Colli a Volturno | ||
Appellativi | La Piccola Parigi | |
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Stato | Italia | |
Regione | Molise | |
Territorio | Appennino molisano | |
Altitudine | 411 m s.l.m. | |
Superficie | 25,25 km² | |
Abitanti | 1.277 (2022) | |
Nome abitanti | collesi | |
Prefisso tel | +39 0865 | |
CAP | 86073 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Leonardo (6 novembre) | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Colli a Volturno è un centro del Molise.
Da sapere
modificaIl suo territorio si estende al confine con il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise in un'area di eccezionale pregio ambientale. Fino al XV secolo fu parte integrante del Giustizierato d'Abruzzo e dell'Abruzzo Citeriore.
Cenni storici
modificaIl territorio fu abitato fin dai tempi più remoti ed antichi dai Sanniti, che costruirono città fortificate intorno al VII secolo a.C. Subito dopo Colli fu rasa al suolo e conquistata dai Romani. Intorno al X secolo dei monaci, i santi Paldo, Tato e Taso la chiamarono li Colli. L'edificazione del castello di Colli si deve al monastero di San Vincenzo al Volturno. Numerosi furono i tentativi e le usurpazioni di quasi tutti i manieri d'origine abbaziale da parte dei feudatari confinanti, soprattutto dopo la risistemazione del patrimonio terriero della Terra Sancti Vincentii. Già nel lontano 981 il Conte Landolfo Greco occupò arbitrariamente i castelli di Colli, Fornelli e di Valleporcina (come citato nel Chronicon Volturnense). L'Imperatore Ottone II sancì la restituzione dei feudi all'abate Giovanni III. In seguito i dissidi ed i soprusi ripresero, in particolare da parte della famiglia Borrello, che occupò Colli nell'anno 1050 circa. Papa Niccolò II lo restituì al monastero di San Vincenzo al Volturno. Gli Angioini affideranno quindi il castello ad una guarnigione militare, contro corrispettivo di un canone annuo al monastero di San Vincenzo al Volturno. Dopo lo scontro con gli Angioini si ebbe un lungo periodo di pace.
Il terremoto del 1349 e la peste del 1350 portarono un'estrema e diffusa miseria, tanto da costringere i monaci a vendere la maggior parte dei castelli, tra cui Colli, al nobile Camillo Pandone, patrizio del Sedile di Nido (Napoli). Antonio e Giovanni Caldora gli sottrarranno con la forza il castello, che manterranno sino al 1451, quando Francesco Pandone, Conte di Venafro, lo levò a sua volta a Giacomo Caldora. Il beneplacito sull'occupazione dei castelli della zona venne dal Papa Niccolò V. Re Ferdinando II di Aragona tolse Colli al filo-angioino Galeazzo Pandone, finché al momento del decesso di questi i suoi beni andarono al demanio.
Colli, San Paolo, San Vito e Valleporcina vennero riacquistati nel 1479 dal conte Camillo Pandone. A questi successe Federico Pandone, barone di Cerro (poi Cerro al Volturno), che suffeudò Colli e Valleporcina al medico Bartolomeo Amodeo (poi Amodei), da Cava de' Tirreni. Egli vendette, tra gli altri, il feudo di Colli nel 1525 al nobile napoletano Manfredino Bucca (o Bocca). Colli passò poi ai baroni Rizzo, patrizi del Sedile di Nido, imparentati coi Pandone, che lo conserveranno sino al 1570 e che lo alieneranno ai nobili Greco di Isernia: essi lo avranno fino al 1648. Infine il feudo pervenne ai nobili Carmignano, patrizi del Sedile di Montagna (Napoli), che lo manterranno sino all'eversione della feudalità (1806).
Il paese fu duramente colpito da numerosi terremoti, in particolare dal sisma del 7 e 11 maggio 1984; da allora Colli, da sempre ad alta vocazione turistica e commerciale, ha conosciuto un ulteriore sviluppo sotto tutti i punti di vista.
Negli ultimi anni al territorio di Colli a Volturno e dell'intera Alta Valle del Volturno è stato riconosciuto un ruolo centrale nella ricostruzione delle vicende storiche della civiltà sannita, del rapporto che questa ebbe con la grande Roma e del processo attraverso cui le popolazioni italiche vennero inglobate nella cultura latina.
Come orientarsi
modifica1.5991 | long=14.1052
Quartieri
modificaIl suo territorio comunale comprende anche le frazioni di Casali, Castiglioni, Cerreto, Colle, Fonticelle, Pescorosso, Raddi, Santa Giusta, Sterpara e Valloni.
Come arrivare
modificaIn aereo
modifica- Aeroporto di Fiumicino Roma (FCO), Via dell' Aeroporto di Fiumicino, 320, ☎ +39 06 65951.
- Aeroporto di Capodichino Napoli (NAP), Viale F. Ruffo di Calabria, 80144 Napoli NA, ☎ +39 081 7896111.
- Aeroporto di Pescara (Aeroporto internazionale d'Abruzzo), Via Tiburtina Km 229,100, ☎ +39 085 4324201.
In auto
modifica- Uscita Caianello sull'autostrada del Sole per chi proviene da sud, direzione Roccaraso, si transita in Venafro, Roccaravindola Scalo direzione Roccaraso per circa 8 chilometri.
- Uscita San Vittore per chi proviene da nord, direzione Roccaraso, San Pietro Infine, Venafro, Roccaravindola Scalo direzione Roccaraso per circa 8 chilometri.
- Autostrada A24 per Roma, uscita Pratola Peligna-Sulmona per chi proviene dall'Adriatico nord, direzione Roccaraso, Castel Di Sangro, Bivio Alfedena direzione Rionero Sannitico, superstrada direzione Venafro per circa 10 chilometri.
- Superstrada denominata "Trignina" da San Salvo, in direzione di Isernia, uscita Isernia Sud, direzione Colli a Volturno per circa 15 chilometri.
- Superstrada per Campobasso in Direzione Bojano, uscita Isernia Sud, direzione Colli a Volturno per circa 15 chilometri per chi proviene dalla Campania centrale.
In treno
modifica- Linea Termoli - Campobasso - Isernia
- Linea Roma- Isernia - Campobasso
- Linea Napoli- Isernia- Campobasso
Si prosegue in autobus con le Autolinee "ATM".
In autobus
modifica- Le principali aziende di trasporto pubblico che operano nel territorio molisano sono le seguenti:
- Autolinee C.L.P. S.p.A., ☎ +39 081 5311707, +39 081 5312424, info@clpbus.it. Collegamento diretto da Napoli per Campomarino e Termoli.
- ATM (Azienda Trasporti Molisana).
- Autolinee SATI.
- Autolinee Molise Trasporti.
Come spostarsi
modificaCosa vedere
modifica- Chiesa di Santa Maria Assunta. La chiesa di Santa Maria Assunta o Chiesa Madre. È la struttura più alta di tutto il paese ed è anche la più antica, perché risalente a circa l'inizio dell'XI secolo. Sorge nel centro storico.
- Chiesa di San Leonardo. La chiesa di San Leonardo. È la chiesa principale del paese, con il ciclo di affreschi dedicati alla "Gloria di Dio nel Paradiso" realizzati da Pietro Brunetto e risalenti al XIII secolo e con la rappresentazione su pietra del "Labirinto di Gerusalemme" incastonata sulla facciata.
- Acropoli (nel centro storico).
- Fortificazione sannita (in località Monte San Paolo).
- Resti dell'acquedotto romano (in località Rio Chiaro).
- Resti della necropoli (in località Colle Sant'Angelo).
- Scavi archeologici di Piana dell'Olmo (in località Valleporcina-Piana Sant'Antonino). Vi sono stati rinvenuti i resti di una antica villa romana, di una statua togata e altri oggetti di epoca romana
- Antico Mulino Raddi. sul fiume Volturno, edificato nel 1830.
- Ponte Rosso. sul fiume Volturno.
- Parco fluviale del Volturno. È dotato di piscina, area ristoro e picnic, percorso benessere, campetto di beach volley e parco giochi per bambini.
Eventi e feste
modifica- Festa di Sant'Antonio di Padova. 13 giugno. In occasione della festa è tradizione portare doni in natura come olio di oliva, vino, animali da cortile come polli, galline, conigli, colombi ed anche agnelli, che poi vengono venduti all'asta per pagare i costi della sagra.
- Festività di S.Antonino e S.Emidio. 2 Settembre. Ricorrenza religiosa con luminarie, fuochi pirotecnici, processione dei Santi per tutto il paese, con la banda musicale del paese e spettacoli di intrattenimento serale.
- Solenni festeggiamenti in onore di San Leonardo. 6 novembre. Festa del patrono del paese. Antica Fiera di San Leonardo.
- Carnevale Collese. Martedì grasso.
- San Silvestro Papa. 31 dicembre.
- Tradizionale festa di Sant'Antonio Abate. 16 gennaio.
- "Tuzza". Gioco popolare di tradizione antichissima in cui i partecipanti nel periodo pasquale si sfidano "a colpi di uova"
- Festa della birra. in luglio.
- Agosto Collese. in agosto. Eventi, convegni, sagre, spettacoli e concerti in piazza e nel centro storico organizzati dalla Pro-Loco.
- Via Dolorosa. Domenica delle Palme. Rappresentazione vivente della Via Crucis e della Passione di Cristo.
Cosa fare
modificaNei boschi dei dintorni, oltre a salutari passeggiate, si può impiegare il tempo con la raccolta di funghi, abbondanti in zona, ed anche di tartufi. Molti escursionisti si dedicano anche alla raccolta dei frutti del sottobosco: pinoli, more, asparagi, mirtilli, fragole, corbezzoli, nocciole, lamponi e tante erbe aromatiche utili in cucina come finocchi, anice e origano.
Sul fiume Volturno è possibile praticare attività di canottaggio e di rafting attraverso percorsi organizzati, oltre al nuoto ed al relax presso la piscina comunale sita all'interno del Parco Fluviale.
Acquisti
modificaIl paese, si trova in una posizione vantaggiosa sotto il profilo commerciale ed è infatti sempre stato attrezzato di una rete di servizi e di attività che negli altri comuni limitrofi non esiste. Da sempre Colli ha costituito, per l'intera Valle del Volturno, il baricentro economico, grazie ai numerosi negozi ed alle sue apprezzate attività artigianali di ogni tipo; per questo chi risiede nel paese o vi soggiorna per turismo, risulta completamente autonomo rispetto ad ogni esigenza.
- Boutique La Tulipe di Cennamo Gabriella, Via Roma, 5, ☎ +39 0865 957627.
- L'Edicola di Amodei Michele, Piazza Municipio, 1, ☎ +39 0865 957615.
- Tabacchi Cartoleria di D'Alessio Luca, Piazza San Leonardo, 5, ☎ +39 0865 957440.
Come divertirsi
modifica- 1 Il Dollaro Publichouse, Via Roma, 8, ☎ +39 327 334 9751. Pub
Dove mangiare
modificaPrezzi modici
modifica- Caffè Capriccio, Piazza Municipio, 6, ☎ +39 0865 957162.
- Bar La Pergola, Strada Statale 158, ☎ +39 338 873 4741.
- 1 Eni Cafè&Shop, Strada Statale 158, km 27,266.
Prezzi medi
modifica- 2 Ristorante Volturno, Via Fonticelle, 16, ☎ +39 0865 955215. Bar, ristorante e albergo.
- 3 La Terrazza, Strada Statale 158, ☎ +39 0865 955441. Ristorante, pizzeria.
- 4 La Falconara, Località Castiglione, ☎ +39 0865 955377. Pizzeria, ristorante (su prenotazione).
- 5 Lo Scoiattolo, Strada Statale 158, 2, ☎ +39 0865 957421. Pizzeria, braceria.
- La Sosta di Cicchetti e figli, Via Nazionale, ☎ +39 0865 957282. Pizzeria, rosticceria e panificio.
- 6 La Casetta, Strada Statale 158, ☎ +39 342 800 2186. Pizzeria, braceria.
- Da Oreste e Maria, Strada Statale 158, km 28,400, ☎ +39 388 093 4361. Ristorante.
- Cafè de Paris, Piazza Municipio 13\A, ☎ +39 0865 957163. Pasticceria, gelateria.
- Don Pascal, Strada Provinciale 627 della Vandra, ☎ +39 347 832 9962. Agriturismo
- La Canonica, Via Andreucci, 3 (Centro storico, Porta Orientale), ☎ +39 320 441 1621. Pizzeria.
- La Dispensa, Via Nazionale, 5, ☎ +39 339 745 4779. Prodotti tipici d’Abruzzo e Molise.
Dove alloggiare
modificaPrezzi medi
modifica- 1 B&B Piccola Residenza dei Maci, Corso Volturno, 9, ☎ +39 339 562 9186.
- 2 Dimora De Iorio, Strada Provinciale 627 della Vandra, 15, ☎ +39 333 415 4440. Casa vacanze.
- 3 La Masseria di Antonio e Teresina, Via Fonticelle, 44, ☎ +39 339 288 5527.
- La Casa in Collina, Via Santa Giusta, 7, ☎ +39 389 962 2772.
- Casale Rurale Verde Collese, Via Fonticelle snc (Localitá San Vito), ☎ +39 339 288 5527.
- 4 B&B Giallo Siena, Via Casali, 46, ☎ +39 338 626 0330.
- 5 B&B Il Rifugio, Via Trento, 3, ☎ +39 340 902 1002.
- B&B Al Capannone di Pietro, Strada Provinciale 627 della Vandra, ☎ +39 392 753 0496.
Sicurezza
modificaCome restare in contatto
modificaPoste
modifica- 2 Poste italiane, Via Roma, 1, ☎ +39 0865 957131.
Nei dintorni
modifica- Venafro — Affiora nella parlata e nelle tradizioni la sua lunga appartenenza alla Campania. Città dei Sanniti, poi colonia romana, alle vestigia dell'impero affianca un importante patrimonio urbano medievale, in cui spiccano le numerosissime chiese, purtroppo in gran numero ammalorate.
- Cassino — Per secoli centro amministrativo dell'antica Terra di San Benedetto, la città si sviluppa ai piedi del colle su cui sorge la celebre abbazia di Montecassino, per la quale è principalmente conosciuta. Vanta però anche importanti testimonianze del suo passato romano: anfiteatro, teatro, mausoleo, ninfeo, mura urbane del parco archeologico Casinum.
- Isernia — Tra i primi insediamenti paleolitici documentati d'Europa, fu poi fiorente città sannita, capitale della Lega Italica, in seguito Municipium romano. Il suo millenario passato le ha lasciato un importante patrimonio monumentale che si estende fino all'epoca preromana, oltre ad importantissimi reperti della preistoria
- Castel di Sangro — Fu città romana, poi feudo dei Borrello; i ruderi del castello medievale e le vicine mura megalitiche testimoniano la passata grandezza della porta d'Abruzzo.
Itinerari
modifica- Castelli della provincia di Isernia — Sono numerosi i manieri dell'Appennino molisano nei paesi dell'Alto Molise, dell'Isernino e del Venafrano. Alcuni sono diroccati per vicende belliche o per terremoti; altri sono stati recuperati; molti hanno aspetto militaresco, con poche o nessuna evoluzione architettonica esteriore di trasformazione in dimora signorile.
Altri progetti
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