Poggio Rusco
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Poggio Rusco
Sito istituzionale

Poggio Rusco è un centro della Lombardia.

Da sapere

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Cenni geografici

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Situato nell'Oltrepò mantovano, confina con il Modenese; dista 44 km da Mantova, 44 da Modena, 47 da Ferrara.

Cenni storici

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Zona di insediamenti umani già in epoca preromana ed etrusca, compare nei documenti scritti dopo il Mille, quando il territorio di Poggio fu donato da Ottone III al vescovo di Mantova, e la donazione fu confermata nel 1082 da Matilde di Canossa. Nel 1332 il vescovo di Mantova cedette il paese ai Gonzaga, ai quali rimase poi sempre legato, fino all'annessione del Ducato di Mantova ai domini austriaci nel 1707, poi al Lombardo Veneto dopo la parentesi napoleonica. Con l'Unità Poggio aggiunse al toponimo l'attributo Rusco dal nome di un arbusto frequente in zona. Durante la seconda guerra mondiale nei paraggi di Poggio Rusco si svolsero importanti scontri armati presso Dragoncello.

Terremoto del 2012

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Chiesa di Poggio Rusco messa in sicurezza

Nel gennaio 2012 e nel successivo mese di maggio 2012 forti scosse di terremoto hanno colpito una vasta area dell'Emilia danneggiando seriamente numerosi centri della Pianura padana emiliana fra l'autostrada del Sole e il corso del Po, nelle aree di Modena soprattutto e delle confinanti zone ferraresi e reggiane, interessando anche l'Oltrepò mantovano, appartenente alla Lombardia ma orograficamente parte dell'Emilia. Il sisma, che in Emilia è costato anche numerose vittime, nell'Oltrepò ha colpito i centri storici di numerose città causando crolli, cedimenti e lesioni in chiese e in antichi monumenti e lesionandone numerosi altri. I centri più colpiti sono stati Moglia, Pegognaga, San Giacomo delle Segnate, Poggio Rusco, Quistello, Gonzaga, San Giovanni del Dosso.

A Poggio Rusco furono particolarmente danneggiati il Municipio, la Chiesa parrocchiale, la Torre falconiera, le Scuole e numerose cascine rurali. Con la seconda scossa si verificarono danneggiamenti anche in numerose case private. Il piano di ricostruzione prevede per il 2015 il rientro nelle abitazioni di tutti gli sfollati: Nel 2016 e nel 2017 si dovrebbe effettuare il recupero di Municipio, Torre falconiera e Scuole..

Come orientarsi

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Mappa a tutto schermo Poggio Rusco

Quartieri

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Sono centri abitati del suo territorio comunale i paesi di Dragoncello, Quattrocase, Segonda, Stoppiaro, Verdonda, Cantaboa ed Agnolo.

Come arrivare

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In aereo

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In auto

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I caselli autostradali più vicini sono:

Casello autostradale di Mantova sud sull'Autostrada del Brennero a 24 km.


Casello di Modena nord per l'autostrada del Sole a 40 km.


Strada Statale 12
Strada Statale 12
Strada Statale 496
Strada Statale 496
  • È interessato dalla strada provinciale 496 Virgiliana Mantova - Ferrara

In treno

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Il paese è un nodo ferroviario; ha stazione propria, dove si incrociano due importanti assi ferroviari, il corridoio del Brennero e il corridoio Adriatico - Tirreno

In autobus

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Come spostarsi

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Il centro storico è visitabile a piedi.

Cosa vedere

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Palazzo Gonzaga
  • 44.9776411.119931 Palazzo Municipale (Palazzo Gonzaga), Piazza Primo maggio 5. Progettato da Luca Fancelli nel Quattrocento, il palazzo fu del ramo gonzaghesco che si chiamava Nobili Gonzaga; da questi a metà Ottocento passò al senatore Tullio Massarani, poi nel 1904 al comune di Poggio Rusco che lo acquistò e lo destinò a sede municipale. La merlatura cieca che caratterizza le opere del Fancelli è stata riportata alla luce negli anni Ottanta, togliendo uno strato di calce che negli anni Quaranta l'aveva sottratta alla vista. La struttura originaria ha subito poche modifiche, ed il palazzo conserva ancora resti di affreschi nella sala ora consiliare e parzialmente nel piano superiore e nello scalone che ha un pregevole soffitto a cassettone. Sul lato est il palazzo aveva una torre simile alla Torre falconiera
    Il sisma del 2012 ha causato gravi danni all'edificio che ha subito crolli interni ed il distacco delle due facciate. Messo in sicurezza ed ingabbiato per evitare il crollo delle facciate pericolanti, attende il restauro che si prevede entro il 2017.
  • 44.9782511.119752 Torre Falconiera (Colombara). Serviva probabilmente da torre di avvistamento o anche come estremo rifugio. Di origine probabilmente seicentesca, è il simbolo del paese e compare anche sullo stemma. A seguito del terremoto del 2012 è stata imbragata per evitare crolli, anche se non ha subito crolli devastanti, ma ha avuto danni strutturali.
  • 44.97795811.122013 Chiesa parrocchiale Ss.mo Nome di Maria, piazza San Francesco. La costruzione attuale ha preso il posto, nella seconda metà del Settecento, della precedente chiesa romanica che era più piccola ed aveva attorno a sé l'area cimiteriale.La facciata della ricostruzione è in due ordini, con lesene doriche inferiori e ioniche superiori, in un insieme barocco contenuto. L'interno è ad una sola navata con volta a botte e un accenno di transetto. buona fattura sono le opere conservate negli altari laterali. Nel secondo altare a sinistra si conserva poi una formella proveniente dalla vecchia chiesa romanica di fondazione matildica., come pure i quindici ovali dei Misteri del Rosario.
    La sagrestia conserva un quadro della prima chiesa raffigurante la Deposizione, che è stato recentemente attribuito a Domenico Fiasella detto il Sarzana. L'organo della chiesa è un pregiati Montesanti di fine Settecento.
    Il sisma del 2012 ha causato importanti danni all'edificio: il crollo di parte delle volte e della copertura, il distacco della facciata e della torre campanaria. Una ingabbiatura ha consentito la sua messa in sicurezza, finché nel mese di aprile 2014 si sono iniziati i lavori di ristrutturazione e consolidamento.
  • 44.976911.11554 Oratorio del Tagliaferro, via Cantone. La chiesetta fu terminata nel 1771, nello stesso periodo della chiesa parrocchiale, e ne rappresenta quasi una riproduzione in dimensioni ridotte; anche questo edificio ha caratteristiche architettoniche di un contenuto barocco. Ha subito danni consistenti a seguito del sisma, che ha causato crolli nelle abitazioni della piazza antistante, alcune delle quali sono state abbattute.


A Stoppiaro

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Questo paese del territorio comunale di Poggio Rusco affonda le sue radici in epoche lontanissime; presso la corte agricola Boccazzola sono venuti alla luce insediamenti diquell'antica popolazione.

  • Santa Maria Maddalena. Fu edificata nel XVII secolo per mecenatismo della famiglia Fachetti, ricchi proprietari terrieri. Altra famiglia che vantava consistenti possedimenti fu, a partire dal Trecento, la famiglia Reggiani. La chiesa ha la caratteristica di avere un campanile (di costruzione ottocentesca) leggermente inclinato.
    La leggenda
    Una antica tradizione narra che nella chiesa, in un sicuro ed occulto nascondiglio che conosce solamente il parroco pro tempore, si custodisce un osso di un animale preistorico. A cadenza di alcuni secoli quest'osso emetterebbe una goccia di un liquido imprecisato che all'impatto con il suolo causerebbe una catastrofe nel mondo. Si dice che l'ultima emissione di liquido fu il 26 dicembre 2006, giorno dello tsunami in [Indonesia].

Eventi e feste

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  • Carnasciale podiense. le due domeniche consecutive a cavallo del Carnevale. Il Carnevale di Poggio Rusco è famoso in questa zona e viene organizzato dalla Duccal Achademia dal Pidrüs. L'ultima domenica viene scoperta la Bestia, una creatura mitica che fa parte del Bestiario podiense, al pari di Pidrüs, che è quasi il simbolo del carnevale.
  • Fiera di Santa Maria Alba. la terza domenica di settembre.
  • Mercato delle antichità della Corte del Poggio. La seconda domenica del mese. Sotto i lunghi porticati del centro storico si dislocano le bancarelle di venditori di antichità e collezionisti numismatici.
  • Fiera di giugno. la terza domenica di giugno.
  • Mercato della Bassa. il lunedì. Grande mercato di vari generi merceologici che attira acquirenti da tutta la zona dell'oltrepò.
  • Mercato alimentare, nella piazza principale. il venerdì. mercato di soli generi alimentari


Cosa fare

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Acquisti

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Il territorio di Poggio Rusco, a preminente vocazione agricola, è area di produzione di prodotti tipici quali il formaggio Parmigiano-Rreggiano, il Lambrusco trattato dalla locale Cantina sociale che produce vini DOC, il melone, frutto coltivato assieme alle zone di produzione tipica di Sermide e Mirandola.

Come divertirsi

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Dove mangiare

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Prezzi medi

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  • 44.9702411.1096381 Ristorante bar Stella, Via Abetone Brennero 157, +39 0386 52167.
  • 44.974411.113472 Ristorante pizzeria Bambù, Via Abetone Brennero 137, +39 0386 733262.
  • 44.9741311.117653 Pizzeria ristorante La Bugia, via Garibaldi 23, +39 0386 51036.


Dove alloggiare

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Sicurezza

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Farmacia


Come restare in contatto

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  • 44.97728411.119766 Poste italiane, Largo Kennedy 1, +39 0386 51295, fax: +39 0386 734344.

Tenersi informati

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  • L'Album è un giornale locale che viene pubblicato mensilmente e raccoglie fatti di cronaca di Poggio Rusco e dei paesi limitrofi e notizie sugli eventi e le manifestazioni in svolgimento o in programma.
  • SapevicheaPoggio è un giornale digitale che limita le notizie al solo paese di Poggio Rusco.
  • Al Ciacaròn dla Stasiòn è un altro giornale locale umoristico.


Nei dintorni

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  • Carpi Capitale dei Pio, vanta un centro storico monumentale di prim'ordine. Alla ricchezza storica ha affiancato una florida attività produttiva tessile supportata da una forte tradizione commerciale. Il terremoto del 2012 l'ha ferita, ma non ha vinto la tenacia della sua popolazione che sta lavorando per ripristinare quanto è stato danneggiato
  • Mirandola Giovanni Pico della Mirandola è il più famoso e proverbiale personaggio della casata che signoreggiò la città per quattro secoli, dal 1311 al 1711. La sua zona monumentale è stata gravemente danneggiata dal terremoto del 2012, che ha seriamente compromesso anche le attività produttive.
  • Novellara Fu capitale della Contea di un ramo della famiglia Gonzaga. Rimangono visibili la Rocca edificata da Guido Gonzaga ed ampliata dal conte Alessandro I Gonzaga ed il Santuario della Fossetta voluto da Barbara Gonzaga.
  • San Benedetto Po L'Abbazia del Polirone perpetua il ricordo di Matilde di Canossa, la Gran Contessa che legò alla sua fama il nome del paese. La maestosità e la bellezza della chiesa e delle strutture conventuali, unite all'ampio respiro della piazza, ne fanno una meta di grande interesse.

Itinerari

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Altri progetti

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