Scapoli è un centro del Molise.

Scapoli
Veduta di Scapoli da Rocchetta
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
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Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
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Scapoli
Sito istituzionale

Da sapere modifica

È il paese delle zampogne.

Cenni geografici modifica

Sull'Appennino molisano, nell'area dell'Isernino, il paese è al confine occidentale del Molise con il Lazio. Dista 20 km da Isernia, 25 da Castel di Sangro, 30 da Venafro, 50 da Cassino, 80 da Campobasso.

Cenni storici modifica

Fino al XV secolo fu parte integrante del Giustizierato d'Abruzzo e dell'Abruzzo Citeriore. Il nome del paese potrebbe essere relativo alla posizione morfologica del borgo: infatti potrebbe provenire dal latino scopulus che significa guglia o scopulae che significa versante del monte.

Le origini dell'abitato risalgono probabilmente al IX secolo, come risulterebbe da alcuni testi tra i quali il "Chronicon Vulturnense", antico testo redatto intorno al 1130 da un monaco dell'Abbazia di San Vincenzo al Volturno di nome Giovanni. Proprio da questo testo risulterebbe che l'insediamento di Scapoli (Castrum Scappili) nacque sulle terre di proprietà dall'abbazia ad opera dei monaci che erano stati cacciati dai Saraceni da Castel San Vincenzo. Dalla sua costituzione Scapoli subì l'influenza di diverse famiglie di origine franco-romana, tra le quali nel 1043 prevalse la famiglia Borrello che aveva sottratto all'abbazia l'intera valle del Volturno. Il paese ritornò nelle mani dell'abbazia grazie all'intervento del Papa Niccolò II per poi esservi di nuovo sottratto ad opera dei Conti dei Marsi. Successivamente dal 1200 passò in mano ai Caldora e nel 1382 il feudo fu venduto ai Pandone. Nel XVI secolo fu dei Rendina nella persona del Mag.co Bartolo la Baronia, e dopo la metà del XVI fino al 1621 fu dei Bucciarelli per poi essere ceduto a Innico di Grazia, barone di Cerro al Volturno, fino ad arrivare ai marchesi Battiloro.

Fu annesso al ducato di Terra di Lavoro fino al 1861 quando entrò nel territorio di Campobasso. Durante la seconda guerra mondiale si trovò sulla famosa "Linea Gustav" creata dai Tedeschi per impedire l'avanzamento degli alleati. Molto importante fu infatti la costituzione proprio a Scapoli del Corpo Italiano di Liberazione, protagonista di sanguinose battaglie sul vicino Monte Marrone. Nel 1970 fu annesso alla neonata provincia di Isernia e da 20 anni fa parte del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.

Come orientarsi modifica

  Scapoli

Quartieri modifica

Il suo territorio comunale comprende anche le frazioni di Acquaviva, Cannine, Cerratino, Collalto, Collematteo, Fontecostanza, Fonte La Villa, Padulo, Pantano, Parrucce, Ponte, Prato, Santa Caterina, Sodalarga, Vaglie e Vicenne.

Come arrivare modifica

In aereo modifica

 

In auto modifica

  •   Autostrada Adriatica A14:
  • da nord: seguire la direzione Roma, prendere l'autostrada A 25, uscire in direzione Bussi/Popoli, seguire le indicazioni per L'Aquila (A 24), continuare sulla SS 17, attraversare Popoli, SS 652 in direzione di Venafro, continuare sulla SS 158 fino alla SS 627 in direzione di Scapoli.
  • da sud: seguire la direzione Pescara, continuare sull'autostrada A16, seguire la direzione Benevento, a Benevento continuare sulla SS 88, uscire a Campobasso, prendere la SS 87 (strada statale Bifernina) in direzione di Campobasso/Isernia, proseguire sulla SS 17, prendere la SS 85 in direzione di Venafro, svoltare sulla SS 158 e percorrerla fino alla SS 627 in direzione di Scapoli.
  •   Autostrada del Sole A1 Roma - Napoli:
  • da nord uscire a San Vittore, seguire la direzione Venafro sulla SS 6, a Venafro continuare sulla SS 85, seguire la direzione Montaquila/Roccaraso, svoltare sulla SS 158 in direzione di Roccaraso, prendere la SS 627 in direzione di Scapoli.
  • da sud uscire al casello di Caianello, seguire le indicazioni per Isernia, SS 85, seguire la direzione Montaquila/Roccaraso, svoltare sulla SS 158 in direzione di Roccaraso, prendere la SS 627 in direzione di Scapoli.
  • Da Isernia prendere la SS 85, svoltare sulla SS 158, proseguire fino alla SS 627 in direzione di Scapoli.
  • Da Campobasso prendere la SS 87 (strada statale Bifernina), in prossimità di Vinchiaturo continuare sulla SS 17, prendere la SS 85 in direzione di Venafro, svoltare sulla SS 158 e percorrerla fino alla SS 627 in direzione di Scapoli.

In treno modifica

  •   Si può raggiungere la stazione ferroviaria di Isernia (distante 22 km circa):

Si prosegue per Scapoli in autobus con le Autolinee "Lariviera" (Linea Castelnuovo - Isernia).

In autobus modifica

  •   Le principali aziende di trasporto pubblico che operano nel territorio molisano sono le seguenti (consultare il sito web per conoscere destinazioni e orari):
  • Autolinee Lariviera [1]
  • Autolinee SATI [2]
  • Autolinee Molise Trasporti [3]
  • Autoservizi F.lli Cerella: Per collegamenti ad Isernia da Roma e da Napoli


Come spostarsi modifica


Cosa vedere modifica

  • 41.61577214.0575411 Palazzo Battiloro. Il castello denominato anche palazzo Battiloro oggi si identifica con lo Scarupato, un ingresso che porta al cammino di ronda e che abbraccia tutto il borgo antico del paese. Il castello fu edificato intorno al 982 a seguito di un contratto di concessione stipulato dai coloni con i monaci di San Vincenzo. Sfortunatamente nel 1984 il terremoto causò ingenti danni alla struttura che fu subito restaurata. Tre delle sue quattro facciate affacciano su strade e piazzette, mentre l'ultima è rivolta su una proprietà privata. I corpi aggiunti alla struttura originaria sono tanti a testimonianza dei tanti lavori di recupero. Il palazzo si eleva su quattro livelli. Le mura esterne cadono a strapiombo sulla roccia a testimonianza del carattere di fortezza che il castello aveva originariamente. L'ingresso principale è chiamato “Sporto” ed è raggiungibile da una scalinata nonché sostiene una balconata. Questo ingresso però con porta all'interno del castello, ma allo “Scarupato”, un corridoio che conduce al cammino di ronda. Sul lato destro di questo ingresso vi sono una serie di archi a tutto sesto che danno vita ad una loggetta da cui si può ammirare il Paese. Al contrario, sul lato sinistro vi sono delle botteghe che in passato erano utilizzate dagli artigiani.
  • Museo della Zampogna. Ospita una Mostra permanente di cornamuse
  • Botteghe degli artigiani costruttori di zampogne.
  • Cappella di San Giovanni, piazza San Giovanni. Nell'omonima località, la cappella conserva l'affresco di Cristo nella mandorla. Nelle vicinanze sgorga una fonte.
  • 41.61513414.059162 Chiesa di San Giorgio. È stata ricostruita dopo la seconda guerra mondiale. Ha un bel portale con rilievi. Linterno conserva una tela raffigurante il Santo titolare.


Eventi e feste modifica

  • Festival internazionale della zampogna.   ultimo week end di luglio. Manifestazione che promuove il paese come Patria della zampogna; si tiene contemporaneamente una mostra-mercato dell'artigianato.
  • Raviolata.   ultima domenica di carnevale. La fa da padrone il piatto tipico costituito dal raviolo alla scapolese che non è altro che un raviolo di grosse dimensioni con un particolare ripieno dal gusto deciso e dal sapore intenso.
  • Falò di San Giorgio.   il 22 aprile. In diverse frazioni si accendono dei falò in onore del Santo protettore intorno ai quali ci si riunisce.


Cosa fare modifica


Acquisti modifica

Il paese ha conservato l'antica manifattura artigianale delle zampogne, strumento musicale contadino che qui trova ancora abili artigiani costruttori. La zampogna è protagonista dell'annuale Festival internazionale, che contribuisce a diffondere la cultura della zampogna, a commercializzare gli strumenti musicali e a far conoscere il paese.

Come divertirsi modifica


Dove mangiare modifica

Prezzi medi modifica

  • 41.61142614.0614311 Terra Nostra Ristorante - Bar - Pizzeria, Via Fonte La Villa, +39 0865 954135.


Dove alloggiare modifica

Prezzi medi modifica


Sicurezza modifica

  Farmacia


Come restare in contatto modifica

Poste modifica

  • 41.6156914.0576521 Poste italiane, via Antonio Cardarelli 3, +39 0865 954141.


Nei dintorni modifica

  • Castel di Sangro — Fu città romana, poi feudo dei Borrello; i ruderi del castello medievale e le vicine mura megalitiche testimoniano la passata grandezza della porta d'Abruzzo.
  • Isernia — Tra i primi insediamenti paleolitici documentati d'Europa, fu poi fiorente città sannita, capitale della Lega Italica, in seguito Municipium romano. Il suo millenario passato le ha lasciato un importante patrimonio monumentale che si estende fino all'epoca preromana, oltre ad importantissimi reperti della preistoria.
  • Venafro — Affiora nella parlata e nelle tradizioni la sua lunga appartenenza alla Campania. Città dei Sanniti, poi colonia romana, alle vestigia dell'impero affianca un importante patrimonio urbano medievale, in cui spiccano le numerosissime chiese, purtroppo in gran numero ammalorate.
  • Cassino — Per secoli centro amministrativo dell'antica Terra di San Benedetto, la città si sviluppa ai piedi del colle su cui sorge la celebre abbazia di Montecassino, per la quale è principalmente conosciuta. Vanta però anche importanti testimonianze del suo passato romano: anfiteatro, teatro, mausoleo, ninfeo, mura urbane del parco archeologico Casinum.

Itinerari modifica

  • Castelli della provincia di Isernia — Sono numerosi i manieri dell'Appennino molisano nei paesi dell'[Alto Molise]], dell'Isernino e del Venafrano. Alcuni sono diroccati per vicende belliche o per terremoti; altri sono stati recuperati; molti hanno aspetto militaresco, con poche o nessuna evoluzione architettonica esteriore di trasformazione in dimora signorile.


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