Molise centrale
Veduta di Campobasso
Stato
Regione
Capoluogo

Molise centrale è una regione dell'Italia.

Da sapere

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Cenni geografici

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Il Molise centrale è la zona appenniica della regione compresa fra la costa adriatica e la parte appenninica più elevata che si colloca sulla dorsale montuosa al centro della penisola italiana. Fa capo al capoluogo regionale Campobasso, ed ha in Trivento a nord e Bojano a sud altri due centri che svolgono una certa aggregazione territoriale, anche come retaggio della loro passata importanza storica di città vescovili. Le attività dell'area sono principalmente rivolte all'agricoltura e all'allevamento.

La regione del Molise centrale confina ad ovest con Isernino e Alto Molise, a nord con Abruzzo e Costa molisana, ad est con Costa molisana e Puglia, a sud con Campania e Puglia.

Territori e mete turistiche

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Centri urbani

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  • Campobasso La città vecchia si sviluppa su un colle attorno al castello in posizione dominante. La città moderna si è sviluppata nel piano. È il centro più popoloso del Molise, di cui è capoluogo regionale.
  • Bojano Fu potente città sannita, poi centro romano. Nel medioevo divenne sede episcopale. Conserva un bel centro storico ricco di chiese, oltre alla cattedrale.
  • Trivento Antica sede vescovile, nella sua cattedrale si conserva la cripta di particolare valore storico-architettonico risalente all'XI-XII secolo.

Altre destinazioni

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  • Guardialfiera Sorge a poca distanza dal lago omonimo, nato a seguito della creazione di una diga che ha prodotto così lo specchio d'acqua, completamente in territorio molisano, più grande della regione.
  • Lago di Guardialfiera Riserva naturale a Guardialfiera. Nato come invaso artificiale dopo la costruzione di una diga sul Biferno, è ora riserva naturale con una grande varietà di specie ittiche autoctone.


Come arrivare

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In aereo

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Il Molise centrale, come del resto tutta la regione, non è dotato di aeroporti. Quello più vicino è a Pescara. Altro aeroporto da prendere in considerazione è quello di Roma-Fiumicino. Le autolinee regionali ATM operano un collegamento con la stazione Tiburtina di Roma dove transitano i treni diretti all'aeroporto di Fiumicino e un altro per Pescara.

In autobus

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Come spostarsi

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Cosa vedere

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  • 41.785114.55091 Cattedrale e cripta di San Casto (a Trivento). Di particolare valore storico-architettonico è la cripta, risalente all'XI-XII secolo e dedicata a San Casto. Un'iscrizione romana alla base di un pilastro con la dedica a Diana fa supporre che la cripta sia stata edificata su un antico tempio romano dedicato a questa divinità. L'ambiente è suddiviso dalle colonne di spoglio in sette piccole navate; è inoltre arricchito dalla presenza di affreschi del XIII secolo, da una statua lignea della Madonna in trono e da un bassorilievo in pietra raffigurante la Trinità fra angeli e delfini, dello stesso periodo.
    Scavi recenti hanno permesso di riportare alla luce resti di un battistero.
    Cattedrale dei Santi Nazario, Celso e Vittore su Wikipedia cattedrale dei Santi Nazario, Celso e Vittore (Q2942838) su Wikidata
  • Cattedrale di San Bartolomeo (a Bojano). L'originaria costruzione romanica fu più volte ricostruita a seguito di terremoti, e da ultimo dopo i bombardamenti della guerra mondiale. Nella parete esterna di sud-est della cattedrale sono conservati alcuni importanti resti dell'antico edificio medievale, quali plutei del IX secolo e formelle del secolo XIII. Risalgono a quest'epoca il portale gotico ogivale ed il rosone. Altre testimonianze, di epoca sannita, romana e longobarda, sono disseminate nelle pareti esterne ed interne della chiesa, e alla base del campanile.
  • Chiesa di Santa Maria Assunta (Cattedrale) (a Guardialfiera). Di notevole interesse, la chiesa risale almeno all'XI secolo. Ricostruita nel Quattrocento, conserva una cripta medievale

Siti di interesse archeologico

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  • Santuario di Ercole (a Campochiaro). Il santuario italico dedicato ad Ercole, situato sulle pendici del Matese, costituisce un sito di notevole interesse archeologico per lo studio della civiltà dei Pentri, antica popolazione che abitava nel Sannio. L'area ha dato testimonianze di frequentazione fin dal VII - VI secolo a.C.
  • Tempio (a San Giovanni in Galdo).
  • Città romana (a Sepino).
  • Villa rustica di Santa Maria di Canneto (a Roccavivara). Nell’area adiacente al Santuario di Santa Maria in Canneto sono presenti scavi archeologici che hanno riportato alla luce resti di una Villa romana del I secolo d.C
  • Abitato fortificato a Monte Vairano (tra Busso e Baranello). Conserva i resti di un centro sannitico con mura di fortificazione, abitazioni, strutture produttive. Ha fornito in abbondanza reperti di oggetti della vita quotidiana della popolazione.


Cosa fare

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A tavola

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Stracciata molisana

Pietanze

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  • Pampanella Piatto di carne di maiale cotta al forno e abbondantemente speziata. La pietanza è originaria del paese di San Martino in Pensilis.
  • Panonta Originaria del paese di Miranda, la Panonta è salsiccia fresca di maiale guarnita di peperoni, pecorino grattugiato, prezzemolo e aglio.
  • Pezzata Originaria di Capracotta, la Pezzata è un piatto a base di carne di pecora messa a cucinare a fuoco lento in pentole di rame e condita con erbe aromatiche.
  • Cazzarielli con fagioli Pasta fresca simile a gnocchetti conditi con fagioli borlotti soffritti insieme a guanciale, peperoncino e un trito di sedano cipolla, carota e poi lessati in abbondante salsa di pomodoro.
  • Cacio e uova palline di formaggio e pan grattato cotte in un corposo sugo di pomodoro.
  • Torcinelli budella d'agnello ripiene di animelle d'agnello. Solitamente, si consuma cotto sui carboni, ma a volte viene mangiato anche al ragù.
  • Pizza di rattatura un pane pizza creato dagli scarti di farina del forno rimpastati, salati ed oliato a modo giusto, in genere si accompagna bene a sughi ed affettati. Tipico di Castelmauro.
  • Friarielli peperoni verdi fritti.
  • Sfringioni pastella fritta a forma di salsiccia.
  • Cavatelli pasta fresca fatta a mano, condita solitamente al sugo.
  • Pizza e minestra verdure campestri ed una pizza fatta con farina di granturco.
  • Caragnoli Dolci tipici di forma elicoidale preparati in occasione del Natale e di Carnevale con un impasto a base di farina e uova che dopo essere stato fritto in olio d'oliva viene cosparso di miele.

Prodotti tipici

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  • Tartufo Diffuso nei monti del Matese e nelle Mainarde. I paesi molisani più noti per la raccolta del tartufo sono Carovilli e San Pietro Avellana. Quest'ultimo è denominato "la Patria del Tartufo Bianco" (preparato per condire fettuccine)
  • Olio d'oliva "La bella del molise" così viene chiamata l'oliva, nota in particolar modo a Larino, ma non solo, che produce un olio profumato e saporito unico in Italia.

Formaggi

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  • Stracciata Un latticino di forma allungata, prodotto con latte vaccino.
  • Burrino Formaggio tipico del sud Italia a pasta filata prodotto con latte vaccino, con un cuore di burro.
  • Pecorino di Capracotta Formaggio a base di latte ovino aromatico e un po’ piccante se stagionato. Ha crosta dura color nocciola e pasta compatta con rare occhiature che lacrimano. La fase di stagionatura può durare da 3 mesi fino a 2 anni.
  • Scamorza Molisana Prodotta con latte di mucche di razza bruna alpina allevate al pascolo brado, ha la caratteristica forma di pera con testina mozzata. Consumata fresca o dopo qualche giorno, è ottima alla brace.

Salumi e carni insaccate

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  • Salsiccia di Pietracatella Prodotta con carne di maiale con abbondante quantità di grasso, sale, finocchietto selvatico, peperoncino dolce e piccante.
  • Soppressata molisana Ottenuta da carne suina, leggermente affumicata, è consumata dopo la stagionatura oppure conservata sotto grasso in barattoli di vetro, ma anche in cassoni contenenti grano per mantenere il prodotto fragrante nel periodo estivo.

Ogni paese ha poi i propri prodotti tipici che seguono antiche tradizioni tramandate di generazione in generazione. Un consiglio a chi decidesse di visitare il Molise è di esplorare questi posti e i loro prodotti tipici, si può riscoprire una cucina semplice ma meravigliosa.

Bevande

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  • Tintilia del Molise Ricavato da un vitigno autoctono del Molise, la Tintilia è un vino DOC di colore rosso e rosato dal sapore intenso e dal colore deciso. Segue la tradizione molisana secondo cui il buon vino deve "macchiare" il bicchiere.
  • Vino Pentro di Isernia È un vino bianco DOC di sapore intenso.
  • Biferno Bianco, rosso e rosato, è un DOC fra i più prestigiosi della regione.


Sicurezza

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Furti e rapine sono un rischio minimo in Molise centrale come nel resto della regione che è sicura sotto ogni punto di vista.


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