazza Mazzini, .   3 €.   mercoledì-domenica e festivi: 10,00/12,30 - 15,00/18,00. Da ottobre 2021 la torre civica, simbolo di Castel Goffredo, consente di visitare tutti i piani sino alla sommità, da dove si ammira il panorama della città e delle zone circostanti.    
  • 45.2914210.4941526 Collezione Bensi Secondo, Strada Lisnetta 13 - frazione Giliani, +39 338 5065389.   visita su appuntamento. Collezione di trattori agricoli, attrezzi da lavoro nei campi, auto e moto storiche.


Monumenti modifica

 
Annunciazione in cotto in via Roma, XV secolo
 
Il monumento alla Croce, all'entrata della città
 
Frammento di cippo confinario austriaco (XVIII secolo) in piazza Castelvecchio
 
Cippo gromatico di epoca romana collocato nei giardini pubblici
  • 45.2969510.4767927 Monumento ai Caduti, Piazzale della Vittoria. Gruppo scultoreo in marmo bianco posto nei giardini pubblici di piazzale della Vittoria. Fu realizzato nel 1925 dallo scultore Timo Bortolotti - artista che si esprimeva con forme che si ispiravano a un ritorno all'antico e all'idea del classico - ed inaugurato il 10 maggio 1925 dal deputato mantovano Gino Maffei (1890-1938). La costruzione è posta al di sopra di tre gradini e costituita da una figura femminile racchiusa tra due colonne di stile ionico sormontate da fregio e architrave su cui spicca la citazione latina Per aspera ad astra. Alla base del monumento sono poste le lapidi a ricordo dei caduti delle due guerre.    
  • 45.2979110.4757228 Monumento a don Aldo Moratti, Via Mantova. Scultura in bronzo del 1986, opera di Luciano Scalzotto, posta nella centrale via Mantova, raffigurante il sacerdote Aldo Moratti che conduce a mano una bicicletta e un ragazzo che tende la mano verso di lui.
  • 45.2980710.4773229 Monumento a Giovanni Acerbi, Piazzale Guglielmo Marconi. Raffigura il busto del patriota e intendente dei Mille di Garibaldi Giovanni Acerbi, collocato su un basamento di marmo bianco all'interno dei giardini pubblici di piazzale Marconi. Realizzato nel 1999 su disegno dello scultore-pittore Vindizio Nodari Pesenti.    
  • 45.295910.4747930 Monumento ad Anselmo Cessi, Via Anselmo Cessi. Raffigura il martire del fascismo Anselmo Cessi, collocato su una stele in marmo. Realizzato nel 2018 dallo scultore mantovano Andrea Jori.    
  • 45.296810.4804831 Monumento alla Croce, Via Battisti. Crocifissione in legno d'ulivo posta in prossimità del centro storico, in via Cesare Battisti. L'originale, in legno policromo del XV secolo, è collocato all'interno della chiesa prepositurale di Sant'Erasmo. Il monumento è stato inaugurato l'8 dicembre 1940.
  • 45.2965310.4766332 Monumento della Colonna con Pigna, Giardini Piazzale della Vittoria. Si tratta di un segnacolo funebre romano collocato su una colonna di marmo bianco, posto nei giardini pubblici di piazzale della Vittoria, chiamato La Pigna per la sua forma. In origine la colonna si trovava al quadrivio "Colonna" tra via Garibaldi, via Botturi e via Acerbi e sorreggeva il leone di san Marco, simbolo della dominazione veneta su Castel Goffredo. Rimase in questo luogo sino al 1827.    
  • 45.2979110.4735933 Annunciazione, Via Roma (Visibile parzialmente su edificio privato). Bassorilievo in cotto del XV secolo opera di Elia della Marra, collocato nel passaggio tra Via Roma e Via don Aldo Moratti.    
  • 45.297310.4769934 Monumento ai Granatieri di Sardegna, Giardini pubblici di Piazzale della Vittoria. Monumento dedicato al corpo militare più antico d'Italia.
 
Masso longilineo dell'era quaternaria
  • 45.2963410.4764435 Masso longilineo dell'era quaternaria, Giardini Piazzale della Vittoria.
  • 45.2961810.4764836 Cippo gromatico, Giardini Piazzale della Vittoria. Strumento utilizzato in epoca romana dai gromatici o mensores (geometri dell'epoca) come segno confinario nelle operazioni di suddivisione del territorio (centuriazioni).    
  • 45.2987810.4742337 Cippi di confine austriaci, in via Vittorino da Feltre, Piazza Castelvecchio, frazioni Berenzi e Casalpoglio. Stele in marmo, sparse su tutto il territorio comunale, che segnavano, a metà del Settecento, il confine tra i due stati.    
  • 45.2978810.4753138 Fontana in marmo bianco, Piazza Mazzini. Veniva utilizzata nell'800 a scopo potabile dalla popolazione.

Epigrafi aloysiane modifica

Il primo marchese Aloisio Gonzaga (1494-1549) ha lasciato testimonianza del suo marchesato in alcune epigrafi presenti a Castel Goffredo. Due (vedi foto) si trovano murate sulla 45.2981710.4746839 torre civica ed erano collocate in origine all'esterno del rivellino dell'antica fortezza. Altre quattro, murate sul fianco della 45.2979110.4757440 chiesa di Sant'Erasmo, erano collocate esternamente alla chiesa di Santa Maria del Consorzio, mausoleo dei "Gonzaga di Castel Goffredo".

 
ALOYSIVS RODVLPHI FILIVS (posta sul rivellino)

Fuori dal centro storico modifica

 
Villa Beffa
  • 45.30348610.48152241 Villa Beffa, Via Beffa (privata e non visitabile). Se le condizioni meteo sono favorevoli e volete fare una lunga passeggiata, a 2 km. dal centro città troverete questa elegante villa rinascimentale. Va annotato che la villa, essendo privata, non è visitabile dall'interno. Il nome si deve alla famiglia Beffa, che dal XIV secolo risiedette a Castel Goffredo. Alcuni studiosi sostengono una certa somiglianza tra questa villa e altre presenti a Gazoldo degli Ippoliti, altro centro gonzaghesco della provincia mantovana. Chissà che non possa stimolare in voi un itinerario improvvisato alla ricerca delle testimonianze poco battute dell'arte dei signori Gonzaga.    
 
Oratorio di San Michele
  • 45.28655310.47225342 Oratorio di San Michele Arcangelo, Via Casaloldo (aperto saltuariamente). Tutta l'area periferica di Castel Goffredo è stata importante, per quanto riguarda la presenza di oratori campestri, sin dal XVI secolo. Questo di San Michele è un esempio. Sul sito di questo oratorio giaceva sin dal Medioevo una chiesa antecedente (appartenuta alla diocesi di Brescia). L'oratorio fu rimaneggiato pesantemente sia nel '400 che nel '700. A quest'ultimo rifacimento risale l'attuale stile neoclassico con lesene. Oggi, purtroppo, non è più accessibile al turista, a meno che non ne facciate apposita richiesta. Non lontano si trova il già citato, palazzo Riva in campagna.    
 
Palazzo Riva nel 1990
  • 45.289610.468943 Palazzo Riva in campagna, Via Molino Nuovo (privato e non visitabile). Se chiederete alla gente del posto di indicarvi Èl Palàs vi mostreranno questo magnifico edificio del XVIII secolo. La funzione originaria era quella di dimora rurale della nobile famiglia Riva. L'interno è - a quanto si dice - impreziosito da stucchi e affreschi. Nel palazzo sito in Piazza Mazzini nel XIX secolo Bartolomeo Riva, allora proprietario, ricevette Vittorio Emanuele II, il Re galantuomo nonché primo Re d'Italia all'indomani dell'unificazione. Oggi purtroppo, il palazzo è in disuso e non è visitabile.    
 
Corte Palazzina
  • 45.31196910.47216144 Corte Palazzina, Via Castiglione (privata e non visitabile). Un tempo chiamata anche "Palazzo Tosani", venne edificata probabilmente nella prima metà del Cinquecento ed è situata alle porte della città provenendo da nord, immersa nella campagna. Proprietario della corte fu Giuseppe Acerbi, esploratore e console in Egitto, che verso il 1820 impiantò nella tenuta a scopi scientifici circa 1.500 tipi di vite, riscoprendo le sue doti di botanico e naturalista. Nel 1832 fece pervenire dall'antica città di Siene, in Egitto, due leontocefale di sienite, che vennero poste ad ornamento della porta di ingresso dell'edificio. Intorno al 1840 iniziò assieme alle nipoti Marianna ed Annunziata, figlie di Francesco Acerbi, anche la coltura del baco da seta su scala industriale, Questa iniziativa, in competizione con quella iniziata nello stesso periodo da Bartolomeo Riva, fu l'embrione del futuro distretto tessile, che ha reso Castel Goffredo famosa nel mondo come la “città della calza”.    
  • 45.2997310.4806545 Villa Maddalena, Via Ospedale (privata e non visitabile). Edificata tra il 1925 ed il 1927 in stile liberty, sorge a breve distanza da Villa Beffa.


Fuori città modifica

 
Corte Gambaredolo
  • 45.28666710.5346 Corte Gambaredolo, Via Ceresara (privata e non visitabile). La corte o villa Gambaredolo risale al XVI secolo; era la residenza estiva dei "Gonzaga di Castel Goffredo". Qui, il 6 maggio 1592, venne assassinato Alfonso Gonzaga, secondo marchese di Castel Goffredo, da sicari del nipote Rodolfo di Castiglione (lo stesso che pagherà con la vita questo gesto nel 1593 sul sagrato della chiesa di Sant'Erasmo a Castel Goffredo). Più tardi e precisamente nel 1617 Caterina, figlia dell'Alfonso qui assassinato, fece costruire l'Oratorio di San Carlo ancora presente, oggi di proprietà della diocesi di Mantova. Il complesso versa oggi in stato di parziale abbandono.    


Edicole sacre e Chiese e oratori campestri di Castel Goffredo modifica

  Per approfondire, vedi: Chiese e oratori campestri di Castel Goffredo.

Numerose sono anche le edicole sacre sparse sul territorio comunale che costituiscono un vero e proprio luogo di culto, vantano antiche tradizioni e sono il segno di una religiosità assai diffusa.

 
Lungo Tartaro

Aree naturali modifica

  • 45.289210.478847 Lungo Tartaro, Via Monteverdi, Via Ubertini.   Aperto tutto l'anno. Percorso ciclopedonale e pedonale che permette di passeggiare nei pressi del torrente Tartaro, a contatto con la vegetazione fluviale e la fauna costituita da anatre, oche selvatiche e gallinelle.
  • 45.3217910.4734448 Zona delle risorgive, Frazione Perosso Sopra. Interessante per il microambiente, ricca di vegetazione, permette la vita di gamberidi fiume e la sopravvivenza di numerosi uccelli acquatici. La presenza delle risorgive crea le condizioni ambientali idonee allo sviluppo di una vegetazione di piante acquatiche quali il crescione d'acqua, l'iris selvatico, le ninfee, il ranuncolo d'acqua e la lenticchia d'acqua chiamata ranina, che riveste il fondo del fontanile. Per la fauna avicola nidificano qui le anitre selvatiche, i germani reali e le gallinelle d'acqua. La zona è servita da ciclopedonale.
  • 45.2899710.451849 Alberi monumentali. Il censimento degli alberi monumentali effettuato dalla provincia di Mantova nel 2005 ha riconosciuto la presenza nel territorio di Castel Goffredo di 5 piante: una magnolia in frazione Bocchere, un pioppo bianco in località Pellizzario, un pioppo nero, un gelso bianco e un olmo campestre, tutti in frazione Casalpoglio. Inoltre, quattro platani secolari in frazione Sant'Anna e una quercia secolare in strada Zocca, abbattuta da un temporale nel luglio 2022.    


Parchi e giardini modifica

Tra le numerose aree verdi presenti nel territorio comunale si evidenziano:

 
Giardini pubblici
 
Parco La Fontanella
  • 45.29723910.47692250 Giardini pubblici, Piazzale Marconi e Piazzale della Vittoria.   Aperti tutto l'anno. Realizzati agli inizi del Novecento come "Parco delle Rimembranze", al suo interno sono collocati diversi monumenti: Monumento ai Caduti, opera di Timo Bortolotti; Monumento a Giovanni Acerbi, patriota, opera di Vindizio Nodari Pesenti; Monumento ai Granatieri di Sardegna; La Pigna, segnacolo funebre di epoca romana; Cippo gromatico, di epoca romana; Masso longilineo dell'era quaternaria.    
  • 45.29938110.47289251 Parco La Fontanella, Piazzale Martiri della Liberazione (In prossimità del centro storico).   Ingresso libero ad accezione di eventi particolari segnalati in loco.   Aperto nella stagione estiva con punto di ristoro. Sorge a fianco dell'antico Torrione di Sant'Antonio, l'unico rimasto (ricostruito) dei sette che erano utilizzati a controllo e difesa della città fortezza. È ancora visibile verso il torrente Fuga un lungo tratto delle "mura aloysiane" medievali che cingevano la città.    
  • 45.3023810.4710952 Parco urbano don Aldo Moratti, Via Puccini (recintato e videosorvegliato).   gratuito.   apertura e chiusura regolamentate. Esteso per 25.000 mq. con possibilità di praticare beach volley, skate, pattinaggio, basket, jogging e ginnastica dolce. Attivo chiosco bar.
  • 45.2918610.4584653 Parco giardino Tenuta S. Apollonio, Via S. Apollonio 6 (Fuori città. Dal centro di Castel Goffredo seguire le indicazioni per Casalpoglio), +39 0376 781314, fax: +39 0376 772672, .   Aperta da aprile ad ottobre. Il parco giardino, realizzato nel 1973, si estende su una superficie di 70.000 mq.


Eventi e feste modifica

 
Trattori in piazza Mazzini il 17 gennaio (Sant'Antonio Abate) per la tradizionale benedizione.

Calendario degli eventi (a cura del Comune di Castel Goffredo).

Gennaio modifica

  • 45.2949210.5193331 Falò della vecchia, In alcune corti contadine, tra cui in frazione Sant'Anna.   6 gennaio. È diffusa la tradizione di salutare la fine dell'inverno o del carnevale bruciando la “vecchia”, detta ècia, un fantoccio appositamente preparato.
  • 45.2979810.4750832 Festa di Sant'Antonio Abate, Piazza Mazzini.   17 gennaio. Festività durante la quale un tempo venivano schierati sul sagrato in attesa delle benedizione gli animali protetti dal santo. Ogni anno in piazza Mazzini viene impartita la benedizione dei trattori e distribuita gratuitamente la focaccia (chisöla).
 
Re Gnocco 1964
 
Carnevale di Re Gnocco

Febbraio modifica

  • 45.29810.4750733 Carnevale con Re Gnocco, Piazza Mazzini e Piazza Martiri della Liberazione.   Ultimo venerdì di carnevale (ogni 4 anni). Il venerdì antecedente l'ultimo giorno di carnevale si organizza nella rinascimentale piazza Mazzini una sfilata di carri allegorici con distribuzione gratuita degli gnocchi e vino. Lo storico castellano Carlo Gozzi fa riferimento ad un carnovale a Castel Goffredo già il 18 febbraio 1817. La maschera di Re Gnocco I risale al 1872, mentre la prima documentazione relativa alla incoronazione di Re Gnocco III è ricordata in un manifesto di grande formato datato 30 gennaio 1875. Il popolo di Castel Goffredo iniziò dunque a festeggiare il suo carnevale alla fine dell'Ottocento creando il “Re Gnoccolaro” con la sua corte, quasi per simpatia con la maschera veronese di "Papà del Gnoco", col quale è gemellato dal 1980. Il re viene scelto tra il popolo e la sua elezione rimane segreta sino al venerdì (venerdì gnoccolaro appunto), giorno in cui si presenta alla piazza in festa.    

Marzo modifica

  • 45.2980110.4750934 Antica Fiera di San Giuseppe 1904, Centro storico.   Terza domenica di marzo di ogni anno.

Giugno modifica

 
Erasmo d'Oro
  • 10.29784610.47558735 Festa di Sant'Erasmo e della Città, Centro storico.   Ogni anno il 2 giugno. Messa solenne, concerti e manifestazioni culturali. Consegna Erasmo d'Oro: benemerenza civica assegnata dall'Amministrazione Comunale e dalla Parrocchia al cittadino o all'ente castellano che ha maggiormente illustrato la città nel campo della cultura, dell'arte, dello sport e del volontariato.
  • 45.2991210.4728136 Festa del Tortello amaro di Castel Goffredo, Piazza Martiri della Liberazione (Parco La Fontanella), .   Metà giugno di ogni anno.
 
Giuseppe Acerbi, a cui è dedicato l'omonimo Premio letterario

Luglio modifica

  • 45.2966510.4745737 Premio letterario Giuseppe Acerbi, Piazza Matteotti 7, +39 0376 780161, fax: +39 0376 777227, .   A luglio la proclamazione del vincitore. Premio letterario dedicato a Giuseppe Acerbi (1773-1846), esploratore, scrittore, archeologo e musicista di Castel Goffredo, dove viene organizzato dall'anno 1993. Ogni edizione rende omaggio ad una diversa letteratura nazionale premiandone uno scrittore e una sua opera letteraria.    

Ottobre modifica

  • 10.2980310.474938 Antica Fiera di San Luca 1457, Centro storico.   Ogni anno la domenica precedente/seguente il 18 ottobre. Antica fiera istituita, assieme al mercato del giovedì, con decreto del 1º luglio 1457 da Alessandro Gonzaga, marchese di Castel Goffredo.    

Dicembre modifica

  • 45.297810.4753739 Santa Lucia, Vie del centro storico.   13 dicembre. A Castel Goffredo rimane viva ancora oggi la leggenda di Santa Lucia, che la sera del 12 dicembre, così si racconta ai più piccoli, porta i doni in una cesta sulla groppa d'un asino, al quale vengono preparati acqua e fieno. Per le vie del centro storico Santa Lucia incontra i bambini.
  • 45.297810.4753740 Shopping day, Vie del centro storico.   sera del 23 dicembre di ogni anno. Serata dedicata agli acquisti e agli auguri di Natale.
  • 45.297810.4753741 Premio letterario Vittoria Samarelli, Piazza Matteotti 7, +39 0376 780161.   A dicembre di ogni anno. Consegna del premio al vincitore del Premio letterario internazionale dedicato all'infanzia, istituito nel 2011 dall'Associazione Giuseppe Acerbi.

Tutti i mesi modifica


Cosa fare modifica

 
Piscina coperta
 
Stadio comunale

Impianti sportivi modifica

Teatri modifica

Cinema modifica

Al momento (2023) non è presente a Castel Goffredo una sala cinematografica. La più vicina si trova a Lonato del Garda: 45.4231910.505511 Multisala King, SP567 Desenzano del Garda/Castiglione delle Stiviere.

Acquisti modifica

 
Mercato settimanale del giovedì
 
Mercato contadino in piazza Mazzini

Banche / ATM modifica

Outlet modifica

Supermercati modifica

Mercati modifica

  • 45.2990810.4739612 Mercato settimanale del giovedì, piazza Martiri della Liberazione e vie adiacenti (ogni giovedì mattina).   7.30-13.00.
  • 45.2979910.4751113 Mercato contadino, Piazza Mazzini (ogni domenica mattina).   8.00-12.30.

Come divertirsi modifica

 
Via Botturi

Spettacoli modifica

  • 45.2993910.472752 Parco La Fontanella, Piazza Martiri della Liberazione (in zona centrale).   Iris Bar all'aperto nella stagione estiva. Nell'antico torrione gonzaghesco.    

Ritrovi per giovani modifica


Dove mangiare modifica

 
Tortelli di zucca
 
Gnocchi di patate
 
Tortello amaro di Castel Goffredo
 
Tortellino dolce di Marianna De.C.O.
 
Sùgolo
 
Frittelle di carnevale
 
Schiacciatina mantovana

La cucina di Castel Goffredo è tipica dell'arte culinaria mantovana, profondamente legata ad antiche tradizioni contadine e al forte legame con le zone vicine, soprattutto l'Emilia-Romagna.

I piatti caratteristici sono i primi piatti di pasta ripiena, tortelli e agnoli in testa.

  • Primi piatti
    • Tortello amaro di Castel Goffredo – è il piatto tipico locale, risalente ai tempi dei Gonzaga. Questa specialità di pasta ripiena viene cucinata utilizzando l'erba amara (o erba di San Pietro) tipica della zona, infine viene condita con abbondante burro fuso. In onore di questo piatto tipico ogni anno, nella terza settimana di giugno, si tiene la tradizionale festa.
    • Agnolini - piatto tradizionale del giorno di Natale, consumati in brodo di carne.
    • Beèr en vì – nome dialettale del Bere in vino, è una minestra in brodo di carne alla quale viene aggiunto il vino rosso.
    • Tortelli di zucca – piatto tradizionale per la sera della vigilia di Natale, fatto con la sfoglia d'uovo e farcita da un impasto di zucca bollita, amaretti, mostarda, formaggio grana e noce moscata. Sono conditi con burro fuso e una spolverata di grana grattugiato.
    • Gnocchi di patate – vengono preparati con patate lesse, farina, pane secco e conditi con ragù di carne o pomodoro. Piatto tipico del Carnevale di Castel Goffredo, cucinato in onore di Re Gnocco, viene distribuito gratuitamente in piazza l'ultimo venerdì di carnevale.
    • Panàda - piatto unico di umili origini ma molto sostanzioso preparato con pane raffermo, olio di oliva, formaggio grana, brodo.
    • Tridarì – nome dialettale di Pasta trita, è un composto di pasta all'uovo e farina bianca che, fatto seccare, viene tritato e servito in minestra di brodo di carne.
  • Secondi piatti
    • Gallina ripiena - viene preparata utilizzando una gallina al cui interno è aggiunto un impasto costituito da pane grattugiato, sale, amaretti dolci, verdure, cipolla, carne tritata, mortadella. Viene lessata in acqua e servita calda.
    • Salame cotto - piatto insaccato di carne suina a grana medio-fine e sottoposto a cottura in acqua bollente.
    • Luccio in bianco - è un piatto a base di pesce d'acqua dolce dei torrenti locali lessato in acqua e pulito dalle lische. Si può gustare anche con una salsa composta da capperi, prezzemolo,acciughe sotto sale, aglio e cipolla.
    • Polenta all'erba amara - preparata con farina di mais, burro, erba di San Pietro e grana grattugiato.
    • Frittata – a base di uova e formaggio, viene aromatizzata con erba amara, germogli di luppolo, pesciolini di acqua dolce (in dialetto bòs) o con le rane.
  • Dolci
    • Chisœl - è una focaccia preparata con farina, zucchero, burro, mandorle dolci, pinoli, uovo, scorza di limone e cotta al forno. Si può gustare intingendola nel vino bianco secco.
    • Bisulà - è una ciambella preparata con di farina bianca, zucchero, burro, uova, latte, aromi e lievito.
    • Sügol - nome dialettale di Budino di mosto d'uva, preparato durante la vendemmia con mosto di uva rossa e farina.
    • Polenta doce dolce fritta – preparata con farina di cereali, acqua e sale. Viene fritta nell'olio e spolverata di zucchero.
    • Torta del buonumore - preparata con uova, zucchero, burro, erba amara, farina e fecola. Ha acquisito lo stato di "De.C.O." (Denominazione comunale d'origine).
    • Tortellino dolce di Marianna - preparato con acqua, zucchero, cannella in polvere, chiodi di garofano, pinoli, cacao amaro, uva sultanina, biscotti secchi e marmellata di prugne e castagne. Ha acquisito lo stato di "De.C.O." (Denominazione comunale d'origine).

Tipici sono anche i dolci fritti preparati in occasione del carnevale: Frittelle (Frètule in dialetto), Castagnole (Castagnòcc in dialetto) e Lattughe (Latüghe in dialetto).

Prezzi medi modifica

Ristoranti e pizzerie modifica

  • 45.2988210.474541 Osteria Castelvecchio, Piazza Martiri della Liberazione 2 (In centro), +39 0376 771030.   Chiusa il lunedì sera. Ristorante con piatti tipici. Accetta anche ordinazioni online e consegna a domicilio. Qui si può gustare il "Tortello amaro di Castel Goffredo", piatto tipico locale.
  • 45.2789510.437592 Osteria Villa di Roger, Contrada Villa 8/b (In frazione Villa, sulla strada per Casalmoro), +39 0376 770252. Trattoria.
  • 45.2968310.475283 Phõ Phuõng Ristorante Vietnamita, Via Botturi 23 (In centro), +39 0376 771911.   Chiuso il lunedì. Specialità vietnamite.
  • 45.2953210.476454 PK pizza al volo e kebab, Viale Europa 37 (In zona semi centrale), +39 0376 770984. Pizza, anche al taglio e piatti veloci.
  • 45.3260110.4720865 Ristorante Da Laura, Via Profondi 25 (In frazione Perosso), +39 0376 771082.   Chiuso il lunedì. Ristorante immerso nella campagna circostante. Qui si può gustare il "Tortello amaro di Castel Goffredo", piatto tipico locale.
  • 45.29859210.4915516 Ristorante Buco della Signora, Strada della Calza 1871/a (Sulla "Strada della calza" Medole-Casaloldo), +39 0376 779318. Ristorante.
  • 45.29540910.4765767 Osteria La Pialla, Viale Europa 31 (In zona semi centrale), +39 0376 770127.   Chiuso il martedì. Ristorante con piatti tipici, pizze e paninoteca. Qui si può gustare il "Tortello amaro di Castel Goffredo", piatto tipico locale.
  • 45.29905210.4735968 Ristorante Pizzeria G&B da Viola, Piazza Martiri della Liberazione (In centro), +39 0376 770326.   Chiuso il lunedì. Ristorante e pizzeria, con caratteristica pizza bassa e croccante. Qui si può gustare il "Tortello amaro di Castel Goffredo", piatto tipico locale.
  • 45.30110.48039 Trattoria Pizzeria Pergola, Via Ospedale 29 (In zona semi centrale), +39 0376 780634. Ristorante e pizzeria.
  • 45.30839510.46534710 Osteria Selvole, Via Selvole 19 (In frazione Selvole, sulla strada per Carpenedolo), +39 0376 770400.   Chiuso il martedì. Ristorante con piatti tipici a base di carne, pesce e pizzeria. Qui si può gustare il "Tortello amaro di Castel Goffredo", piatto tipico locale.
  • 45.29073410.47351711 Ristorante Pizzeria Villa Europa, Via Cavour, angolo viale Europa (Sulla strada per Casaloldo), +39 0376 780580. Ristorante, american-bar e pizzeria con giardino estivo. Qui si può gustare il "Tortello amaro di Castel Goffredo", piatto tipico locale.
  • 45.3014710.4683612 LIN Japanese Restaurant, Via Brescia 9 (In zona semi centrale), +39 0376 1370619. Cucina giapponese.

Ristoranti e pizzerie da asporto modifica

Pasticcerie modifica

Gelaterie modifica


Dove alloggiare modifica

Prezzi modici modifica

  • 45.29621210.5130512 Cascina Sguazzarina, Strada Baldese 12 (In frazione S. Anna, a 3 km dal centro), +39 334 2451459, +39 0376 781203, fax: +39 0376 781208, .   Camera singola con colazione 35 €, camera doppia con colazione 58 €. Check-in: Solo su prenotazione. L'Agriturismo ha sede in una cascina di campagna presente già nel catasto teresiano dal 1776. Vendita prodotti dell'agriturismo: mais, frumento, soia, pomodori, frutta, verdura, mostarda, salumi, marmellate. Anche ristorante (solo su prenotazione).

Prezzi medi modifica


Sicurezza modifica

 
Cittadella della sanità
 
Via Mantova

In città è attivo un sistema di videosorveglianza del centro cittadino e delle zone di maggior passaggio. Il comune dal 2018 ha aderito al programma di sicurezza "Controllo del Vicinato".

Servizi di pubblica utilità modifica

Farmacie modifica

Per farmacie di turno vedi qui.

Defibrillatore modifica

  •   45.2989410.4729660 Interno Parco La Fontanella, Via Italia.

Distributori di carburante modifica

  •   45.2971710.4774461 Stazione di servizio (In zona centrale), Viale Europa 1, +39 0376 779589.
  •   45.302810.4679262 Stazione di servizio (In zona semicentrale), Via Brescia 20, +39 0376 779540.
  •   45.2973910.4808763 Stazione di servizio (In zona semicentrale), Via Martiri di Belfiore.
  •   45.2985410.4916664 Stazione di servizio (In periferia), Strada della calza 1871b, +39 0376 779840.

Colonnine di ricarica per veicoli elettrici modifica

  •   45.2973810.4767965 Plenitude Be Charge, Piazzale della Vittoria (in centro - Giardini pubblici).   Accesso libero h24.
  •   45.2913710.4711766 Plenitude Be Charge, Via Sordello (piazzale Sisam) (in periferia, strada Molinonuovo).   Accesso libero h24.


Come restare in contatto modifica

 
Biblioteca comunale

Poste modifica

  •   45.29941810.47353667 Poste Italiane, Piazza Martiri della Liberazione 20, +39 0376 770150.   Lunedi-Venerdì: 08:20 - 13:35, Sabato: 08:20 - 12:35. Con Postamat 24h.

Telefonia modifica

Il territorio di Castel Goffredo è coperto da tutte le reti 4G disponibili sul territorio italiano.

Internet modifica

Tenersi informati modifica

 
Scuole elementari
 
Mulino della Rassica

Edicole modifica

Quotidiani e riviste modifica

Televisioni modifica

Radio modifica

Social network modifica

Facebook modifica


Nei dintorni modifica

Nei pressi della città modifica

Comuni confinanti
Carpenedolo 9 km Castiglione delle Stiviere 12 km Medole 4 km
Acquafredda 4 km   Ceresara 6 km
Casalmoro 9 km - Asola 12 km Casaloldo 4 km Piubega 14 km
 
Convento dell'Annunciata
  • 45.30661410.50145875 Convento dell'Annunciata, Strada Annunciata - Medole, +39 338 3576378, . Edificio religioso risalente al XV secolo, ricordato come eremo. Il complesso è costituito da tre fabbricati disposti attorno al giardino, comprendenti quattro sale a volto, il chiostro, un rustico e la piccola chiesa. Il convento ebbe origine da una donazione fatta da Guglielmo Luchino Venturella di Castel Goffredo di un oratorio privato, con casa ed orto contigui, assegnata agli Eremitani di Sant’Agostino con breve di Papa Callisto III del 1455. Nel 1467 i lavori erano probabilmente terminati o in stato avanzato, essendosi tenuto nel convento il Capitolo Generale della Congregazione di Lombardia degli Agostiniani. Nel 1499 il vescovo Leone dell’Ordine dei Minimi Osservanti, consacrò la chiesa oggi demolita. Durante il corso dei secoli seguenti, l’importanza del convento dell’Annunciata aumentò grazie alle munifiche donazioni della famiglia Gonzaga e dei comuni di Medole e Castel Goffredo. Dal 1467 al 1614 vi si tennero nove Capitoli Generali della Congregazione Lombarda dell'ordine agostiniano (Eremitani di Sant'Agostino). Il 28 giugno 1543 l’Imperatore Carlo V, giunto al Castello di Medole per un incontro politico con la famiglia Gonzaga, sostò al convento donando agli agostiniani un prezioso breviario rilegato in argento.
 
Oratorio di San Vito
  • 45.26777210.45879776 Oratorio dei Santi Vito, Modesto, Crescenzia (Oratorio di San Vito), Strada San Vito - Casaloldo. Edificio religioso risalente al XVI secolo, situato in una zona suggestiva. Nel 1566 era compreso nell'elenco degli oratori dipendenti dalla parrocchia di Castel Goffredo e fino al XVII secolo. L'oratorio di San Vito faceva forse parte di un ex lazzaretto. La facciata intonacata dalle linee semplici è coronata dal timpano e presenta un portale in marmo sovrastato da un rosone, al cui fianco si trova un campanile, snello ed elegante, con monofore balaustrate. L'interno dell'oratorio è a navata unica con soffitto a capanna; il presbiterio, a pianta rettangolare e più stretto della navata, è coperto da una volta a botte. L'interno della chiesetta conserva un altare in marmo con soasa lignea e dorata in stile barocco, una statua della Madonna in trono, una migliore nella piccola sagrestia del tardo Cinquecento, una copia – l'originale è stato trasferito nella chiesa parrocchiale di Casaloldo - di un quadro, antica pala d'altare, raffigurante la Madonna con i Santi Carlo Borromeo, Vito, Modesto, Crescenzia, del XVII secolo.
 
Mantova
 
La torre di San Martino della Battaglia
 
Lago di Garda, Riva del Garda
 
La torre di Solferino
 
Casatico (Marcaria), Corte Castiglioni
 
Gardaland

Facilmente raggiungibili modifica

  • Alto Mantovano — Terra di confine del Ducato di Mantova, che inseguì il sogno di ottenere uno sbocco sul lago di Garda senza mai realizzarlo, sviluppò le corti di rami cadetti della famiglia Gonzaga. Castel Goffredo, Castiglione delle Stiviere, Carpenedolo conservano l’impianto urbano ed i monumenti di quell’epoca. Il dopoguerra ha registrato un buon sviluppo occupazionale, con un conseguente incremento di benessere e di popolazione.
  •   Mantova — (a 36 km). Città ricca di importanti tesori d'arte, Mantova è universalmente conosciuta come la città dei Gonzaga, che per quattro secoli la governarono tenendovi una delle corti più sfarzose d'Europa e ne fecero una delle più belle città del Rinascimento. Per la testimonianza eccezionale di realizzazione urbana, architettonica e artistica del Rinascimento, collegate tra loro attraverso le idee e le ambizioni della famiglia regnante, i Gonzaga, Mantova assieme a Sabbioneta, nel 2008, sono state dichiarate dall'UNESCO Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Mantova è stata nominata Capitale italiana della cultura per il 2016.
  • Cremona — (a 46 km). Ha un centro storico monumentale - Duomo, Battistero, Palazzo comunale - fra i più insigni della Lombardia. Fu città romana. Fu potente all'epoca dei Comuni e rivaleggiò con Milano, che infine la sottomise. I suoi violini (Stradivari e Amati), il suo Torrazzo e ancor più il suo torrone, sono noti ovunque.
  • Lago di Garda — (a 25 km). È uno dei grandi laghi lombardi; la sponda orientale è veneta, la punta a nord è trentina. Meta di turismo climatico fin dall'Ottocento, ogni paese rivierasco vive e si sviluppa con il turismo. Mete principali sono Sirmione (Grotte di Catullo), Desenzano del Garda, Salò, Gardone Riviera, Riva del Garda, Malcesine, Garda, Peschiera del Garda.
  • Parco Monte Medolano
  • Castiglione delle Stiviere — (a 12 km). Città della Croce Rossa e di San Luigi Gonzaga, protagonista nelle guerre del Risorgimento, fu centro gonzaghesco; conserva un bel nucleo storico che si espande sulle colline moreniche a sud del Lago di Garda. Nel dopoguerra ha vissuto una forte espansione economica che ha favorito una importante crescita demografica, facendone il centro di riferimento dell'Alto Mantovano.
  • Solferino — (a 12 km). La famosa battaglia risorgimentale del 24 giugno 1859, che vide gli austriaci sconfitti, consegnò alla storia il nome del paese, al pari del vicino centro di San Martino. Il Museo risorgimentale ricorda l'epopea di quegli anni, assieme all'Ossario che custodisce le ossa di 7.000 caduti di quella carneficina. Il paese conserva anche una rocca ed un castello gonzagheschi.
  • San Martino della Battaglia — (a 23 km). Contemporanea a quella di Solferino, la battaglia risorgimentale legata nel toponimo al paese vide la sconfitta degli Austriaci durante la seconda guerra d'Indipendenza. Sul colle dello scontro si eleva una torre commemorativa; un ossario custodisce migliaia di resti di caduti degli eserciti contrapposti.
  • Casatico (Marcaria) — (a 25 km). È la patria del famoso letterato Baldassarre Castiglione, che qui nacque il 6 dicembre 1478. Interessante Corte Castiglioni, eretta nel XV secolo e rimaneggiata nel Cinquecento e Settecento.
  • Gardaland — (a 34 km). Parco di divertimenti situato in località Ronchi nel comune di Castelnuovo del Garda, in provincia di Verona. È adiacente al Lago di Garda pur non affacciandosi su di esso. L'intero complesso si estende su una superficie di 445.000 metri quadrati. Al suo interno ospita attrazioni meccaniche ed acquatiche tematizzate. Ogni anno è visitato da circa 2 milioni e 880 mila persone.
  • Canevaworld — (a 45 km). Polo d'intrattenimento che si compone di quattro aree indipendenti (Movieland Park, Caneva Aquapark, Medieval Times, Rock Star Restaurant) situato a Lazise, in provincia di Verona.

Itinerari modifica

Centro storico di Castel Goffredo modifica

 
Porta Picaloca
 
Vicolo Carlo V

Nel territorio comunale modifica

Altri itinerari modifica

 
Colline moreniche del lago di Garda
Strade che passano per Castel Goffredo
Casaloldo  S   N  MedolePozzolengo
Acquafredda  O   E  CeresaraGazoldo degli Ippoliti
Carpenedolo  N   S  FINE

Informazioni utili modifica

 
Pista ciclabile nei pressi di Palazzo Riva

Castel Goffredo è gemellato dal 1993 con Pirano, in Slovenia.

  • 45.29666710.47462277 Biblioteca comunale, Piazza Matteotti 7, +39 0376 780161, . Possiede attualmente un patrimonio di circa 18.000 volumi (di cui più di 4.000 per ragazzi), disposti a scaffale aperto. Connessione wifi gratuita. È prevista per il 2023 la ristrutturazione completa dell'edificio e dell'adiacente teatro comunale.    

Informazioni turistiche modifica

Oggetti smarriti modifica

  • 45.2991610.4745580 Ufficio oggetti smarriti, Piazza Martiri della Liberazione 26 (Presso i Vigili Urbani, primo piano, a fianco Farmacia Comunale), +39 0376 770437.   Mar, Gio 16:00-18:00, Mer, Sab 10:00-12:00.

Collegamenti esterni modifica


Altri progetti

 Guida: l'articolo rispetta le caratteristiche di un articolo usabile ma in più contiene molte informazioni e consente senza problemi una visita alla città. L'articolo contiene un adeguato numero di immagini, un discreto numero di listing. Non sono presenti errori di stile.