unità di primo livello di Palermo
La Loggia (Palermo) | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
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Regione | Sicilia |
Territorio | Palermitano |
La Loggia o Castellammare è un quartiere della città di Palermo.
Da sapere
modificaÈ l'unico dei quattro quartieri del centro storico a non possedere beni Unesco, ma vi sono ugualmente parecchi luoghi di pregio storico.
Cenni geografici
modificaEsso è delimitato da:
- Via Maqueda
- Corso Vittorio Emanuele
- Via Cavour
- Via Crispi
Cenni storici
modificaIl suo nome deriva dalla presenza del Castello a Mare, di epoca incerta, che venne fortemente danneggiato durante l'l'insurrezione di Palermo del 1860 e definitivamente demolito nel 1923.
Come orientarsi
modificaCome arrivare
modifica- 1 La Cala.
Come spostarsi
modificaCosa vedere
modificaChiese
modifica- 1 Chiesa di San Domenico, Piazza S. Domenico (angolo via Roma). È la seconda chiesa di Palermo per importanza dopo la cattedrale ed è stata eletta a pantheon degli uomini illustri della Sicilia. Lo stile è tipicamente barocco scenografico, il frontone è costellato da due alti campanili, sulla facciata sono inoltre presenti molte statue in stucco che raffigurano santi e papi, alcune di queste inserite in nicchie, queste statue sono opera del nipote di Giacomo Serpotta, Giovan Maria Serpotta. Qui furono celebrati i funerali del generale Dalla Chiesa ucciso dalla mafia nel 1982, ma anche di Giovanni Falcone e di Francesca Morvillo nel 1992. Vi sono seppelliti Giovanni Falcone, l’archeologo Sebastiano Tusa, lo storico Michele Amari, il politico Francesco Crispi, il pittore Pietro Novelli, l’astronomo Giuseppe Piazzi, l’antropologo Giuseppe Pitrè e molti altri.
- 2 Chiesa di San Matteo al Cassaro, Via Vittorio Emanuele, 295, ☎ +39 3296198263, progettozyz2015@gmail.com. 2 € (dic 2019). Lun-Sab: orario invernale 10:30-17:30; orario estivo 10:30–18:30. Una chiesa dedicata allo stesso Santo esisteva nel XII secolo di fronte all’attuale e ospitava il primo nucleo dei frati Domenicani di Palermo. La chiesa attuale fu costruita tra il 1634 e il 1647 e fu affidata alla Confraternita dei Miseremini per celebrare messe in suffragio delle anime del Purgatorio. La facciata è barocca con annesso campanile, l’interno a tre navate è ornato da marmi, decorazioni pittoriche e stucchi (di Giacomo Serpotta) ed affreschi. La sacrestia è stata ricavata da un preesistente giardino, da ciò la presenza di una facciata che somiglia a un ninfeo. Fra gli armadi si trova un genuflessorio in cui è presente una porta con un accesso ad una galleria, questa è stata descritta da Luigi Natoli nel romanzo I Beati Paoli e costituiva appunto uno degli accessi segreti della confraternita. Nella cripta erano presenti delle tombe, oggi vuote, tra cui vi era quella di Giacomo Serpotta.
Ogni anno, in occasione del Venerdì Santo, si celebra una suggestiva processione dei simulacri del Cristo Morto e della Vergine Addolorata.
- 3 Chiesa di Santa Maria la Nova, piazza San Giacomo La Marina (in fondo a via Giovanni Meli). Chiesa del XVI secolo con la facciata preceduta da un portico di stile gotico-catalano. Nel portico è scolpita una Vergine con Bambino. Molto caratteristiche sono le nervature e i costoloni delle volte a crociera del portico. L'interno è a tre navate, con cupola e tribuna ottagonali. Sull'altare maggiore, ai lati della pala incastonata nella parete dell'abside, due serafini. La cornice è sormontata da putti e tondo con raggiera e Colomba raffigurante lo Spirito Santo, le decorazioni in stucco sono opera di Procopio Serpotta. Lungo le navate troviamo due cantorie decorate con foglie e festoni in stucco di mano serpottiana.
- 4 Chiesa di Santa Cita (San Mamiliano), Via Valverde, 3 (Angolo via Roma).
- 5 Chiesa di San Giorgio dei Genovesi.
- 6 Chiesa di Santa Maria di Valverde, piazza Cavalieri di Malta.
- 7 Chiesa di Santa Maria della Catena, Piazzetta delle Dogane 90133 Palermo (angolo Corso Vittorio Emanuele).
- 8 Chiesa di Sant'Ignazio all'Olivella.
- 9 Chiesa di Santa Maria del Piliere.
- 10 Chiesa di San Gioacchino.
- 11 Chiesa della Madonna del Soccorso.
- Chiesa dell'Annunziata a Porta San Giorgio.
- Chiesa della Madonna del Lume ai Cassari.
- 12 Chiesa di Sant'Eulalia.
- 13 Palazzo Alliata di Pietratagliata.
- 14 Chiesa di Santa Maria di Porto Salvo.
- 15 Chiesa di Santa Sofia dei Tavernieri.
- Chiesa di Sant'Andrea degli Amalfitani.
- 16 Chiesa di Sant'Antonio Abate.
Oratori
modifica- 17 Oratorio del Rosario di Santa Cita, Via Valverde, 3. Intero 6 €, ridotto 5 € e comprende anche l’oratorio del SS. Rosario in S. Domenico (ott 2020). Orario invernale (novembre-marzo): Lun – Sab 9:00 –14:00. Orario estivo (aprile – ottobre): Lun - Sab 9:00 –18:00. È un oratorio del Seicento fondato dall'omonima Compagnia del Rosario di Santa Cita. Venne realizzato con l'obiettivo di esaltare l'intervento della Madonna nella lotta fra cristiani ed infedeli. Serpotta, incaricato di decorare in stucco il vasto ambiente, vi inserì numerosi angeli e putti dalle espressioni e posizioni estremamente libere e plastiche che sembrano giocare tra di loro, arrampicandosi sulla cornice delle finestre, facendo capolino da ghirlande floreali, voltando le spalle in maniera irriverente. Gli amorini piangono, dormono, allacciano le mani intorno alle ginocchia in atteggiamento pensoso. Sulla parete della controfacciata vi è un amplissimo panneggio, sostenuto da una folla gioiosa di putti, al centro del quale è rappresentata la storica battaglia di Lepanto, celebrazione retorica della vittoria della Fede (i cristiani) sui miscredenti (i turchi musulmani). Ai lati sono raffigurati due giovani emaciati, simbolo degli orrori che la guerra può provocare. Tutto intorno vi sono rappresentati i Misteri del Rosario attraverso un raffinato ciclo plastico, composto da putti, statue allegoriche e teatrini.
- 18 Oratorio del Rosario di San Domenico, Via dei Bambinai, 18. 6 € e permette la visita dell’oratorio di S. Cita (Ott 2020). Orario invernale (novembre-marzo): Lun–Sab 9:00 –14:00. Orario estivo (aprile – ottobre): Lun-Sab 9:00 –18:00. È edificato a partire dal 1574 per volere della Compagnia della Madonna del Rosario, adiacente alla chiesa di San Domenico su progetto dell'architetto Giuseppe Giacalone. L'edificio, a navata unica, custodisce la pala d'altare raffigurante la Madonna del Rosario, opera di Antoon Van Dyck, ma sono presenti anche dipinti di Pietro Novelli, Matthias Stomer e Guglielmo Borremans. Con l'obiettivo di esaltare il significato teologico delle tele, fu commissionata intorno al 1714 - 1717 a Giacomo Serpotta la realizzazione di episodi dell'Apocalisse e due dell'Antico Testamento, legati ai Misteri del Rosario di cui sono l'anticipazione ideale.
- 19 Oratorio di Santa Caterina (oratorio di Santa Caterina d'Alessandria all'Olivella), Piazza Olivella.
- 20 Oratorio di San Filippo, Piazza Olivella.
Palazzi
modifica- 21 Palazzo Costantino, Via Maqueda, 215 (a 50 metri dai Quattro Canti). Non visitabile. Fu costruito nella seconda metà del XVIII secolo su precedenti strutture seicentesche. Acquistato dal marchese Costantino, fu ristrutturato nel 1785, e i soffitti furono affrescati da Gioacchino Martoana. Mentre nella galleria principale è presente nel soffitto l’affresco di Giuseppe Velasco “La battaglia di Costantino”. Il palazzo per lungo tempo abbandonato, soprattutto nel dopoguerra ha subito sistematiche spoliazioni. Un tempo infatti erano presenti delle specchiere dorate, delle porte dipinte con sopraporte e dei lampadari in vetro di Murano. Oggi rimane un palazzo in attesa di un restauro definitivo, seppur sporadicamente viene utilizzato per delle esposizioni d'arte.
- 22 Palazzo Branciforte, info@palazzobranciforte.it.
- 23 Palazzo Moncada di Paternò.
- 24 Palazzo delle Poste.
Fontane
modifica- 25 Fontana del Garraffello, Piazza Garraffello. È una fontana posta in loco nel XVI secolo. L'acqua che ne sgorgava è stata a lungo considerata capace di curare molti malanni e per questo motivo in epoca storica molte persone venivano dagli altri quartieri a rifornirsi della sua acqua. Si salvò dai bombardamenti sulla città della seconda guerra mondiale nonostante la zona circostante sia stata pesantemente rovinata. A tutt'oggi gli edifici circostanti sono in stato di abbandono.
- 26 Fontana della Doganella.
Porte
modifica- Porta San Giorgio.
- Porta Carbone.
- Porta della Calcina.
- Porta della Dogana.
Altro
modifica- 27 Galleria Delle Vittorie, Via Maqueda, 299. Questa galleria coperta è uno spazio utilizzato come luogo di ritrovo e di svago di epoca fascista. Sono evidenti i motivi a mosaico pavimentale che richiamano la forma del fascio littorio, inoltre ai lati, in corrispondenza dell'ingresso sono presenti degli affreschi propagandistici piuttosto rovinati che espongono i lavori e i mestieri.
- 28 Genio del Garraffo (Genio di Palermo al Garraffo o Palermu lu Grandi), Piazzetta del Garraffo (mercato della Vucciria). È una scultura marmorea della fine del XV secolo, e fa parte di un gruppo scultoreo posto in una edicola del XVII secolo. L'opera, realizzata da Pietro de Bonitate nel 1483, è una delle sette rappresentazioni principali del Genio di Palermo. L'appellativo siciliano Grandi è riferito alle dimensioni della statua rispetto a "Palermu u Nicu", rappresentazione omologa e più piccola, che si trova nel municipio di Palermo. È da non confondere con la Fontana del Garraffo, prima in questa piazzetta, né con la Fontana del Garraffello, situata nelle vicinanze.
- 29 Parco archeologico del Castellammare.
- 30 Castello a Mare, Via Filippo Patti (Dalla stazione centrale bus 107 fino alla fermata Crispi-XIII Vittime, poi proseguire a piedi. Dal Politeama bus 812 dalla fermata Dante-XX Settembre fino alla fermata Crispi-XIII Vittime), ☎ +39 335227009. Intero 2 €, ridotto 1 € (doc 2020). Lun, Mer-Ven 9:00-13:30. Mar e Sab 9:00-17:00. Una prima fortificazione è edificata in epoca araba intorno al IX secolo, edificata rivolta verso il mare per il controllo e la difesa del porto, a ridosso della La Cala, nell'area adiacente alla Kalsa. L'attuale struttura è stata costruita in epoca epoca normanna da Roberto il Guiscardo e dal Gran Conte Ruggero a conquista avvenuta. Il castello venne utilizzato anche nelle epoche successive, divenendo residenza temporanea dei viceré di Sicilia nel XVI sec ma anche Tribunale dell’inquisizione. Fu adibito a caserma militare fino al 1922. Nel 1923, nel quadro dell'ampliamento e risistemazione del porto, venne demolito con cariche di dinamite. Subì ulteriori danni durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Degli antichi edifici rimangono parte della torre maestra, la torre cilindrica e il corpo d'ingresso.
- 31 Museo archeologico regionale Antonino Salinas, museo.arche.pa@regione.sicilia.it.
- 32 Colonna dell'Immacolata.
- Loggiato San Bartolomeo.
Cosa fare
modificaAcquisti
modifica- 1 La Vucciria, Piazza Caracciolo. È uno dei mercati storici di Palermo e si estende tra via Roma, La Cala, il Cassaro, lungo la via Cassari, la piazza del Garraffello, la via Argenteria nuova, la piazza Caracciolo e la via Maccheronai. "Vuccirìa" in palermitano significa "Confusione". Oggi, la confusione delle voci che si accavallano e delle grida dei venditori (le abbanniati) è uno degli elementi che caratterizzano questo mercato. Muovendosi all'interno del fitto intreccio di vicoli e piazzette del mercato della Vucciria si possono ritrovare tutti gli ingredienti della cucina siciliana; le coloratissime bancarelle traboccano di cassette di legno che, grazie ai colori della mercanzia, si trasformano in scrigni ricolmi dell'oro dei limoni, dell'argento delle sarde fresche e salate, del bronzo delle olive e del corallo dei pomodori essiccati. Il variegato mondo dei pesci, poggiato su letti di ghiaccio tritato, è rappresentato da gamberi, orate, scorfani, tonni, pescespada, polpi, seppie e grossi calamari. Un celebre dipinto di Renato Guttuso del 1974, intitolato "Vucciria di Palermo" e ammirabile al Palazzo Steri, rappresenta la vita della Vucciria.
- 2 Trinacriavending Self24, Via Roma. Poste all'interno di un basso commerciale delle macchinette self-service vendono acqua e bibite. Subito accanto si trova una lavanderia automatica.
- 3 Rinascente Palermo, Via Roma, 289, ☎ +39 02 9138 7388. Grande centro commerciale per abiti e scarpe.
- 4 Mercato dell'oro, via Argenteria vecchia. In questa zona della città si trova una grande concentrazione di oreficerie e gioiellerie, per questo viene definito come il Mercato dell'oro.
Come divertirsi
modifica- 1 Ferramenta, Piazza Giovanni Meli, 8, ☎ +39 392 294 3548. Ex ferramenta trasformatosi di pub. La sera è frequentatissimo con tavolini all'aperto, la mattina fa da ristorante con buona qualità di piatti.
- 2 CaMus, Via Giuseppe Patania, 16, ☎ +39 333 315 5173. Gio-Dom 18:30-2:00. Concerti, cabaret e musica. All’interno di un cortile.
- 3 Teatro Biondo.
Dove mangiare
modificaPrezzi modici
modifica- 1 Passami ù coppu, Via Roma, 195, ☎ +39 091 584498. Lun-Gio 7:00-24:00, Ven 7:00-3:00, Sab 9:00-4:00, dom 9:00-24:00. Fast food con cibo siciliano con molte fritture. Ci sono anche dei tavolini all'aperto; è spesso molto affollato, pertanto si finirà col portare il cibo e mangiarlo altrove.
- 2 Ferro di Cavallo, Via Venezia, 20, ☎ +39 091 331835.
- 3 Bar Gelateria Lucchese, Piazza S. Domenico, 11, ☎ +39 091 508 0267. Ottima la crema di caffè prodotta localmente.
- 4 Al Tentacolo, Piazza Caracciolo, 11, ☎ +39 328 888 0252. Questo locale è una vera e propria esperienza palermitana, un ottimo modo per assaggiare pesce a poco prezzo e di qualità. Chiedete cosa desiderate, fate pesare e attendete i piatti al tavolo. L’atmosfera della vucciria vi coinvolgerà. Da non perdere.
Prezzi medi
modifica- 5 Casa del Brodo... dal dottore, Corso Vittorio Emanuele, 175, ☎ +39 091 321655.
- 6 Taverna Dei Canti, Via Maqueda, 229, ☎ +39 091 752 1311. Lun-Dom 12:00-23:30. Ottimo ristorante con cucina siciliana, possibilità di mangiare fuori. Da non perdere come dessert il cannolo, uno tra i migliori della città!
- 7 Al Covo del Garraffello, Via Garraffello.
Dove alloggiare
modificaPrezzi medi
modifica- 1 Hotel Massimo Plaza, Via Maqueda, 437 (di fronte al teatro Massimo). hotel de charme, quattro stelle
Come restare in contatto
modificaAltri progetti
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