Voltido
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Voltido
Sito istituzionale

Voltido è un centro della Lombardia.

Da sapere

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Cenni geografici

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Situato nella pianura padana sulla destra del canale Delmona, nella parte settentrionale del comprensorio Oglio Po, a poca distanza dall'Oglio, dista 18 km. da Casalmaggiore, 30 da Cremona, 30 da Viadana.

Cenni storici

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Probabilmente abitato già dai Romani, in passato fu poi chiamato Aldendum, cioè terra di aldi, uomini semiliberi secondo le usanze longobarde. A loro fu affidato probabilmente il compito di coltivare il territorio intorno al VI secolo dopo Cristo. Nel X secolo fu possesso del monastero benedettino di Nonantola.

Le sue vicende dipesero spesso da quelle dei centri vicini, come Piadena e Drizzona. Nel Trecento il borgo fu coinvolto nelle lotte fra guelfi e ghibellini; nel 1306 infatti subì devastazioni da parte dei mantovani e dei bresciani come ritorsione verso i ghibellini cremonesi. Ebbe molte infeudazioni: i Sanseverino, i principi di Stigliano e, verso la fine del Seicento, gli Araldi che lo ebbero insieme a Piadena e a Drizzona.

Come orientarsi

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Mappa a tutto schermo Voltido

Quartieri

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Il territorio di Voltido comprende anche i centri di Recorfano e Colombarolo.

Come arrivare

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In aereo

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In auto

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I caselli autostradali più vicini sono quelli di

È a poca distanza dalle ex strade statali:

In treno

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Stazione a Piadena:


Come spostarsi

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Cosa vedere

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San Michele
  • 45.11137810.3339651 Chiesa parrocchiale di San Michele. L'aspetto attuale è il risultato di un rifacimento tardo ottocentesco. La facciata è a due ordini con timpano che sovrasta una bifora con arco a tutto sesto. L'interno è ad una sola navata e conserva una statua tardo rinascimentale.
  • Villa Casalini. La villa Casalini è costituita da un nucleo Seicentesco e da una corte rustica che ingloba i resti di una precedente fortezza. È ancora visibile un torrione quattrocentesco.
  • 45.11104810.3337852 Municipio. Fu costruito, con sobrie linee, nella prima metà dell'Ottocento; su un fianco esiste ancora una bassa costruzione, su un lato del cortile, che costituiva la ghiacciaia pubblica e che fu edificata nel primo ventennio del Novecento.

A Recorfano

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  • Villa Decio Furchino. Risale al XVIII secolo.


Eventi e feste

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  • Sagra di San Michele. il 29 settembre.
  • Sagra di San Rocco (a Recorfano). il 16 agosto.


Cosa fare

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Acquisti

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Come divertirsi

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Dove mangiare

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Dove alloggiare

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Sicurezza

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Farmacia

  • 45.13016610.3673626 Priori, Via Libertà, 31 (a Piadena), +39 0375 98146.


Come restare in contatto

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  • 45.1118310.3317477 Poste italiane, Via Libertà 2, +39 0375 389787, fax: +39 0375 389778.

Tenersi informati

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Nei dintorni

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  • San Giovanni in Croce Villa Medici del Vascello è il castello della Dama dell’ermellino del famoso dipinto di Leonardo da Vinci. Fu proprio Cecilia Gallerani, la Dama del ritratto, ad iniziare la sua trasformazione da struttura militare a residenza signorile, illeggiadrendone l’aspetto guerresco della sua primitiva fondazione quattrocentesca. La Villa è circondata da un vasto parco e da un’alta muraglia che non impedisce di scorgerne l’elegante bellezza.
  • Casteldidone Villa Mina della Scala è un’ affascinante costruzione castellana che racchiude in sé l’imponenza del castello e l’eleganza della villa. Costruito nel Cinquecento, rimaneggiato nel Seicento e poi nel Settecento, il Castello divenuto Palazzo e Villa si presenta ancora maestoso e affascinante nella campagna di Casteldidone, a poca distanza dall’altra splendida villa – castello di San Giovanni in Croce. 
  • Bozzolo Città gonzaghesca, fu capitale di un ducato di un ramo collaterale dei Gonzaga. Vespasiano vi operò urbanisticamente prima di metter mano al suo capolavoro: Sabbioneta; con Giulio Cesare e Scipione definisce il proprio elegante aspetto urbano che risponde agli ideali cinquecenteschi. Delle antiche mura rimane invece solamente un breve tratto gravemente danneggiato da crolli ed incuria.
  • Sabbioneta Città di fondazione, Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO, mantiene la cerchia muraria entro la quale è rimasta intatta la magia dell'urbanistica ideale realizzata da Vespasiano Gonzaga; il Teatro all'Antica, il Palazzo Ducale, la Galleria, la chiesa dell'Incoronata sono alcuni dei suoi monumenti che spiccano in un contesto che si è mirabilmente conservato.

Itinerari

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  • Nelle terre dei Gonzaga Un itinerario attraverso i centri, grandi e piccoli, che furono capitali dei rami Gonzaga cadetti: principati, marchesati, ducati che, all'interno della compagine statale mantovana, godevano di una vera e propria indipendenza, spesso battevano moneta e tenevano corti raffinate che rivaleggiavano con quella mantovana, abbellivano i propri centri urbani dotandoli di eleganti architetture – chiese, piazze, palazzi, mura, torri - e di caratteristici scorci urbani come i tipici portici gonzagheschi.


Altri progetti

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