frazione del comune italiano di Marebbe

San Vigilio
Veduta del centro di San Vigilio di Marebbe
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San Vigilio

San Vigilio (St. Vigil in tedesco, Al Plan de Mareo in ladino) è una frazione del comune italiano di Marebbe in Trentino-Alto Adige.

Da sapere

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Molto frequentemente e comunemente chiamato San Vigilio di Marebbe, il paese ospita la sede comunale del comune di Marebbe ed è un noto centro turistico nella Valle di Mareo, laterale della Val Badia, che confluisce nella Val Pusteria. Fa parte della Ladinia, cioè di quell'area trentina, altoatesina e bellunese che riunisce cinque vallate (Val di Fassa, della val Badia, della Val Gardena, dell'alta Val Cordevole e dell'Ampezzo e 18 comuni dove si parla principalmente la lingua Ladina. Il territorio della Ladinia si sviluppa per circa 1 200 km², ed è occupato interamente dalle Dolomiti; quasi sul suo centro si sviluppa l'imponente Massiccio del Sella. Le principali vette della Ladinia sono: la Marmolada ("Marmolèda"; 3 343 m), l'Antelao (3 263 m) e la Tofana di Mezzo ("Tofana de Meso"; 3 244 m). Amministrativamente la Ladinia è divisa fra due regioni, tre province (di Bolzano, di Trento e di Belluno) e vari comuni, tutti di modeste dimensioni.

Cenni geografici

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San Vigilio sorge in un'ampia conca dominata sulla destra dal Plan de Corones (2275 m s.l.m.), dal Pizzo delle Pietre (in ladino Piz da Peres, 2507 m s.l.m.) e dal Paraccia (2438 m s.l.m.) Sul versante opposto della valle il paese è sovrastato dal monte Pares (in ladino Sas de Crosta, 2396 m s.l.m.) e dal boscoso Piz de Plaies (1700 m s.l.m.), comodamente raggiungibile con una cabinovia che sale al Giogo (in ladino Ju, 1620 m s.l.m.), poco distante dalla cima, da dove la vista spazia sulla Val Badia. San Vigilio ospita il centro visite del Parco naturale Fanes - Sennes - Braies dove i visitatori possono ricevere informazioni sul parco (ambiente, geologia, paleontologia, attività umane). Dista 17 km da Brunico, 26 da Corvara in Badia, 38 da Selva di Val Gardena, 43 da Bressanone,

Cenni storici

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La valle di Marebbe vide fin da tempi antichissimi insediamenti di popolazioni retiche che intorno all'anno 15 a.C. furono assoggettate dai Romani, assumendo da allora la lingua latina che nel tempo divenne l'attuale lingua ladina, tuttora parlata in diverse valli dolomitiche. Le più importanti iniziative medievali di colonizzazione della valle furono portate avanti dai vescovi di Bressanone e dal monastero benedettino di Castel Badia (noto anche come Sonnenburg), posto all'imbocco settentrionale della valle. Verso la fine del XIV secolo la valle entrò a far parte della Contea del Tirolo, poi divenuta parte dell'Impero d'Austria, seguendone le vicende storiche fino al 1918. In quel periodo San Vigilio divenne la sede giurisdizionale delle valli di Marebbe e Badia.

Dopo la prima guerra mondiale, nel 1919, in base al trattato di pace la valle fu annessa all'Italia insieme a tutto il Tirolo cisalpino (poi Trentino-Alto Adige).

Dagli anni Venti ebbe inizio le sviluppo turistico che ancora oggi costituisce la principale risorsa del paese, che divenne prima centro di villeggiatura estiva e pochi anni più tardi, con il progressivo sviluppo della pratica dello sci, anche una stazione di sport invernali. Fu in questo periodo che furono costruiti i primi rifugi sui monti (il primo di questi fu il rifugio Fanes, aperto dai fratelli Mutschlechner nel 1928).

Come orientarsi

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Mappa a tutto schermo San Vigilio (Marebbe)


Come arrivare

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In aereo

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  • 46.46027811.3263891 Aeroporto di Bolzano-Dolomiti (IATA: BZO) (6 km dal centro di Bolzano), +39 0471 255 255, fax: +39 0471 255 202. apertura al pubblico: 05:30–23:00; apertura biglietteria: 06:00-19:00; il check-in per voli da Bolzano è possibile solo da 1 ora ad un massimo di 20 minuti prima della partenza. Piccolo scalo regionale con voli di linea da e per Lugano e Roma con Etihad Regional (by Darwin Air). In alcuni periodi dell'anno, la compagnia Lauda Air collega la città con Vienna una volta a settimana. Più numerosi invece i voli charter.
  • 45.39666710.8877782 Aeroporto di Verona (Catullo), Caselle di Sommacampagna, +39 045 8095666, .
  • 45.42555610.3269443 Aeroporto di Brescia (D'Annunzio), Via Aeroporto 34, Montichiari (I collegamenti con l'aeroporto di Brescia sono garantiti dai trasporti pubblici tramite il bus/navetta. La fermata a Brescia città è situata alla stazione dei pullman (numero 23), mentre quella dell'aeroporto è al fronte terminale. Sono inoltre previsti collegamenti per la città di Verona attraverso la linea bus/navetta 1), +39 045 8095666, . Solo Charter

In auto

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In treno

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  • Stazione ferroviaria a Bressanone; si trova sulla linea VeronaInnsbruck e vi si fermano tutti i treni per i passeggeri.

In autobus

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  • I servizi di trasporto pubblico con pullman in Alto Adige sono gestiti da SAD


Come spostarsi

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Cosa vedere

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Chiesa di San Vigilio
Castel Tor
  • 46.69794711.931231 Chiesa parrocchiale di San Vigilio. L'imponente chiesa di origine gotica è stata ricostruita in stile rococò tra il 1781 e il 1782 su progetto dell'architetto tedesco Franz Singer di Götzens e conserva all'interno affreschi di Matthäus Günther; dell'originaria struttura gotica rimane il campanile, risalente al 1512.
    A San Vigilio è dedicato anche il busto metallico che lo raffigura, realizzato nel 1991 dallo scultore Franz Kehrer.
  • 46.69794611.9312312 Monumento a Caterina Lanz. Nei pressi della chiesa si trova il monumento ad una leggendaria figura locale, Caterina Lanz, una coraggiosa ragazza che all'epoca delle guerre napoleoniche (1797) avrebbe tenuto testa ad un drappello di soldati francesi, armata solo di una forca da fieno.
  • 46.69511.9316673 Bagni di Cortina - Marebbe. Rappresentano una sorgente idrotermale dolomitica di acqua minerale, una tra le 32 ufficialmente riconosciute in Alto Adige.
    Questa sorgente si trova in località Bagni di Cortina, a sud di San Vigilio di Marebbe, ed era già menzionata nel 1780. Nel 1806 una frana distrusse la sorgente. Soltanto nel 1830 questa fu riportata alla luce, e si iniziò a pensare ad uno sfruttamento dell'acqua minerale, con la costruzioni di appositi bagni termali.
    Durante i due conflitti mondiali lo stabilimento balneare andò in crisi e dovette chiudere.
    Oggi la fonte è principalmente ad uso privato e viene sfruttata solamente da una struttura alberghiera; tuttavia una fontanella dietro all'albergo è rimasta accessibile al pubblico, tanto che ancora oggi molte persone usano riempire le loro bottiglie di quest'acqua per godere degli effetti benefici.
    L'acqua alla sorgente è citata come solfata, fluorata, calcica con iodio e con piccole dosi di boro, bario e bromo. La temperatura dell'acqua alla fonte è di 6,5 °C e viene catalogata come un'acqua mediamente mineralizzata e viene consigliata per cure "idroponiche" (cioè l'acqua viene soprattutto bevuta).
  • 46.68082811.8929334 Castel Tor (Museum Ladin Ćiastel de Tor), San Martino in Badia. Del XII secolo. Al suo interno si trova il "Museum Ladin Ćiastel de Tor".


Eventi e feste

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Cosa fare

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  • Escursionismo. Il tratto superiore della valle di Marebbe, che prende il nome di Val di Rudo, è percorso da una comoda strada carrozzabile di circa 12 km, in origine strada militare, che porta all'ampio piazzale dove sorge il rifugio Pederù (1540 m s.l.m.). Da qui due strade sterrate (il transito è consentito solo a mezzi fuoristrada autorizzati) risalgono i ripidi versanti della valle e raggiungono i rifugi degli altipiani di Fanes (2060 m s.l.m.) e Sennes (2126 m s.l.m.), nel cuore del Parco naturale Fanes - Sennes - Braies (ciascun itinerario richiede circa due ore a piedi dal rifugio Pederù).
    Altri percorsi portano alle vette dei monti che circondano la conca di S. Vigilio; è anche possibile raggiungere, in circa sei ore di cammino, il lago di Braies, attraverso la Val Fojedöra e la Val Foresta. Numerose sono anche le possibilità di escursioni per gli appassionati di mountain bike.
    Esistono anche percorsi alpinistici più impegnativi, tra i quali la cosiddetta Via della Pace, un lungo sentiero (circa sei ore di percorrenza e circa 1000 m di dislivello) con alcuni tratti di ferrata che partendo dall'Alpe di Fanes Grande e seguendo i tracciati aperti dai soldati austro-ungarici durante la Prima guerra mondiale raggiunge una delle cime della Furcia Rossa; lungo il percorso sono visibili postazioni di guerra austriache e italiane.
    Il percorso del Gran Bracun è un lungo sentiero che congiunge San Vigilio con il Castello di Podestagno presso Cortina d'Ampezzo ed è legato alla trasfigurazione in leggenda della vicenda storica di un cavaliere ladino Franz Wilhelm Prack von Asch, noto come il Gran Bracun, che risiedeva nel Ciastel de Brach a Pieve di Marebbe nel XVI. secolo e che, secondo il mito, raggiungeva a cavallo attraverso le montagne la fidanzata Sidonia di Winkelhofen al Castello di Potestagno. I suoi nemici avevano fatto crollare il Ponte Alto ma il suo cavallo con un balzo superò il dirupo.
  • Sci. La stazione sciistica di San Vigilio si estende sul versante sud del Plan de Corones (2.275 m s.l.m.) e fa parte del comprensorio che prende il nome della montagna (a sua volta incluso nel Dolomiti Superski) e che tocca anche i comuni di Brunico (versante nord) e Valdaora (versante est). A San Vigilio sorgono 12 dei 31 impianti di risalita del comprensorio, che complessivamente conta su 100 km di piste e 200 cannoni sparaneve. A partire dal 1998 ha ospitato diverse competizioni di sci alpino (gare di Coppa Europa e FIS).
    Nella località si praticano anche snowboard e sci nordico. La pista da sci di fondo è lunga 23 km e copre un dislivello massimo di 347 m; si articola su 6 anelli, con partenza dal centro abitato, e attraversa il Parco naturale Fanes - Sennes - Braies.


Acquisti

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Come divertirsi

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Dove mangiare

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Prezzi medi

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Dove alloggiare

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Prezzi medi

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Prezzi elevati

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Camping

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Sicurezza

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Servizi di pubblica utilità

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Farmacia

  • 46.70072911.9310274 Karbacher, Strada Plan De Corones 38, +39 0474 501240.


Come restare in contatto

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Nei dintorni

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  • Brunico Centro principale della Val Pusteria, conserva due castelli oltre a quartieri storici di buon interesse. È città di turismo alla convergenza delle vallate tributarie della Val Pusteria, tutte caratterizzate da un ambiente di particolare bellezza.
  • Ortisei È il centro abitato principale e più densamente popolato della Val Gardena. L'economia locale si basa soprattutto sul turismo invernale ed estivo. Molto noto è l'artigianato delle sculture di legno, che vanta un'antica tradizione.
  • Chiusa La località Sabiona è la culla spirituale dell'intero Tirolo. È stata la Sede vescovile del Tirolo (diocesi di Sabiona), prima dello spostamento della stessa a Bressanone attorno all'anno 1000. Il monastero che vi sorge può essere visitato partendo da Chiusa e percorrendo a piedi il percorso di un'antica Via Crucis.
  • Bressanone Città con un importante centro storico racchiuso da mura e porte. La Cattedrale, il suo chiostro con preziosi affreschi, il Palazzo vescovile danno un'elegante impronta alla città vecchia, con caratteristici piccoli borghi che si contrappongono a slarghi urbanistici di ampio respiro.
  • Longiarù

Itinerari

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  • Castelli dell'Alto Adige Un percorso alla scoperta dei manieri altoatesini che, nati per fini militari, divennero poi in gran parte raffinate dimore signorili, centri di cultura, esempi di pregevole architettura, testimonianza della grandezza delle famiglie che li fecero edificare.
  • Passi dolomitici

Informazioni utili

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