Corleone | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Sicilia | |
Territorio | Entroterra palermitano | |
Altitudine | 553 m s.l.m. | |
Superficie | 229,46 km² | |
Abitanti | 11.131 (2017) | |
Nome abitanti | corleonesi | |
Prefisso tel | +39 091 | |
CAP | 90034 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Leoluca, Maria Immacolata | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Corleone è una città della Sicilia.
Da sapere
modificaÈ nota principalmente come il luogo di nascita del boss mafioso Salvatore Riina e della sua fazione. La mafia aveva dominato la comunità locale per decenni e solo di recente alcuni segmenti della popolazione hanno iniziato a ribellarsi contro questa influenza.
Il nome della città fu usato come cognome del personaggio principale del famoso libro di Mario Puzo e nel film di Francis Ford Coppola, Il padrino. Il padre di Michael Corleone (interpretato da Al Pacino), Don Vito (interpretato da Marlon Brando in Il padrino e Robert De Niro in Il padrino: parte II) emigrarono negli Stati Uniti da Corleone e passarono attraverso l'ufficio immigrazione di Ellis Island. Il funzionario dell'immigrazione inserì il nome della città da cui proveniva Vito invece del suo vero cognome Andolini. Per ironia della sorte, nella vita reale, i nonni di Pacino emigrarono proprio dalla città di Corleone nella stessa generazione di Don Vito Corleone nel film.
Cenni storici
modificaLa città fu un tempo dominata dagli arabi, che portarono una notevole crescita economica e politica e le diedero il nome Qurlayun; in seguito i Normanni la valorizzarono. Un tempo la città era circondata da mura difensive che collegavano il Castello Soprano e il Castello Sottano.
Corleone era conosciuta come "Civitas coraggiosa" per la sua posizione in prima linea in tutte le guerre combattute in Sicilia. A metà strada tra Palermo e Agrigento, la città controllava una delle arterie principali ed era quindi una delle posizioni più strategiche dell'isola.
Corleone divenne proprietà reale alla fine del XIV secolo e in seguito passò nelle proprietà feudali di Federico Ventimiglia. Una notevole crescita demografica fu segnalata nel XV e XVI secolo, in seguito all'arrivo di numerosi ordini religiosi. A partire dagli anni '60 del Novecento, la città divenne famosa come capitale della mafia, essendo il loro quartier generale del clan dei Corleonesi di cui il boss più famoso è Totò Riina.
Come orientarsi
modificaCome arrivare
modificaCome spostarsi
modificaCosa vedere
modifica- 1 Chiesa di San Martino (Chiesa Madre), Via Francesco Bentivegna, ☎ +39 091 846 1855. Dedicato a San Martino Vescovo, fu iniziata alla fine del 1300. Il suo aspetto oggi è stato influenzato dai numerosi cambiamenti e ristrutturazioni. Il suo interno ha una navata divisa in varie cappelle contenenti preziose opere d'arte, tra cui una statua lignea raffigurante San Filippo d'Agira del 1600, una statua raffigurante San Biagio del 1500 e un bel pannello in marmo raffigurante il Battesimo di Cristo di questo stesso periodo.
- 2 Santuario di Maria SS Addolorata, Via Addolorata, 2. Chiesa del 1700, dedicata all'abate e patrono basiliano San Leoluca.
- 3 Museo Pippo Rizzo (Museo civico), Via Roma, 1, ☎ +39 091 846 3918. Lun-Sab 9:30-13:00 e 15:30-19:30, Dom 9:30-13:00. Il museo, sito presso Palazzo Provenzano, mostra reperti archeologici della zona di Corleone seguendo un excursus storico.
- 4 Museo dell'antimafia, Piazza Garibaldi, 1.
- 5 Cascata delle Due Rocche. Libera fruizione. Questa cascata prodotta dal salto delle acque del fiume Corleone per quanto bella risulta essere tra le più sconosciute. Poi i siciliani che ne conoscono l'esistenza. Ciò mantiene la genuinità del luogo. Tutto intorno è stato creato il Parco naturale della cascata delle Due rocche.
- 6 Gole del drago (Lungo la strada che collega Ficuzza con Corleone). Il letto del fiume Frattina, affluente del Belice Sinistro, tramite la sua azione erosiva ha prodotto una stretta gola.
- 7 Castello soprano. Una torre di avvistamento costruita tra l'XI e il XII secolo, nota come Saracena, è ancora in piedi. La vista dalla torre comprende la Cascata delle Due Rocche, una discesa che segue il sentiero del fiume Corleone.
- 8 Eremo San Bernardo (Castello Sottano), Via Carcere, ☎ +39 091 846 7910. Questo castello non è visitabile perché oggi ospita l'eremo dei Frati Minori Rinnovati.
Ficuzza
modifica- 9 Real Casina di Caccia di Ficuzza, Via del Bosco, Ficuzza, ☎ +39 0918460108. Lun-Ven 9:00-14:30, Sab-Dom 9:00-20:00. Questo edificio era la riserva di caccia del re Ferdinando. L'edificio si trova a Ficuzza che formalmente non rientra nel perimetro della riserva ma ne è ai confini. Al suo interno c'è un museo dove sono esposti animali impagliati, reperti della palazzina e dei dintorni e cartelli riguardanti la riserva. Nelle cantine sono conservate delle piante presenti nella riserva.
- 10 Centro Recupero Fauna Selvatica Bosco di Ficuzza, Ficuzza, ☎ +39 339 2567961, crfs.ficuzza@Lipu.it. Il centro è anche visitabile.
Eventi e feste
modificaCosa fare
modifica- Riserva naturale orientata Bosco della Ficuzza, Rocca Busambra, Bosco del Cappelliere e Gorgo del Drago — L'area che circonda Ficuzza comprende caratteristiche naturali di interesse. Il Bosco della Ficuzza è tra i più ricchi e affascinanti della Sicilia. Lo stesso re Ferdinando di Borbone, alla fine del XVI secolo, fece di Ficuzza la sua dimora di caccia. La vita vegetale nei boschi è varia e comprende alberi di quercia, frassino, sughero e acero; è anche la patria di animali selvatici tra cui piccoli mammiferi, molte specie di uccelli e cinghiali. Alcune strutture degne di nota, tra cui la Palazzina Reale, si trovano all'interno di questo bosco.
Acquisti
modificaCome divertirsi
modificaSpettacoli
modifica- 1 Cinema Martorana, ☎ +39 360 532 555.
Dove mangiare
modificaPrezzi modici
modifica- 1 Cafè Cavarretta, Piazza Lupo Fratelli, Ficuzza, ☎ +39 091 846 3915.
Prezzi medi
modifica- 2 Agriturismo Masseria Aguglia, Ficuzza, ☎ +39 091 846 0054.
Dove alloggiare
modificaPrezzi elevati
modifica- 1 Antica Stazione Di Ficuzza, Via Vecchia Stazione, Ficuzza, ☎ +39 091 846 0000.
Sicurezza
modifica- 1 Ospedale dei Bianchi, Via Colletto Don Giovanni, 42, ☎ +39 091 845 0100.
Come restare in contatto
modificaNei dintorni
modificaItinerari
modifica- Itinerario di Santa Rosalia — Percorso turistico, religioso e naturalistico di oltre 180 km, tra le province di Agrigento e Palermo, da compiersi a piedi, in bicicletta o a cavallo, che si snoda attraverso 7 ex riserve naturali oggi assorbite dal Parco dei Monti Sicani e 15 comuni (Santo Stefano Quisquina, Castronovo di Sicilia, Prizzi, Palazzo Adriano, Bivona, Burgio, Chiusa Sclafani, Bisacquino, Contessa Entellina, Campofiorito, Corleone, Piana degli Albanesi, Altofonte, Monreale, Palermo), collegando l'Eremo nel territorio di Santo Stefano Quisquina al Santuario di Monte Pellegrino attraverso i luoghi legati al culto di Santa Rosalia.
- Il cammino, facente parte del progetto Vie sacre di Sicilia, è costituito da regie trazzere, mulattiere, sentieri e strade ferrate dismesse. Finanziato dall'Assessorato Regionale dell'Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, è stato inaugurato ufficialmente il 4 settembre 2016.
- Godrano, Ficuzza e Mezzojuso. Percorso da fare in bicicletta di 35 km con un dislivello di circa 1000 m tra Godrano, Ficuzza e Mezzojuso.
- Campofiorito e la vallata del Torrente Batticano. Percorso da fare in bicicletta di 15 km con un dislivello di 480 m tra Campofiorito e la vallata del Torrente Batticano.