Area protetta in provincia autonoma di Bolzano
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Parco naturale Fanes - Sennes - Braies
Croda Rossa
Tipo area
Stato
Regione
Territorio
Superficie
Anno fondazione
Sito istituzionale

Parco naturale Fanes-Sennes-Braies (in tedesco Naturpark Fanes-Sennes-Prags e in ladino Parch natural Fanes-Senes-Braies) è un'area protetta situata nel Trentino-Alto Adige.

Da sapere

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È uno dei parchi più vasti della Regione.

Comuni del parco

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Cenni geografici

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Il parco è situato nella val Pusteria altoatesina. Cime principali:

  • Croda Rossa d'Ampezzo, 3.146 m
  • Cima Cunturines, 3.064 m
  • La Varella, 3.055 m
  • Cima Dieci, 3.026 m
  • Cima Fanis di Mezzo, 2.989 m
  • Cima Nove, 2.968 m
  • Monte Cavallo, 2.907 m
  • Picco di Vallandro, 2.839 m
  • Croda del Becco, 2.810 m
  • Col Becchei, 2.794 m
  • Pares (Monte Pares), 2.396 m
  • Monte Serla, 2.378 m
  • Monte Specie, 2.307 m
Esemplare di Highlander.

Flora e fauna

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Gli ampi boschi di conifere, vanno a costituire uno degli habitat per il capriolo e il cervo. Al limite del bosco invece è facile trovare traccia della presenza di tassi e volpi. Vi è presenza della marmotta, diffuso ampiamente in tutto il parco. La sua presenza è facilmente rilevabile dai fischi di allarme che le marmotte emettono. Altre specie presenti nel parco sono: il camoscio, lo stambecco, lo Highlander, la lepre alpina, la martora, la faina.

Come arrivare

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Mappa a tutto schermo Parco naturale Fanes - Sennes - Braies

In aereo

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  • 46.46027811.3263891 Aeroporto di Bolzano-Dolomiti (IATA: BZO) (6 km dal centro di Bolzano), +39 0471 255 255, fax: +39 0471 255 202. apertura al pubblico: 05:30–23:00; apertura biglietteria: 06:00-19:00; il check-in per voli da Bolzano è possibile solo da 1 ora ad un massimo di 20 minuti prima della partenza. Piccolo scalo regionale con voli di linea da e per Lugano e Roma con Etihad Regional (by Darwin Air). In alcuni periodi dell'anno, la compagnia Lauda Air collega la città con Vienna una volta a settimana. Più numerosi invece i voli charter.
  • 45.39666710.8877782 Aeroporto di Verona (Catullo), Caselle di Sommacampagna, +39 045 8095666, .

In auto

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  • Autostrada A22 del Brennero: uscita Bressanone-Val Pusteria.
  • Strade statali della Valle Aurina, della Val Badia, della Pusteria, e dalla strada provinciale Brunico - Santa Caterina.

In treno

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In autobus

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  • I servizi gestiti da SAD


Permessi/Tariffe

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Cartello indicatore con logo ufficiale del Parco.


Come spostarsi

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Cosa vedere

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Lago di Braies
  • 46.69409412.085461 Lago di Braies è uno dei laghi naturali più grandi delle Dolomiti.
Lago di Dobbiaco in inverno
  • 46.70305612.2191672 Lago di Dobbiaco (Toblacher See) (Al confine tra il parco naturale Tre Cime e il Parco naturale Fanes - Sennes - Braies, lungo la SS51 tra Dobbiaco e Cortina d'Ampezzo). È un piccolo lago alpino a 1.251 m s.l.m. È sconsigliato immergersi nelle acque gelide anche nella stagione estiva, ma è possibile effettuare dei giri in barca o pedalò. Nelle stagioni fredde, quando il lago è completamente ghiacciato, è possibile praticare il curling, o semplicemente passeggiare sul ghiaccio. Attorno al lago si trova anche un campeggio, oltre che alcuni ristoranti. Attorno al lago è stato costruito un percorso naturalistico che percorre l'intero perimetro del lago, con tabelle informative sulla flora, fauna e geomorfologia della zona. Lago di Dobbiaco su Wikipedia lago di Dobbiaco (Q2438157) su Wikidata
Cimitero austro-ungarico di Dobbiaco
  • 46.67615612.2207693 Cimitero austro-ungarico di Dobbiaco (Soldatenfriedhof Toblach o Soldatenfriedhof Nasswand, anche noto come cimitero delle Sorgenti oppure come cimitero Croda Bagnata o ancora cimitero di monte Piana) (a 9 chilometri circa da Dobbiaco lungo la SS51). Nel cimitero si trovano i resti di 1.259 militari deceduti e tutti appartenenti all'Impero austro-ungarico dato che le croci poste sui loculi i cognomi hanno origine ungherese, slovena, croata e italiana. Ciò testimonia la multinazionalità dell'impero. Al termine della seconda guerra mondiale fu abbandonato completamente fino a che Ludwig Mitterdorfer negli anni 1950 e in seguito Waltraud Fuchs, un'albergatrice di Dobbiaco, decisero di intervenire; grazie a queste due persone è tuttora possibile concedersi una sosta in tale luogo dedicato alla memoria delle due guerre mondiali. Cimitero austro-ungarico di Dobbiaco su Wikipedia Cimitero militare austro-ungarico di Dobbiaco (Q38675272) su Wikidata
Il rifugio Biella con la vetta della Croda del Becco
  • 46.67522212.0727784 Croda del Becco (Seekofel). Si erge per 2.810 m e fa parte della catena delle Dolomiti al confine tra l'Alto Adige e il Veneto.
    Partendo dall'Hotel Lago di Braies (1.494 m s.l.m.), si costeggia la riva orientale del piccolo bacino lacustre fino a prendere la mulattiera (segnavia n. 1) a sud del lago che porta sino alla forcella Sora Forno (Ofenscharte, 2.388 m) e al sottostante rifugio Biella (in tedesco Seekofelhütte, 2.327 m), gestito dal CAI di Treviso. Alla forcella, è possibile prendere un sentiero di maggiore difficoltà che porta sino alla vetta della Croda. Dal rifugio, invece, si continua percorrendo il sentiero n. 23 che, costeggiando l'Alpe di Sennes, valica la forcella Riodalato (anche nota come Forcela de Riciogogn, a 2.331 m) e quindi scende fino al sentiero n. 19, che ricollega al lago di Braies. Nonostante questa sia una delle maggiori vie per accedere alla Croda del Becco, anche l'itinerario per il verso opposto è effettuabile.
    Croda del Becco su Wikipedia Croda del Becco (Q446041) su Wikidata
  • 46.65377512.1795825 Kapelle auf der Plätzwiese. cappella a Prato Piazza (Q107067643) su Wikidata
Picco di Vallandro
  • 46.67267912.1852816 Picco di Vallandro (Dürrenstein). Alto 2.839 m è una delle montagne panoramiche più belle della regione, che lo rende una meta escursionistica popolare in estate e anche frequentato in inverno.
    La salita più facile è da Piazza Prato (2.000 m) in circa due ore, poiché è necessaria un'escursione in montagna di media difficoltà (sentiero 40). In inverno la salita con gli sci si effettua anche da Piazza Prato, il pendio della vetta è considerato a rischio valanghe, a seconda della situazione della neve, a causa della sua pendenza.
    Picco di Vallandro su Wikipedia Picco di Vallandro (Q446034) su Wikidata
  • Croda Rossa Piccada (Kleine Gaisl). 2.859 metri
  • 46.68631812.118467 Sasso Rosso di Braies (Großer Rosskopf). 2.559 metri.
Prato Piazza
  • 46.6411112.1947248 Prato Piazza (Plätzwiese) (da nord dalla Val Pusteria e in tutta la Valle di Braies Vecchia al Alpengasthof Brückele (parcheggio). Da qui una tortuosa strada di montagna conduce all'altopiano con un altro parcheggio a circa 2000 metri sul livello del mare. Le catene sono obbligatorie in caso di neve e ghiaccio). È un vasto altopiano che si trova ad un'altitudine di circa 2.000 metri. È uno degli alpeggi organizzati più alti d'Europa, un'amata zona escursionistica in estate e il punto di partenza per scalare le cime montuose circostanti. In inverno ci sono piste da fondo accessibili tramite una strada (l'alta via più lunga delle Dolomiti), sentieri per escursioni invernali, rifugi aperti e un hotel (vedi la sezione Dove dormire). Prato Piazza su Wikipedia Prato Piazza (Q2099904) su Wikidata
Forte prato piazza
  • 46.64170212.1952759 Forte Prato Piazza (Sperrwerk Plätzwiese) (sul versante meridionale del Prato Piazza vicino al Rifugio Vallandro). È una barriera militare della prima generazione delle cosiddette fortificazioni di carri armati. Il forte fu costruito dagli austriaci alla fine degli anni 1880 e serviva a sbarrare il passaggio sul Plätzwiese. Il sistema fu coinvolto in atti di guerra nel 1915 e nel 1917 fu nuovamente adattato. Dopo la fine della prima guerra mondiale l'Alto Adige entrò a far parte dell'Italia e la struttura militare perse la sua funzione. Oggi è un edificio storico, la struttura esistente è attualmente in fase di messa in sicurezza. Forte Prato Piazza su Wikipedia Forte Prato Piazza (Q2560286) su Wikidata


Cosa fare

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  • Percorso del Gran Bracun. Il percorso, che rientra in buona parte nell'ambito del parco, congiunge San Vigilio con il Castello di Podestagno presso Cortina d'Ampezzo ed è legato alla trasfigurazione in leggenda della vicenda storica di un cavaliere ladino Franz Wilhelm Prack von Asch, noto come il Gran Bracun, che risiedeva nel Ciastel de Brach a Pieve di Marebbe nel XVI. secolo e che, secondo il mito, raggiungeva a cavallo attraverso le montagne la fidanzata Sidonia di Winkelhofen al Castello di Botestagno. I suoi nemici avevano fatto crollare il Ponte Alto ma il suo cavallo con un balzo superò il dirupo.


Acquisti

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Dove mangiare

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Numerosi esercizi si trovano a Brunico.

Dove alloggiare

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Numerosi esercizi si trovano a Brunico.

Rifugi alpini

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Rifugio Fanes
  • Rifugio Pederü
  • Rifugio Lavarella
  • Rifugio Sennes
  • Rifugio Ütia Fodara Vedla
  • Rifugio Fanes
  • Rifugio Scotoni
  • Rifugio Vallandro


Sicurezza

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Come restare in contatto

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Nei dintorni

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Altri progetti

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