Verzegnis
La frazione Villa con la pieve di San Martino
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Verzegnis
Sito istituzionale

Verzegnis (Verzegnis in friulano standard, Verzegnas in friulano carnico) è un centro del Friuli-Venezia Giulia.

Il suo territorio è interessato dal Parco naturale delle colline carniche.

Da sapere

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Chiaulis è la sede del Municipio; il comune di è infatti un comune sparso che prende il nome del monte Verzegnis (1915 s.l.m) che sovrasta le quattro frazioni.

Cenni storici

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Un interessante riferimento storico sull'antico ruolo di Verzegnis in Carnia è rappresentato dai resti di una torre (sul colle Mazeit, nella frazione di Villa) portata alla luce in scavi archeologici condotti soprattutto nel biennio 1989-1990 e ripresi nel 2000. Gli studi condotti sui reperti ritrovati collocano temporalmente la costruzione a cavallo tra il XII ed il XIII secolo d.C. Si ritiene che la torre rientrasse nel sistema di fortificazioni eretto in difesa dei valichi alpini orientali, giacché la sua posizione strategica consentiva il controllo della parte superiore della vallata del fiume Tagliamento, dell'accesso meridionale alla via per Iulium Carnicum ed al Norico. La chiesa di San Martino a Villa viene nominata come pieve per la prima volta nel 1072.

Le indemoniate di Verzegnis

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Verzegnis è noto per i fatti accaduti nell'inverno del 1878. Una ragazza del luogo, tale Margherita Vidusson, manifestò di essere posseduta dal demonio, dando vita ad un'epidemia che coinvolse via via altre 24 ragazze ed un carabiniere: le indemoniate urlavano e bestemmiavano in lingue sconosciute e si ritrovavano dotate di una forza straordinaria ed animalesca. Tutto finì con l'intervento del medico udinese Giuseppe Chiappolino.

Di tali avvenimenti parla il romanzo di Pietro Spirito Le indemoniate di Verzegnis e sono ripresi in una pièce teatrale, "Indemoniate", a firma di Giuliana Musso e Carlo Tolazzi.

Verzegnis capoluogo della Carnia

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Durante la seconda guerra mondiale, a Verzegnis avvenne un fatto singolare: dall'ottobre del 1944 all'aprile del 1945 il paese venne occupato da un reggimento di cosacchi divenendo il "centro" della Carnia. I cosacchi erano stati reclutati dai nazisti per contrastare il movimento partigiano, molto attivo in Carnia. Più di 1500 persone, tra soldati e civili, giunsero a Verzegnis con cavalli, cammelli ed armenti e vi stabilirono la sede del comando principale del Reggimento Terek-Stavropol'. Nelle promesse dei tedeschi ai cosacchi in cambio della loro collaborazione, la Carnia, sarebbe dovuta diventare Kosakenland in Nord-Italien e questi secondo tale progetto vi si stabilirono nella parte meridionale della Carnia eleggendo come proprio "capoluogo" il paesello di Villa di Verzegnis, dove il capo supremo delle forze cosacche Pëtr Nikolaevič Krasnov alloggiava.

L'avventura Cosacca in Carnia, con particolare attenzione agli accadimenti che riguardarono Verzegnis, è efficacemente narrata da Patrizia Deotto nel suo saggio storico "Stanitsa Tèrskaja. L'illusione cosacca di una terra.", sulla base di diverse fonti, documenti d'archivio, pubblicazioni e testimonianze dirette. Alla presenza dei cosacchi in Carnia è legata la narrazione nel romanzo "L'armata dei fiumi perduti" di Carlo Sgorlon.

Come orientarsi

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Mappa a tutto schermo Verzegnis

Quartieri

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Il suo territorio comunale raggruppa le frazioni di Chiaicis, Intissans, Villa e le località di Assais, Avons, Dueibis, Fuignis, Marzovalis, Pozzis, Pusea, Riviasio, Santo Stefano e Sella Chianzutan.

La sede municipale è nel paese di Chiaulis.

In passato esistevano altri cinque centri abitati: Assais (Dassaias), Dueibis (Dueibas), Pusea (Pusjea), Pozzis (Poças) e Fuignis (Fuignas). Queste borgate sono situate in zone boschive piuttosto isolate: questo è uno dei motivi per cui sono state abbandonate definitivamente nel corso del Novecento dagli abitanti originari, solitamente con discesa verso le frazioni maggiori. Recentemente sono state restaurate alcune case a Pozzis prevalentemente da parte di persone non residenti a Verzegnis. Assais è la sola a non essere completamente disabitata ma vi risiedono alcune persone.

In località Sella Chianzutan (l'abitato ad altitudine più elevata: tra 950- 1250 mt) un tempo da dicembre a marzo venivano aperti degli impianti sciistici (due piste da discesa, una di fondo e una discesa per le slitte) ma non sono più utilizzati.

Come arrivare

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In aereo

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In auto

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  • Casello autostradale Carnia-Tolmezzo sull'autostrada A23

In treno

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  • Stazione ferroviaria a Carnia sulla linea Pontebbana Udine-Tarvisio.

In autobus

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  • L'azienda SAF gestisce corse extraurbane indirizzate a Tolmezzo e a Udine.


Come spostarsi

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Cosa vedere

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  • 46.394312.9731 Pieve di San Martino (a Villa di Verzegnis). Eretta su precedenti costruzioni, è una delle 11 antiche pievi della Carnia. L'edificio attuale risale al XIII secolo, ristrutturato nel XVIII secolo su progetto di Domenico Schiavi. Pieve di San Martino (Villa di Verzegnis) su Wikipedia pieve di San Martino (Q3904663) su Wikidata
  • 46.379712.97392 Lago di Verzegnis (in prossimità della frazione di Chiaicis). Si è formato a seguito della costruzione di una diga sul torrente Ambiesta. Misura circa un chilometro e mezzo in lunghezza ed ha una profondità di circa 40 metri. Pur non essendo balneabile, è comunque meta di attività di pesca, passeggiate lungo le sue rive, escursioni in mountai bike e picnic.
  • Art Park (Villa di Verzegnis). Museo all'aperto d'arte contemporanea ideato e promosso da Egidio Marzona. Parte del sistema museale della Carnia, l'Art Park è visitabile tutto l'anno, senza vincoli di orario ed espone opere di artisti di fama internazionale:
  • Via del marmo. l'iniziativa è volta alla valorizzazione degli impianti dismessi della cava "Lavoreit Ros". La via storica del marmo verso valle è infatti costituita da una teleferica, che non è più utilizzata (attualmente il trasporto avviene su gomma lungo una strada che scende dalla cava fino a Sella Chianzutan). La "via" parte da Sella Chianzutan (in località "la Canaleta") ed attraversa le casere "Mongranda", "Presaldon" (oggi rifugio alpino) e "Val" (in disuso ma in fase di ristrutturazione).
  • Grotta del "Magico Alverman" (grotta del "Riu Muart" (rio Morto)). Censita nel 1995, la grotta del Magico Alverman è la più interessante delle 42 grotte conosciute del monte Verzegnis e si snoda su una lunghezza di 1308 metri.
  • Aga dal paradîsj (Acqua del paradiso). Sulla strada che unisce Villa Santina e Chiaicis, sopra Riviasio, si trova una fonte d'acqua ritenuta salutare, tanto da meritarsi l'appellativo di "acqua del paradiso". Benché sia conosciuta da sempre dalla popolazione di Verzegnis, aveva dal dopoguerra subìto un progressivo abbandono manutentivo, in tempi recenti grazie all'iniziativa di alcuni volontari, la fonte è stata ripristinata e vi attingono regolarmente sia residenti che forestieri tra i quali si è sparsa la voce della sua esistenza.
  • Parco intercomunale delle colline carniche. Istituito nel 1999 con i comuni di Villa Santina, Raveo ed Enemonzo si è poi ampliato con l’adesione dei comuni di Verzegnis e Lauco.


Eventi e feste

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  • Premio per la poesia Giso Fior. Concorso internazionale di poesia, intitolato all'omonimo illustre poeta di Verzegnis Giso Fior (1916-1978). Il concorso in un primo tempo era rivolto agli autori in lingua friulana (la lingua madre del poeta) ma premia attualmente anche la produzione in ladino e nelle altre lingue minoritarie alpine.
  • Scultura in rosso. in agosto -biennale. Simposio internazionale di scultura sul marmo rosso di Verzegnis, a Sella Chianzutan. Gli artisti partecipanti con la propria ispirazione scultorea danno vita ai blocchi di marmo estratto dalla cava Verzegnis.
  • Scarponata a Lavoreit Ros (a Sella Chianzutan). in agosto. Corsa non competitiva in montagna dall'altitudine di 955 m di Sella Chianzutan, i partecipanti raggiungono a piedi "Lavoreit Ros", la cava di marmo di Verzegnis (altitudine 1690 s.l.m.).
  • Cronoscalata Verzegnis-Sella Chianzutan. Corsa automobilistica di velocità in salita, Verzegnis-Sella Chianzutan. Per l'occasione, un gran numero di persone, fra troupe automobilistiche e visitatori, giunge nel comune.
  • San Nicolò di Bari. Sera del 5 dicembre. Nella sera precedente alla ricorrenza della propria festa, San Nicolò, il patrono della frazione di Chiaicis, annunciato per le strade dal suono di un campanello e aiutato da giovani donne vestite con il costume carnico, visita di persona le case portando doni ai bambini di Chiaicis.
  • Festa Di Primavera. Si svolge in una delle borgate di Verzegnis (Dueibis, Pusea, Assais e Fuignis) e consiste in -musica a 360° con DJ; giochi tradizionali; pranzo nei prati della borgata scelta.
  • Torneo Interfrazionale. Torneo di calcio a 7 su erba, che si svolge ogni anno il giorno di Ferragosto presso il campo comunale, e che vede impegnate 4 squadre, rappresentanti le frazioni del comune di Verzegnis. La formula è quella del girone "all'italiana", per un totale di 6 incontri. Se una partita finisce in parità, si procede ai calci di rigore (2 punti per la vincente, 1 per la perdente). In caso di parità di punti, si tiene conto dell'esito dello scontro diretto. Viene inoltre assegnato il premio al capocannoniere del torneo.
  • Ferragosto a Chiaicis. Tradizionale sagra estiva della durata (solitamente) di 3 giorni, che si svolge nella frazione di Chiaicis nei giorni di Ferragosto. Le serate vengono allietate da musica dal vivo. Durante la sagra avvengono le premiazioni del Torneo Interfrazionale.


Cosa fare

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Cascate dell'Arzino
  • 46.3405612.88811 Cascate dell'Arzino, Frazione Pozzis. Due sentieri facili nel bosco conducono alle cascate generate dal fiume Arzino, in un luogo naturale particolarmente suggestivo. Il primo parte dalla località Chiavalrias di Pozzis e raggiunge in circa 2,20 ore di cammino le cascate (7 km. circa); il secondo dal borgo di Pozzis raggiunge le cascate in circa 1,40 ore di cammino (5 km. circa).


Acquisti

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Come divertirsi

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Dove mangiare

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Prezzi medi

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Dove alloggiare

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Prezzi medi

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Sicurezza

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Farmacia


Come restare in contatto

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Nei dintorni

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  • Tolmezzo In un'ampia vallata nell'Arco alpino friulano, la città è il centro più importante della Carnia e ne è quindi considerato di fatto il capoluogo.
  • Gemona del Friuli La ricostruzione della città dopo il terribile terremoto del 1976 che la mise in ginocchio è un esempio ineguagliato del valore della sua gente che oltre alle abitazioni ha ricostruito, pietra per pietra, il suo bel Duomo così com'era.
  • Paularo Luogo di villeggiatura in una conca nella valle del Chiarsò, conserva case di antica architettura carnica.

Itinerari

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  • Pievi della Carnia Dieci antiche pievi che furono un tempo, oltre che centri di culto, sedi di potere civile.


Altri progetti

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