Enemonzo | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Friuli-Venezia Giulia | |
Territorio | Carnia | |
Altitudine | 398 m s.l.m. | |
Superficie | 23,76 km² | |
Abitanti | 1.310 (2019) | |
Nome abitanti | Enemonzesi | |
Prefisso tel | +39 0433 | |
CAP | 33020 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | Santi Ilario e Taziano (16 marzo) | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Enemonzo è un centro del Friuli-Venezia Giulia.
Da sapere
modificaIl comune fa parte dell'associazione dei comuni del Parco intercomunale delle Colline carniche costituita nel 2007 insieme ai comuni di Lauco, Raveo e Villa Santina.
Cenni geografici
modificaCenni storici
modificaAlcuni ritrovamenti (un'ascia in pietra levigata rinvenuta sulla collina di San Rocco, un'ascia in bronzo presso la frazione di Esemon di Sotto, e vari resti di epoca romana), testimoniano che Enemonzo è certamente uno degli antichi insediamenti della Carnia. Tuttavia il nome del paese viene citato per la prima volta solo intorno al 1000 come Enemum. Nel 35 a.C. dopo la sottomissione dei Galli Carni da parte delle legioni romane, Enemonzo entrò a far parte della X REGIO VENETIAE ET HISTRIAE.
Dal 1017 al 1420 fece parte del Patriarcato di Aquileia, conoscendo il periodo più florido della sua storia antica. Nel 1420 con la caduta del patriarcato passò sotto la dominazione veneziana fino al 1797, anno del Trattato di Campoformio che stabiliva il passaggio di tutto il Veneto (che allora comprendeva anche il Friuli) all'impero asburgico.
Tornato all'Italia nel 1866, nel 1917 il paese fu investito dalla ritirata di Caporetto, e molti abitanti abbandonarono le proprie case per rifugiarsi al di là del Piave. Durante la seconda guerra mondiale, come tutta la Carnia dovette subire l'invasione dei cosacchi, autori di violenze, furti e razzie, che dovettero abbandonare il paese nel maggio del 1945.
Come orientarsi
modificaIl suo territorio comprende anche i paesi di Colza, Esemon di Sotto, Fresis, Maiaso, Quinis e Tartinis.
Come arrivare
modificaIn aereo
modifica- 1 Aeroporto Friuli-Venezia Giulia, via Aquileia 60 (a Ronchi dei Legionari), ☎ +39 0481 773224.
- 2 Aeroporto Marco Polo di Venezia, viale Galilei (a Tessera), ☎ +39 041 2609260.
- 3 Aeroporto di Verona (Catullo), Caselle di Sommacampagna, ☎ +39 045 8095666, contatti@aeroportoverona.it.
Come spostarsi
modificaCosa vedere
modifica- 1 Pieve arcipretale dei Santi Ilario e Taziano. Già dal XII secolo è documentata una chiesa ad Enemonzo. Questo edificio viene abbattuto nel 1700 a causa della sua instabilità dovuta alle scosse del terremoto del 28 luglio 1700. Si inizia allora a costruire la nuova pieve, completata nel 1733. La pieve fu restaurata nel 1981 in seguito al terremoto del Friuli del 1976.
- Chiesa di San Giorgio (a Colza). La chiesa di Colza fu edificata probabilmente alla fine del Quattrocento. La facciata dell'edificio venne rimaneggiata nel XVIII secolo. In seguito al Terremoto del Friuli del 1976, la chiesetta fu restaurata nel 1984.
Sull'arco trionfale e nell'arco un ciclo di affreschi di Pietro Fuluto, risalente al 1513, con figure sacre e scene relative alla vita di San Giorgio ambientate in paesaggio fiabesco. - Chiesa di San Nicolò. Conserva una statua lignea del Santo titolare che risale al Trecento e si pone pertanto fra le più antiche esistenti in Carnia.
Sulla facciata della chiesa spicca un trittico in pietra locale di epoca gotica.
L'interno dell'edificio ha dipinti delle sorelle monfalconesi Marianna e Luigia Pascoli (San Giuseppe e Madonna con Bambino del ) oltre ad un altare in legno dipinto e dorato, contenente una pala con i Santi Lorenzo, Mattia e Rocco di Gian Pietro Comuzzo (1691). - Chiesa di Santa Giuliana (a Fresis). Conserva un ciclo di affreschi del 1588 opera del sandanielese Giulio Urbanis. Vi sono rappresentati Padri e Dottori della Chiesa, Profeti ed Evangelisti; nelle pareti teoria degli Apostoli, Crocifissione, Madonna con Bambino, figure di Santi e Sante.
L'altare maggiore è in legno intagliato, dipinto e dorato ed è opera del 1624. - Chiesetta di San Rocco. Dall'alto di un colle domina la confluenza fra il Rio Esemon e il Tagliamento.
- Grotta dei Pagani (nei pressi di Maiaso).
- Parco intercomunale delle colline carniche. Istituito nel 1999 con i comuni di Villa Santina e Raveo si è poi ampliato con l’adesione dei comuni di Verzegnis e Lauco.
Eventi e feste
modifica- Mostra micologica. in estate. Esposizione di numerosissime prelibate qualità di funghi, raccolti in zona.
Cosa fare
modifica- 1 Aviosuperficie di Enemonzo (in località Salet Privilegio di Enemonzo), aviosuperficie.enemonzo@agemont.it. Gio-dom in inverno: mer-lun estate. È fra i campi di volo più settentrionali d'Italia; gli altri due sono Vipiteno e Bolzano.Ha clima alpino caratterizzato da mancanza di nebbie. Il suo territorio ha grande interesse ambientale.
Acquisti
modificaCome divertirsi
modificaDove mangiare
modificaPrezzi medi
modifica- 1 Osteria Cimenti, Via Raveo, 1 (a Tartinis.Colza), ☎ +39 0433 746162.
- 2 Ristorante Al Privilegio, Località Privilegio, ☎ +39 347 2212157.
- 3 Rosa di Cret, Via Nazionale, 71, ☎ +39 0433 750485.
- 4 Osteria Casa Colò, Via S. Antonio, 11 (nella frazione Maiaso), ☎ +39 0433 746198.
Dove alloggiare
modificaPrezzi medi
modifica- 1 Agriturismo S.Juri, via S.Juri 2, ☎ +39 0433 746048.
- 2 Agriturismo Da Tiziano, Via degli Orti, 9 (nella frazione Quinis).
- 3 Alla Pagoda, Via Maiaso, 2 (nella frazione Colza), ☎ +39 0433 746170, info@allapagoda.it. , 33020 Enemonzo UD
Sicurezza
modifica- 4 Farmacia Marini, Via Nazionale, 60, ☎ +39 0433 74213.
Come restare in contatto
modificaPoste
modifica- 5 Poste italiane, Via Nazionale, 58, ☎ +39 0433 750212.
Nei dintorni
modificaItinerari
modifica- Pievi della Carnia — Dieci antiche pievi che furono un tempo, oltre che centri di culto, sedi di potere civile.
Altri progetti
modifica- Wikipedia contiene una voce riguardante Enemonzo
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Enemonzo