Nicosia è una città della Sicilia.

Nicosia
Veduta di Nicosia
Stemma
Nicosia (Italia) - Stemma
Nicosia (Italia) - Stemma
Stato
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Nicosia
Sito istituzionale

Da sapere modifica

Il comune vanta un considerevole patrimonio artistico e naturalistico ereditato dal suo passato di città demaniale. Oggi tra le viuzze della città si possono scorgere bellissimi palazzi nobiliari e molte chiese con opere di interesse storico - artistico.

Cenni geografici modifica

Il territorio di Nicosia, classificato come montagna e caratterizzato da una folta e lussureggiante vegetazione boschiva, presenta un profilo irregolare, si raggiungono i 1.558 metri di quota. È situata nella parte nord-occidentale dell'Ennese, alle pendici del monte Bauda, nella valle del fiume Salso.

Nel territorio si contano la Riserva Naturale orientata dei Monti Sambughetti e Campanito e Monte Altesina.

Quando andare modifica

Il clima è mite. Essendo situata a 724 metri sul livello del mare, presenta inverni freddi ed umidi con temperature che scendono fin sotto lo zero durante i picchi minimi.

Cenni storici modifica

Sotto la dominazione degli Arabi, Nicosia venne chiamata Niqusìn («Oppidum Sarracenorum») e fece parte di un sistema di città fortificate.

Dopo la conquista da parte dei Normanni, durante il processo di latinizzazione della Sicilia, Nicosia venne ripopolata da una colonia di lombardi (in realtà nella maggioranza piemontesi provenienti dai territori aleramici). Con l'arrivo dei lombardi, i quali si stanziarono nella parte alta del borgo nel quartiere di Santa Maria perché aveva come chiesa di riferimento Santa Maria Maggiore di rito latino, la popolazione greco-bizantina si spostò nella parte più bassa fondando un nuovo quartiere che gravitava intorno alla chiesa di rito greco di San Nicolò (o San Nicola), detta San Nicolò del Piano. La difficile convivenza tra i lombardi, detti anche Mariani, e i greco-bizantini, detti anche Nicoleti, degenerò, sin dall'inizio, in una vera e propria lotta etnica. Ma dal Quattrocento, questa rivalità tra Mariani e Nicoleti, da contrasto etnico si trasformò più in un antagonismo religioso, per imporre l'una o l'altra chiesa come chiesa madre. Tracce dell'immigrazione lombarda rimangono ancora oggi nel dialetto parlato a Nicosia e che viene detto gallo-italico.

Nel Medioevo Nicosia divenne la quarta città demaniale della Sicilia, preceduta solo da Palermo, Messina, e Catania; sotto gli Svevi ebbe una grande ascesa e nel 1209 venne nominata Civitas Costantissima da Federico II.

Durante la dominazione degli Spagnoli, ricevette nel 1535 la visita dell'imperatore Carlo V d'Asburgo. Gli artigiani del luogo, in tale occasione, realizzarono un apposito piccolo trono, che viene tuttora conservato nella Basilica di S. Maria Maggiore e che è appunto ricordato come sedia di Carlo V[. Nel 1700 a Nicosia si contavano 24 baroni, due marchesi, un conte e più di 260 famiglie nobili. Essendo città demaniale c'era un gran numero di chiese ed istituti religiosi: agli inizi del '700 si contavano 84 chiese, sei conventi e quattro monasteri.

Sotto i Borbone nel 1817 Nicosia divenne sede vescovile (prima dipendeva dall'arcidiocesi di Messina), con l'erezione a cattedrale della chiesa di San Nicolò. Sotto Vittorio Emanuele II di Savoia, Nicosia divenne capoluogo di circondario e tale rimase fino al 1927, quando passò dalla provincia di Catania alla nuova provincia di Enna.


Come orientarsi modifica

Frazioni modifica

  • Villadoro


Come arrivare modifica


Come spostarsi modifica

In auto modifica

  • 37.74888714.3981351 Parcheggio, largo delle Beccherie.


Cosa vedere modifica

Architetture religiose modifica

 
Cattedrale di Nicosia
  • 37.74768414.3982041 Cattedrale di Nicosia (cattedrale di San Nicolò), largo Duomo, 11. Fu edificata intorno al 1340 come ampliamento di una preesistente cappella e ha subito notevoli trasformazioni nel corso dei secoli. Il 17 marzo 1817, con bolla di Pio VII, fu eretta a cattedrale, ed è stata insignita dello status di basilica minore il 19 giugno 1967 da papa Paolo VI. È stata dichiarata monumento nazionale con R.D. del 21 novembre 1940. Presenta un portale maggiore di stile gotico-normanno, adornato da una ornamentazione di motivi romanici in cui predominano le foglie d'acanto. Il portico che guarda a nord, verso la piazza Garibaldi, coperto da un tetto spiovente, è invece opera degli scultori Gabriele di Battista e Andrea Mancino, che lo realizzarono nel 1489-90. L'interno presenta il trittico marmoreo del "Redentore" e il fonte battesimale, scolpito in marmo con raffigurazioni di "Adamo ed Eva nell'Eden" di Antonello Gagini, e il san Bartolomeo di Jusepe de Ribera detto lo Spagnoletto. Al di sopra dell'attuale volta a botte, affrescata dai fratelli Manno di Palermo nel 1810, si conserva il tetto ligneo dipinto dell'arte pittorica siciliana del '400.    
 
Basilica di Santa Maria Maggiore
 
Chiesa di San Vincenzo Ferreri
  • 37.74899614.4015492 Basilica di Santa Maria Maggiore, largo Santa Maria Maggiore. Risalente all'alto medioevo, ricostruita nel 1767, storicamente è la chiesa della comunità di rito latino (Mariani), elevata a basilica minore nel 1825. Ingloba la chiesa di Santa Maria della Scala, tempio normanno fondato intorno all'anno 1000.    
  • 37.7486714.402153 Chiesa di San Vincenzo Ferreri, via Diego Ansaldi, 23. Con affreschi del pittore fiammingo Guglielmo Borremans.  
  • 37.75063614.4065894 Chiesa di San Michele Arcangelo, Via S. Michele, 4, +39 0935638126. Chiesa di epoca normanna, la cui facciata è stata rifatta nel 1700. Aggregato un primitivo monastero dell'Ordine basiliano, in seguito dell'Ordine benedettino.
  • 37.74557514.3943195 Chiesa di Santa Maria degli Angeli, Salita Cappuccini, 43. Con l'annesso convento dell'Ordine dei frati minori cappuccini.
  • Chiesa di Santa Maria di Gesù.
  • Chiesa di Sant'Anna.
  • Chiesa della Santissima Vergine del Soccorso. Con il monastero femminile dell'Ordine benedettino sotto il titolo di «Santa Domenica».
 
Chiesa del Santissimo Salvatore
  • 37.7476114.396386 Chiesa del Santissimo Salvatore, via San Salvatore, 42. Chiesa del XII secolo.  
  • 37.74832214.4003727 Chiesa di San Giuseppe, via Giovanni Garigliano, 2.  
  • 37.7489214.4011518 Chiesa di San Sebastiano, largo Mortificati.  
 
San Biagio
  • 37.74674414.3987569 Chiesa S.Biagio (Museo Diocesano di Arte Sacra), Via S. Biagio, +39 0935646040. Trittico di Antonello Gagini e dipinti di Giuseppe Velaxes. Presso la chiesa si trova anche il Museo Diocesano di Arte Sacra.
  • 37.74668614.39534610 Chiesa del Carmine, Via Li Volsi G. B. Con una "Annunciazione" di Antonello Gagini.
  • 37.74851114.39794311 Ex chiesa di San Francesco d'Assisi. Con portale monumentale.
  • 37.74742214.39822412 Palazzo Vescovile, Largo Duomo, 10, +39 0935646040. Del XVIII secolo.
  • 37.74696214.39684213 Chiesa di San Calogero, Via Fratelli Testa.
  • 37.74713814.39645214 Chiesa di Sant'Antonio Abate.  

Architetture civili modifica

  • 37.75065614.40162915 Castello normanno (Castello di Nicosia), Via del Castello.
  • 37.74815914.39862316 Palazzo Municipale, piazza Giuseppe Garibaldi, 1. Edificio del XIX secolo.  
  • 37.74728414.39754517 Palazzo Cirino, Via Fratelli Testa, 53. Contiene al suo interno l'affresco "Il giudizio di Paride" del pittore Natale Attanasio.


Eventi e feste modifica

  • "Scröntö" (incontro), Piazza Garibaldi.   domenica di Pasqua. Le confraternite portano in tripudio le statue della Madonna e di Gesù risorto che, grazie ad un congegno meccanico, affiancatesi si abbracciano.
  • Nicosia in fiore.   giugno. Infiorata
  • Corteo storico "Carlo V visita Nicosia".   agosto.
  • Calici sotto le stelle.   primo sabato d'agosto.
  • San Felice da Nicosia.   ultima domenica di agosto.
  • Madonna dell'Aiuto.   terza domenica di settembre.


Cosa fare modifica


Acquisti modifica


Come divertirsi modifica


Dove mangiare modifica

Prezzi modici modifica

  • 37.74792714.3979051 Antica Gelateria Fratelli Granata, Piazza Garibaldi, 8, +39 0935638040.   Lun-Dom 6:00-24:00. Gelateria e bar con prodotti di qualità eccellente.

Prezzi medi modifica

  • 37.74319214.3771072 Ristorante Villa Bruno, Contrada, Via Panotto, +39 0935633610.
  • 37.74522114.3702523 La Cirata, Corso Da Cirata, +39 0935640561.


Dove alloggiare modifica

Prezzi medi modifica


Sicurezza modifica


Come restare in contatto modifica


Nei dintorni modifica

 
Ponte di Cicerone


Altri progetti

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