Piazza Armerina | ||
Stemma | ||
Stato | Italia | |
---|---|---|
Regione | Sicilia | |
Territorio | Ennese | |
Altitudine | 697 m s.l.m. | |
Abitanti | 20 886 (2021) | |
Nome abitanti | piazzesi | |
Prefisso tel | +39 0935 | |
CAP | 94015 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | Maria santissima delle Vittorie | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Piazza Armerina è una città della Sicilia.
Da sapere
modificaLa città è famosa più che altro per la presenza della Villa romana del Casale.
Cenni geografici
modificaPosizionata nell'entroterra montuoso nel sud della provincia di Enna. La città si trova alle pendici del Monte Mira, a un'altezza media di 697 metri sul livello del mare.
Cenni storici
modificaOltre alle tracce di una necropoli dell'VIII secolo a.C. vi è una congettura che l'antico insediamento di Hybla Geleatis fosse sito in questa zona. Successivamente fu un insediamento arabo fino al 1076 quando venne conquistata dai Normanni sotto Ruggero I di Sicilia, e successivamente dai Longobardi. Divenne quindi l'insediamento principale della colonia lombarda in Sicilia con il titolo di nobilissimum Lombardorum oppidum.
Il nome della città deriva probabilmente dal Platea latinizzato in Platia, venne distrutta a causa di un coinvolgimento nelle rivolte del sovrano normanno Guglielmo I di Sicilia (de Hauteville). Due anni dopo, cioè nel 1163, Guglielmo II diede inizio alla ricostruzione della città di Platia sulla collina Mira. Il dominio passò ai Signori di Angiò e nel XIV secolo alla casa d'Aragona, in città si stabilì un barone nel 1421 ottenendone la giurisdizione. Nel 1492, come in altre città siciliane, furono cacciati gli ebrei, che fino a quel momento avevano vissuto in uno dei quartieri.
Sotto i Borbone, Piazza nel 1817 fu elevata al rango di vescovato. Dopo l'arrivo di Garibaldi in Sicilia e la costituzione del Regno d'Italia Piazza non ebbe più solo questo nome, nel 1863 in segno di gratitudine per il sostegno armato a Garibaldi ricevette il suffisso di Armerina. Nel 1926, la riorganizzazione sotto il dominio fascista, la capitale provinciale fu trasferita a Enna.
Come orientarsi
modificaL'asse viario che taglia la città da nord a sud è la via Generale Muscarà che poi diventa Viale della Libertà. In direzione ovest interseca la 1 via Garibaldi che porta alla città vecchia divenendo poi via Vittorio Emanuele II che costeggia anche il Castello.
Come arrivare
modificaIn aereo
modificaIn auto
modificaIn treno
modificaLa stazione ferroviaria di Ferrovia Dittaino - Piazza Armerina - Caltagirone fu chiusa dopo il declino delle miniere minerarie alla fine degli anni '60.
La stazione di riferimento è quella di Enna raggiungibile in bus.
In autobus
modifica- 2 Capolinea bus, Piazza Senatore Marescalchi. Sais e Etnatrasporti effettuano collegamenti con Palermo, Enna, Gela, Vittoria, Mazzarino, Barrafranca, Pietraperzia, Caltagirone, Aidone, Valguarnera, Catania.
Come spostarsi
modificaIn auto
modificaSi può circolare in città anche in auto, ma parcheggiare può essere un problema. Nelle strade del centro ci sono le strisce blu in funzione nei giorni feriali. Tuttavia risulta sempre agevole parcheggiare l'auto e andare a piedi.
- 3 Parcheggio gratuito, Piazza Falcone e Borsellino. Ampio parcheggio a poca distanza dal centro storico. La mattina l'area può essere occupata dal mercato.
Cosa vedere
modificaPer approfondire, vedi: Villa romana del Casale. |
- 1 Villa romana del Casale, Strada provinciale 15 (A 5 km dalla città. Ci sono circa 5 autobus al giorno da Piazza Senatore Mareschali, oppure si può camminare, o prendere un taxi dalla vicina Piazza Generale Cascino.), ☎ +39 0935 680036, museo.villacasale@regione.sicilia.it. 10€. In estate 9:00-18:00, in inverno 9:00-16:00. Uno dei siti più importanti della Sicilia. Si tratta di una villa romana con i resti di stanze coperte da una struttura di protezione per i numerosi ed elaborati mosaici sicuramente più belli di quelli di Pompei. Diverse le rappresentazioni tra cui spiccano scene di caccia e le famosissime ragazze in bikini che ritrae delle donne.
Chiese
modifica- 2 Cattedrale di Maria Santissima Delle Vittorie (Cattedrale di Piazza Armerina), Piazza Cattedrale. Ci sono voluti quasi tre secoli per completare questa imponente opera, dal maestoso portale con colonne tortili, fortemente voluta dal barone Marco Trigona, il quale, alla sua morte, nel 1598, istituì un lascito per la costruzione di un edificio religioso più sontuoso della preesistente quattrocentesca Chiesa Madre, di cui oggi rimane il campanile in stile gotico-catalano nella parte inferiore, con rimaneggiamenti cinquecenteschi nella parte superiore. Tra il 1604 e il 1719, l'architetto Orazio Torriani incorporò l'esistente campanile (alto 40 metri) in stile gotico-catalano e un arco in marmo del Gagini (1594) all'ingresso del battistero nel nuovo edificio. Il portale, del XVIII secolo, presenta elementi di stile barocco siciliano. La cupola di 76.5 m ha un diametro di 13.88 metri, la più alta della Sicilia, visibile da tutta la città, fu iniziata nel 1604 e continuata sempre dal Torriani e completata nel 1719. L’interno, a croce latina, ha una grande navata con cappelle laterali comunicanti e custodisce numerose opere d’arte, tra le quali segnaliamo la seicentesca tela dell’Assunzione della Vergine di Filippo Paladini, collocata sopra l’altare del transetto sinistro, il Martirio di Sant’Agata di Jacopo Ligozzi e la Croce lignea di scuola antonelliana di ignoto, denominato convenzionalmente Maestro della Croce di Piazza Armerina, dipinta su entrambe le facce (Cristo Crocifisso, nella parte anteriore, Cristo risorto, nella parte posteriore). Inoltre si trovano una figura in terracotta Ecce Homo della scuola del Gagini.
- 3 chiesa di San Rocco, piazza Giuseppe Garibaldi. Chiesa barocca del 1613 con attiguo monastero benedettino. All'interno si trova una statua in marmo di Madonna con bambino di scuola gaginesca.
- 4 Chiesa di S. Stefano, Piazza Umberto I. Chiesa del tardo XVI secolo con una notevole porta barocca, una piccola statua di marmo in una nicchia sopra il portale, attribuita ad A. Gagini, è nel Museo Diocesano.
- 5 Chiesa del Seminario. Chiesa in fase di restauro.
- 6 Chiesa di S. Ignazio di Loyola.
- 7 Collegio dei Gesuiti. Del 1603 oggi ospita la biblioteca Comunale.
- 8 Chiesa di S.Giovanni Evangelista, Via Umberto I, 98, ☎ +39 333 474 4351. Nella zona dello stesso ex monastero che risale al XIV secolo. Mentre la chiesa è del XVI secolo con affreschi di Guglielmo Borremans.
- 9 Chiesa di Sant'Anna. Chiesa del XVII secolo. Attualmente chiusa per restauri.
- 10 Chiesa di S. Lorenzo dei Teatini (chiesa di San Lorenzo al Patrisanto), Largo S. Giovanni, 7. Chiesa del XVI secolo. In posizione contigua rispetto al largo San Giovanni, su cui prospetta la trecentesca chiesa di San Giovanni, pregevolmente affrescata nel XVIII secolo dal pittore fiammingo Guglielmo Borremans.
- 11 Chiesa e Convento dei Cappuccini. Costruito nel XVI secolo, il monastero è ora utilizzato come casa di riposo.
- 12 Chiesa e Convento del Carmine.
- 13 Chiesa di S. Pietro. Questa chiesa venne eretta nel XVI secolo. Divenne il luogo di sepoltura di molti dignitari della città, sfortunatamente alcuni dei sarcofagi furono rubati prima del restauro. Accanto ad esso vi è il piccolo Giardino Garibaldi.
- 14 Chiesa di Sant'Andrea (Accessibile da via Torquato Tasso a nord-ovest.). Fu costruita all'inizio del XII secolo ed è probabilmente la chiesa più antica sopravvissuta a Piazza Armerina, con all'interno degli affreschi.
Edifici civili
modifica- 15 Teatro Garibaldi. Il teatro è del XVIII secolo. Si tratta di una tipica costruzione di teatro pubblico siciliano che ha subito molteplici restauri.
- 16 Palazzo Trigona della Floresta e di San Cono, Piazza Cattedrale (accanto alla Cattedrale). Edificio del XVIII secolo recentemente restaurato.
- 17 Castello Aragonese. Fu costruito intorno al 1300 da Martino I d'Aragona il quale ordinò la trasformazione in munita roccaforte di un antico «cenobio» dei conventuali francescani ai quali fu dato in cambio un preesistente castello normanno, non ritenuto più adatto alla difesa e del quale più nulla sopravvive. Tra le mura del nuovo edificio rimase in funzione la chiesa dei padri francescani ove si celebra ancor oggi la messa per i detenuti. Nel 1396 re Martino assegnò il castello a Giovanni Suriano, priore di S. Andrea. In seguito sotto re Alfonso, (1416 circa), ne fu castellano Alfonso de Cardines i cui eredi ritenendosi «investiti in feudo della proprietà del castello» lo presidiarono con le loro milizie e parte di esso adibirono a prigione. Sul 1812 infine, con l'abolizione delle «castellanie», il vecchio maniero passato al demanio fu completamente trasformato in carcere. Il forte ha una pianta quadrata con quattro torri angolari e un portale all'ingresso sud, ora di proprietà privata, non è accessibile.
- 18 Palazzo di Città, Piazza Garibaldi. L'edificio barocco del 1773 conserva all'interno affreschi di Gioacchino Martorana. Oggi è la sede del Comune.
- 19 Torre del Padre Santo, piazza Martiri d’Ungheria. Torre del XII secolo. Nell’antico piano Padre Santo, rinominato successivamente Largo Mercato Settimanale, appartenente alle mura medievali della città.
- 20 Commenda dei Cavalieri di Malta. Chiesa del XII secolo.
Musei
modifica- 23 Museo diocesano di Piazza Armerina, Piazza Cattedrale, 1, ☎ +39 0935 85622.
- 24 Museo della civiltà mineraria, Via Garibaldi 21, ☎ +39 388 346 6180. gratis. Lun-Dom 16:00-20:00. Un museo dedicato all'antico mestiere dei zolfatari che estraevano dalle vicine miniere tra cui quella di Floristella lo zolfo. Il museo ricostruisce la vita e i processi estrattivi che sostennero per anni l'economia siciliana. Sono esposti modellini delle miniere di Floristella e diverse rocce. L'addetto, molto disponibile, vi ha anche lavorato e può raccontare molto sull'argomento.
- 25 Pinacoteca Comunale. Espone principalmente le opere presenti nelle chiese della città.
- 26 Museo del contadino, Via Garibaldi, 55, ☎ +39 333 913 8634. Lun-Dom 9:00-18:00. Museo che espone gli attrezzi e la vita contadina siciliana.
Eventi e feste
modifica- Maria Santissima delle Vittorie. 3 maggio. Festa della patrona di Piazza Armerina.
- Palio dei Normanni. Ricorre ogni anno nei giorni 12, 13 e 14 agosto,. Rievocazione medievale con costumi.
Cosa fare
modifica- Visite guidate (Vie di Sicilia), ☎ +39 3770872496. Visite guidate di gruppo e private alla Villa Romana del Casale, Enna e in tutta la Sicilia.
Acquisti
modifica- 1 Siciliartegusto Wine Bar Ristoro Gastronomia, Via Umberto I, 38/40 (nel centro storico), ☎ +39 0935 680393, +39 333 4030666, seminato.michele@tiscali.it. 10/20 €. Mer-Lun 11:00-15:00 e 17:00-22:00. Wine Bar, Ristoro, Enoteca e Gastronomia.
Come divertirsi
modificaSpettacoli
modifica- 1 Giò, Via Garibaldi, 63, ☎ +39 0935 680410. Cinema.
Locali notturni
modifica- 2 Discoteca Frutto Proibito, Via Carducci 1, ☎ +39 0935 686583, info@fruttoproibitodisco.com. Lounge bar e ristorante.
Dove mangiare
modificaPrezzi modici
modifica- 1 Pasticceria Diana, Piazza Gen. Cascino, 34, ☎ +39 0935 682224.
- 2 Pizzeria Antichi Sapori, Via Machiavelli 49 (SP 16), ☎ +39 0935 89540.
- 3 Pizzeria Ristorante Amici Miei, Largo Capodarso 5, ☎ +39 0935 683541. 12:00-15:00 e 19:00-00:00.
Prezzi medi
modifica- 4 Trattoria Da Gianna, Piazza Umberto I, 9 (Accanto alla Commenda dei cavalieri di Malta), ☎ +39 347 306 4581. Specialità di pesce.
- 5 Trattoria la Ruota, Contrada Paratore (SP 90), ☎ +39 0935 680542, info@trattorialaruota.it.
- 6 Ristorante Trattoria da Toto, Via Mazzini 29, ☎ +39 0935 680153, info@ristorantedatoto.net. € 25,00. Mar-Dom. Trattoria classica con ottimi piatti di pasta.
- 7 Ristorante Siciliano (Giardino Cucina Garibaldi), Via Giuseppe Garibaldi 62, ☎ +39 334 1189593, cucinagaribaldi@gmail.com.
- 8 Ristorante La Tavernetta, Via Camillo Benso Conte di Cavour 40, ☎ +39 0935 685883.
- 9 Ristorante Al Giardinetto, Via Giacinto Lo Giudice 41, ☎ +39 0935 682222.
- 10 Ristorante La Coccinella, Via Renato Guttuso 2, ☎ +39 0935 682374, info@ristorantecoccinella.com.
- 11 Trattoria Al Goloso, Via Roma, ☎ +39 0935 684325. Gio-Mar 12:00-15:00 e 19:00-22:00. Ottima cucina siciliana in un locale piccolo (conviene prenotare) e con ottime recensioni.
- Ristoro SiciliArteGusto, Via Umberto I, 36, ☎ +39 0935 680393, seminato.michele@tiscali.it. € 10,00/20,00. Lun-Gio 11:00-15:00/17:00-22:00; Ven-Dom 11:00-15:00/17:00-23:00; Martedì chiuso. Dopo la degustazione gratuita è possibile continuare a mangiare comodamente seduti sia all'interno o nel cortile esterno ottimi arancini, impanate, pane condito, taglieri di formaggi e salumi, accompagnati da un calice di vino, birre o bevande siciliane.
Dove alloggiare
modificaPrezzi modici
modifica- 1 B & B Baobab Piazza Armerina, Via Sant'Antonio 16 (traversa via roma), ☎ +39 333 8285730, info@bb-baobab.it. 45 €.
Prezzi medi
modifica- 2 Casa Rossa Country House, Via P. Mattarella sn, ☎ +39 0935 89680, info@lacasarossasullacollinadoro.it. 50€. Check-in: 12:30, check-out: 12:00. Il b&b, di recente costruzione, nasce da un attento restauro di un antico palmento di fine '800, di cui è stato mantenuto il tipico stile del rustico siciliano. La struttura, che gode di un panorama unico sul centro storico di Piazza Armerina, offre camere dotate dei più comuni comfort come wifi, clima, bagno privato, tv e vista panoramica.
- 3 B&B La Volpe e l'Uva, Via Santa Veneranda, 35, ☎ +39 0935 680752, +39 328 4455062, +39 329 1661188, info@volpeuva.it. € 50 - € 60. Stanze doppie con colazione.
- 4 B&B Giucalem, C.da Bel Verde, ☎ +39 0935 687062, info@giucalem.com.
- 5 B&B La Casa sulla Collina d'Oro, Via P. Mattarella s.n.c., ☎ +39 0935 89680, +39 0935 684148, info@lacasasullacollinadoro.it.
- 6 Suite d'Autore Art Design Gallery Hotel, Via Monte,1, ☎ +39 0935 688553, fax: +39 0935 686242, info@suitedautore.it.
Prezzi elevati
modifica- 7 Park Hotel Paradiso, Contrada Ramaldo (SS 117 bis - Piazza Armerina Nord), ☎ +39 0935 680841, info@parkhotelparadiso.it.
Sicurezza
modifica- 4 Ospedale Michele Chiello, Contrada Bellia, ☎ +39 0935 981111.
- 5 Farmacia Di Quattrino Ida, Piazza Giuseppe Garibaldi, 31, ☎ +39 0935 680044.
Come restare in contatto
modificaNei dintorni
modifica- Caltagirone
- Mineo
- Parco della Ronza.
- 6 Montagna di Marzo (Pochi chilometri a nord-ovest della città). Sito archeologico con resti di varie epoche, dalle tombe preistoriche ai resti della città greca e poi romana. Il sito non è aperto al pubblico e neanche facilmente accessibile salvo fare un'escursione scalando il monte e superando la recisione.
- Riserva naturale orientata Rossomanno-Grottascura-Bellia all'interno della riserva si possono visitare le cosiddette 7 Pietre incantate o pupi ballerini (in siciliano), delle rocce naturali con forma vagamente antropomorfa.
- Parco minerario di Floristella-Grottacalda — Parco di archeologia industriale laddove vi erano le antiche miniere di zolfo.
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