Asola | ||
Stemma e Bandiera | ||
Stato | Italia | |
---|---|---|
Regione | Lombardia | |
Territorio | Alto Mantovano | |
Altitudine | 42 m s.l.m. | |
Superficie | 73 km² | |
Abitanti | 9.871 (2024) | |
Nome abitanti | asolani | |
Prefisso tel | +39 0376 | |
CAP | 46041 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Giovanni Crisostomo | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Asola è una città della Lombardia.
Da sapere
modificaCenni geografici
modificaNella fertile pianura padana, a poca distanza dal fiume Oglio, la città si sviluppa nel territorio dell'Alto Mantovano. Dista 13 km da Castel Goffredo, 22 da Castiglione delle Stiviere, 30 da Casalmaggiore, 33 da Cremona e da Desenzano del Garda, 37 da Mantova, 53 da Brescia, 56 da Parma.
Cenni storici
modificaAsola è attestata per la prima volta in un documento dell'anno 930; durante il consolidarsi delle Signorie la città fu soggetta all'influenza bresciana, ma seppe ritagliarsi uno spazio d'azione formando con i borghi limitrofi un distretto relativamente autonomo denominato "quadra" il quale, con confini leggermente modificati, ottenne in seguito anche il distacco e l'autonomia dalla Diocesi di Brescia cui era soggetto. Asola fu a lungo contesa dai Gonzaga, signori di Mantova, dai Visconti di Milano e da Brescia. Nel 1440 scelse di assoggettarsi alla Repubblica di Venezia. La Serenissima seppe valorizzare la strategica posizione di confine della città e la trasformò in fortezza. Promosse inoltre l'economia e la cultura, rispettando libertà d autonomia, lasciando intatto l'antico privilegio di città nulli subdita.
Nel 1516 Asola viene assediata dalle truppe dell'Imperatore Massimiliano I e l'episodio è stato anche raffigurato dal Tintoretto in un'opera databile 1544-1545, recentemente ritrovata. La chiesa principale di Asola fu cattedrale di una sede vescovile fino al 1818. Con la caduta della Repubblica Veneta nel 1797 ad opera dell'Armata d'Italia di Napoleone Bonaparte entrò a far parte del governo provvisorio bresciano, confluito successivamente nella Repubblica Cisalpina, poi denominata Repubblica Italiana e infine Regno d'Italia. Col termine del dominio napoleonico, nel 1814 entrò a far parte del Regno Lombardo-Veneto, dipendente dall'Impero austriaco.
Molti asolani presero parte alle guerre risorgimentali e parteciparono come volontari alla spedizione dei Mille . Asola stessa fu meta di personaggi storici come Carlo Alberto di Savoia, Umberto I di Savoia e Giuseppe Garibaldi. Dopo la seconda guerra d'indipendenza, nel 1859 la città fu annessa al Regno di Sardegna divenuto nel 1861 Regno d'Italia. Il nuovo Stato istituì scuole di ogni ordine e grado e diede inoltre impulso alle attività produttive.
Fu raggiunta dalla ferrovia Piadena – Brescia nel 1892 e dalle tranvie per Mantova (1886, dismessa nel 1934) e Cremona (1929 - 1955).
Riconosciuta "nobile città murata" nel Medioevo, ha riottenuto il titolo di città nel 1951 in virtù dei suoi monumenti e della sua storia millenaria.
Come orientarsi
modificaQuartieri
modificaLa città è tradizionalmente divisa in quartieri storici che rinascono in occasione di rievocazioni in costume che occasionalmente si tengono nel centro: Castello, Cantarane, Bosco, Pieve, San Marco, Santissima Maria, Sorbara.
Il territorio comunale comprende inoltre le frazioni di Barchi, Castelnuovo, Gazzuoli, San Pietro, Sorbara e Seriole.
Come arrivare
modificaIn aereo
modificaGli aeroporti più vicini sono:
- Aeroporto Brescia-Montichiari (km 33)
- Aeroporto Catullo Verona (km 53)
- Aeroporto di Bergamo Orio al Serio (km 96)
In auto
modifica- Autostrada A22: uscita Mantova nord, direzione Cremona, Rodigo, Casaloldo
- Autostrada A4: uscita Desenzano del Garda, direzione Castiglione delle Stiviere
- Autostrada A21: uscita Cremona, direzione Mantova, Casalromano
In treno
modifica- Stazione di Desenzano del Garda, sulla direttrice Torino-Trieste
- Stazione di Asola, sulla direttrice Parma-Brescia
In autobus
modifica- APAM È collegata con Mantova e molti centri della provincia tramite linee di pullman
- Ha collegamento di pullman tramite la linea Asola-Casalmaggiore-Colorno-Parma
- Ha collegamento di pullman con Cremona e Brescia
- È collegata con il Lago di Garda a Desenzano del Garda
Come spostarsi
modificaCosa vedere
modifica- 1 Cattedrale di Sant'Andrea. Costruita a partire dal 1472. Esternamente, la cattedrale è maggiormente visibile sul fianco destro, poiché la facciata è parzialmente nascosta dal tessuto urbano. Lungo la fiancata si riconoscono il transetto, l'orologio cinquecentesco, il campanile e l'abside: questi ultimi sono gli unici elementi sopravvissuti del più antico edificio. Notevoli, nel transetto, sono la monofora e l'oculo asimmetrico che la sovrasta. Le forme architettoniche sono tipiche del tardogotico lombardo, sia all'esterno, sia all'interno. La pianta è a tre navate, contraddistinta da lievi anomalie.
- Palazzo Pretorio, Piazza XX settembre, 1. Ora sede municipale, col Salone del Consiglio Maggiore, del Consiglio dei Dieci, stucchi e medaglioni dei Dogi e la elegante Loggia Veneta, costruita nel 1610 su progetto dell'architetto Lantana.
- Fontana di Ercole, Piazza XX settembre. Fontana monumentale raffigurante Ercole che schiaccia l'idra, copia in marmo dell'opera dello scultore Giovanni Antonio Carra (XVI secolo). Un tempo collocata a Castel Goffredo nell'attuale piazza Mazzini, fu donata agli asolani dal marchese Alfonso Gonzaga.
- Gran Caffè Liberty Enoteca, Piazza XX settembre, 4. Locale usato per custodire l'archivio storico comunale, nel 1811 diventa sede della Pretura e in seguito Caffè del Popolo, Gran Caffè Savoia, Caffè Centrale ed infine Gran Caffè Liberty Enoteca. Conserva interni in stile liberty, ed è stato riconosciuto locale storico di rilievo regionale con D.G.R. VII/1733 del 18 gennaio 2006. Aperto dal 1936.
- Palazzo della Congregazione di Carità, Via Garibaldi, 7. Imponente ed elegante palazzo in stile neoclassico, ora sede del Museo Civico Goffredo Bellini.
- Palazzo Terzi, Via Garibaldi, 23. Dalla sobria facciata con il balcone dal quale si affacciò Garibaldi nel giugno del 1862 per parlare agli asolani e, all'interno, un parco di vegetazione varia ed esotica, viene aperto al pubblico solo in due occasioni all'anno: La festa di San Rocco (15 agosto) e durante il periodo natalizio in occasione del presepe vivente organizzato dal gruppo scout di Asola.
- Palazzo Beffa Negrini, Via Garibaldi, 29. Il palazzo del conte Antonio Beffa Negrini, poeta amico del Tasso, con facciata barocca adorna di trofei di marmo e un solenne portale, una dimora che è sempre stata chiusa al pubblico e che, da poco, ha beneficiato di un'attenta opera di restauro complessivo. Recentemente acquistato da un istituto religioso, nel palazzo sono state scoperte alcune decorazioni realizzate in tempi diversi (secc. XVI-XIX) che testimoniano il nobile passato dell'edificio. Per secoli residenza di una casata più volte al servizio dei Gonzaga, la costruzione è attribuita a Nicolò Sebregondi, architetto di corte durante il XVII secolo e artefice della celebre Villa La Favorita.
- Abside romanica di Sant'Erasmo, Via Piave. Non lontano dalla piazza XX settembre è quanto resta di una ricca chiesa trasformata dal 1890 nel Teatro Sociale.
Eventi e feste
modifica- Fiera dei Morti. 1° novembre di ogni anno.
Cosa fare
modificaAcquisti
modificaCome divertirsi
modificaDove mangiare
modificaPrezzi medi
modifica- 1 Ristorante La Filanda, Via Carducci 21/E, ☎ +39 0376 720418.
- 2 Trattoria La Chiusa, Via Parma 82, ☎ +39 0376 710242.
- 3 Locanda del Gastaldo, Strada per Sorbara 8, ☎ +39 0376 719843.
- 4 Gran Caffè Liberty, Piazza XX Settembre, 4, ☎ +39 0376 710167, info@grancaffeliberty.it.
Dove alloggiare
modificaPrezzi medi
modifica- 1 I Mori, Localita' Sorbara 33, ☎ +39 0376 729935.
Sicurezza
modifica- 1 Farmacia Bresciani, Piazza XX Settembre, 9, ☎ +39 0376 710147, fax: +39 0376 719801.
- 2 Farmacia dell'Ospedale, Via Tommaselli, 2, ☎ +39 0376 710064, fax: +39 0376 712485.
Come restare in contatto
modificaPoste
modifica- 3 Poste italiane, viale della Vittoria 19, ☎ +39 0376 718811, fax: +39 0376 729393.
Nei dintorni
modifica- Castel Goffredo — L’industrializzata “città della calza” dei tempi moderni ha un passato da capitale gonzaghesca che l’ha dotata di un centro storico di rilievo; le piazze, i portici, le chiese, i palazzi la permeano dell’inconfondibile atmosfera che caratterizza l’urbanistica dei Gonzaga.
- Castiglione delle Stiviere — Città della Croce Rossa e di San Luigi Gonzaga, protagonista nelle guerre del Risorgimento, fu centro gonzaghesco; conserva un bel nucleo storico che si espande sulle colline moreniche a sud del Lago di Garda. Nel dopoguerra ha vissuto una forte espansione economica che ha favorito una importante crescita demografica, facendone il centro di riferimento dell'Alto Mantovano.
- Lago di Garda — È uno dei grandi laghi lombardi; la sponda orientale è veneta, la punta a nord è trentina. Meta di turismo climatico fin dall'Ottocento, ogni paese rivierasco vive e si sviluppa con il turismo. Mete principali sono Sirmione, Desenzano del Garda, Salò, Riva del Garda, Garda, Peschiera del Garda.
- Acquanegra sul Chiese — L'abbazia di San Tommaso Apostolo conserva, in un maestoso interno, importanti resti di affreschi romanici dei primi anni del XII secolo. Apparteneva un tempo al convento benedettino ora perduto.
Itinerari
modifica- Strada dei vini e dei sapori del Mantovano — Un percorso di promozione turistica enogastronomica, lungo circa 300 kilometri e riconosciuto dalla Regione Lombardia, che si snoda nella provincia di Mantova su un territorio di 41 comuni, toccando tra questi: Asola, Curtatone, Sabbioneta, Viadana, Mantova, Bagnolo San Vito, San Benedetto Po, Quistello, Gonzaga, San Giacomo delle Segnate, Poggio Rusco, Ostiglia, Goito, Volta Mantovana, Monzambano, Ponti sul Mincio e Cavriana. Il percorso si intreccia con altri itinerari di valenza turistica nella zona: Strada del Riso e dei Risotti Mantovani e Strada del Tartufo Mantovano.
- Nelle terre dei Gonzaga — Un itinerario attraverso i centri, grandi e piccoli, che furono capitali dei rami Gonzaga cadetti: principati, marchesati, ducati che, all'interno della compagine statale mantovana, godevano di una vera e propria indipendenza, spesso battevano moneta e tenevano corti raffinate che rivaleggiavano con quella mantovana, abbellivano i propri centri urbani dotandoli di eleganti architetture – chiese, piazze, palazzi, mura, torri - e di caratteristici scorci urbani come i tipici portici gonzagheschi.
- Luoghi della battaglia di Solferino e San Martino — L'itinerario percorre i luoghi nei quali si svolse, il 24 giugno 1859, la storica battaglia di Solferino e San Martino.
- Chiese e oratori campestri di Castel Goffredo — L'itinerario, interamente nella verde campagna ricca di corsi d'acqua, percorre i numerosi luoghi di culto, che vantano antiche tradizioni e sono il segno di una religiosità assai diffusa, sin dal XVI secolo.
- Cammino di Santa Giulia — Percorso compiuto in epoca longobarda per traslare le spoglie della martire da Livorno a Brescia.
- Itinerario Museo diffuso del Risorgimento (MuDRi).
Altri progetti
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