Campo di Trens | ||
Stemma | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Trentino-Alto Adige | |
Territorio | Alto Adige | |
Altitudine | 937 m s.l.m. | |
Superficie | 95,39 km² | |
Abitanti | 2.666 (2015) | |
Nome abitanti | Campotrensini/Freienfelder | |
Prefisso tel | +39 0472 | |
CAP | 39040 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Campo di Trens (Freienfeld in tedesco) è un centro del Trentino-Alto Adige.
Da sapere
modificaLa sua popolazione è per la quasi totalità (95,85%) di madrelingua tedesca; il 3,79% italiana; lo 0,36% ladina.
Cenni geografici
modificaÈ situato nell'Alta Valle Isarco in Alto Adige, 24 km a nord di Bressanone e 6 km a sud di Vipiteno, lungo la strada statale del Brennero dove la valle si apre, poco prima di Mules, fino a giungere alla piana di Vipiteno. Campo di Trens aderisce alla rete Alleanza per il clima.
Cenni storici
modificaLa località era già abitata nella preistoria, come risulta dai reperti ritrovati presso la Chiesa di S. Valentino a Valgenäun, così come nel periodo romano con la pietra miliare di Settimio Severo, risalente al 201 d.C., ritrovata a Campo di Trens; la lapide di Aurelia Ruffina e la pietra sacra dedicata al dio della luce Mitra (Mithras) ritrovati a Mules. Nel 450 il territorio fu invaso dai Bavari durante il loro spostamento verso sud. In un documento, risalente all'anno 827, Quartino fece dono delle sue proprietà, tra cui i villaggi di Stilves e Trens alla Chiesa di San Candido, mentre nel 990 circa Adalbert von Stilfes donava alla Diocesi di Bressanone le località di Stilves, Mules e Novale comprese le vallate. Nel 1100 al casato degli Stilfes fu affidata dal potere Vescovile l'amministrazione dell'Alta Valle Isarco con sede presso il Castello di Rafeinstein; nel 1200, a causa dell'estinzione del casato, il Vescovo trasferì l'autorità ai Trauston che ottennero come feudo il Castello di Sprechenstein. Nel 1525, durante il periodo delle lotte contadine, la chiesa di Stilves fu saccheggiata più volte.
Nell'agosto del 1809, durante la guerra di liberazione vennero catturati dai tirolesi, in una imboscata nei pressi di “Le Cave” (Grasstein), ora chiamata la “Stretta dei Sassoni” (Sachsenklemme), 500 Sassoni che combattevano per i francesi come truppe del Reno; per ritorsione fu incendiato il borgo di Flanes.
Presso il centro abitato di Mules, è presente uno degli sbarramenti del Vallo alpino in Alto Adige, un insieme di bunker costruiti in epoca fascista, che vanno a formare lo sbarramento di Mules.
Nell'ultimo periodo del secondo conflitto mondiale la zona fu colpita dai bombardamenti diretti principalmente al ponte ferroviario sul fiume ed al deposito di munizioni di Stilves.
Come orientarsi
modificaL'originale nucleo del paese di Trens è situato su una posizione elevata del versante orientale del Giogo di Trens, mentre il paese si è poi sviluppato verso valle sino alla statale.
Quartieri
modificaIl suo territorio comunale comprende anche i paesi di Castelpietra/Schloss Sprechenstein, Rio/Bache, Pruno/Elzenbaum, Flanes/Flans, Dosso/Gschließ, Mules/Mauls, Novale Basso/Niederried, Partinges, Fuldres/Pfulters, Rizzolo/Ritzail, Stilves/Stilfes, Trens e Valgenauna/Valgenäun.
Come arrivare
modificaIn aereo
modifica- 1 Aeroporto di Bolzano-Dolomiti (IATA: BZO) (6 km dal centro di Bolzano), ☎ +39 0471 255 255, fax: +39 0471 255 202. apertura al pubblico: 05:30–23:00; apertura biglietteria: 06:00-19:00; il check-in per voli da Bolzano è possibile solo da 1 ora ad un massimo di 20 minuti prima della partenza. Piccolo scalo regionale con voli di linea da e per Lugano e Roma con Etihad Regional (by Darwin Air). In alcuni periodi dell'anno, la compagnia Lauda Air collega la città con Vienna una volta a settimana. Più numerosi invece i voli charter.
- 2 Aeroporto di Verona (Catullo), Caselle di Sommacampagna, ☎ +39 045 8095666, contatti@aeroportoverona.it.
- 3 Aeroporto di Brescia (D'Annunzio), Via Aeroporto 34, Montichiari (I collegamenti con l'aeroporto di Brescia sono garantiti dai trasporti pubblici tramite il bus/navetta. La fermata a Brescia città è situata alla stazione dei pullman (numero 23), mentre quella dell'aeroporto è al fronte terminale. Sono inoltre previsti collegamenti per la città di Verona attraverso la linea bus/navetta 1), ☎ +39 045 8095666, contatti@aeroportoverona.it. Solo Charter
In auto
modifica- Casello autostradale di Vipiteno sull'autostrada A22 del Brennero
- Strada statale SS12 del Brennero
In treno
modificaIn autobus
modificaCome spostarsi
modificaCosa vedere
modifica- Santuario di Maria Trens. Trens è anche un luogo di pellegrinaggio; infatti qui è l'immagine miracolosa di "Nostra Signora delle Valanghe" (Unsere Liebe Frau an der Lahn), antica statua lignea della Madonna in piedi con il Bambino, risalente al 1470. La chiesa, in stile tardo gotico, ha una navata del 1498; la parete sinistra, dove si trova la Cappella della Madonna, è ricoperta dai numerosi ex voto.
- Chiesa Parrocchiale di Stilves. L'antico centro ecclesiastico è Stilves che tuttora è la chiesa principale del comune, dedicata a San Pietro e citata per la prima volta nell'827. L'interno è arredato in stile tardo-barocco e gli affreschi delle volte sono di Christoph Brandstätter.
- Chiesa Parrocchiale di Mules. La chiesa, che è dedicata a Sant'Osvaldo, risale al 1329 ed è caratterizzata da un massiccio campanile in pietra con tetto a guglia. Gli affreschi interni sono opera di artisti diversi del XVIII e XIX secolo.
- Castel Pietra (Schloss Sprechenstein). Sorge nel comune di Campo di Trens, all'apertura a sud della conca dove sorge Vipiteno, di fronte a castel Tasso; si trova in buono stato ed è abitato da una nobile famiglia di Salisburgo, gli Auersperg.
È caratterizzato dall'essere formato da due distinte costruzioni. Nella parte alta dello sperone si trova la torre rotonda, il segno caratteristico più noto del castello, con le costruzioni più antiche risalenti al XIII secolo; più vicino alle mura sorge invece il più tardo palazzo (XV secolo), con l'altra struttura che rende nota la costruzione: la tardo-gotica cappella di Sant'Erasmo, terminata nel 1511.
Fu seriamente danneggiato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, ma un intenso lavoro di restauro gli ha restituito l'abitabilità; infatti tra il 2007 e il 2008, vi fu un ampliamento del castello stesso, ma anche delle strutture limitrofe, dove sono stati costruiti tre appartamenti privati, una casa privata ed un caseificio. Attualmente il castello non è visitabile.
- Castel Guelfo (Welfenstein). Si trova a nord del centro abitato di Mules, nel comune di Campo di Trens. Eretto nel XIII secolo si erge sopra una roccia a ridosso del fiume Isarco, in una posizione ideale per controllare il traffico locale e per il pagamento delle gabelle.
Per ben due diverse volte il castello, caduto in rovina, fu ricostruito, fino a quando nel 1880 fu acquistato come residenza privata dal pittore Edgar Meyer.
Nel 1918 fu distrutto da un incendio, perdendo anche una preziosa collezione d'arte, ma venne poi ricostruito dal nipote del primo acquirente. Attualmente il castello è di proprietà privata.
Sulle pendici a nord del castello, presso il fiume Isarco, sorge un bunker dello sbarramento di Mules (opera 1); dall'altra parte delle strada, sopra la roccia, ve ne è un altro (opera 4).
- Castel Tasso (Schloss Reifenstein). Sorge proprio di fronte a Castel Pietra, dall'altra parte della valle. È uno dei più antichi, storicamente importanti e ricchi dell'Alto Adige. La collina sulla quale è stato edificato sovrasta una piana ricavata da una palude bonificata (Sterzinger Moos), sulla quale è stato costruito anche un piccolo aeroporto militare, oggi usato solo a scopo turistico.
Fu menzionato per la prima volta in documenti scritti nel 1100 come feudo dei Conti bavaresi Lechsgemünd, mentre dal 1140 la rocca fu data ai Signori di Stilfes.
Nei secoli seguenti diversi conti e nobili vissero nel maniero, fino a che nel 1405 la proprietà passò alla famiglia dei Signori di Sabiona (Säben). Dopo la loro estinzione il castello divenne un possedimento del duca Sigismondo d'Austria, il quale però nel 1470 lo vendette all'Ordine Teutonico, al quale si deve gran parte dell'aspetto attuale e dell'arredamento. Infine dal 1813 è di proprietà dei Conti Thurn und Taxis di Ratisbona: da qui il nome italianizzato "Tasso" del castello, usato a partire dagli anni '30.
Oggi castel Tasso è considerato uno dei castelli più preziosi della storia altoatesina. Dato che non fu mai conquistato o devastato, ancora oggi è ben conservato ed all'interno troviamo moltissimi oggetti e mobili antichi. Della struttura fa parte anche la piccola cappella di San Zeno, presso la quale sono state ritrovate otto bare di legno baiuvare risalenti al IV e VIII secolo, due delle quali si possono vedere in una sala del castello, mentre le altre sei sono conservate nel Museo archeologico dell'Alto Adige con all'interno ancora dei resti umani.
All'interno di castel Tasso si possono visitare ben 10 locali in perfetto stato di conservazione, tra i quali: una grande cucina duecentesca con un camino aperto, la vecchia torre d'abitazione, una prigione oscura profonda 5 metri ed anche la famosa e preziosa "Sala verde" (Grüner Saal), che nelle decorazioni dal caratteristico colore verde nasconde anche diversi personaggi. Fra gli arredi sono visibili stube tirolesi risalenti al dodicesimo secolo.
Da Pasqua ai primi di novembre si effettuano visite guidate.
Aree naturali
- Gola Sachsenklemme.
- Lago di Ponteletto (Puntleider See).
Eventi e feste
modificaCosa fare
modificaAcquisti
modificaCome divertirsi
modificaDove mangiare
modificaPrezzi medi
modifica- 1 Jgerheim ristorante, via Mules 16, ☎ +39 0472 771131, +39 0472 771100.
Prezzi elevati
modifica- 2 Gourmetstube Einhorn, Mauls 10, ☎ +39 0472 771136. Ristorante haute cuisine
Dove alloggiare
modificaPrezzi medi
modifica- 1 Hotel Post, località Trens, 74, ☎ +39 0472 647124. Hotel 3 stelle
- 2 Albergo Birher, Via Innozenz-Barat 1, ☎ +39 0472 647122. Hotel 3 stelle
- 3 Pensione Wild Richard, via Chiesa di Sopra, 11, ☎ +39 0472 756430.
Agriturismo
modifica- 4 Zingerlehof, Via R. Maria Krukenhause, 1, ☎ +39 0472 649130.
- 5 Posthof Agriturismo, Conrad-Trautson-Strasse 4, ☎ +39 0472 649123.
- Agriturismo Knapphof, Valgenauna, 31, ☎ +39 0472 647284.
Sicurezza
modificaCome restare in contatto
modificaPoste
modifica- 4 Poste italiane, Localita' Campo Di Trens, 100, ☎ +39 0472 647110.
Nei dintorni
modifica- Chiusa — La località Sabiona è la culla spirituale dell'intero Tirolo. È stata la Sede vescovile del Tirolo (diocesi di Sabiona), prima dello spostamento della stessa a Bressanone attorno all'anno 1000. Il monastero che vi sorge può essere visitato partendo da Chiusa e percorrendo a piedi il percorso di un'antica Via Crucis.
- Bolzano — Principale città dell'Alto Adige ne è il capoluogo amministrativo ed economico. Il suo centro storico fonde mirabilmente i caratteri architettonici ed urbanistici nordici con quelli italiani mostrandosi con un tono di signorile eleganza.
- Vipiteno — È uno dei Borghi più belli d'Italia. Il suo nucleo storico è rimasto quasi intatto nella sua conformazione del XII secolo. Solo della cinta muraria rimangono pochi tratti. Caratteristiche sono le case dotate dei particolari bovindi o Erker, balconi aggettanti coperti e chiusi.
- Brunico — Centro principale della Val Pusteria, conserva due castelli oltre a quartieri storici di buon interesse. È città di turismo alla convergenza delle vallate tributarie della Val Pusteria, tutte caratterizzate da un ambiente di particolare bellezza.
- Bressanone — Città con un importante centro storico racchiuso da mura e porte. La Cattedrale, il suo chiostro con preziosi affreschi, il Palazzo vescovile danno un'elegante impronta alla città vecchia, con caratteristici piccoli borghi che si contrappongono a slarghi urbanistici di ampio respiro.
- Fortezza — Conserva molti manufatti bellici del Vallo dell'Alto Adige.
- Varna — L'Abbazia di Novacella, nel suo territorio comunale, è uno dei più bei complessi abbaziali d'Italia; è in buono stato di conservazione.
Itinerari
modifica- Castelli dell'Alto Adige — Un percorso alla scoperta dei manieri altoatesini che, nati per fini militari, divennero poi in gran parte raffinate dimore signorili, centri di cultura, esempi di pregevole architettura, testimonianza della grandezza delle famiglie che li fecero edificare.
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