Martignana di Po | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Lombardia | |
Territorio | Oglio Po | |
Altitudine | 26 m s.l.m. | |
Superficie | 14.73 km². km² | |
Abitanti | 2.036 (2016) | |
Nome abitanti | Martignanesi | |
Prefisso tel | +39 0375 | |
CAP | 26040 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | Santa Lucia | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Martignana di Po è un centro della Lombardia.
Da sapere
modificaCenni geografici
modificaSulla sponda sinistra del fiume Po, nella bassa pianura padana lombarda, Martignana fa parte dell'area casalasca del comprensorio Oglio Po al confine con il Cremonese. Dista 4 chilometri da Casalmaggiore.
Cenni storici
modificaNumerosi ritrovamenti, sia pure non tali da far pensare ad un insediamento di importanti dimensioni, fanno supporre che la zona di Martignana fosse abitata in epoca romana, o che almeno vi fosse qualche insediamento militare, commerciale o stazione di posta lungo la via degli argini che da Cremona portava a Brixellum attraverso Scandolara Ravara, Gussola, Vicobellignano, Viadana. Prima del Mille Martignana comincia a comparire nei documenti.
Come gli altri centri della zona è in seguito contesa fra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia, finché il suo destino si lega a Milano e alle sue vicende. Nel 1484 Gian Galeazzo Sforza, Duca di Milano, l'infeuda con Gussola e San Giovanni in Croce al condottiero Giampietro Carminati Bergamino. Nel XVII secolo, sempre facendo parte del feudo che vede San Giovanni in Croce come centro principale, la sua investitura passa al Capitano Alfonso Pimentel; poi ancora a Gian Giacomo Annoni.
Soggetta alle intemperanze del Po, che periodicamente inondava vaste zone, e che nei secoli deviò più volte il proprio corso, Martignana arretrò le proprie case più discosto dal fiume, lasciando isolata ai piedi dell'argine attuale l'antica chiesa, a ricordo della quale si vede oggi la piccola cappella di San Serafino.
È questa una vicenda comune ai centri rivieraschi del casalasco, che numerosi ricostruirono le abitazioni più all'interno: Scandolara Ravara, Gussola, Vicobellignano, Fossacaprara, oppure videro rovinare quartieri per l'erosione delle sponde (ad esempio a Casalmaggiore la Piazza del Mercato, o piazza del Santo).
Con l' Unità d'Italia il paese assume la denominazione di Martignana di Po.
Negli ultimi anni Martignana di Po ha avuto un forte incremento di abitanti, favorito dalla politica di sostegno dell'attività edilizia adottato dall'Amministrazione Comunale. La possibilità di acquistare abitazioni a prezzi più bassi rispetto ai comuni della zona, e la vicinanza di Martignana a Casalmaggiore, ha favorito lo spostamento di numerose persone soprattutto dalla vicina città. Il censimento 2001 registrò 1.258 abitanti; quello del 2011 ne ha contati 1.893: un aumento percentuale del 50,5 %, con 638 martignanesi in più.
La curiosità
Martignana di Po è gemellata con la quasi omonima Martiniana Po, che si trova in Piemonte nel Cuneese.
Come orientarsi
modificaCome arrivare
modificaIn aereo
modificaIn auto
modifica- Si trova sulla strada provinciale 85 Cremona Casalmaggiore - Bassa di Casalmaggiore
- È a breve distanza dalla ex Statale Asolana Parma - Casalmaggiore - Asola - Brescia che ne delimita il territorio a nord.
In treno
modifica- Stazione a Casalmaggiore (4 km.) sulla linea Parma Brescia.
In autobus
modifica- Ha fermata propria sulla linea di pullman Casalmaggiore - Scandolara Ravara - Cremona
Come spostarsi
modificaCosa vedere
modifica- La Chiesa Parrocchiale di Santa Lucia
Nella chiesa parrocchiale, nella navata laterale, si conserva un piccolo affresco trecentesco della Madonna con il Bambino proveniente dall' antica chiesa gotica del 1300 che sorgeva dove ora c'è la cappella di San Serafino. La nuova chiesa risale al 1754 e fu edificata a servizio del paese che si era allontanato dalle sponde del Po; l'aspetto attuale si deve alla ricostruzione del 1882.
Di stile neoclassico nella facciata, ha l'interno barocco a croce latina, conta tre cappelle per lato, e un altare per ciascuna estremità del transetto. Il presbiterio ha altare e tarsie marmoree.
Il tempio conserva alcune pregevoli opere eseguite da Giovanni Battista Trotti, detto il Malosso e da Andrea Mainardi detto il Chiaveghino, che furono allievi di Bernardino Campi, della nota famiglia di artisti cremonesi.
Di fianco al fabbricato sacro svetta il campanile, che raggiunge i 45 metri di altezza. Nella piazza sulla quale prospetta la chiesa esiste ancora un antico pozzo.
- Il Palazzo La Bastìa - Villa Fadigati
Imponente, austero, con un che di misterioso, l'antico palazzo chiamato Bastìa ci accoglie appena fuori dal paese. Sorge nella posizione dove si ergevano forse anticamente opere di difesa. Dimora aristocratica di notevole fascino, vanta arredi di varie epoche, dipinti, arazzi, lampadari di Murano e Boemia. Attorniata da un'alta muraglia, l'ingresso è preceduto da un parco secolare; dalla parte opposta un notevole giardino; su un lato ha il proprio piccolo oratorio intitolato alla Natività della Beata Vergine.
Quattro corpi con quattro torrioni angolari si sviluppano attorno al salone centrale, dando al palazzo l'immagine di una casa - forte che probabilmente ha generato il nome di Bastìa; la costruzione viene chiamata anche Villa Fadigati , nobile famiglia cremonese che l'acquisto' nel 1793 dopo che era passata attraverso varie proprieta' dopo i primitivi padroni che la fecero costruire, i marchesi Lodi. L'insieme riecheggia suggestioni venete di un influsso palladiano.
- La Cascina Ca' Nova
Sull' ex strada statale Asolana spicca la vasta volumetria della cascina Ca' Nova, a corte rettangolare, tipica delle campagne casalasche. Tanto grande da poter ospitare in passato fino ad un centinaio di persone, fu addirittura frazione di Martignana di Po. Ad uso dei suoi abitanti la cascina possedeva una propria chiesetta intitolata a San Giovanni Battista, tuttora esistente. L'intero complesso è in buone condizioni.
L' oratorio ha linee architettoniche di un leggero barocco. Il corpo della facciata è sporgente su un lato dell'impianto quadrangolare dell'edificio, ed è racchiuso da due colonne laterali con costolature.
Il gioco di linee curve del portale e della finestra trilobata verso il timpano arrotondato ne movimentano la facciata, ulteriormente arricchita verso la sommità da una nicchia che racchiude la statua del Santo.
Ambiente
modifica- Isola Maria-Luigia
- PLIS Golena del Po (in fase di riconoscimento)
Eventi e feste
modifica- Festa patronale di Santa Lucia - 13 dicembre
- Fiera di San Serafino - seconda domenica di settembre
- Festa del Grano, prima della Fiera di San Serafino
Cosa fare
modificaAcquisti
modificaCome divertirsi
modificaDove mangiare
modifica- Pizzeria Bar Sport, via Bardellina 63 (lungo la Provinciale Bassa di Casalmaggiore), ☎ +39 0375 260121.
Dove alloggiare
modificaSicurezza
modificaCome restare in contatto
modificaPoste
modifica- Poste italiane, via della Libertà 62, tel. +39 0375 260135
Tenersi informati
modifica- Oglio Po news. Quotidiano informatico dell'Oglio Po.
- [link non funzionante] L'Inviato. Quotidiano on-line della provincia - Cronaca di Casalmaggiore.
- La Provincia, Via Pozzi, 15, ☎ +39 0375 200493, fax: +39 0375 201466. Giornale quotidiano - Redazione di Casalmaggiore.
Nei dintorni
modifica- Casalmaggiore — Capoluogo del Casalasco, protetta da poderosi argini, la città si sviluppa parallelamente al letto del Po. L'ampio respiro della piazza principale, l'innegabile maestosità del Palazzo municipale e del Duomo rivelano il suo carattere di importante centro della Bassa. Il Santuario della Madonna della Fontana, la chiesa di Santa Chiara, la chiesa dell'Ospedale sono fra i suoi monumenti di spicco.
- Castelponzone — Il paese dei cordai, a cui è dedicato il locale museo, ha mantenuto la propria fisionomia di vecchio centro padano porticato; nella sua urbanistica si intuisce il disegno delle fortificazioni che ebbe un tempo, quando fu feudo e Castello dei Ponzone. Fa parte dei Borghi più belli d’Italia.
- Scandolara Ravara — La Chiesa vecchia, di origine romanica, isolata in fondo al paese nei pressi del cimitero, racchiude un sorprendente tesoro di affreschi e costitisce uno dei più importanti esempi del periodo nell’area dell’Oglio Po.
- San Giovanni in Croce — Villa Medici del Vascello è il castello della Dama dell’ermellino del famoso dipinto di Leonardo da Vinci. Fu proprio Cecilia Gallerani, la Dama del ritratto, ad iniziare la sua trasformazione da struttura militare a residenza signorile, illeggiadrendone l’aspetto guerresco della sua primitiva fondazione quattrocentesca. La Villa è circondata da un vasto parco e da un’alta muraglia che non impedisce di scorgerne l’elegante bellezza.
- Casteldidone — Villa Mina della Scala è un’ affascinante costruzione castellana che racchiude in sé l’imponenza del castello e l’eleganza della villa. Costruito nel Cinquecento, rimaneggiato nel Seicento e poi nel Settecento, il Castello divenuto Palazzo e Villa si presenta ancora maestoso e affascinante nella campagna di Casteldidone, a poca distanza dall’altra splendida villa – castello di San Giovanni in Croce.
- Sabbioneta — Città di fondazione, Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO, mantiene la cerchia muraria entro la quale è rimasta intatta la magia dell'urbanistica ideale realizzata da Vespasiano Gonzaga; il Teatro all'Antica, il Palazzo Ducale, la Galleria, la chiesa dell'Incoronata sono alcuni dei suoi monumenti che spiccano in un contesto che si è mirabilmente conservato.
- Colorno — La sua Reggia fu dei Sanseverino, poi dei Farnese, di Maria Luigia d'Austria, dei Borbone; è il monumento di gran lunga più importante di questa piccola Versailles parmense, che offre anche un centro storico piccolo ma bello, a ridosso del torrente Lorno che gli dà il nome e del Parma, poco lontano dal Po.
Itinerari
modifica- Borghi storici del Po — L'itinerario, da ovest verso est o viceversa, porta a conoscere alcuni borghi storici che sorgono nei pressi del "grande fiume".
Altri progetti
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