Strada del riso | |
Tipo itinerario | Automobilistico |
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Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Territorio | Mantovano |
Inizio | Mantova |
Fine | Porto Mantovano |
Strada del riso è un itinerario che si svolge attraverso la Lombardia.
Introduzione
modificaL'itinerario — da effettuare in particolare da maggio a settembre — percorre, tra fiumi e canali, il territorio mantovano dedito alla coltivazione del riso.
Come arrivare
modificaPer approfondire, vedi: Come arrivare a Mantova. |
In aereo
modificaGli aeroporti più vicini sono:
- Aeroporto di Verona-Villafranca
In auto
modificaIl casello autostradale più vicino è:
- Autostrada del Brennero: uscita Mantova nord.
In treno
modificaTappe
modifica- 1 Mantova —La città conobbe il suo periodo di massimo splendore in epoca rinascimentale: sotto la signoria dei Gonzaga Mantova divenne uno dei principali centri del Rinascimento italiano ed europeo. Principali testimonianze di quest'epoca sono il Palazzo Ducale con il Castello di San Giorgio e la nota Camera degli Sposi affrescata dal Mantegna, la Basilica di Sant'Andrea progettata da Leon Battista Alberti e Palazzo Te, luogo di svago dei Gonzaga, edificato e decorato da Giulio Romano. Città d'arte di prima grandezza, l'intero centro storico di Mantova è, assieme a Sabbioneta, patrimonio mondiale dell'umanità.
- 2 San Giorgio di Mantova —
- 3 Bigarello —
- 4 Villa Garibaldi — Frazione del comune di Roncoferraro, fino al 1867 si chiamò Carzédole, nome proveniente dal carice (carèsa in dialetto), tipica pianta palustre. Carzédole è ritenuto il luogo di origine della famiglia Bonacolsi, signori di Mantova. Dopo l'annessione al Regno d'Italia del 1866, il paese assunse l'attuale denominazione perché si volle celebrare Giuseppe Garibaldi, che soggiornò presso la villa di famiglia di Giuseppe Nuvolari, ricco coltivatore terriero e garibaldino reduce della spedizione dei Mille.
- 5 Roncoferraro —
- 6 Governolo — È uno dei due luoghi ove si ipotizza ebbe luogo l'incontro tra papa Leone I e Attila nel 452 che fermò le incursioni del condottiero unno. Durante la conquista dell'Italia, Attila si fermò sul Po, nella località tramandata col nome di "Ager Ambulejus". Il fatto che anticamente Governolo fosse indicata come Ambuletum rafforza le ipotesi sul fatto che l'incontro ebbe luogo effettivamente nel suo territorio. Qui incontrò un'ambasciata formata dal prefetto Trigezio, il console Avienno e papa Leone I. Dopo l'incontro Attila ritirò con le proprie truppe senza pretese né sulla mano di Onoria, né sulle terre in precedenza reclamate. Governolo fu sede nel 1397 di un atroce combattimento navale tra l'esercito di Carlo I Malatesta e quello del duca di Milano. Carlo I, difendendo Mantova e passato il Po presso Bondeno, entrò a forza a Governolo e tolse ai ducali il naviglio. In questo luogo, la sera del 25 novembre 1526 il condottiero del rinascimento Giovanni delle Bande Nere, durante un'aspra battaglia, venne colpito alla gamba da un colpo di falconetto (probabilmente fornito da Alfonso I d'Este), che gli procurò una gravissima ferita. Trasportato a Mantova, l'inarrestabile cancrena nel giro di pochi giorni lo portò alla morte il 30 novembre 1526.
- 7 Sustinente —
- 8 Serravalle a Po —
- 9 Ostiglia —
- 10 Villimpenta — È il centro più importante per la coltivazione del riso. Il paese ha origini remote e numerosi ritrovamenti archeologici fanno risalite l'insediamento al Neolitico e nell'Età del Bronzo. La più antica citazione risale al 1047 e parla di un castellum in Villapicta di proprietà dell'abbazia di San Zeno di Verona, a loro donata dall'imperatore Enrico III. Villimpenta fu ceduta al controllo dei veronesi sino al 1243, quando i mantovani si riappropriarono della zona, imprigionando anche i fiancheggiatori di Ezzelino da Romano. Nel XIV secolo passò sotto gli Scaligeri, i Visconti e nel 1391 definitivamente sotto i Gonzaga con Francesco I Gonzaga, signore di Mantova, che acquistò da Gian Galeazzo Visconti la zona comprendente anche il borgo e l'antico castello. I Gonzaga governarono sino al 1708, anno della loro caduta.
- 11 Castel d'Ario — Sito a circa 19 chilometri ad est da Mantova, è il paese natale di Tazio Nuvolari, pilota automobilistico e motociclistico di fama internazionale. L'evento tradizionale più conosciuto di Castel d'Ario è "la bigolada", che consiste nella distribuzione di bigoi con le sardele, cioè spaghetti fatti col torchio a pressione, con acciughe salate. La manifestazione si svolge il primo giorno di quaresima fin dal XIX secolo. Fonti storiche ne fanno risalire la nascita all'anno 1873 se non alla data del 7 marzo 1848. Il castello è un'antica roccaforte risalente al X secolo che conserva inalterato l'originario impianto urbanistico, oltre ad alcuni edifici e opere difensive, tra cui le cinque torri.
- 12 Castelbelforte —
- 13 Castiglione Mantovano — Da vedere il castello, dificato su un rilievo naturale sull'antica via che collegava Mantova a Verona, presenta una pianta quadrata circondata da mura merlate e da otto torri quadrilatere. Agli inizi del XIII secolo venne distrutto dai veronesi ed in seguito ricostruito. I Gonzaga, nella lunga storia, lo riadattarono rinforzandolo più volte. Nel 1630 venne saccheggiato e parzialmente distrutto dai lanzichenecchi. All'interno della fortificazione sono presenti due case coloniche e un edificio del XVI secolo. Ancora oggi è parzialmente presente il fossato che circondava le mura.
- 14 Pozzolo —
- 15 Massimbona — L'importanza del borgo nel corso dei secoli è legata alla presenza di due elementi peculiari del suo paesaggio: la via Postumia, risalente all'epoca romana, che, di passaggio nella frazione, rappresentava un collegamento fondamentale tra le città di Mantova e Verona, favorendo soprattutto il passaggio di mercanti e pellegrini, e il fiume Mincio, che qui ristagna formando una sorta di guado, e che favorì la costruzione di un mulino.
- 16 Marmirolo —
- 17 Riserva naturale Bosco Fontana — I primi cenni storici che citano il Bosco Fontana risalgono al Trecento. Tra il XII ed il XIII secolo i Gonzaga, futuri signori di Mantova, vengono in possesso di una vasta tenuta tra il Mincio, Goito e Marmirolo, che allora era ricoperta da una vasta e fitta foresta e ricchissima di selvaggina e la trasformano in una grande riserva di caccia. Ai Gonzaga si deve l'iniziativa primaria di quei vincoli protezionistici che hanno portato fino a noi, attraverso le mille e una vicissitudini succedutesi nel corso dei secoli, di questo intatto angolo naturale della pianura padana. Pur essendo un biotopo con caratteristiche ben precise di foresta planiziaria, il Bosco Fontana presenta al suo interno alcuni microsistemi che ne arricchiscono le caratteristiche ambientali e ne aumentano le diversità botaniche.
- 18 Porto Mantovano —
Ritorno
modificaPrendere l'Autostrada del Brennero A22 al casello di Mantova nord.
Sicurezza
modificaNei dintorni
modificaEscursioni
modifica- Lago di Garda — È uno dei grandi laghi lombardi; la sponda orientale è veneta, la punta a nord è trentina. Meta di turismo climatico fin dall'Ottocento, ogni paese rivierasco vive e si sviluppa con il turismo. Mete principali sono Sirmione, Desenzano del Garda, Salò, Riva del Garda, Garda, Peschiera del Garda.
Itinerari
modifica- Nelle terre dei Gonzaga — Un itinerario alla scoperta di quelle che furono le antiche capitali dello stato gonzaghesco.