Felonica | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Lombardia | |
Territorio | Oltrepò mantovano | |
Altitudine | 11 m s.l.m. | |
Superficie | 22,78 km² | |
Abitanti | 1.402 (2014) | |
Nome abitanti | Felonichesi | |
Prefisso tel | +39 0386 | |
CAP | 46028 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | Maria Ss.ma Assunta (15 agosto) | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Felonica è un centro della Lombardia. Dal 1° gennaio 2019 il suo territorio comunale è stato incorporato dal Comune di Sermide; il nuovo ente amministrativo ha assunto la denominazione di Sermide e Felonica.
Da sapere
modificaSulla sponda destra del Po, Felonica è il paese della Bassa lombarda più orientale di tutta la Regione.
Cenni geografici
modificaCenni storici
modificaL'esistenza del paese è legata alla bonifica dei frati Benedettini e alla fondazione dell'Abbazia di Santa Maria Assunta, già menzionata in un documento del 944. In seguito l'Abbazia fu favorita dalla protezione di Matilde di Canossa, che ne permise lo sviluppo; attorno all'abbazia si consolidò il centro abitato che pian piano si era venuto a formare. A Felonica si è formata all'inizio del Novecento una comunità Valdese, ancora presente con un proprio edificio sacro cotruito nel 1905 in località Arginino.
Terremoto del 2012
modificaNel gennaio 2012 e nel successivo mese di maggio 2012 forti scosse di terremoto hanno colpito una vasta area dell'Emilia danneggiando seriamente numerosi centri della Pianura padana emiliana fra l'autostrada del Sole e il corso del Po, nelle aree di Modena soprattutto e delle confinanti zone ferraresi e reggiane, interessando anche l'Oltrepò mantovano, appartenente alla Lombardia ma orograficamente parte dell'Emilia. Il sisma, che in Emilia è costato anche numerose vittime, nell'Oltrepò ha colpito i centri storici di numerose città causando crolli, cedimenti e lesioni in chiese e in antichi monumenti e lesionandone numerosi altri. I centri più colpiti sono stati Moglia, Pegognaga, San Giacomo delle Segnate, Poggio Rusco, Quistello, Gonzaga, San Giovanni del Dosso.
Come orientarsi
modificaQuartieri
modificaIl territorio comunale comprende anche il centro abitato di Quatrelle.
Come arrivare
modificaCome spostarsi
modificaCosa vedere
modifica- 1 Pieve di Santa Maria Assunta. È nel suo aspetto una costruzione romanico-gotica, collocata ai piedi dell'argine del Po, con il paese alle spalle. Romanico è lo stile della facciata, movimentata da contrafforti; vi sono inoltre collocate due formelle di terracotta in bassorilievo che costituiscono le uniche tracce delle decorazioni della antica chiesa matildica; vi sono rappresentati un drago e un agnello, e sono di fattura rozza e di estrema semplicità. Sul portale gotico spicca un rosone. Sulla sinistra si drizza il campanile, di costruzione successiva alla prima edificazione della chiesa.
L'edificio è ad una sola navata, caratteristica questa che sicuramente è dovuta ai rifacimenti che la chiesa ha subito nel tempo; la costruzione primitiva contava forse le tre navate canoniche delle pievi romaniche. Custodisce affreschi e opere di scultura lignea. Fra gli affreschi, unSan Paolo che viene attribuito a Fermo Ghisoni, discepolo di Giulio Romano; una Crocifissione di Gesù attorniato da San Giovanni e dalla Madonna; una Madonna in trono col bambino, Sant'Antonio, San Giacomo Maggiore e Santa Liberata; una Santa Lucia che si può collocare ai primi del Quattrocento.
Di grande interesse è anche la Sagrestia, un locale settecentesco fra Canonica e presbiterio, con elegante soffitto a volte, nella quale si conservano pregevoli arredi e paramenti liturgici, oltre a quadri e statue. - 2 Palazzo Cavriani, piazza Municipio. Il grande Palazzo Cavriani fu messo in vendita nel 1886 dagli eredi del marchese Cesare Cavriani e divenne sede municipale, oltre ad ospitare Poste, Ambulatorio medico, scuole e appartamenti per medico e dipendenti comunali. Ora vi restano solo le poste e l'ambulatorio medico, poiché il primo piano abbisogna di lavori di consolidamento e di messa in sicurezza. La costruzione settecentesca ha in facciata un balcone e cinque statue in arenaria sul tetto a mo' di decorazione; rappresentano personaggi mitologici: Ercole - la forza -; Venere - l'amore -; Cerere - l'abbondanza-; Minerva -la sapienza-; un putto -l'innocenza-; sono popolarmente chiamate i sinc galantòm ad Felonica i cinque gentiluomini di Felonica. A fianco del corpo di fabbrica principale un torrione cinquecentesco è forse residuo di una preesistente costruzione.
- 3 Museo della Seconda guerra mondiale del fiume Po, Piazza Municipio, ☎ +39 0386 66180, info@museofelonica.it. 5 euro intero - 3 euro ridotto. domenica e festivi dalle 15 alle 19 - chiuso Capodanno, Pasqua, Natale. Raccoglie documenti, filmati, cimeli relativi al periodo bellico; Felonica si trovò ad essere punto di passaggio delle truppe tedesche in ritirata, e punto di collegamento fra la Quinta Armata statunitense e l'Ottava Armata inglese.
Eventi e feste
modificaCosa fare
modificaAcquisti
modifica- Il tiròt è una focaccia tipica di Felonica, tirata a mano nella teglia prima di essere infornata, fatta con farina di grano tenero, strutto, lievito, acqua e sale, con un ingrediente locale: la cipolla. Già nell'Ottocento la coltivazione della cipolla dava una grande produzione, tanto che per la conservazione della cipolla di Felonica si costruirono magazzini, nacque una fabbrica per la produzione di cassette di legno con le quali commercializzarla; grandi quantità di cipolle bionde venivano spedite in treno fino in Francia, Germania e Svezia., e tale produzione agricola con il relativo commercio ed indotto dava lavoro a quasi tutto il paese. La fine degli anni Settanta segnò l'inizio della crisi, portando pian piano alla chiusura di tutti i magazzini e facendo della cipolla bionda di Felonica un ortaggio a produzione limitata. Di conseguenza anche il tiròt cadde un po' in oblio; è mantenuta viva la sua produzione grazie alla Pro Loco che tutte le domeniche da giugno a settembre ripropone il tiròt sfornato da due forni del paese, che lo preparano seguendo la tradizione antica.
- Felonica si trova nell'area denominata Strada del tartufo mantovano, un tracciato che va da Felonica a Quistello dove si trova il pregiato tartufo bianco, che è protagonista di molte iniziative di promozione turistica, di feste e di sagre. In questa zona da tartufi eccelle Borgofranco sul Po, paese che è entrato a far parte del ristretto gruppo delle Città del Tartufo italiane. A sostegno del tartufo bianco è nata una Associazione che si occupa di promuoverlo.
Come divertirsi
modificaDove mangiare
modificaPrezzi modici
modifica- 1 Pizzeria L'Oasi, Via Argine Valle,50 (chiuso il martedì), ☎ +39 0386 916175.
Dove alloggiare
modificaPrezzi medi
modificaAgriturismi
- 1 La Bicocca, via Garibaldi 170, ☎ +39 0386 62866.
- 2 Corte Nigella, Via Argine Valle, 75, ☎ +39 0386 66222.
- 3 Corte Prova, Via Argine Valle, 72, ☎ +39 0386 66493.
Sicurezza
modifica- 1 Stazione Carabinieri, Via Martiri della Libertà, 18, ☎ +39 0386 66100.
- 2 Baraldi, Piazza del Municipio 9, ☎ +39 0386 66143.
Come restare in contatto
modificaPoste
modifica- 3 Poste italiane, Piazza del Municipio 1, ☎ +39 0386 66118.
Nei dintorni
modifica- San Benedetto Po — L'Abbazia del Polirone perpetua il ricordo di Matilde di Canossa, la Gran Contessa che legò alla sua fama il nome del paese. La maestosità e la bellezza della chiesa e delle strutture conventuali, unite all'ampio respiro della piazza, ne fanno una meta di grande interesse.
- Pieve di Coriano — La Pieve del paese è una delle tante che Matilde di Canossa fece erigere nei propri vastissimi possedimenti. Notevoli i resti di affreschi; stupefacente lo slancio dell'alto campanile.
- Sermide — Sulla riva destra del Po, conserva tracce matildiche e resti gonzagheschi di fortificazioni e ville.}}
- Ferrara — La città e gli Estensi sono un binomio inscindibile. La casa d'Este ebbe Ferrara dai primi del Duecento fino alla fine del Cinquecento e ne fece una città d'arte ed una corte raffinata e colta a livello europeo. Il castello, la cattedrale, il palazzo dei diamamnti sono i suoi monumenti più noti.
Itinerari
modifica- Felonica fa parte della Strada del Tartufo Mantovano[link non funzionante], un percorso di promozione turistica enogastronomica, lungo circa 130 kilometri e riconosciuto dalla Regione Lombardia, che si snoda nella provincia di Mantova su un territorio di 12 comuni, toccando tra questi: Revere, Pieve di Coriano, Borgofranco sul Po, Carbonara di Po, Sermide, Quingentole, Magnacavallo, Villa Poma, Poggio Rusco, San Giacomo delle Segnate e Quistello. Il percorso si intreccia con altri itinerari di valenza turistica nella zona: Strada dei Vini e Sapori Mantovani[link non funzionante] e Strada del Riso e dei Risotti Mantovani[link non funzionante].
- Strada del riso — L'itinerario - da effettuare in particolare da maggio a settembre - percorre, tra fiumi e canali, il territorio mantovano dedito alla coltivazione del riso.
- Borghi storici del Po — L'itinerario, da ovest verso est o viceversa, porta a conoscere alcuni borghi storici che sorgono nei pressi del "grande fiume".
- Via Carolingia — Itinerario europeo che attraversa i luoghi percorsi dalla corte di Carlo Magno tra l'VIII e il IX secolo per recarsi da Aquisgrana a Roma, dove papa Leone III incoronò il sovrano carolingio imperatore del Sacro Romano Impero nella notte di Natale dell'800.
- Pievi matildiche nell'Oltrepò mantovano — L'itinerario va alla scoperta delle chiese e degli oratori che vennero edificati tra l'XI e il XII secolo dai Canossa, la cui esponente più rappresentativa fu la Grancontessa Matilde di Canossa.
Altri progetti
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