San José
San José vista dalla terrazza del museo delle giade
Stemma e Bandiera
San José - Stemma
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San José - Bandiera
San José - Bandiera
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Abitanti
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Posizione
Mappa della Costa Rica
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San José
Sito istituzionale

San José è la capitale della Costa Rica.

Da sapere

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San José è una città non particolarmente seducente e con non molte attrazioni. Il centro non fornisce garanzie sufficienti per la propria sicurezza personale; i borseggiatori sono all'erta nei luoghi affollati e con una particolare predilezione per le stazioni di autolinee. In considerazione di ciò, molti viaggiatori evitano di scegliersi l'alloggio in centro ripiegando sui quartieri settentrionali, più tranquilli o su altre città dell'area metropolitana di San José come Alajuela, un centro ad appena 2 km dall'aeroporto internazionale, molto più piccolo ma con servizi e strutture alberghiere soddisfacenti.

San Josè ha una discreta vita notturna anche se di stile provinciale e improntata al Kitsch.

Cenni geografici

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San José è situata a 9° 56' di latitudine nord e a 84° 05' di longitudine ovest. La città sorge a un'altitudine media di 1.161 m. s.l.m., al centro di un fertile altipiano detto Valle Centrale o Meseta Central. La città dista circa 100 km dalla costa dell'oceano Pacifico e 160 km da quella del Mar dei Caraibi.

Quando andare

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Sebbene San José sia situata nella zona del tropico, l'altitudine mitiga il clima e solo eccezionalmente le temperature superano i 35°C.

La stagione asciutta (estate) va da inizi dicembre a metà aprile e questo è il miglior periodo per una visita.

La stagione delle piogge (inverno) va da maggio a novembre; il viaggio è sconsigliato perché le piogge pregiudicano le escursioni divenendo le piste impraticabili anche a robusti mezzi 4X4.

Cenni storici

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Prima dell'arrivo degli spagnoli in Costa Rica nel XVI secolo, la regione ove oggi è situata San José era abitata dagli indigeni huetares che hanno lasciato sculture in pietra e lavori artigianali della giada. Erano organizzati in diverse tribù, ciascuna con un proprio capo. I regni più importanti erano quello di Garabito e il Señorío del Guarco, separati tra loro dal corso del fiume Virilla.

Intorno al 1620 si insediarono nell'area i primi coloni, allevatori di bovini su terreni concessi loro da Diego de Artieda Chirino y Uclés, il primo governatore della Provincia della Costa Rica. Tra gli allevatori erano presenti Pedro de las Alas che lasciò ai suoi figli due tenute, la Mata Redonda e Las Pavas e una donna spagnola di nome María de Aguilar le cui terre confinavano con quelle di Pedro de las Alas.

Solo nel secolo successivo si formò un piccolo nucleo urbano che però stentò a svilupparsi a causa di difficoltà di approvvigionamento idrico risolta in seguito attingendo a falde acquifere. Un aumento di popolazione si verificò dal 1784 in poi, in concomitanza con l'apertura di una grossa manifattura di tabacchi e altre fabbriche.

A differenza delle vicine città di Cartago e Heredia, San José non aveva lo statuto di città e neppure un nome, essendo chiamata semplicemente Villa Nueva o anche Villita. Solo nel 1820 le autorità le conferirono il titolo di città.

Dopo l'indipendenza dell'America Centrale dalla monarchia spagnola, San José si oppose alle città di Cartago ed Heredia che caldeggiavano l'unione con l'impero del Messico e propugnava invece una Repubblica indipendente. A quel tempo San José era già diventata la guida economica della Valle centrale e imponeva il suo punto di vista. Il conflitto tra le due fazioni si risolse con le armi e nella battaglia delle paludi di Ochomogo la vittoria arrise ai repubblicani. In conseguenza di ciò Cartago perse il suo status di capitale che fu conferito a San José.

San José iniziò ad assumere l'aspetto di una città dal 1850 in poi, con l'avvento al potere del presidente Juan Rafael Mora Porras. A quel tempo la sua prosperità economica era dovuta principalmente all'esportazione del caffè in Europa. Furono costruiti imponenti edifici come il Palazzo Nazionale, demolito negli anni quaranta del XX secolo. Fu inaugurato anche il primo teatro, il Teatro Mora e predecessore del Teatro Nazionale. Nel 1855 fu aperto l'ospedale San Juan de Dios, ancora in funzione e tra le più importanti strutture sanitarie del paese mentre l'anno successivo fu la volta della fabbrica nazionale dei liquori, che oggi alberga il Centro Nazionale della Cultura.

Sul finire del XIX secolo, San José si affermò come principale destinazione del flusso migratorio europeo diretto in America centrale e destinato a durare fino al secondo dopoguerra. I nuovi arrivati cambiarono radicalmente la cultura e la mentalità dei josefinos.

Il primo tram di San José in una foto del 1899

Nel 1894, le strade avevano già l'illuminazione elettrica ed erano percorse da tram. Furono inoltre eretti numerosi teatri e scuole da progetti ispirati all'architettura europea del tempo. Nel 1888 l'immigrato spagnolo Tomás Garita costruì il Teatro Variedades, il più antico della capitale ancora in funzione. Nello stesso anno fu inaugurata la Biblioteca Nazionale e tra il 1890 e il 1897 fu eretto il Teatro Nazionale, un gioiello architettonico della città, progettato dall'immigrato italiano Cristoforo Molinari. Nel 1890 fu inaugurata la stazione della Ferrovia per l'Atlantico e fu risistemata l'avenida 3, oggi nota come Paseo de las Damas, perché lungo l'arteria erano solite passeggiare signore dell'alta società. Il 15 settembre 1895 fu inaugurato il Monumento Nazionale della Costa Rica, a ricordo della vittoria del 1856 su William Walker, un mercenario statunitense che intendeva impiantare un impero schiavista in America centrale.

A cavallo tra il XIX e il XX secolo risale lo sviluppo di quartieri signorili a nord del centro; lussuose case in stile europeo furono realizzate nel quartiere Amón, sorto su terreni di proprietà dell'immigrato francese Amón Fasileau Duplantier, mentre i quartieri Otoya e Aranjuez sorsero su terreni dell'ambasciatore peruviano Francisco Otoya e dell'immigrato catalano Juan de Dios Aranjuez.

Intorno al 1907 fu costruito il penitenziario nazionale, la cui architettura ricorda le antiche fortezze spagnole. Il carcere fu chiuso nel 1979 e nel 1994 fu adibito a sede del Museo dei bambini.

Al 1910 risale l'apertura della ferrovia del Pacifico. Il 1° gennaio 1912 l'americano Jesse Seligman effettuò il primo volo a bordo di un Blériot monomotore, atterrando al parco La Sabana. Nel 1913 ebbe luogo la prima parata della Festa del Lavoro,mentre il primo sciopero risale al 1920.

Nel 1928, Charles Lindbergh atterrò con il suo aereo, lo Spirit of Saint Louis al parco La Sabana, un anno dopo aver compiuto la trasvolata dell'Oceano Atlantico.

Dopo la fine della breve guerra civile del 1948, lo sviluppo urbano andò avanti a ritmi sostenuti. In seguito all'abolizione dell'esercito decretata nel 1949, la caserma Bellavista divenne la sede del Museo Nazionale.

Nel 1963, San José fu ricoperta di cenere a causa dell'eruzione del vulcano Irazú. La pioggia di ceneri continuò per i successivi due anni. Nel 1983, Papa Giovanni Paolo II visitò la città e fu l'unica visita di un pontefice in Costa Rica. Nel 1996 fu organizzato il primo Festival della Luce, una celebrazione che acquisì celebrità con il passare degli anni.

Nel 2006 San José fu dichiarata capitale della cultura ibero-americana e al 2011 risale l'inaugurazione del Nuovo Stadio Nazionale, il più moderno impianto sportivo dell'America centrale. Nel 2012 fu eretto un arco rappresentativo della dinastia Tang sul Paseo de los Estudiantes, all'altezza della piazza della Iglesia de la Soledad, nel quartiere cinese (Barrio chino), il più grande dell'America centrale e quello di più antica data.

Attualmente, la città ospita il 60% della popolazione del paese e l'85% delle sue industrie. Vista dall'alto, la grande area metropolitana di San José si percepisce come un'enorme, estesa e compatta macchia grigia, cresciuta senza un piano urbanistico preciso. Sono stati elaborati progetti per ripopolare il centro e renderlo più vivibile ma queste iniziative si sono spesso scontrate con cavilli burocratici, mancanza di fondi e svogliatezza politica. Nonostante questi problemi, la rivista inglese Monocle ha dichiarato San José come una delle cinque città più "adorabili" dell'anno 2013

Come orientarsi

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Mappa a tutto schermo San José centro (Plaza de la Cultura)

Il centro di San José ha un impianto a scacchiera con avenidas che vanno da est a ovest e calles che corrono in senso perpendicolare, da nord a sud. Un indirizzo ufficiale è pertanto determinato dal più vicino incrocio di una avenida con una calle. Le strade sono individuate da numeri, meno frequentemente da nomi.

I residenti ignorano questo sistema ufficiale e per indicare la loro destinazione a un conducente di taxi ricorrono all'attrazione più vicina (un palazzo, una chiesa, ecc.) che funge da segnaposto.

Fulcro del centro di San José è la 9.933565-84.0770251 Plaza de la Cultura, all'incrocio dell'Avenida Central con le calles "3" e "5"

Quartieri

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Distretti di San José

San José è divisa in undici distretti, ciascuno suddiviso a sua volta in più quartieri. Quelli turisticamente più interessanti sono un paio:

  • El Carmen Il primo distretto comprende tre quartieri a nord della Plaza de la Cultura Barrio Amón, Barrio Otoya e Barrio Aranjuez. Presentano numerosi alberghi,ricavati da edifici di epoca coloniale, bar e ristoranti. È la zona migliore dove scegliersi l'alloggio se si vuol stare in centro senza rischiare troppo.
  • Catedral Il quarto distretto comprende il quartiere cinese (Barrio chino) e quello studentesco. Entrambi stanno intorno al paseo de los Estudiantes (calle 9) e hanno una qualche rilevanza turistica per i più giovani ma bisogna fare attenzione a non esser presi di mira da borseggiatori.

Sobborghi

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  • 9.91984-84.1403842 Escazu (San Miguel de Escazú) Un sobborgo benestante ad ovest del centro con una serie di quartieri immersi nel verde.
  • 9.94224-84.1146763 Rohrmoser Un altro quartiere altolocato a ovest del centro dove scegliersi l'alloggio, magari Airbnb.


Come arrivare

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In aereo

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  • 9.993889-84.2088894 Aeroporto Internazionale Juan Santamaría (IATA: SJO). L'aeroporto è situato nei pressi della città di Alajuela, a circa 20 km da San José,
    Al 2020 British Airways, Iberia e Lufthansa effettuavano voli tutto l'anno da Londra-Gatwitck, Madrid e Francoforte rispettivamente mentre KLM gestiva un volo stagionale da Amsterdam.
    Frequenti autobus in servizio 24h su 24h fanno la spola con il centro. I taxi con licenza sono disponibili in aeroporto e generalmente accettano sia colones che dollari US ma non altre valute. I taxi costaricani sono rossi con triangoli gialli alle porte. C'è inoltre un servizio speciale autorizzato di taxi che impiega vetture di colore arancione.
    I prezzi praticati da negozi e locali di ristoro all'interno dello scalo sono alti, in linea con i prezzi praticati in Europa. I bancomat presenti praticano commissioni troppo elevate per poter essere presi in considerazione.
    Aeroporto Internazionale Juan Santamaría su Wikipedia Aeroporto Internazionale Juan Santamaría (Q555940) su Wikidata
  • 9.957222-84.1394445 Aeroporto internazionale "Tobías Bolaños" (IATA: SYQ). Un aeroporto secondario dove operano compagnie charter per lo più:
    • Aerobell Airlines Drake Bay, La Fortuna, Puerto Jiménez, Quepos, Tamarindo, Tambor, Tortuguero. Tobías Bolaños International Airport (Q3500191) su Wikidata

In auto

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Managua è la capitale centroamericana più vicina (340 km). Seguono Città di Panama a 513 km, Tegucigalpa a 574 km e Città del Guatemala a 874 km.

Come spostarsi

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Con mezzi pubblici

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Estacion Pacifico

Il trasporto pubblico si basa essenzialmente su autobus (circa 150 linee) che collegano San José anche le altre città della conurbazione.

Nel 2004 è stato inaugurato un sistema di treni suburbani amministrato dall'Istituto delle ferrovie costaricane (INCOFER). I treni collegano San José con le città di Heredia, Cartago, Alajuela e altre. Le stazioni dove poter prendere i treni sono due:

  • 9.93543-84.069636 Estación del Ferrocarril al Atlántico, Avenida 3 e Calle 21. Atlántico railway station (Q65162391) su Wikidata
  • 9.925512-84.0810067 Estacion Pacifico, Avenida 20 y 22, Calle Central.


Cosa vedere

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Architetture civili

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  • 9.93545-84.0799111 Edificio de Correos y Telégrafos de Costa Rica, Calle 2, avenidas 1 y 3. Post Bulding  Central Office (Q3370351) su Wikidata
  • 9.922713-84.0558142 Casa Presidencial de Costa Rica, Vía 204, Calle 51 (Zapote). Moderno edificio del 1980. (Q21001869) su Wikidata

Architetture religiose

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Catedral metropolitana
  • 9.932684-84.0787583 Catedral metropolitana, Calle Central, Avenida Segunda. Chiesa in stile neoclassico inaugurata nel 1827 ed elevata al titolo di cattedrale nel 1850. Essendo stato danneggiato da diversi terremoti si resero necessari lavori di rinnovamento, completati nel 1878. Un terremoto dell'anno successivo richiese la demolizione dei campanili in muratura e la loro sostituzione in altri in cemento armato.
    All'interno si nota la Capilla del Santisímo con una figura del Cristo, oggetto di devozione.
    cattedrale metropolitana di San José (Q6825031) su Wikidata
La Merced
  • 9.933407-84.0836174 Iglesia de Nuestra Señora de La Merced, Calle 10, Avenida 2. Tempio del 1894 costruita sull'esempio delle chiese gotiche tedesche del medioevo come rivela la massiccia torre centrale.
    L'interno è a tre navate. Quella centrale è alta quindici metri, mentre le navate laterali raggiungono i nove metri.
    La capriata e la copertura del tetto sono in ferro. Il soffitto è in mogano in tonalità naturale, sostenuto da colonne in legno, che presentano dipinti realizzati nel 1940 dall'artista italiano Adriano Arié. La base delle pareti interne ha un rivestimento in marmo mentre il pavimento è a mosaico. L'ingresso principale è rivestito in stucco veneziano. Durante l'ultimo restauro sono stati recuperati una serie di dipinti originali sulle pareti interne.
    Da notare anche le tre vetrate che rappresentano la Virgen de las Mercedes e un'immagine del Cristo in croce, dell'artista Manuel María Zúñiga.
    Iglesia de La Merced (Q18170729) su Wikidata
Museo dell'Arte Precolombiana
  • 9.933632-84.0765875 Museo dell'Arte Precolombiana (Museo de Arte Precolombino), Plaza de la Cultura, +506 2243 4202. Lun-Dom 09:00-17:00. Le collezioni sono composte da 1.600 pezzi di oro risalenti a un periodo che va dal VI al XVI secolo d. C. Vi sono esposti anche oggetti in ceramica e pietra, provenienti da diverse regioni del paese: vasi di varie forme, statue e utensili di pietra, usati nella vita quotidiana e cerimoniale.
    Nei sotterranei sono esposte anche le collezioni del museo numismatico Jaime Solera Bennett, anche questo come il museo del oro gestito dal Banco Central.
    Pre-Columbian Gold Museum (Q10941394) su Wikidata
Museo della Giada
  • 9.933212-84.0729116 Museo della Giada (Museo del Jade Marco Fidel Tristán Castro), Calle 13 e 13 bis,. Lun-Dom 08:00-17:00. Gestito dall'Istituto Nazionale delle Assicurazioni (INS), il museo della Giada ospita una collezione archeologica composta da un'ampia gamma di manufatti in ceramica, osso, legno, conchiglia e pietra come statue e metates (tavoli in pietra). La sua principale attrazione è l'enorme quantità di pezzi archeologici realizzati con pietre preziose come la giada, collezione considerata la più grande al mondo nel suo genere. Fino al 2014 il museo era situato al piano terra della sede dell'INS, in avenida 7 ma in seguito le collezioni furono spostate nell'attuale edificio di cinque piani, situato ad ovest di Plaza de la Democracia. Museo del Jade y de la Cultura Precolombina (Q6940563) su Wikidata
Museo nazionale
  • 9.932736-84.0714397 Museo nazionale (Museo Nacional de Costa Rica), Avenidas 0 y 2, Calle 15 (Barrio Bella Vista, Catedral. Di fronte al palazzo dell'Assemblea Legislativa). Museo allestito in un forte militare del 1917. Le mura esterne presentano fori di proiettili risalenti alla guerra civile del 1948.
    Nel cortile sono esposti manufatti precolombiani e cannoni del periodo coloniale. Si incontrano quindi, in successione, materiali relativi alla storia geologica, coloniale, archeologica, religiosa e moderna della Costa Rica.
    La torre nordorientale accoglie una collezione di tavoli di pietra precolombiani (metate), ceramiche e una Sala de Oro con mobilio di epoca coloniale (XVIII secolo).
    Il museo comprende anche una mostra sul Premio Nobel per la Pace del 1987 Óscar Arias e un busto di José Figueres, oltre a un giardino delle farfalle nell'esterna "Plaza de la Democracia".
    Museo Nacional de Costa Rica su Wikipedia Museo Nacional de Costa Rica (Q1968698) su Wikidata
  • 9.9355-84.0720198 Museo di Arte e Disegno Contemporaneo (Museo de Arte y Diseño Contemporáneo). Il museo è allestito nelle strutture della vecchia fabbrica di liquori (FANAL), risalenti alla metà del XIX secolo, Questo complesso di edifici, dopo un radicale restauro all'inizio degli anni novanta, divenne nel 1994 Centro Nazionale della Cultura (CENAC), appartenente al Ministero della Cultura e della Gioventù della Costa Rica.
    Con una superficie di circa 1200 m², il MADC dispone di 4 sale espositive temporanee, uno spazio all'aperto chiamato Pila de la Melaza, utilizzato per vari tipi di eventi e lo spazio El Tanque, uno spazio dove erano sistemate le caldaie della FANAL. Il museo dispone inoltre di uno spazio per la vendita dei cataloghi e di un Centro di documentazione sull'arte contemporanea e di una Videoteca per la documentazione di mostre centroamericane e internazionali.
    La Collezione Permanente del MADC conta più di 900 opere di rinomati o giovani artisti nazionali, regionali e internazionali, con tecniche che spaziano dalla pittura, incisione, disegno o scultura, alla fotografia, e ai video.
    Museum of Contemporary Art and Design (Q5685364) su Wikidata
Centro Costaricano della Scienza e della cultura
  • 9.941051-84.0802349 Centro Costaricano della Scienza e della cultura (Centro Costarricense de la Ciencia y la Cultura) (Quartiere della Merced). È un complesso che comprende il Museo dei Bambini, l'Auditorium Nazionale, la Galleria Nazionale, il Museo Penitenziario e l'area "Crea+", dedicata ai giovani.
    Il centro ha sede nell'edificio del vecchio penitenziario, fondato nel 1909 e rimasto in funzione per 70 anni. Il penitenziario fu chiuso nel 1979 e l'edificio rimase in stato di abbandono fino al 1991, anno dell'inaugurazione del centro.
    Costa Rican Center of Science and Culture (Q5174891) su Wikidata
Museo di Arte Costaricana
  • 9.935389-84.09905510 Museo dell'Arte Costaricana (siglas MAC) (Museo de arte Costarricense), Avenida Paseo Colón, Calle 42 (Parco Metropolitano La Sabana), +506 2256 1281. Lun-Dom 09:00-16:00. Vi sono esposte circa 6.000 opere di artisti nazionali e internazionali di tutti i campi artistici, principalmente pittura, scultura e fotografia.
    Le opere sono state realizzate per lo più tra la fine del XIX secolo e il periodo contemporaneo.
    Il museo è stato inaugurato il 3 aprile 1978 negli spazi del primo aeroporto internazionale della Costa Rica. Si tratta di un edificio in stile neocoloniale, costruito negli anni '30 del XX secolo.
    Costa Rican Art Musuem (Q20022317) su Wikidata
  • 9.932532-84.1108111 Museo di Scienze Naturali "La Salle" (Museo de Ciencias Naturales La Salle) (La Sabana, contiguo al MAG.), +506 2232 1306. Lun-Sab 08:00-16:00. Sono esposti al pubblico più di 70.000 pezzi, suddivisi in varie sezioni, tra cui quelle di paleontologia e di geologia.
    La prima comprende repliche di dinosauri ed esemplari di fossili di animali primitivi mentre alla seconda appartengono collezioni di fossili, di rocce e minerali. La sezione ornitologica vanta una collezione di oltre 1.400 esemplari. La più intressante collezione della sezione entomologica è quella delle farfalle che, con 9.000 esemplari appartenenti a circa 1.200 specie, è la più grande del paese.
    Non mancano esemplari di pesci marini e d'acqua dolce, rettili (coccodrilli, iguane, tartarughe, serpenti), mammiferi (più di 400 esemplari) e di altre specie conservate in liquidi.
    Il Museo La Salle appartiene a un'associazione senza fini di lucro e fa parte della struttura pedagogica dell'Università e del Collegio La Salle. Fu fondato nel 1960 da Eduardo Fernández Bárcena.
    Il museo La Salle è considerato come uno dei più completi dell'America Latina nel suo genere.
    Museo la Salle de Ciencias Naturales (Costa Rica) (Q5552512) su Wikidata

Parchi e giardini

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Busto Simón Bolívar all'interno del giardino botanico
  • 9.938889-84.072512 Parque zoológico y jardín botánico nacional Simón Bolívar (Barrio Amón). È il più antico giardino botanico (1916) e zoo (1921) del paese. È situato nel Barrio Amón, sulle rive del fiume Torres. Il suo nome è un omaggio a Simón Bolívar, poiché lo zoo è stato inaugurato il 24 luglio 1921 durante i festeggiamenti per la nascita del liberatore. Dal 1994 è amministrato dalla Fondazione Pro Zoological (Fundazoo).
    Lo zoo ospita:
      • 5 specie di pesci (circa 81 esemplari).
      • 3 specie di anfibi (15 esemplari).
      • 16 specie di rettili (113 esemplari).
      • 30 specie di uccelli (82 esemplari).
      • 17 specie di mammiferi (52 esemplari).
      Tra i mammiferi, le specie che possiede lo zoo sono:
      • Caucel (Leopardus wiedii, chiamato anche gatto di Wied)
      • Danta (tapiro)
      • Grigioni (grigione maggiore, Galictis vittata)
      • Giaguaro, detto Bruto.
      "Manigordo (ocelotto, Leopardus pardalis, noto anche come gattopardo.
    • Mapace (procione)
    • Martello
    • Scimmia dalla faccia bianca
    • arco rosso
    • Bradipo con due dita
    • Pizote
    • Jaguarundí Parque Zoológico Nacional Simón Bolívar (Q6063251) su Wikidata
Parque Metropolitano La Sabana
  • 9.935556-84.10416713 Parque Metropolitano La Sabana (By). Parco di 72 ettari a ovest del centro dove nel 1930 fu inaugurato il primo aeroporto cittadino le cui installazioni ospitano oggi un museo. A La Sabana sono situati anche diversi impianti sportivi, tra cui l'Estadio Nacional de Costa Rica dove si giocano partite di calcio anche internazionali. Lungo il suo viale di accesso stanno alberghi rinomati. La Sabana Metropolitan Park (Q3438120) su Wikidata
  • 9.93583-84.073614 Parque España, Avenidas 7 e 9 con calle 9. È il parco circondato da diversi siti di interesse storico e culturale, come il Centro Nazionale di Cultura (CENAC), l'Istituto Nazionale di Previdenza, la Casa Gialla, l'Edificio Metallico, il Paseo de las Damas e il Parco Morazán. Il Parque España è un piccolo parco con vari alberi tropicali, che gli conferiscono una certa aria di giungla e ricorda la vegetazione della Costa Rica prima della sua colonizzazione. Ha diversi monumenti dei quali il più notevole è la statua del conquistatore spagnolo Juan Vázquez de Coronado, situata all'ingresso principale del parco, accanto a una fontana. (Q11994793) su Wikidata
Parque Morazán e albergo Holiday Inn
  • 9.95111-84.075315 Parque Morazán, Calle 3 e avenida 7 (El Carmen). È un parco dove spesso si svolgono eventi e attività culturali. È circondato da importanti edifici storici e siti pubblici, come il Metallic Building, la Casa de las Acacias, la Vitalia Madrigal School, l'Aurola Holliday Inn Hotel, il Jiménez Casa de la Guardia, il Palazzo Maroy e il Parco España. Chiamato in omaggio a Francisco Morazán, capo di stato del paese nel 1842 e leader dell'Unione Centroamericana, il parco si distingue per il suo Tempietto della Musica, costruito dall'architetto e pittore costaricano José Francisco Salazar in stile neoclassico. Morazán Park (Q11994799) su Wikidata


Eventi e feste

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  • Festival de La Luz. Festival of Light (Q5861224) su Wikidata
  • Fiestas de Zapote. (Q5861841) su Wikidata


Cosa fare

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  • Parque Diversiones.


Acquisti

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Bancarelle di frutta per le strade di San José
  • 9.934702-84.0820451 Mercado central. San José Central Market (Q7414518) su Wikidata

Centri commerciali

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Come divertirsi

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Spettacoli

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Locali notturni

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Dove mangiare

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Prezzi medi

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Dove alloggiare

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Prezzi modici

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-* 9.938559-84.0955833 Gaudy's Backpackers.

Prezzi medi

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Prezzi elevati

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Sicurezza

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Come restare in contatto

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Nei dintorni

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  • 9.972506-83.6905561 Monumento nacional Guayabo


Altri progetti

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