comune italiano situato in Molise

Termoli
Termoli: veduta dal litorale del centro storico arroccato su un promontorio.
Stemma e Bandiera
Termoli - Stemma
Termoli - Stemma
Termoli - Bandiera
Termoli - Bandiera
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
Mappa dell'Italia
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Termoli
Sito istituzionale

Termoli è una città del Molise.

Da sapere

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Per popolazione è la seconda città del Molise dopo il capoluogo regionale Campobasso, ed è la città più importante della Costa molisana di cui costituisce l'unico porto. È inoltre una delle sedi dell'Università del Molise.

Cenni storici

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Le attestazioni di vita più antiche risalgono all'età preistorica e romana e sono documentate dai ritrovamenti di necropoli preistoriche in contrada Porticone e Difesa Grande, nonché da attestazioni ricognitive di ville romane. Se ci sono stati dunque insediamenti preistorici, protostorici e di età storica, questi andrebbero ubicati sulle colline prospicienti la costa, divise da corsi d'acqua. Probabilmente, in seguito alle scorribande dei Barbari e ai momenti di crisi socioeconomica del basso impero, gli abitanti dei luoghi si sono rifugiati sul promontorio - zona facilmente difendibile, aperta sul mare, alta, con un unico accesso alla terraferma.

La prima testimonianza di insediamento stabile è la costruzione dell'edificio sul quale in seguito, nel XII o XIII secolo, è stata edificata la Cattedrale nella forma che vediamo oggi. La prima chiesa risale forse al X secolo d.C. La Cattedrale, oltre a testimoniare la presenza di un vescovo e quindi di una diocesi, è anche il fulcro del Borgo, luogo verso il quale confluiscono strade e vie. La presenza, oltre dell'edificio sacro, anche del Castello, voluto forse da Federico II come torre di vedetta sull'Adriatico (non del tutto diverso nelle funzioni dalle torrette allineate lungo la S.S. 16 a nord di Termoli) denota un periodo di splendore intorno al XII e XIII secolo d.C.

Le invasioni turche con saccheggi e devastazioni (tra cui quella di Piyale Paşa), terremoti, passaggi di proprietà tra dinastie e famiglie nobili hanno segnato un momento di calo durato fino al 1770 circa. Nel 1847 con il passaggio a Termoli di Ferdinando II, fu concesso ai termolesi di edificare anche al di fuori della cinta muraria: il re Borbone diede l'autorizzazione per tracciare le due direttrici che avrebbero segnato l'inizio dello sviluppo della città - conosciute come il Corso (Corso Nazionale) e il Secondo corso (Corso Fratelli Brigida), poi affiancate dal Terzo Corso (Corso Vittorio Emanuele).

Come orientarsi

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Mappa a tutto schermo Termoli

L'abitato si estende oggi sulla costa e verso l'interno, ma il suo centro propulsore è il promontorio sul mare Adriatico, sede del caratteristico Borgo Antico, topograficamente diviso dal resto della città dalle mura di contenimento e dal castello.

La parte antica della città è caratterizzata principalmente dal Castello svevo (utilizzato come simbolo della stessa città) dalla Cattedrale situata in Piazza Duomo, dalla Chiesa di Sant'Anna e dalla Torretta Belvedere. Di notevole importanza l'ex seminario vescovile situato in piazza S.Antonio, Piazza Vittorio Veneto con il suo palazzo e i suoi giardini, il Monumento ai caduti, il Santuario Maria SS. della Vittoria in Valentino e la Chiesa della Madonna delle Grazie.

Termoli è in disputa con il comune di Ripatransone per il primato del vicolo più stretto d'Italia che, a quanto pare, sembra essere quello del comune ascolano, (da 38 a 43 cm contro i circa 50 cm della "rejecélle" termolese) anche se recenti misurazioni stanno riportando il primato nazionale, e addirittura europeo, nella città molisana dato che in alcuni punti della stretta stradina il metro si è fermato a 33–34 cm.

Altra contesa con le Marche riguarda San Basso. Il comune di Cupra Marittima rivendica anch'esso di essere in possesso delle vere spoglie del Santo.

Come arrivare

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In aereo

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In auto

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  • Autostrada Adriatica A14 in direzione Pescara, uscire a Termoli e proseguire per la SS 87 (strada statale Bifernina).
  • Autostrada del Sole A1 Roma - Napoli, uscire al casello di Caianello, seguire le indicazioni per Isernia, per Campobasso, SS 17, immettersi sulla SS 650 (Fondovalle Trigno) in direzione di San Salvo, prendere l'autostrada Adriatica A14 in direzione di Bari, uscire a Termoli e proseguire per la SS 87 (strada statale Bifernina) in direzione di Termoli.
  • Autostrada A24 Roma - L'Aquila, continuare sull'autostrada A25 per Pescara, poi prendere l'autostrada A14, uscire a Termoli e proseguire per la SS 87 (strada statale Bifernina) in direzione di Termoli.
  • Da Campobasso prendere la SS 87 (strada statale Bifernina), proseguire sulla SS 647, continuare per la SS 87 (strada statale Bifernina) in direzione di Termoli.

In nave

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In treno

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  • Ha stazione ferroviaria propria sulla dorsale adriatica con collegamenti con le principali linee ferroviarie da Bologna, Roma e Bari.

In autobus

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Come spostarsi

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Cosa vedere

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Il Castello Svevo
  • 42.00425414.9963171 Castello svevo. Il castello caratterizza con il suo profilo l'immagine del Borgo vecchio della città. La sua costruzione viene fatta risalire approssimativamente al XIII secolo, periodo in cui Federico II di Svevia progettò un sistema di fortificazione delle frontiere sud-orientali italiane fino alla Sicilia.
    È comunemente definito Svevo forse a causa della ristrutturazione, databile al 1247, che Federico II vi fece apportare dopo la distruzione delle difese esistenti per opera della flotta veneziana, alleata di Papa Gregorio IX. L'imperatore Svevo volle che le mura e il Castello fossero ristrutturati, e previde nuove installazioni militari.
    Nel corso dei secoli il castello ha subito varie modifiche soprattutto per l'adozione delle armi da fuoco. Durante i recenti restauri sono stati ritrovati dei graffiti databili al secolo XVI, ed alcuni disegni al carbone lasciati sulle pareti della cisterna inferiore nel periodo in cui questa era adibita a carcere borbonico.
    Nei primi decenni del 1900 furono realizzati lavori di consolidamento sia alle mura che ai bastioni. In seguito ai danni subiti durante la seconda guerra mondiale vennero effettuati ulteriori lavori di manutenzione. Dal 1885 il Castello di Termoli è stato annoverato tra i monumenti nazionali e designato quale museo storico regionale.
    È quasi certo che l'attuale struttura del castello sia stata edificata su un antico nucleo centrale di origini normanne costituito da un edificio a pianta quadrata completamente realizzato in mattoni e coperto da una volta a botte. Un'antica testimonianza dell'originaria costruzione muraria si ha in una lettera datata 1239 in cui Federico II consente ai termolesi di tenere un mercato settimanale tra le mura del vecchio castrum. Alla fine del periodo 1241-1246 quello di Termoli viene citato tra i castelli del Giustizierato di Monte Sant'Angelo.
    In quell'epoca molto probabilmente l'edificio originario era stato trasformato in una pianta regolare tipica del periodo svevo. Il Castello è formato da una torre che poggia su una base a tronco di piramide quadrata. Sui quattro angoli della base si innestano altrettante torri cilindriche aggettanti. La struttura si sviluppa soprattutto in altezza sul lato nord a ridosso del mare. Questo lascia comprendere, insieme ad altri elementi architettonici, che il castello aveva una funzione di postazione d'avvistamento ma soprattutto difensiva. Il portale era custodito da un ponte levatoio e da un fossato che si estendeva sul lato nord-est. La parte inferiore del castello, che si sviluppa su un livello leggermente superiore rispetto al piano stradale attuale, aveva una funzione di magazzino e deposito. È costituita da quattro grandi ambienti a pianta rettangolare e copertura a botte che si sviluppano intorno alla struttura di periodo normanno. Attualmente una scala di epoca moderna collega gli ambienti del piano terra con quelli del primo piano, in antichità questa funzione era svolta da strutture in legno.
    La parte superiore del castello era adibita a deposito e abitazione, ma soprattutto aveva un ruolo difensivo. Gli ambienti posti al primo piano sono infatti denominati "Corridoio degli arcieri", hanno tutti una pianta rettangolare, sono coperti da volte a botte e sono caratterizzati da numerose feritoie che permettevano agli arcieri e ai balestrieri di colpire i nemici dall'alto. Su questo piano si sviluppano le torrette circolari e qui, in origine, si apriva l'unico accesso al castello posto sul lato nord-est, dove sono visibili le mensole che servivano a far scorrere le funi e gli argani del ponte levatoio.
    La terrazza del corpo superiore presenta ancora oggi resti di mensole in pietra destinate un tempo a sostenere apparati e impalcature mobili per il tiro piombante. Il castello, considerato in epoca sveva l'ultimo avamposto della Puglia, subì diverse modifiche strutturali nel corso dei secoli. Con l'avvento delle armi da fuoco le feritoie vennero parzialmente trasformate in archibugiere. Durante recenti lavori è stata rinvenuta nella parte inferiore della torre belvedere una cannoniera posta a livello della scogliera che doveva assicurare la copertura del muraglione occidentale. Quando il castello perse la sua funzione difensiva le stesse feritoie subirono un'ulteriore trasformazione e divennero finestre.
    Di particolare interesse sono alcune iscrizioni a carboncino risalenti al XVIII secolo ritrovate nelle sale inferiori del castello che in quell'epoca furono utilizzate come carcere. Si tratta di nomi, date e in alcuni casi dei motivi della carcerazione. Sulla parete sud-est si legge “alla trasuta... ammazzai”. Nel 1902 il castello Svevo divenne monumento nazionale e nel 1909 la Marina militare posizionò sulla parte più alta dell'edificio una stazione meteorologica. Oggi le sue sale vengono utilizzate per mostre e rassegne musicali e le antiche mura fanno spesso da sfondo ai matrimoni civili.
    Castello svevo (Termoli) su Wikipedia Castello svevo (Q3662383) su Wikidata
La Cattedrale nel cuore del Borgo antico
Interno del Duomo
  • 42.00528414.9972542 Cattedrale di Santa Maria della Purificazione. È la chiesa cattedrale della diocesi di Termoli-Larino; difficile indicare una data precisa della prima costruzione, anche se alcuni farebbero presupporre la presenza di una cattedrale già nel IX-X secolo.. Conserva le reliquie di San Basso e di San Timoteo, patroni della città, per cui a volte viene indicata come Cattedrale di San Basso..
    L'attuale edificio venne costruito fra il XII ed il XIII secolo.
    Subì alcuni cambiamenti con il terremoto del 1464 e l'attacco dei turchi del 1566. Durante altri lavori nel 1760 e nel 1962 vennero trovate le reliquie di san Basso e quelle di san Timoteo, patroni della città.
    Alta 22 metri,la facciata è costituita da una parte più antica arricchita di lavorazioni, e una parte superiore dominata dal rosone.
    Nella parte inferiore ci sono sette arcate, ognuna diversa dalle altre e decorate con foglie e figure umane mentre l'arcata centrale, più grande rispetto alle altre, ha un portale a fasci di colonnine.
    L'interno è stato portato allo stato originario,a seguito dei lavori di ristrutturazione, iniziati nel 1932. La pianta della Cattedrale è basilicale, a tre navate e tre absidi semicircolari con pilastri a base circolare.
Termoli - Torre del Sinarca
  • 42.00872614.9598193 Torre del Sinarca (Torretta saracena). È situata sul litorale nord in prossimità del torrente Sinarca, da cui prende il nome, in località Colle della Torre. La torretta, comunemente detta "Torretta Saracena", ha la forma di un tronco di piramide a basa quadrata.
    Fu costruita nel 1575, dopo che nel 1532 il Viceré di Napoli don Pietro di Toledo, diede l'ordine di costruire in tutto il regno nuove torri marittime, anche se con scarso successo. Fu poi il suo successore, duca l'Alcalà don Parafan de Ribera a riconfermare l'ordine di costruzione generale di torri costiere in tutto il Regno di Napoli. Per la sua costruzione furono impiegati diversi anni e nel 1569 la maggior parte delle torri progettate per le coste Abruzzesi e della Capitanata furono completate.
    Attualmente la torretta è stata restaurata ed è mantenuta in ottime condizioni. L'edificio è di proprietà privata ed al suo interno è presente un ristorante.
    Ha pianta quadrata, con muratura a scarpa e bastioni. La parte della sommità è decorata da merlature e beccatelli, tipici delle torri costiere carolinge.


Eventi e feste

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  • Festa del patrono San Basso. 3 e 4 agosto. Le celebrazioni comportano lo svolgimento di una processione sul mare; un peschereccio estratto a sorte viene addobbato riccamente per trasportare fra la spiaggia di Rio Vivo e quella di Sant'Antonio la statua del santo. Al ritorno la processione prosegue a terra nel borgo dei pescatori. Il giorno 4 la statua viene riportata in cattedrale.
  • Incendio del castello. a Ferragosto. Rievocazione storica in costume dello sbarco dei Turchi di Pialì Pascià, con lo spettacolo pirotecnico dell' incendio del castello.
  • Sagra del pesce. Ultimo fine settimana di agosto. Degustazione di pesce cucinato in strada nella zona del porto. Contemporaneamente si tengono spettacoli e intrattenimenti all'aperto.
  • Altari di San Giuseppe. 18 marzo. È una delle tradizioni più antiche della città. Si allestiscono altari con offerte di primizie nel borgo vecchio.
  • Festival internazionale del folklore. Si svolge lungo la Scalinata del Folclore, ai piedi del borgo antico e della porta di ingresso alla città vecchia.


Cosa fare

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Acquisti

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Nel suo territorio si produce un ottimo olio di oliva; Termoli fa parte dell'Associazione nazionale Città dell'olio.

Come divertirsi

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Dove mangiare

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Prezzi medi

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Gastronomia

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La gastronomia termolese è tipicamente marinara, ma fa ampio uso dell'olio prodotto sulle colline vicine. Il piatto tipico per eccellenza è u' bredette alla termolese, un brodetto di pesce pasto serale dei pescatori di ritorno a casa dalle paranze. Altri piatti tipici sono:

  • Pasta alla chitarra con sugo di seppie e/o calamari;
  • I fesille (i fusilli con sughi di verdure in bianco o al ragù al pomodoro);
  • I sécce (seppie) e 'pisille;
  • I pulepe 'mbregatorie (I polpi "in purgatorio");
  • I trejje (le triglie) alla 'ngorde (ingordo);
  • I trejjezzole (triglie piccolissime);
  • U pappòne (il pappone);
  • A mertiscene (la torpedine);
  • I tubettini con 'i maruzzelle (pasta [tubetti] con lumachine di mare);
  • I pulepe arrecciate (polpi con olio di oliva in padella);
  • U scescille;
  • I scarpelle di Natale: pasta di pane lievitata e fritta;
  • I cacate de ciavele: piccole palline di pasta fritta ricoperte di miele.

La città fa parte dell'Associazione nazionale "Città del Pesce di Mare" e dell'Associazione nazionale "Città dell'olio".

Dove alloggiare

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Prezzi modici

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Prezzi medi

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Camping


Sicurezza

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Farmacie


Come restare in contatto

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  • 42.00186414.9933827 Poste italiane, Corso Mario Milano 27, +39 0875 721226.
  • 41.99511114.9836778 Poste italiane - Termoli 1, via Madonna delle Grazie 51/F, +39 0875.
  • 41.96993814.9921349 Poste italiane - Termoli 2, via degli Oleandri 5, +39 0875 726050.

Tenersi informati

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Trasmettono da Termoli le radio Antenna Adriatica e TRT Radio Termoli e le redazioni di alcune televisioni locali (Rai Molise, Telemolise, TLT Molise e Teleregione Molise). Inoltre hanno sede le testate giornalistiche Il Quotidiano del Molise, Il Tempo Molise, Primo piano Molise e i siti web di informazione locale:


Nei dintorni

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  • Larino Città con un notevole passato, vanta un bel Borgo medievale; la sua cattedrale è fra i migliori monumenti del Molise. Dopo Termoli è il centro d'attrazione più importante della Costa molisana.
  • Vasto La città vecchia, alta sul mare, conserva un bel centro storico; la città nuova si sviluppa sulla marina, dove stanno fiorendo attività balneari ed insediamenti turistici.
  • Guglionesi La zona storica racchiusa nel borgo antico ha un impianto medievale di forma triangolare che si sviluppa lungo i tre assi principali collegati da una rete di vicoli. Il centro, che si può a ragione considerare uno dei meglio conservati del Molise, è caratterizzato da piazze, porticati, portali realizzati utilizzando la pietra locale.
  • Isole Tremiti Sono amministrativamente parte della regione Puglia, ma hanno uno stretto legame, dal punto di vista turistico, anche con la Costa molisana. Da Termoli partono infatti collegamenti marittimi regolari con le Tremiti, che possono contare anche su linee di navigazione da Vasto in Abruzzo e da Rodi Garganico in Puglia.


Altri progetti

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