Popoli è una città dell'Abruzzo.

Popoli
Popoli - gruppo delle chiese di San Rocco, della Trinitá e di San Lorenzo
Stemma e Bandiera
Popoli (Italia) - Stemma
Popoli (Italia) - Stemma
Popoli (Italia) - Bandiera
Popoli (Italia) - Bandiera
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Popoli
Sito istituzionale

Da sapere modifica

Cenni geografici modifica

Sorge alla confluenza del Pescara (che nasce poco lontano) con l'Aterno, al limite meridionale della Vestina; è al confine con Aquilano e Valle Peligna-Alto Sangro. Dista 66 km da Penne, 15 da Torre de' Passeri, 16 da Navelli, 18 da Sulmona, 41 da Chieti, 52 da Pescara, 49 dall'Aquila.

Cenni storici modifica

Nell'800 d.C. Popoli è ricordata come l'antico borgo di Pagus Fabianus. Nel 1269 Carlo I d'Angiò lo diede come feudo ai Cantelmo che lo tennero con il titolo ducale fino al 1749.

La città veniva un tempo soprannominata la chiave dei tre Abruzzi, in quanto tappa obbligatoria tra il litorale e le zone interne, fra Firenze e Napoli, fra Roma, Bussi e la val Pescara fino al secondo dopoguerra.

Fu la più grande fortezza dei domini dei Cantelmo in Abruzzo, a guardia delle valli dell'Aterno, della valle del Sagittario e della valle del Pescara. Il feudo passò poi ai principi di Montemiletto (Leonardo di Tocco) fino al 1806, quando nel Regno di Napoli venne abolita la feudalità.

Durante la seconda guerra mondiale fu bombardata due volte dalla Royal Air Force, il 20 gennaio 1944 fu distrutto il ponte sul fiume Pescara sulla strada Roma-Pescara, poi il 22 marzo dello stesso anno fu distrutto il centro cittadino e molti abitanti rimasero uccisi. Per le traversie patite in guerra e per il coraggio dimostrato nelle avversità fu decorata con la medaglia d'argento al valor civile.

Come orientarsi modifica

  Popoli (Italia)

Quartieri modifica

La città è tradizionalmente suddivisa in quattro Quarti, che danno annualmente vita a feste in costume e al Palio.

I Quarti sono:

  • Quarto d'Attoia - va dalla zona ai piedi della collina del castello fino alla collina prospiciente oltre il fiume Pescara. Prende il nome dalla chiesa di Santa Maria d'Attoja. I colori del Quarto sono il rosso ed il verde con in mezzo una fontana, simbolo del quarto, prima che fossa distrutta dai bombardamenti dell'ultimo quarto;
  • Quarto di Castello - è la zona di espansione , abitato perlopiù da pastori e cacciatori. I colori del Quarto sono il blu e il rosa sovrastati da un falco, simbolo del quarto perché quest'ultimo ospitava un fosso naturale dove i falchi costruivano i loro nidi;
  • Quarto di Sant'Anna - ha come colori l'azzurro ed il marrone, con al centro un falco che regge una spada con il becco.
  • Quarto di Torre dell'Aia - ha i colori giallo e verde con al centro una torre.


Come arrivare modifica

In aereo modifica

 

  • Aeroporto di Pescara (Aeroporto internazionale d'Abruzzo), Via Tiburtina Km 229,100, +39 085 4324201.

In auto modifica

  •   Ha casello autopstradale Bussi - Popoli sull'autostrada A25 Roma - Pescara
  •   È attraversata dalla ex strada statale 5 - ora regionale - Tiburtina Valeria

In treno modifica

  •   Ha stazione ferroviaria propria (Popoli-Vittorito) sulla linea Roma - Pescara

In autobus modifica

  •   Linee di pullman gestite da ARPA - Autolinee regionali Pubbliche Abruzzesi [1]


Come spostarsi modifica


Cosa vedere modifica

  • Taverna Ducale (XIV secolo). Utilizzata ai tempi nostri come sede di mostre d'arte, fu fatta erigere dai Cantelmo nella prima metà del Trecento; in pieno centro storico, è l'edificio più antico della città. In stile gotico, ha portale a sesto acuto e riporta gli stemmi della famiglia baronale e delle famiglie con essa imparentate. All'epoca ebbe destinazione di taverna, per tramutare poi la sua destinazione a stazione di posta ed anche sede del dazio.
  • Chiesa di S. Francesco (XV secolo). Ha le forme datele con il restauro della prima metà del Quattrocento, quando si mise mano ad un edificio sacro già esistente nei primi decenni del Trecento, quando aveva annesso un convento.
    La facciata è preceduta da una scalinata sulla quale insistono due leoni di stile romanico. La parte inferiore è quattrocentesca; quella superiore è un rifacimento di fine Seicento a seguito del crollo del soffitto dopo un terremoto. La compresenza di diverse epoche costruttive si vede anche nel campanile, con interventi edilizi datati 1480, 1688 e 1714, man mano che si procede in altezza.
    Sopra il portale romanico spicca un rosone rinascimentale, con gli stemmi dei Cantelmo e dei Carafa; la barocca parte superiore comprende una finestra.
    L'interno conserva un affresco quattrocentesco, la Pietà, ed un paliotto in ceramiche di Castelli nella cappella di San Francesco; anche l'interno è stato oggetto di restauri per i terremoti del 1915 e 2009..
  • Chiesa di San Lorenzo (XVI secolo). Il nucleo originario della chiesa è documentato già nel XII secolo; nel 1562 l'edificio fu ampliato con l'aggiunta della parte anteriore.
    Opere pregevoli sono l'altare maggiore settecentesco, il coro ligneo della stessa epoca e l'acquasantiera, ricavata nel Cinquecento lavorando un unico blocco di pietra locale.
    La chiesa è inagibile a seguito del terremoto del 2009.
  • Chiesa della SS. Trinità (XVI secolo). Edificata a metà Cinquecento, fu quasi ricostruita nel 1716 poihè la costruzione si era ormai ammalorata. In forme barocche, è a pianta centrale con lanterna a cupola. La facciata ha tre portali; il centrale è sormontato da una lunetta con cornici lavorate.
    Nell'impianto architettonico ricorre più volte il tema del triangolo, a significare la Trinità; in cima alla facciata quattro anfore in pietra sottolineano il gusto barocco.
    Il campanile a lato è opera cinquecentesca con rifacimenti seicenteschi. L'interno custodisce un altare maggiore di Nicodemo Mancini del 1750, con tele del Trionfo della Trinità del 1748, Madonna con Bambino tra i santi Pietro e Filippo Neri, il Matrimonio della Vergine, alcune pitture del Gamba (1732), le statue della Trinità e del Cristo risorto.
    L'oratorio ha altare in legno del Seicento, una tavola della Deposizione del 1557 della scuola di Daniele da Volterra, tele della Natività; sono stati recuperati inoltre affreschi che riportano la data 1555 e raffigurano Santa Lucia e Sant'Antonio.
    Altri affreschi sono in sacrestia, con la data del 1766; qui si trova un locale sotterraneo nel quale venivano inumati i morti che ora si trovano in uno stato paragonabile alla mummificazione.
  • Castello Cantelmo. È una costruzione realizzata a scopo difensivo negli anni a cavallo del Mille, tra il 970 e il 1016 per il volere dei vescovi di Valva, diocesi a cui era soggetta Popoli. Situato a 485 metri sul livello del mare, rappresentava uno dei primi Castelli della Valle Peligna, di fondamentale importanza visto il ruolo che Popoli avrebbe assunto negli anni a seguire, in qualità di "Chiave dei tre Abruzzi". Il castello aveva una struttura a pianta triangolare con tre torri, il tutto circondato da una doppia fila di muro attorniato dal fossato. :Nel 1269 passò ai Cantelmo che seppur mantennero il feudo di Popoli fino al XVIII secolo, deciso di abbandonarlo una volta che fu costruito il Palazzo Ducale in città verso la fine del Quattrocento. Da allora è rimasto in disuso fino al 1997, anno in cui l'amministrazione comunale decise di attuare un restauro dotandolo anche di una suggestiva illuminazione notturna.

Area di interesse ambientale modifica

  • 42.168313.82251 Riserva naturale guidata Sorgenti del Fiume Pescara. È una area naturale protetta dell'Abruzzo, istituita nel 1986. La zona umida si trova a destra della ferrovia e dell'autostrada Pescara-Roma, da cui è ampiamente visibile, per un'estensione di circa 135 ettari, tra l'area protetta (49 ha), e la zona di rispetto (86 ha) in una località denominata Capo Pescara.
    Anche se istituita nel 1986, solo negli ultimi anni, sono stati avviati diversi progetti per studiarne le biodiversità. La gestione è affidata al Comune di Popoli, con la collaborazione di WWF e Legambiente.
    La flora è quella tipica delle zone umide, tra cui ricordiamo la Myosotis scorpioides, la peste d'acqua (Elodea canadensis), diverse specie del genere Potamogeton, il giunco fiorito (Butomus umbellatus), la Echium parviflorum, la Agrostis gigantea, ed altre più comuni.
    La fauna è quella tipica delle zone umide.


Eventi e feste modifica

  • Certame de la Balestra. Ogni anno la città è teatro della rievocazione storica rinascimentale ispirata alle vicende della famiglia Cantelmo ed in particolare di Restaino Cantelmo, quattordicesimo signore e settimo Conte di Popoli, bellicoso e astuto, coraggioso e spietato, ma sempre fedele alla Corona di Spagna. La sua riconosciuta abilità di combattente e di condottiero ed il carattere fiero lo portarono a scontrarsi anche con numerosi personaggi del suo tempo, tra i quali lo stesso re Ferrante I d'Aragona. La manifestazione intende rievocare proprio la riconciliazione con la casa reale d'Aragona attraverso l'incontro tra Restaino e Alfonso d'Aragona, figlio del re e futuro monarca, avvenuto il 22 novembre 1485 a Popoli.
    Il Certame de la Balestra inteso come manifestazione si compone di più momenti, la Sfilata Storica, il Cambio della Guardia ed il Certame vero e proprio. La sfida si svolge tra i Capitani aiutati da balestrieri ed arcieri di loro fiducia in una gara di tiro con la balestra e con l'arco, che alla fine farà ricevere, dalle mani della Contessa Diana Lalle Camponesco, il Palio al capitano del quarto vincitore.
    La manifestazione è preceduta da altri eventi di contorno.
  • Feste dei Quarti. A partire dal lunedì della settimana del Certame de la Balestra i quattro Quarti (le quattro zone principali nelle quali è divisa la città di Popoli) di giorno in giorno si preparano per il giuramento di fedeltà del loro capitano, la designazione della squadra di tiro e, a seguire, i festeggiamenti.
  • Dies Nundinarum. Dopo le quattro serate dedicate alla parata dei quarti con i giuramenti di fedeltà dei relativi capitani, nel giorno che precede il Certame de la Balestra nel borgo antico di Popoli si svolge il mercato Dies Nundinarum, la fedele rievocazione rinascimentale in notturna della tradizionale fiera di San Lorenzo. Nel suggestivo cortile del rinascimentale Palazzo Cantelmo, durante il Dies Nundinarum, si svolge la cena in costume e con menù tipico rinascimentale del Desinar co lo Conte, secondo le regole dell'antico modo di mangiare.
  • Sagra del gambero e della trota.   15 agosto. è un evento culinario che si tiene a Ferragosto.


Cosa fare modifica


Acquisti modifica


Come divertirsi modifica


Dove mangiare modifica


Dove alloggiare modifica


Sicurezza modifica


Come restare in contatto modifica

Poste modifica

  • Via Guglielmo Marconi 15, +39 085 98330, fax: +39 085 98270.


Nei dintorni modifica

  • Abbazia di San Clemente a Casauria — Uno dei maggiori complessi monumentali romanici di tutto l’Abruzzo con evidenti influssi gotico cistercensi, eretta dai Benedettini nel XII secolo., l’Abbazia è tornata a nuovo splendore dopo i restauri effettuati a seguito dei danneggiamenti del terremoto dell’Aquila del 2009. Un ‘’antiquarium’’ situato in locali adiacenti raccoglie materiale di recupero di epoca romana e paleocristiana.
  • Navelli
  • Sulmona — Città dei Peligni, Municipium romano, patria del poeta latino Ovidio (Sulmo mihi patria est), capoluogo dell’Abruzzo nel Duecento, Sulmona è la città di riferimento della Valle Peligna-Alto Sangro; vanta un importante centro monumentale e lega il proprio nome anche alla produzione dei confetti, già fiorente e rinomata in epoche passate.


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