arcipelago nell'oceano Atlantico e regione autonoma del Portogallo
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Azzorre
L'isola di Pico vista da Fajã Grande sull'isola di São Jorge.
Localizzazione
Azzorre - Localizzazione
Stemma e Bandiera
Azzorre - Stemma
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Azzorre - Bandiera
Azzorre - Bandiera
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Sito del turismo
Sito istituzionale

Azzorre (in portoghese "Açores") è il nome di un arcipelago dell'oceano Atlantico settentrionale. L'arcipelago costituisce una regione amministrativa del Portogallo a statuto autonomo.

Da sapere

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Miradouro dal Pico di Velha, Rosais, sull'isola di São Jorge

Le Azzorre sono isole di origine vulcanica coperte da una vegetazione lussureggiante che ben si adattano a quanti amano vacanze all'insegna del relax.

Esse non sono mai state raggiunte dal turismo di massa ed anzi negli ultimi anni il numero dei turisti che visita l'arcipelago si è drasticamente ridotto.

Infatti la crisi economica si è abbattuta in modo pesante sull'economia azzorriana ed, in particolare, sul settore delle vacanze e vari progetti volti allo sviluppo turistico dell'arcipelago che avevano preso il via all'inizio degli anni 2000 sono naufragati. Lo stato di abbandono della struttura del Casinò di Ponta Delgada e dell'annesso centro commerciale, la cui costruzione sul lungomare della città è stata interrotta alcuni anni fa e il cui scheletro degradato è rimasto sulla via più "turistica" di tutto l'arcipelago ha assunto un valore simbolico dello stato attuale dell'economia.

Negli ultimi tempi numerosi alberghi hanno dovuto chiudere o ridurre l'apertura da annuale a stagionale ed anche molti ristoranti hanno cessato l'attività.


L'arcipelago comunque offre varie possibilità di attività, dalla pesca d'alto mare all'avvistamento di balene e delfini, ma lo sport principe è costituito dalle passeggiate a piedi o a cavallo su sentieri e mulattiere con panorami spettacolari su coste alte o in un entroterra sparso di laghi bucolici di natura vulcanica. Una buona fonte di informazioni per gli appassionati di trekking è il sito trails-azores.com

Cenni geografici

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Le nove isole si estendono per più di 600 km nel cuore dell'Oceano Atlantico settentrionale, le isole Azzorre sono equidistanti dalle coste del Portogallo e da quelle di Terranova (Canada). Tra i due estremi intercorrono distanze minime di 1.400 e 1.800 km rispettivamente. L'isola di Madera è la terra più vicina (a circa 900 km a sud est). Il punto più a occidente di quest'area si trova a circa 3000 chilometri dal Nord America.

Corvo, l'isola più settentrionale dell'arcipelago, si trova ad una latitudine di +39° 41', all'incirca la stessa di Cosenza mentre Santa Maria, la più meridionale è posta alla latitudine di +36° 58', quanto la città di Siracusa. Le isole Azzorre fanno parte della Macaronesia.

Quando andare

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L'uragano Gordon ripreso dal satellite il 18 agosto 2012

Il periodo dal 15 luglio fino al 6-7 di agosto è forse il più indicato per una visita alle Azzorre. "Forse" perché anche questo lasso di tempo non è esente da giornate di piogge. Tra agosto e settembre le temperature delle acque oceaniche sono ai loro massimi annuali rendendo piacevole la balneazione. Sarebbero dunque bei mesi ma occorre essere consapevoli del rischio di incappare in uragani di origine tropicale o subtropicale che raggiungono a volte l'arcipelago da ferragosto in poi. Finora (anno 2012) si sono abbattuti sulle Azzorre 11 uragani. L'ultimo, denominato uragano Gordon, toccò l'isola di Santa Maria il 20 agosto 2012. Se non sono gli uragani a visitare le Azzorre ci pensano i cicloni che assumono spesso la forma di tifoni. I primi di ottobre del 2009 si originò al largo delle coste meridionali dell'Irlanda il ciclone extratropicale Grace (fatto assai raro) che si scatenò sulle Azzorre il 4 ottobre, proprio quando era bello gonfio. L'autunno è dunque una stagione non indicata per un viaggio. Anche inverno e primavera sono da escludere in quanto le temperature, pur miti rispetto ai controvalori dell'Europa mediterranea, non sono così elevate da permettere la balneazione e attività all'aria aperta. Inoltre è proprio d'inverno che le piogge, ben distribuite su tutto l'arco dell'anno, raggiungono il loro apice (più di 20 giorni piovosi).

Oltre le piogge frequenti e abbondanti vanno segnalati, come nemici di chi intende visitare l'arcipelago, i venti che soffiano impetuosi in ogni stagione. Gli alisei provenienti da nord est spazzano le coste esposte come comprovato dalla rarefazione degli insediamenti umani e dall'abbondanza di vecchi mulini a vento, assenti sulle coste meridionali.

Le escursioni termiche annuali non sono rilevanti e il termometro oscilla mediamente tra i 14° di gennaio e i 25° di agosto.

Il tasso medio annuale di umidità si aggira sul 75%. I mesi meno piovosi sono giugno, luglio e agosto mentre gennaio e novembre concentrano il maggior numero di precipitazioni.

Esistono differenze climatiche tra le varie isole. Santa Maria, la più orientale dell'arcipelago, è quella che gode di maggior insolazione mentre le più occidentali (Flores e Corvo) sono caratterizzate da cieli coperti anche durante la bella stagione.

Cenni storici

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L'arcipelago era disabitato quando vi sbarcarono i Portoghesi nel 1427. Negli anni successivi ebbe inizio la colonizzazione che comportò la distruzione del patrimonio boschivo per far posto a culture cerealicole e pascoli. I cedri presenti alle altitudini maggiori furono abbattuti per la costruzione di galeoni e oggi sono considerati estinti. Le Azzorre costituirono uno scalo intermedio per le spedizioni esplorative nel Nuovo Mondo: nel 1493 Cristoforo Colombo approdò a Praia dos Anjos sull'isola di Santa Maria di ritorno dal suo primo viaggio in America.

Tra i primi coloni numerosi furono i Fiamminghi che conservarono per circa un secolo la loro lingua e le loro tradizioni dopodiché furono assorbiti dalla comunità portoghese e del loro passato non rimane traccia se non in alcuni toponimi (villaggio di Flamengos, sull'isola di Flores)

Il capoluogo delle Azzorre fu inizialmente Vila Franca do Campo nell'isola di São Miguel. Distrutta da un violento terremoto il 22 ottobre del 1522 fu soppiantata nel suo ruolo di capitale dalla vicina Ponta Delgada che nel 1546 fu elevata al rango di città per decreto del re Giovanni III del Portogallo.

Nei secoli XVII e XVIII le Azzorre subirono ripetute incursioni di pirati di varia nazionalità. Alcuni non esitarono ad attaccare l'isola di São Jorge, altri presero l'abitudine di nascondersi nelle grotte di Flores in attesa di dare l'arrembaggio ai galeoni di passaggio e di impadronirsi del loro carico. Altri ancora furono bene accolti nella remota Corvo dalla sparuta comunità locale con la quale strinsero una sorta di sodalizio.

Monumento al baleniere - São Roque, isola di Pico

Scongiurato il pericolo delle incursioni corsare grazie alla scoperta del vapore, fu la volta delle baleniere americane a far visita alle Azzorre, per fortuna con propositi più miti. L'intento dei capitani era infatti quello di reclutare giovani da addestrare per la caccia alla balena con l'arpione. Molti di questi giovani preferirono stabilirsi nel Nuovo Mondo ma alcuni fecero ritorno alle loro terre d'origine mettendosi in proprio e avviando una lucrativa attività di caccia alla balena terminata intorno al 1980 in quanto contraria alle norme dell'Unione Europea. Questo passato è oggi relegato in alcuni musei di Pico.

Sia durante la I che la II guerra mondiale gli Americani installarono basi militari sull'arcipelago. Dal 1975 le Azzorre costituiscono una regione autonoma nell'ambito del Portogallo.

Lingue parlate

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Il portoghese parlato nelle Azzorre differisce alquanto da quello della terraferma tanto è vero che i vacanzieri di Lisbona e Porto a volte stentano a capire gli isolani.

Territori e mete turistiche

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La scogliera di Serra Branca sull'isola di Graciosa (Azzorre)
il cratere guilherme sull'isola di Terceira
Morro de Velas sull'isola di São Jorge
Pico vista da São Jorge
Posizione dell'arcipelago rispetto alle coste iberiche e nord africane

Le nove isole dell'arcipelago sono generalmente ripartite in tre gruppi come riportato di seguito:

Il gruppo centrale dell'arcipelago delle Azzorre

Gruppo centrale

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Al gruppo centrale delle Azzorre appartengono le cinque isole illustrate nell'immagine a fianco ed elencate di seguito in senso orario, partendo dalla più settentrionale:

  • Graciosa (Azzorre) L'isola più settentrionale del gruppo centrale presenta coste rocciose e alquanto scoscese. I suoi centri principali sono il capoluogo Santa Cruz di 5.000 abitanti e Praia (Sao Mateus) ma quello più turistico è il minuscolo villaggio di Carapacho in una baia riparata dell'estremità sud e con sorgenti d'acqua calda sfruttate per trattamenti termali.
  • Terceira Se si è interessati agli aspetti folcloristici o ai risvolti mondani della vacanza non c'è indirizzo migliore di Terceira, l'isola più vivace dell'arcipelago. Maggiore città è Angra do Heroísmo, capitale storica delle Azzorre ed oggi sede del potere giudiziario. Dal 1983 il centro storico di Angra figura nella lista dei Patrimoni Mondiali dell'Umanità. Su un golfo della costa orientale sta Praia da Vitória, città di 25.000 abitanti e con un denso programma di festival nel mese di agosto (festas da Praia ).
  • São Jorge "Ilha de São Jorge" presenta una forma stretta e allungata (54 x 8 km) ma è anch'essa di origine vulcanica. Presenta coste a falesia eccezionalmente alte e fortemente erose dagli agenti marini. In parte franate, i detriti delle falesie hanno dato forma a riva a piccole estensioni pianeggianti tramutate dagli isolani in orti e campi coltivati detti in Portoghese "Fajas".
  • Pico Grazie ai suoi magnifici paesaggi, Pico è molto apprezzata dai turisti. L'isola è dominata dall'omonimo monte ("Ponta do Pico" in portoghese), un vulcano dalla silhouette accattivante che fa pensare a una mitica dimora degli dei grazie anche alle nuvole che spesso ne contornano la cima. L'ultima eruzione del vulcano fu registrata nel dicembre del 1720. Le colate laviche raggiunsero la costa ove furono modellate dall'impeto dell'oceano assumendo forme fantasiose. I campi di lava di Pico sono detti in portoghese con una parola molto azzeccata: "Mistérios" (Mistérios da Prainha, Mistérios de Santa Luzia, Mistérios de Soldão, etc.). Ponta da Pico raggiunge i 2.351 m. ma la parte sommersa si eleva per più di 2.500 m dal fondo dell'oceano. È la maggior vetta delle Azzorre ma anche del Portogallo. Pico vanta anche una ricca tradizione. L'isola fu un centro di caccia alle balene fino al 1980. Inoltre i suoi vigneti realizzati sui campi di lava producono vini pregiati che furono apprezzati finanche presso la corte degli zar. Nel 2004 i vigneti sui campi lavici della costa di Pico furono inseriti nella lista dei Patrimoni Mondiali dell'Umanità (Paesaggio della cultura vinicola dell'isola Pico).
  • Faial Separata da Pico da un canale marino di appena 8 km, Faial è un'altra isola che riscuote l'interesse turistico. Pico e Faial sono facilmente abbinabili grazie all'andirivieni di traghetti in funzione tutto l'anno (tempo permettendo) sul canale che le separa. Capoluogo isolano è Horta, dove ha sede il parlamento regionale. La città è adagiata su un profondo golfo che costituisce il miglior approdo naturale delle Azzorre. La marina di Horta è stracolma di lussuosi yacht che vi giungono dalle coste della Cornovaglia dirette per lo più ai Caraibi.


Panorama dei dintorni di Horta, capoluogo di Faial

Gruppo orientale

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Paesaggi dell'isola di São Miguel
Tratto di costa dell'isola di Santa Maria

A sud est del gruppo centrale stanno le isole seguenti:

  • São Miguel Grazie al suo aeroporto internazionale, São Miguel è l'isola più visitata dell'arcipelago ma anche senza di questo São Miguel meriterebbe ugualmente una visita. Vanta paesaggi eccezionali, intramezzati da idilliaci laghi che occupano crateri di vulcani spenti. Il suo capoluogo è Ponta Delgada, maggior centro urbano dell'arcipelago e sede del potere esecutivo della regione autonoma della Azzorre.
  • Santa Maria Situata 100 km a sud di São Miguel, la piccola isola di Santa Maria è la più orientale dell'arcipelago e anche la più meridionale. Quasi certamente fu la prima delle Azzorre su cui pose piede un esploratore europeo, la prima ad essere colonizzata e anche la prima ad affiorare dagli abissi dell'oceano come dimostrato dall'età di alcuni fossili e anche dall'essenza di attività sismica e vulcanica. Nonostante questi primati, la più vecchia delle Azzorre non esercita grande fascino su aspiranti visitatori.

Gruppo occidentale

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Golfo di Algoa nell'isola di Flores
Corvo vista da Flores

A nord ovest del gruppo centrale stanno invece le due isole riportate di seguito:

  • Flores La più occidentale dell'arcipelago è un'isola ancora fuori dalle rotte battute dal turismo di massa. Nonostante le dimensioni non grandi (più piccola dell'isola d'Elba) Flores è un compendio di quanto offrono le altre Azzorre. Coste a falesie ove si aprono ampie grotte marine, un tempo covo di pirati e dei loro navigli e un entroterra sparso di crateri (sette per l'esattezza) tutti occupati da magnifici laghi. Trae il nome (Isola dei fiori) dall'abbondanza di ortensie che ne ricoprono le coste alte e scoscese, la cui fioritura impressionò i primi coloni europei. Flores è soprannominata a volte "isola delle cascate", formate dai suoi brevi ma impetuosi corsi d'acqua nel superare i forti dislivelli di terreno. Le più belle si trovano intorno al villaggio costiero di Fajã Grande, considerato il più occidentale degli insediamenti europei. Il punto geografico più occidentale d'Europa è invece "Ilhéu do Monchique", un isolotto qualche miglio nautico al largo di Fajã Grande.
  • Corvo La più piccola delle Azzorre è un'isola remota solitamente oggetto di escursioni di un giorno o due da Flores, posta 25 km più a sud. Le infrastrutture turistiche di Corvo sono ridotte al lumicino. Mancano servizi d'autobus e taxi. Non esistono alberghi ma è possibile soggiornare presso privati a Vila Nova, l'unico villaggio di Corvo o piantare le tende (gratis) nel vicino campeggio, dotato di servizi essenziali. Il nord dell'isola è occupato per intero dal cratere di un vulcano estinto che costituisce la maggiore attrazione di Corvo. Le possibilità di balneazione sono limitate ai paraggi di Porto da Casa, lo scalo di Vila Nova.


Come arrivare

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In aereo

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L'aeroporto internazionale Juan Pablo II (IATA: PDL) è a Ponta Delgada. Voli di linea e charter sono operati dalle seguenti compagnie:

Non esistono ad oggi voli diretti dall'Italia.

In nave

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Quelle portoghesi (Azzorre e Madeira) sono le uniche facenti parte di paesi dell'Unione Europea sprovviste di collegamento navale per passeggeri. Da anni si discute se e come istituire un collegamento con traghetto, ma non se ne è mai fatto nulla e niente lascia prevedere che le cose cambino nel futuro.

Come spostarsi

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In aereo

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SATA Air Açores è la compagnia locale che provvede ai voli domestici. Ogni isola è dotata di aeroporto. Se la pista aeroportuale è stretta (come a Corvo), i voli sono effettuati da piccoli aerei con disponibilità limitata di posti per cui in alta stagione dovranno essere prenotati con un certo anticipo.

DHC8-Q400 della SATA Air Açores ripreso nel 2010 mentre decolla dall'aeroporto di Horta (Faial)

Gli altri aeroporti delle Azzorre sono i seguenti:

  • Aeroporto de Lajes (IATA: TER)
  • Aeroporto de Horta (IATA: HOR)
  • Aeroporto de Santa María (IATA: SMA)
  • Aeroporto de Corvo (IATA: CVU)
  • Aeroporto de Flores (IATA: FLW)
  • Aeroporto de Graciosa (IATA: GRW)
  • Aeroporto de Pico (IATA: PIX)
  • Aeroporto de São Jorge (IATA: SJZ)

In auto

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Un'auto a noleggio può far comodo sull'isola di Sao Miguel in considerazione delle sue dimensioni di gran lunga maggiori rispetto a tutte le altre. È preferibile prenotare l'auto in anticipo sul web perché le agenzie non sono molte e d'estate le vetture si esauriscono in fretta. Tra le compagnie che troverete all'aeroporto di Ponta Delgada la Hertz e le locali Autatlantis e "Ilha Verde" con una buona rete di agenzie.

Sulle altre isole è sufficiente ingaggiare un taxi per un'intera giornata o anche mezza (contrattando il prezzo in anticipo, ovviamente). Ricorrere a un taxi piuttosto che a un'auto a noleggio presenta i suoi vantaggi. I conducenti sono in genere cordiali, conoscono bene la loro terra e vi faranno spontaneamente da guida consigliandovi sui migliori posti da visitare, sui ristoranti e sugli alloggi. Quasi nessuno parla l'italiano ma il portoghese anche nella sua variante delle Azzorre dopo il primo impatto risulta comprensibile anche a chi ne è a digiuno. Da osservare che alcuni conducenti, fiutato il business, propongono oggi giri turistici a bordo dei loro pulmini

"Express Santorini" allo scalo di Vila do Porto, isola di Santa Maria

In nave

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Le isole del gruppo centrale sono collegate tra loro da un servizio di traghetti gestito dalla Atlânticoline. D'inverno rimangono in funzione solo i traghetti che fanno la spola tra Madalena (Pico) e Horta (Faial).

In autobus

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Ad eccezione di Corvo ogni isola ha un servizio di autolinee che provvede a collegare tra loro i centri più importanti. In alternativa si può fare assegnamento sui taxi, abbastanza numerosi.

Cosa vedere

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Eventi e feste

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Statua del Santo Cristo dos Milagres portata in processione per le strade di Vila do Porto sull'isola di Santa Maria
Processione ad Angra do Heroísmo
Celebrazione della nascita di Gesù nella Gruta do Natal ad Angra do Heroísmo

Le feste religiose sono ancora molto sentite. Pasqua in particolare ma anche i giorni delle feste patronali vedono un grande afflusso di devoti. La festa del Santo Spirito (Festa do Espírito Santo) è celebrata con particolare solennità ovunque. Ricorre la 7^ domenica dopo Pentecoste. La festa di "Santo Cristo dos Milagres" (Cristo dei Miracoli) ricorre la quinta domenica dopo Pentecoste. Un'immagine sacra in legno scolpito rappresentante "Ecce Homo", un episodio del martirio di Gesù, è portata in processione dal Convento da Esperança, ove è custodita, per le strade di Ponta Delgada, sull'isola di São Miguel. Alle celebrazioni partecipano migliaia di persone, anche emigrati all'estero per i quali la festa rappresenta un'occasione per far ritorno alla loro terra d'origine.

Cosa fare

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Immersioni
Surf
Cascata da Faja, lungo il sentiero turistico nella Serra do Topo, isola di São Jorge
Esemplare di balena azzurra avvistato nelle acque di Pico


Spettacoli

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Ragazzo di Terceira tenta di raccogliere la corda per ricondurre un toro sul percorso prestabilito
Balli popolari a Terceira
Terceira - Tourada a corda

Spettacolo tradizionale di Terceira è "Tourada à corda" o "corrida de touros à corda" (tauromachia con corda), le cui caratteristiche sono peculiari dell'arcipelago e non trovano riscontro altrove. La tradizione vuole che 4 tori con una lunga corda al collo vengano lasciati liberi per le strade dei centri urbani. La corda serve a controllare che i tori non devino dal percorso stabilito. In genere se ne incaricano spontaneamente ragazzi del pubblico ma altri con maggior esperienza vigilano da vicino che tutto vada bene. Questo non è spesso sufficiente a prevenire incidenti e alcune persone finiscono regolarmente in ospedale.

La prima "tourada à corda" di cui si abbia notizia risale al 1622 e per decreto delle autorità di Terceira fu ricompresa tra i festeggiamenti che seguirono la canonizzazione dei santi Francesco Saverio e Ignazio di Loyola. Oggi le corride ricorrono nei mesi estivi e sono seguite con maggior fervore a Terceira

A tavola

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Formaggio di Pico
Cozido messo a cuocere nella terra vulcanica di Furnas, sull'isola di São Miguel
  • pequeno almoço: colazione
  • almoço: pranzo
  • jantar: cena


Bevande

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Museo del vino a S. Roque, isola di Pico
Filari di vigna a Pico

"Vinho do Pico" (Vino di Pico) è il più famoso dei vini delle Azzorre. La varietà "Verdelho" è la più apprezzata ma non mancano vini bianchi e rossi. Come in altre isole della Macaronesia, la coltura della vigna fu introdotta sull'isola di Pico da frati francescani. I primi viticci appartenevano al verdicchio di origine cretese e, secondo la tradizione, furono importati dalla Sicilia.

Sul finire del XVIII secolo il verdelho acquisì fama internazionale e veniva esportato in alcuni paesi nord europei e in Russia. Le cantine private degli zar contenevano numerose bottiglie di vino di Pico.

I vigneti allignano sui campi di lava (Misterios), sul mare e nell'interno fino ad un'altitudine massima di 100 m. Sono piantati direttamente nelle fenditure della roccia basaltica e sono protetti dai venti da un reticolo di muretti a secco con piccoli vani che accolgono pochi ceppi, spesso non più di uno. Il paesaggio dei vigneti di Pico sui campi di lava è unico nel suo genere e nel 2004 è stato classificato come Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Troverete maggiori informazioni sul sito ufficiale della cooperativa.

Infrastrutture turistiche

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  • Campeggi Ogni isola, compresa la remota Corvo è dotata di almeno un campeggio. È vietato il campeggio libero
  • Pousadas de juventude (Ostelli) I cinque ostelli delle Azzorre sono dislocati sulle isole di Terceira, Pico, São Jorge, São Miguel e Santa Maria
  • Hospedarias Sono alloggi al gradino più basso della scala, caratterizzati da estrema semplicità
  • Residenciais Assimilabili alle pensioni a gestione familiare, i "residenciais" sono classificati da una a tre stelle.
  • Quintas (tenute) Alloggi turistici ricavati da un'azienda agricola o da un'antica magione nobiliare. Il loro prezzo varia sensibilmente ma in genere sono più cari di un albergo di alta categoria.
  • Turismo rurale Molto diffuso nelle Azzorre è il turismo rurale. Un elenco di alloggi è reperibili sul sito della relativa associazione (Casas Açorianas ). Naturalmente non tutti i proprietari vi aderiscono.


Sicurezza

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Non ci sono grandi problemi di sicurezza nelle Azzorre, anche se non bisogna dimenticare di adottare le cautele dettate dal buonsenso, come evitare di circolare da soli nei quartieri poco frequentati o poco illuminati e lasciare oggetti in vista nelle auto parcheggiate. Non si registrano molti reati di particolare gravità anche se la microcriminalità è in forte aumento in seguito alla crisi economica degli ultimi anni. Una vera piaga sociale sono l'alcoolismo e la guida in stato di ubriachezza soprattutto nelle ore serali e notturne e durante i fine settimana.

La situazione sanitaria delle Azzorre è peggiore rispetto a quella dell'Europa continentale. Ci sono ospedali nelle isole maggiori, ma la qualità dei servizi non è elevata. A volte è accaduto che alcuni servizi siano stati sospesi per carenza di materiale o personale.

Situazione sanitaria

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Assistenza sanitaria europea

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Tessera sanitaria italiana (fronte)
Tessera sanitaria europea (retro)

In quanto cittadini dell'Unione europea (UE), se vi ammalate inaspettatamente durante un soggiorno temporaneo di vacanza, studio o lavoro in un altro paese dell'UE, avete diritto alle stesse cure mediche disponibili in ogni paese UE. È sempre necessario portare con sé la tessera europea di assicurazione malattia (TEAM) che costituisce la prova fisica del fatto che si è assicurati in un paese dell'UE. Tuttavia se non avete la tessera con voi o non siete in grado di usarla (come nei casi di assistenza privata), avete sempre diritto alle cure, ma siete obbligati a pagare subito le spese salvo poi chiedere il rimborso al vostro rientro.

I paesi in cui è prevista la copertura sanitaria sono tutti quelli aderenti all'Unione europea (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria), quelli dello Spazio economico europeo (Islanda, Liechtenstein, e Norvegia), la Svizzera e alcuni territori d'oltremare.

Si ricorda che l'assistenza sanitaria non include eventuali operazioni di salvataggio e rimpatrio per cui sarà utile stipulare un'assicurazione di viaggio specifica e l'assistenza sanitaria presso strutture private.

Come restare in contatto

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Altri progetti

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Regione nazionaleUsabile: l'articolo rispetta le caratteristiche di una bozza ma in più contiene abbastanza informazioni per dare un'idea generale sulla regione e offre una descrizione di possibili mete.