San Giovanni del Dosso
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San Giovanni del Dosso
Sito istituzionale

San Giovanni del Dosso è un centro della Lombardia.

Da sapere

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Cenni geografici

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Centro agricolo dell'Oltrepò mantovano dista 41 km da Mantova, 42 da Modena, 51 da Ferrara.

Cenni storici

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L'abbondanza di reperti romani ci testimonia la presenza di diffusi insediamenti fin dall'antichità: un pozzo di epoca romana, vasellame, resti di abitazioni, tutti reperti conservati ora presso il Museo Archeologico nazionale di Mantova. Area paludosa, con zone più alte che sorgevano dall'acqua (i dossi), San Giovanni si formò propria su una zona di terreno più elevata e si chiamò a lungo Dosso o Dosso della Scaffa. San Giovanni del Dosso fu frazione di Quistello; ottenne l'indipendenza nel 1933.

Terremoto del 2012

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Nel gennaio 2012 e nel successivo mese di maggio 2012 forti scosse di terremoto hanno colpito una vasta area dell'Emilia danneggiando seriamente numerosi centri della Pianura padana emiliana fra l'autostrada del Sole e il corso del Po, nelle aree di Modena soprattutto e delle confinanti zone ferraresi e reggiane, interessando anche l'Oltrepò mantovano, appartenente alla Lombardia ma orograficamente parte dell'Emilia. Il sisma, che in Emilia è costato anche numerose vittime, nell'Oltrepò ha colpito i centri storici di numerose città causando crolli, cedimenti e lesioni in chiese e in antichi monumenti e lesionandone numerosi altri. I centri più colpiti sono stati Moglia, Pegognaga, San Giacomo delle Segnate, Poggio Rusco, Quistello, Gonzaga, San Giovanni del Dosso.

Come orientarsi

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Mappa a tutto schermo San Giovanni del Dosso


Come arrivare

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In aereo

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In auto

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I caselli autostradali più vicini sono:

  • Casello autostradale di Mantova sud sull'Autostrada del Brennero a 24 km.


  • Casello di Modena nord per l'autostrada del Sole a 40 km.


Strada Statale 12
Strada Statale 12
Strada Statale 496
Strada Statale 496
  • È interessato dalla strada provinciale 496 Virgiliana Mantova - Ferrara

In treno

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Stazione ferroviaria a Poggio Rusco, interessata da due importanti direttrici ferroviarie:


Come spostarsi

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Cosa vedere

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  • Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista. L'edificio è stato costruito nel 1616 su preesistenze che si collegano alla Contessa Matilde di Canossa, che in zona fu prodiga nel finanziare la costruzione di pievi e monasteri. Molti sono i rifacimenti che la chiesa ha avuto nel corso dei secoli, dall'epoca barocca all'Ottocento. La facciata è movimentata da lesene e colonne ed è ripartita in corpo centrale e due corpi laterali più bassi. Conserva un grande quadro opera di Giuseppe bazzani, il Battesimo di Gesù datato 1737.
    Il forte sisma del 2012 ha danneggiato in modo cospicuo la chiesa, che ha subito il crollo del frontone della facciata, oltre a parti della volta nella navata.


Eventi e feste

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  • Sagra. prima domenica di luglio.
  • Presepiari. in dicembre e gennaio.


Cosa fare

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Acquisti

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Come divertirsi

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Dove mangiare

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Prezzi modici

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Dove alloggiare

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Sicurezza

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Farmacia


Come restare in contatto

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Nei dintorni

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  • Carpi Capitale dei Pio, vanta un centro storico monumentale di prim'ordine. Alla ricchezza storica ha affiancato una florida attività produttiva tessile supportata da una forte tradizione commerciale. Il terremoto del 2012 l'ha ferita, ma non ha vinto la tenacia della sua popolazione che sta lavorando per ripristinare quanto è stato danneggiato
  • Mirandola Giovanni Pico della Mirandola è il più famoso e proverbiale personaggio della casata che signoreggiò la città per quattro secoli, dal 1311 al 1711. La sua zona monumentale è stata gravemente danneggiata dal terremoto del 2012, che ha seriamente compromesso anche le attività produttive.
  • Pieve di Coriano La Pieve del paese è una delle tante che Matilde di Canossa fece erigere nei propri vastissimi possedimenti. Notevoli i resti di affreschi; stupefacente lo slancio dell'alto campanile.
  • San Benedetto Po L'Abbazia del Polirone perpetua il ricordo di Matilde di Canossa, la Gran Contessa che legò alla sua fama il nome del paese. La maestosità e la bellezza della chiesa e delle strutture conventuali, unite all'ampio respiro della piazza, ne fanno una meta di grande interesse.
  • Revere Il Palazzo ducale gonzaghesco ricorda che, dopo le numerose tracce che in queste terre ha lasciato la contessa Matilde con le Pievi, i Gonzaga tennero per molti secoli l'Oltrepò e in ciascuno dei suoi paesi intervennero a disegnarne l'urbanistica, dotandoli ora di palazzi, ora di ville di piacere, ora di fortificazioni

Itinerari

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  • Nelle terre dei Gonzaga Un itinerario attraverso i centri, grandi e piccoli, che furono capitali dei rami Gonzaga cadetti: principati, marchesati, ducati che, all'interno della compagine statale mantovana, godevano di una vera e propria indipendenza, spesso battevano moneta e tenevano corti raffinate che rivaleggiavano con quella mantovana, abbellivano i propri centri urbani dotandoli di eleganti architetture – chiese, piazze, palazzi, mura, torri - e di caratteristici scorci urbani come i tipici portici gonzagheschi.
  • Strada del riso L'itinerario - da effettuare in particolare da maggio a settembre - percorre, tra fiumi e canali, il territorio mantovano dedito alla coltivazione del riso.


Altri progetti

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