Villa Santina
Invillino e Villa Santina dal Col Santino
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Patrono
Posizione
Mappa dell'Italia
Mappa dell'Italia
Villa Santina
Sito istituzionale

Villa Santina è un centro del Friuli-Venezia Giulia.

Da sapere

modifica

Il suo territorio è interessato al Parco intercomunale delle colline carniche.

Cenni geografici

modifica

È uno dei 28 comuni della Carnia, situato in un ampio pianoro che arriva sino a Tolmezzo. Il paese, completamente ripresosi dai terremoti del 1976, è oggi un attivo centro agricolo e industriale, caratterizzato da inverni rigidi e calde estati.

Cenni storici

modifica

Nel territorio del comune, in località Col di Zuca e nei pressi della Pieve di S. Maria Maddalena (Col Santino), sono stati rinvenuti resti di origine preistorica e paleocristiana. Questi scavi sono però da tempo abbandonati per problemi economici.

Villa Santina ha cambiato nome nel 1867, il nome precedente era Villa di Invillino, essendo allora frazione del vecchio comune di Invillino; il nome attuale deriva dal Col Santino (402 m) alle cui pendici sorge l'abitato.

Nel 1976 il comune fu devastato dal terremoto del Friuli, che provocò enormi crolli e danni e molte vittime.

Come orientarsi

modifica
Mappa a tutto schermo Villa Santina

Il territorio comunale comprende, oltre al capoluogo, un'unica frazione: Invillino (Divilìn ), uno dei borghi più antichi della Carnia.

  • 46.4145112.9243941 Parcheggio gratuito in piazza Venezia.


Come arrivare

modifica


Come spostarsi

modifica


Cosa vedere

modifica
Pieve di Santa Maria Maddalena a Invillino
  • 46.405712.94271 Pieve di Santa Maria Maddalena. Le origini della pieve di Santa Maria Maddalena vanno ricercate nell'insediamento tardo-antico del Colle Santino. :Le indagini archeologiche hanno infatti evidenziato la presenza di quattro edifici precedenti a quello attuale, collegati al castrum prima e al castello poi. Il primo risalirebbe al VII secolo e sarebbe stato dedicato a S. Giovanni Battista.
    Il ritrovamento del frammento di una lapide battesimale ci permette di dire che già a quel tempo la chiesa presentava questa importante funzione.
    All'XI secolo d.C., momento della divisione della Carnia in plebanie e delle prime citazioni documentarie, Santa Maria Maddalena contava tra le sue dipendenze le comunità di Verzegnis, Lovasio, Villa, Lauco, Alegnidis, Vinaio, Avaglio, Trava ed Esemon di Sopra.
    La chiesa attuale nell'impianto romanico a tre navate risalirebbe alla seconda metà del XV secolo (1431) e sarebbe opera del mastro Stefano del fu Simone di Mena, carpentiere di Venzone. Nello specifico l'edificio sarebbe stato realizzato utilizzando le pietre provenienti dal castello di Invillino, fatto smantellare dal Patriarca Nicolo di Lussemburgo nel 1352 per punire uno dei nobili friulani che aveva congiurato contro di lui. A lungo incompleto, l'edificio subì diversi rimaneggiamenti. Tali interventi si rivelano già nella facciata in pietra a vista, su cui si leggono chiaramente almeno due diversi momenti costruttivi.
    Danneggiato gravemente da un sisma nel ‘700 e poi di nuovo nel '76, è stato restaurato negli anni '90 cercando di ripristinarne l'aspetto più antico.
    La facciata romanica, con la sua superficie continua costituita da pietre squadrate, dà all'edificio un aspetto al tempo stesso semplice e maestoso, esaltando il portale centrale dalle linee neoclassiche. In alto si possono ancora notare le tracce di una bifora ormai tamponata, memoria forse di un antico campanile interno. La linea austera prosegue all'interno, dove il bianco delle pareti intonacate viene interrotto solo da alcuni elementi in pietra a vista, come le solide colonne in conglomerato locale, intervallati ad alcuni stucchi neoclassici e pilastri ionici. :All'interno delle navate laterali, suddivise da quattro arcate, spiccano così gli altari impreziositi da policromie e dorature. Dei due delle navate laterali, quello di destra reca la pala di San Giovanni Battista ed il Redentore del 1570 di Giovanni Antonio Agostini.
    Al centro del coro spicca l'elemento di maggior pregio artistico, il polittico ligneo di Domenico da Tolmezzo, il maggiore intagliatore friulano del Quattrocento. Quello collocato nella pieve è una copia dell'originale del 1448 conservato attualmente nel Museo Diocesano d’Arte Sacra di Udine. Il polittico, che rappresenta simbolicamente il prestigio della chiesa plebanile, è costituito da una finta struttura architettonica su due livelli: nel livello inferiore, all'interno di nicchie dorate, stanno, a figura intera, al centro la Santa titolare della pieve contornata da quelli delle chiese tributarie, tra cui alla estrema destra S. Lorenzo. Nel livello superiore si trova a mezzo busto in posizione centrale la Madonna con il bambino fiancheggiata da quattro Sante. Il tutto è coronato da una cornice in cui svetta un Creatore trionfante sul mondo.
    Pieve di Santa Maria Maddalena (Invillino) su Wikipedia pieve di Santa Maria Maddalena (Q3904809) su Wikidata
Chiesa di San Lorenzo
  • 46.40446912.9295732 Chiesetta della Madonna del Ponte, strada Provinciale 72, n. 8.
  • Cascata Radime (Farine dal Diaul). Sulle pareti rocciose dell'abitato, solo in occasione di abbondanti precipitazioni, si forma la cascata Radime, detta "Farine dal Diaul" (Farina del diavolo, secondo una leggenda del posto); la sua altezza è di ben 230 m.
  • 46.41538112.9242473 Chiesa parrocchiale di San Lorenzo Martire. Si sa che a Villa Santina venne costruita una chiesa nel XV secolo. Questo edificio fu rimaneggiato nel 1715 e, circa mezzo secolo dopo (1763), demolito per far posto all'attuale parrocchiale.
    Essa fu edificata nel 1763 e consacrata l'anno successivo. Venne eretta a parrocchiale nel 1954 con territorio dismembrato dalla parrocchia della pieve di Invillino.
    Chiesa di San Lorenzo Martire (Villa Santina) su Wikipedia chiesa di San Lorenzo Martire (Q61646228) su Wikidata
  • 46.40482112.9263674 Col Santino. Area archeologica.
  • Parco intercomunale delle colline carniche. Istituito nel 1999 con i comuni di Raveo ed Enemonzo si è poi ampliato con l’adesione dei comuni di Verzegnis e Lauco.


Eventi e feste

modifica


Cosa fare

modifica
  • 46.41568312.9220841 Palazzetto dello Sport, Piazzetta dello Sport, 1.


Acquisti

modifica


Come divertirsi

modifica


Dove mangiare

modifica

Prezzi medi

modifica


Dove alloggiare

modifica

Prezzi medi

modifica


Sicurezza

modifica
  • 46.41331612.9183525 Stazione Carabinieri, Via Piave, 18, +39 0433 74130.


Come restare in contatto

modifica


Nei dintorni

modifica

Itinerari

modifica
  • Pievi della Carnia Dieci antiche pievi che furono un tempo, oltre che centri di culto, sedi di potere civile.


Altri progetti

modifica
CittàBozza: l'articolo rispetta il modello standard e ha almeno una sezione con informazioni utili (anche se di poche righe). Intestazione e piè pagina sono correttamente compilati.