Castelli del Ducato di Parma e Piacenza | |
Tipo itinerario | Automobilistico |
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Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Sito del turismo |
Castelli del Ducato di Parma e Piacenza è un itinerario che raggruppa manieri, rocche e palazzi nobiliari che appartennero all'antico Ducato di Parma e Piacenza (1545-1859), in Emilia-Romagna.
Introduzione
modificaCome arrivare
modificaPer approfondire, vedi: Come arrivare a Parma. |
L'itinerario potrebbe partire dalla città di Parma.
Tappe
modificaCastelli in provincia di Parma
modifica- 1 Castello di Bardi (a Bardi). È un'imponente fortificazione che sorge su uno "scoglio" di diaspro rosso. Posto al centro della valle del Ceno, l'edificio sovrasta il punto in cui il torrente Noveglia confluisce proprio nel Ceno. Anche se oggi la posizione geografica del paesino sembra defilata e fuori dalle rotte commerciali e turistiche, nel medioevo, quando differenti erano i percorsi e le necessità di controllo del territorio, si trattava di un'importante tappa sul percorso della via degli Abati. Inoltre, non lontano transitavano i pellegrini della via Francigena. Fino al XII secolo il castello fu governato da una consorteria di nobili locali, conosciuti come conti di Bardi, finché, nel 1257, fu acquistato dal ghibellino Umbertino Landi di Piacenza, che ne fece la capitale dei domini della sua famiglia. Ai piedi delle sue possenti mura si svolsero molte battaglie contro i guelfi, sconfitti tra l'altro nel 1313. Nel corso del XV secolo i Landi modificarono la rocca, adeguandola alle nuove esigenze difensive e conferendole l'aspetto attuale. Sul finire del XVI secolo, per volere di Federico Landi, il castello diventò una residenza principesca dotata di pinacoteca, archivio di famiglia, biblioteca ed esposizione di armi. Nel 1682, con l'estinzione dei Landi, cominciò la decadenza del castello: il feudo passò ai loro storici rivali, i Farnese, e successivamente ai Borbone Parma. La struttura, nel corso del XIX secolo, continuò a decadere e fu adibita a prigione militare, sede della pretura e del comune. Il recupero cominciò dopo gli anni sessanta.
- 2 Palazzo ducale di Colorno (a Colorno).
- 3 Castello di Compiano (a Compiano).
- 4 Castello di Contignaco (a Salsomaggiore Terme).
- 5 Castello Bosco (a Corniglio).
- 6 Castello di Felino (a Felino).
- 7 Rocca Sanvitale (a Fontanellato).
- 8 Castello di Castelguelfo (a Fontevivo).
- 9 Castello di Montechiarugolo (a Montechiarugolo).
- 10 Castello di Costamezzana (a Noceto).
- 11 Castello di Noceto (a Noceto).
- 12 Antica corte Pallavicina (a Polesine Parmense).
- 13 Rocca dei Rossi (a Roccabianca).
- 14 Rocca Sanvitale (a Sala Baganza).
- 15 Rocca dei Rossi (a San Secondo Parmense).
- 16 Castello di Scipione (a Scipione).
- 17 Rocca dei Terzi (di Sissa Trecasali).
- 18 Rocca Meli-Lupi (a Soragna).
- 19 Castello di Torrechiara (a Torrechiara).
- 20 Castello Pallavicino di Varano de' Melegari (a Varano de' Melegari).
Castelli in provincia di Piacenza
modifica- 21 Castello di Agazzano, Agazzano. Composto da due edifici con storia, uso e aspetto completamente diversi: la rocca rinascimentale e il palazzo settecentesco, sono posti sul limitare del paese di Agazzano. L'aspetto attuale della rocca risale al 1475 con la riedificazione, avvenuta su strutture preesistenti, per mano della famiglia Scotti, che ne rientrò in possesso dopo alterne vicende durate un paio di secoli. Si presenta come una costruzione compatta, massiccia e solida, con muri in pietra aggettanti sino a metà altezza, dove sono segnati da un marcapiano, e poche aperture poste in alto, in corrispondenza del cammino di ronda. Ha pianta quadrangolare con due torri rotonde sulla facciata d'ingresso. L'accesso è permesso sui due lati opposti, dall'esterno attraverso un rivellino che porta ancora gli scassi del ponte levatoio, oggi ponte in muratura, e sul lato opposto da un altro rivellino che ora dà accesso al palazzo residenziale dove un tempo si trovava un'altra parte del castello. Posto a fianco della rocca, staccato una decina di metri, il palazzo residenziale fu costruito sul finire del XVIII secolo sulle fondazioni dell'antico castello, che esisteva ancora nel 1740. Della preesistente costruzione il palazzo ha mantenuto parte dei perimetri ed una torre quadrangolare sullo spigolo nord. Ha pianta a forma di U aperta verso il paese. I suoi grandi saloni dai soffitti affrescati ospitano lussuosi arredi.
- 22 Castello della Boffalora (ad Agazzano).
- 23 Castello Malaspina-Dal Verme (a Bobbio).
- 24 Castello di Calendasco (a Calendasco).
- 25 Castello di Zena (a Carpaneto Piacentino).
- 26 Rocca viscontea (di Castell'Arquato).
- 27 Castello di Castelnuovo Fogliani (a Castelnuovo Fogliani).
- 28 Castello Malaspina (a Gambaro Ferriere).
- 29 Castello di Rezzanello (a Gazzola).
- 30 Castello di Monticello (a Gazzola).
- 31 Castello di Lisignano (a Gazzola).
- 32 Castelbosco (a Gragnano Trebbiese).
- 33 Castello di Grazzano Visconti (a Grazzano Visconti).
- 34 Castello di Gropparello (a Gropparello).
- 35 Castello di Montechino (a Gropparello).
- 36 Castello di Sariano (a Gropparello).
- 37 Castello di Veggiola (a Gropparello).
- 38 Castello di Sariano (a Sariano di Gropparello).
- 39 Castello di Gusano (a Gusano di Gropparello).
- 40 Castello di Lusurasco (a Alseno).
- 41 Rocca d'Olgisio (a Pianello Val Tidone).
- 42 Castello di Montecanino (a Piozzano).
- 43 Castello di Monteventano (a Piozzano).
- 44 Castello di Paderna (a Pontenure).
- 45 Castello di Rivalta (a Rivalta-Trebbia).
- 46 Castello di Montechiaro (a Rivergaro).
- 47 Castello di Sarmato (a Sarmato).
- 48 Castello di San Pietro in Cerro (a San Pietro in Cerro).
- 49 Castello di Statto (a Travo).
- 50 Castello di Vigoleno (a Vigoleno). Il castello di Vigoleno è un imponente complesso fortificato nel comune di Vernasca. Posto sul crinale tra la valle dell'Ongina e quella dello Stirone su un rilievo di non elevata altezza domina le colline circostanti. Pervenutoci fortunatamente intatto in tutte le sue parti è un esempio di borgo fortificato medievale di particolare bellezza. La sua fondazione risale al X secolo ma la prima data documentata è il 1141 quando era avamposto, sulla strada per Parma, del comune di Piacenza. Il possesso passò per molte mani, principalmente fu della famiglia Scotti, vide i Pallavicino, Piccinino, Farnese, e venne più volte distrutto e ricostruito. Nel 1922 la principessa Ruspoli Gramont lo fece restaurare.
Sicurezza
modificaNei dintorni
modificaItinerari
modifica- Nelle terre di Matilde — L'itinerario percorre gran parte del territorio che fu, a cavallo del XII secolo, governato e vissuto dalla grancontessa Matilde di Canossa.
- Borghi storici del Po — L'itinerario, da ovest verso est o viceversa, porta a conoscere alcuni borghi storici che sorgono nei pressi del "grande fiume".