Roccasicura
Panorama del borgo
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Roccasicura
Sito istituzionale

Roccasicura è un centro del Molise.

Da sapere

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Cenni geografici

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Sull'Appennino molisano, nell'area dell'Isernino, dista 23 km da Isernia, 25 da Castel di Sangro, 31 da Agnone. 74 da Campobasso.

Cenni storici

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Costruito nel X secolo dai Longobardi, fu feudo di Sicone I di Benevento. Il borgo era arroccato attorno al castello e alla chiesa di San Leonardo; e passò ai Borrello di Agnone. Passò successivamente agli angioini e resistette al terremoto del 1456.

In epoca normanna-longobarda era noto come Roccha Siconis, in riferimento a Sicone di Benevento; poi nel XII-XIII secolo divenne Rocca Siccem, Rocca Cicuta o Ciconia. Nel XVI secolo, con l'istituzione dell'università, il nome divenne Rocca Sicura.

Come orientarsi

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Mappa a tutto schermo Roccasicura


Come arrivare

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In aereo

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In auto

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  • Autostrada Adriatica A14, uscire al casello di Montenero di Bisaccia/Vasto Sud/San Salvo, immettersi sulla SS 650 (Fondo Valle Trigno) in direzione di Isernia, svoltare sulla SS 651 in direzione di Carovilli, continuare sulla SS 86 in direzione di Roccasicura.
  • Autostrada del Sole A1:
  • da nord uscire a San Vittore, seguire la direzione Venafro sulla SS 6, a Venafro continuare sulla SS 85, proseguire sulla SS 17, prendere la SS 650 in direzione di San Salvo, svoltare sulla SS 651 in direzione di Carovilli, continuare sulla SS 86 in direzione di Roccasicura.
  • da sud prendere l’autostrada del Sole A1 Roma - Napoli, uscire al casello di Caianello, seguire le indicazioni per Isernia, SS 85, continuare sulla SS 17, proseguire sulla SS 650 in direzione di San Salvo, svoltare sulla SS 651 in direzione di Carovilli, continuare sulla SS 86 in direzione di Roccasicura.
  • Da Isernia prendere la SP 21, continuare sulla SS 17 in direzione di Forlì del Sannio, continuare sulla SS 86 in direzione di Roccasicura.
  • Da Campobasso prendere la SS 87 (strada statale Bifernina), in prossimità di Vinchiaturo continuare sulla SS 17, prendere la SS 650 (Fondo Valle Trigno), svoltare sulla SS 651 in direzione di Carovilli, continuare sulla SS 86 in direzione di Roccasicura.

In treno

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  • Stazione ferroviaria di Isernia (distante 28 km circa):

Collegamenti per Roccasicura in autobus con le Autolinee "SATI" (Linea Isernia - Miranda - Roccasicura).

In autobus

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  • Le principali aziende di trasporto pubblico che operano nel territorio molisano sono le seguenti (consultare il sito web per conoscere destinazioni e orari):
  • Autolinee SATI
  • Autolinee Lariviera
  • Autolinee Molise Trasporti
  • Autoservizi F.lli Cerella: Per collegamenti ad Isernia da Roma e da Napoli

Per informazioni: Tel. 0874 61171; Via Campania 3, 86100 Campobasso

Come spostarsi

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Cosa vedere

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  • Castello d'Evoli. Il più antico toponimo conosciuto del paese, Roccha Siconis, riconduce al longobardo Sicone I, principe di Benevento. Il primordiale agglomerato di case si sviluppò al di sotto della rocca, in prossimità del torrente Maltempo, dove viene ricordata la presenza dell'antichissima chiesa di S. Leonardo. Successivamente il centro abitato si spostò gradualmente sempre più in alto, a ridosso del crinale roccioso, ai piedi del castello, nella zona oggi denominata la terra. La fortificazione fu ampliata nel periodo successivo (X e XI sec). Nel castello si infeudarono prima i conti di Borrello, ai quali si deve verosimilmente l'edificazione del monastero di S Benedetto (donato da Randisio nel 1035 alla comunità monastica di San Pietro Avellana), poi i conti de' Moulins. Dal Catalogus Baronum (1150-1168) il castrum di Roccasicura viene indicata come Rocca Siccem. Più tardi, nel XIII sec., il paese è denominato Rocca Sicona e più tardi Rocca Ciconia o Cicuta. Nel 1269 la fortificazione, nuovamente indicata come Rocca Siconis, viene inserita tra i possedimenti donati da Carlo d'Angiò agli ufficiali del suo esercito e, nel 1296, tra i paesi ribelli che pagarono il focatico (tassa sui fuochi) quale punizione per la rivolta attuata contro lo stesso re Carlo.
    Il castello oggi è quasi un rudere, tuttavia recuperato, e consiste in uno sperone roccioso usato come belvedere, e in due torri. La prima è a pianta circolare, mentre l'altra è stata trasformata in torretta quadrangolare con orologio per il municipio.
  • Chiesa di San Leonardo. La storica chiesa fu fondata dai Longobardi e ha mantenuto il vecchio aspetto di piccola cappella a navata unica, nonostante il rimaneggiamento barocco della facciata. Solo il portale conserva l'aspetto del XII secolo con arco semplice e lunetta. Il campanile è una tozza torre.
    L'interno conserva un fonte battesimale romanico (XI secolo) e un altare dedicato a San Leonardo, barocco, con colonne tortili.


Eventi e feste

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Cosa fare

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Acquisti

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Come divertirsi

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Dove mangiare

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Prezzi medi

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  • Ristorante pizzeria "Il Pozzo", piazza Sant'Antonio, +39 0865 837167.


Dove alloggiare

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Prezzi medi

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Sicurezza

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Farmacia


Come restare in contatto

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Nei dintorni

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  • Isernia Tra i primi insediamenti paleolitici documentati d'Europa, fu poi fiorente città sannita, capitale della Lega Italica, in seguito Municipium romano. Il suo millenario passato le ha lasciato un importante patrimonio monumentale che si estende fino all'epoca preromana, oltre ad importantissimi reperti della preistoria.
  • Pietrabbondante I resti delle fortificazioni e dello spettacolare Teatro sannita di Monte Saraceno testimoniano la presenza umana sul territorio di Pietrabbondante sin da epoca remota. Nei pressi del centro abitato si trovano i resti dell'antico insediamento che fu il più importante santuario e centro politico dei Sanniti tra il II secolo a.C. e il 95 a.C.
  • Castel di Sangro Fu città romana, poi feudo dei Borrello; i ruderi del castello medievale e le vicine mura megalitiche testimoniano la passata grandezza della porta d'Abruzzo.

Itinerari

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  • Castelli della provincia di Isernia Sono numerosi i manieri dell'Appennino molisano nei paesi dell'[Alto Molise]], dell'Isernino e del Venafrano. Alcuni sono diroccati per vicende belliche o per terremoti; altri sono stati recuperati; molti hanno aspetto militaresco, con poche o nessuna evoluzione architettonica esteriore di trasformazione in dimora signorile.


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