Montenero Val Cocchiara | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Molise | |
Territorio | Appennino molisano | |
Altitudine | 893 m s.l.m. | |
Abitanti | 538 (2015) | |
Nome abitanti | Monteneresi | |
Prefisso tel | +39 0865 | |
CAP | 86080 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Clemente (seconda domenica di agosto) | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Montenero Val Cocchiara è un centro del Molise.
Da sapere
modificaFino al XV secolo è stato parte integrante del Giustizierato d'Abruzzo e dell'Abruzzo Citeriore.
Cenni geografici
modificaÈ un centro agricolo dell'Isernino sull'Appennino molisano nell'alto bacino del Volturno. Confina con l'Abruzzo ed è situato in un paesaggio arido, quasi carsico, su un importante colle che si affaccia sulla vallata detta il Pantano.
Cenni storici
modificaIl paese in origine si chiamava "Mons Nigro"e viene citato nel Chronicon Volturnense nel 975 come appartenenza dell'abbazia di San Vincenzo al Volturno. Successivamente nel 1039 fu sottratto all'abbazia dai feroci conti Borrello insieme a Malacocchiara che era nelle sue vicinanze a circa 3 miglia,oggi di difficile individuazione. Nel 1045 fu restituito ai monaci e nessuna notizia se ne ha fino al 12 marzo 1166, quando un certo Jonathas de Mala Cuclaria è presente a Belmonte del Sannio per la sottoscrizione di una donazione fatta con il consenso di Oderisius filius Borrelli. La prima notizia concreta sulla esistenza di una chiesa e della relativa parrocchia si ricava da una pergamena che Papa Lucio III inviò nel 1182 a Rainaldo, vescovo di Isernia, dove per la prima volta appare il nome attuale del paese: in Monte Nigro plebem S. Mariae.
In epoca contemporanea il paese nel 1943, durante la seconda guerra mondiale, fu occupato dai Tedeschi che con i collegamenti da Monte Curvale e da Monte Marrone ne fecero un ponte di comunicazione tra Montecassino e l'alto Sangro. Durante tutto il periodo di occupazione la maggior parte degli abitanti dovette abbandonare le proprie case e rifugiarsi sulle montagne limitrofe per evitare la deportazione in Germania.
Come orientarsi
modificaLa parte alta di Montenero Val Cocchiara sembra saper resistere alle violenze urbanistiche che caratterizzano molti paesi circostanti. Anzi, girando per i vari borghi come quello pittoresco del Colle (dove forse era l'antico castello), dai portali, loggette e balconi settecenteschi, si ha l'impressione che una gran quantità di persone, anche straniere, abbiano deciso di fare di Montenero una specie di rifugio tranquillo, conservando ed esaltando le sue caratteristiche ambientali.
Come arrivare
modificaIn aereo
modifica- Aeroporto di Fiumicino Roma (FCO), Via dell' Aeroporto di Fiumicino, 320, ☎ +39 06 65951.
- Aeroporto di Capodichino Napoli (NAP), Viale F. Ruffo di Calabria, 80144 Napoli NA, ☎ +39 081 7896111.
- Aeroporto di Pescara (Aeroporto internazionale d'Abruzzo), Via Tiburtina Km 229,100, ☎ +39 085 4324201.
In auto
modifica- da nord seguire la direzione Roma, prendere l'autostrada A 25, uscire in direzione Bussi/Popoli, seguire le indicazioni per L'Aquila (A 24), continuare sulla SS 17 fino al bivio di Montenero (SP 10).
- da sud seguire la direzione Pescara, continuare sull'autostrada A16, seguire la direzione Benevento, a Benevento continuare sulla SS 88, uscire a Campobasso, prendere la SS 87 (strada statale Bifernina) in direzione di Campobasso/Isernia, continuare sulla SS 17, seguire la direzione L'Aquila/Roccaraso, proseguire seguendo indicazioni per Montenero (SP 10).
- da nord uscire a San Vittore, seguire la direzione Venafro sulla SS 6, a Venafro continuare sulla SS 85, seguire la direzione Montaquila/Roccaraso, svoltare sulla SS 158 in direzione di Roccaraso, prendere SS 652, continuare sulla SS 17 in direzione L'Aquila/Roccaraso, proseguire seguendo indicazioni per Montenero (SP 10).
- da sud uscire al casello di Caianello, seguire le indicazioni per Isernia, SS 85, seguire la direzione Montaquila/Roccaraso, svoltare sulla SS 158 in direzione di Roccaraso, prendere SS 652, continuare sulla SS 17 in direzione L'Aquila/Roccaraso, proseguire seguendo indicazioni per Montenero (SP 10).
In treno
modifica- Stazione ferroviaria di Isernia dove si incrociano le linee:
- Termoli - Campobasso - Isernia
- Roma- Isernia - Campobasso
- Napoli- Isernia- Campobasso
- Collegamenti per Pettoranello in autobus.
In autobus
modificaCome spostarsi
modificaCosa vedere
modifica- 1 Chiesa di Santa Maria di Loreto. Fu costruita in epoca medievale e rimodellata in epoca rinascimentale. Esempio è la facciata e il portale con cornice classicheggiante. Il campanile è una torre singolare con due archi sulla facciata principale e posteriore per le campane. Il tetto è abbellito da cuspide.
Anche l'interno è rinascimentale con stucchi bianchi. - Palazzo ducale. Il palazzo passò nelle mani aragonesi (XV secolo) dopo l'abbandono degli Angioini costruttori. Fino al XVIII secolo fu dei Carafa, dei Sangro e dei Caracciolo.
Si tratta di una struttura a forma rettangolare, residenza signorile oggi, con tracce medievali nell'arco che sovrasta la via di accesso, e nelle piccole logge poste sopra l'arco stesso.
Un secondo loggiato è visibile con arcate a tutto sesto.
Siti di interesse ambientale
modifica- Pantano. Il Pantano della Zittola fa parte di un sistema di aree umide dell'alto Molise importante per la sosta e lo svernamento dell'avifauna. Viene formato dalle grandi piogge e sorgenti sotterranee che inondano 440 ettari di palude a partire dal mese di ottobre fino a maggio, ed è destinato dai cittadini monteneresi alla produzione di foraggio, al pascolo bovino ed equino. Il Cavallo Pentro è una razza equina originaria di questa zona
Eventi e feste
modificaCosa fare
modificaAcquisti
modificaCome divertirsi
modificaDove mangiare
modificaDove alloggiare
modificaSicurezza
modificaCome restare in contatto
modificaPoste
modifica- 2 , Via Maria Regina, 12, ☎ +39 0865 840108.
Nei dintorni
modifica- Castel di Sangro — Fu città romana, poi feudo dei Borrello; i ruderi del castello medievale e le vicine mura megalitiche testimoniano la passata grandezza della porta d'Abruzzo.
- Isernia — Tra i primi insediamenti paleolitici documentati d'Europa, fu poi fiorente città sannita, capitale della Lega Italica, in seguito Municipium romano. Il suo millenario passato le ha lasciato un importante patrimonio monumentale che si estende fino all'epoca preromana, oltre ad importantissimi reperti della preistoria.
Itinerari
modifica- Castelli della provincia di Isernia — Sono numerosi i manieri dell'Appennino molisano nei paesi dell'Alto Molise, dell'Isernino e del Venafrano. Alcuni sono diroccati per vicende belliche o per terremoti; altri sono stati recuperati; molti hanno aspetto militaresco, con poche o nessuna evoluzione architettonica esteriore di trasformazione in dimora signorile.
Altri progetti
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