Roccaraso | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Abruzzo | |
Territorio | Valle Peligna-Alto Sangro | |
Altitudine | 1.236 m s.l.m. | |
Superficie | 49,91 km² | |
Abitanti | 1.630 (2014) | |
Nome abitanti | Roccolani, roccarasini, rasinidi | |
Prefisso tel | +39 0864 | |
CAP | 67037 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | Sant'Ippolito di Roma (13 agosto) | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Roccaraso è una città dell'Abruzzo.
Da sapere
modificaI suoi impianti sciistici, appartenenti al comprensorio sciistico dell'Alto Sangro, la rendono tra le maggiori stazioni turistiche montane dell'intero Appennino.
Cenni geografici
modificaIn una delle aree più frequentate dell'Appennino abruzzese per gli sport invernali, Roccaraso dista 10 km da Castel di Sangro, 34 da Sulmona, 40 da Isernia e Agnone, 70 da Lanciano, 83 da Chieti, 101 dall'Aquila.
Cenni storici
modificaRoccaraso sorge intorno all'anno 1000 nei pressi del torrente Rasinus, da cui prende il nome di Rocca Rasini. Si sviluppa come borgo agricolo, pastorale e artigianale, consentendo alla sua popolazione una vita serena e prosperosa. Verso la fine dell'ottocento, l'apertura del collegamento ferroviario con Napoli comincia a portare i primi turisti, attratti dalla bellezza dell'ambiente naturale, accolti nei vari alberghi che in quell'epoca cominciavano a sorgere. Una brusca battuta d'arresto si ebbe con la seconda guerra mondiale. Roccaraso si trovava proprio sulla direttrice della linea Gustav, il sistema di fortificazioni con cui i tedeschi cercarono di fermare l'avanzata degli Alleati dopo lo sbarco a Salerno. Il paese venne completamente raso al suolo dai bombardamenti, che causarono tra l'altro la perdita del teatro costruito nel 1698, uno dei più antichi d'Italia. I roccolani non si persero d'animo; al termine del conflitto mondiale il paese lentamente ricominciò a vivere, per tornare ad essere uno dei centri turistici più apprezzati.
Roccaraso è tra le città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni (culminate nell'Eccidio di Pietransieri) e per la sua attività nella lotta partigiana durante la Seconda guerra mondiale.
Come orientarsi
modificaQuartieri
modificaIl suo territorio comunale comprende anche i centri abitati di Aremogna, Pietransieri, Soggiorno Montano Enel.
Come arrivare
modificaIn aereo
modifica- Aeroporto di Pescara (Aeroporto internazionale d'Abruzzo), Via Tiburtina Km 229,100, ☎ +39 085 4324201.
In autobus
modificaCome spostarsi
modificaCosa vedere
modifica- 1 Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. È situata davanti alla Rocca. Risale a prima del XVI secolo e mei primi del Seicento fu rimaneggiata. L'interno è a 3 navate con colonne realizzate in pietra inframmezzate da archi a tutto sesto che separano le navate. Nel 1588 la chiesa aveva 9 altari diventati 15 nel 1630; ora ne rimangono 11. Il pulpito ligneo cinquecentesco è addossato ad una delle colonne della navata principale ed è simile a quello della collegiata di Pescocostanzo.
I terremoti del 1703 (terremoto dell'Aquila) e del 1706 la distrussero a più riprese, finché la seconda guerra mondiale la distrusse completamente. Nel 1954 fu ricostruita.
Della chiesa originaria rimane solamente la statua d'argento di Sant'Ippolito, patrono di Roccaraso, di scuola orafa napoletana, donato dal barone Donato Berardino Angeloni nel 1688 alla chiesa. La statua scampò al saccheggio durante la seconda guerra mondiale perché fu tenuta nascosta. - Chiesa di San Bernardino. La chiesa di San Bernardino risulta edificata nel 1851 nella via in cui, secondo una tradizione diffusa a Roccaraso, San Bernardino si fermò durante una sua missione di evangelizzazione.
Fu restaurata nel 1715 e riedificata nel 1954. - Chiesa di San Rocco. Fu edificata nel 1656 come grazia ricevuta per la fine della peste e intitolata a San Rocco patrono degli ammalati di tale malattia; nel 1743 gli abitanti rinnovarono il voto allo stesso santo. La chiesa è l'unico edificio di rilevanza ad essere scampato alla furia nazista durante la II guerra mondiale.
La facciata è a coronamento a capanna completata da paraste che incorniciano il tutto. All'interno, ad un'unica navata ed abside semicircolare, nella parte alta mostra una decorazione a conchiglia. L'altare poggia su delle colonnine in legno. Sopra il coro ligneo vi è una nicchia con la statua di San Rocco.
Eventi e feste
modificaCosa fare
modifica- Comprensorio sciistico dell'Alto Sangro. È il maggior comprensorio sciistico dell'Italia centromeridionale; si estende tra la valle del Sangro e l'altopiano delle Cinquemiglia ed è composto da cinque località: Barrea, Pescasseroli, Pescocostanzo, Rivisondoli e Roccaraso. Per buona parte è inserito nel Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e nel Parco nazionale della Maiella.
È situato all'interno dei Monti Marsicani con il Monte Greco (2283 m), il Monte Pratello (2012 m), il Monte delle Vitelle (1953 m) e il Monte Calvario (1743 m) come riferimento. Le stazioni di Roccaraso e Rivisondoli sono direttamente collegate.
Il comprensorio dispone di 58 piste per una lunghezza complessiva di quasi 160 chilometri (60 dei quali dispongono di impianti per l'innevamento programmato) distribuite su 38 impianti di risalita, cui vanno aggiunti 60 chilometri di piste per lo sci nordico. Suddiviso in vari versanti, di cui il principale è quello compreso tra i monti dell'Aremogna e Pizzalto nei pressi di Roccaraso, si sviluppa da un'altezza di 1500 metri s.l.m. del piazzale Aremogna ai 2142 metri s.l.m. di Toppe del Tesoro. Dispone inoltre di 7 aree parcheggio e numerose strutture ricettive.
Nel 2010 il comprensorio ha festeggiato cento anni di attività; al 1910 risale infatti la prima gara internazionale disputatasi tra queste montagne, precisamente a Roccaraso. Nell'Alto Sangro si svolgono annualmente gare di livello internazionale: nel 2005 vi si sono svolte le finali maschili e femminili della Coppa Europa di sci alpino e nel 2012 il comprensorio ha ospitato i Campionati mondiali juniores di sci alpino.
Acquisti
modificaCome divertirsi
modificaDove mangiare
modificaPrezzi medi
modifica- Ristorante Campetto degli Alpini, Località Campetto degli Alpini, ☎ +39 0864 602285.
- Ristorante La Preta, Via Adua,7, ☎ +39 0864 62716.
- Ristorante Il Girarrosto, Viale Roma, 15, ☎ +39 0864 62329, fax: +39 0864 62329.
Dove alloggiare
modificaSicurezza
modificaCome restare in contatto
modificaPoste
modifica- Poste italiane, via C.Mori 58, ☎ +39 0864 602330, fax: +39 0864 63191.
Nei dintorni
modifica- Rivisondoli
- Villa Santa Maria
- Castel di Sangro — Fu città romana, poi feudo dei Borrello; i ruderi del castello medievale e le vicine mura megalitiche testimoniano la passata grandezza della porta d'Abruzzo.
- Sulmona — Città dei Peligni, Municipium romano, patria del poeta latino Ovidio (Sulmo mihi patria est), capoluogo dell’Abruzzo nel Duecento, Sulmona è la città di riferimento della Valle Peligna-Alto Sangro; vanta un importante centro monumentale e lega il proprio nome anche alla produzione dei confetti, già fiorente e rinomata in epoche passate.