Sulle tracce di Gesù Cristo | |
Tipo itinerario | Automobilistico |
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Stato | Israele e Stato di Palestina |
Sulle tracce di Gesù Cristo è un itinerario che si sviluppa attraverso Israele e lo Stato di Palestina.
Introduzione
modificaLa vita e i miracoli di Gesù Cristo si svolsero in Palestina e sono documentati nei Vangeli. Molti dei luoghi citati sono riconosciuti storicamente o dalla tradizione. In questo articolo verranno mostrati tutti assieme.
Cenni storici
modificaSecondo il racconto del vangelo secondo Luca, una vergine di nome Maria, promessa sposa a Giuseppe, discendente del Re Davide, ricevette a Nazareth di Galilea «al tempo di re Erode» una visita dell'Arcangelo Gabriele, che le annunciò il concepimento di Gesù (Lc 1,26-38).
Sia Matteo che Luca collocano la nascita di Gesù a Betlemme, in Giudea, «al tempo di re Erode». Mentre Matteo vi dedica un breve accenno (Mt1,25-2,1), Luca sviluppa la narrazione motivando il viaggio di Giuseppe e Maria da Nazaret a Betlemme con un censimento indetto da Augusto. Il solo vangelo secondo Luca (2,21-52) racconta l'episodio dell'adorazione dei pastori. La notte in cui nacque Gesù, un angelo apparve ad alcuni pastori che vegliavano all'aperto sorvegliando il gregge e disse loro che a Betlemme era nato un Salvatore e lo avrebbero trovato avvolto in fasce in una mangiatoia. I pastori andarono così a visitare Gesù.
Il re Erode, venuto a sapere di ciò, e temendo l'usurpazione del trono, ordinò l'uccisione di tutti i bambini di Betlemme sotto i due anni (fu la cosiddetta strage degli innocenti). Giuseppe però, avvertito in sogno da un angelo, fuggì in Egitto con Gesù e Maria. Morto Erode (4 a.C.), i tre ritornarono nella terra d'Israele e si stabilirono a Nazaret.
Secondo i vangeli, Gesù iniziò il suo ministero pubblico in seguito al battesimo ricevuto da Giovanni Battista in una località imprecisata presso il fiume Giordano (Mt 3,13-17; Mc 1,9-11; Lc 3,21-22). Dopo il battesimo, Gesù si ritirò nel deserto della Giudea, dove stette quaranta giorni digiunando e subendo infine le tentazioni del demonio, che riuscì a contrastare (Mt 4,1-11; Mc 1,12-13; Lc 4,1-13). In seguito all'arresto e alla decapitazione del Battista da parte di Erode Antipa, Gesù ritornò in Galilea e si trasferì da Nazaret a Cafarnao, presso il lago di Tiberiade (Lc4,12-13). Prima di iniziare la predicazione pubblica, Gesù chiamò a seguirlo alcuni dei dodici apostoli che gli saranno vicini negli anni seguenti.
Il vangelo secondo Giovanni indica come uno dei primi avvenimenti della vita pubblica di Gesù l'episodio della cosiddetta purificazione del tempio di Gerusalemme, durante la quale scacciò i mercanti e i cambiavalute dal recinto del luogo sacro.
I Vangeli sinottici narrano che dopo l'episodio della professione di fede di Pietro Gesù salì sul monte a pregare con Pietro, Giacomo e Giovanni. Gli apostoli erano oppressi dal sonno, ma si ridestarono completamente quando videro che l'aspetto del volto di Gesù, mentre stava pregando, cambiò e che la sua veste divenne candida e sfolgorante. Subito dopo apparvero al suo fianco Mosè ed Elia, con i quali discorreva. Pietro, preso da spavento e non sapendo quello che diceva, suggerì di realizzare tre tende per i tre uomini, ma mentre stava parlando una nube li avvolse e sentirono una voce provenire da essa che disse: «Questo è il mio Figlio prediletto, ascoltatelo».
Dopo alcuni anni di predicazione, Gesù fece il suo ingresso a Gerusalemme per la celebrazione della Pasqua ebraica. Al suo arrivo in città fu accolto da una folla festante che lo acclamava come Messia (Mt 21,1-11; Mc 11,1-10; Lc 19,29-44; Gv 12,12-15) – evento ricordato nella tradizione cristiana la Domenica delle palme. I sinottici collocano dopo l'ingresso a Gerusalemme la "purificazione del Tempio", che Giovanni colloca invece in occasione della prima Pasqua.
In prossimità della morte di Gesù sia i sinottici (Mt 26,26-29; Mc 14,22-25; Lc 22,15-20) che Giovanni (Gv 13,1-11) riportano il racconto di una cena, tradizionalmente chiamata "Ultima Cena". Dopo l'Ultima Cena, Gesù si recò nel podere chiamato Getsemani – sul monte degli Ulivi, poco fuori Gerusalemme –, dove sostò in preghiera. Qui un gruppo di guardie del tempio (soldati ebrei agli ordini delle autorità sadducee), guidato dall'apostolo traditore Giuda Iscariota, procedette al suo arresto. In seguito, Gesù fu condotto da Anna, ex sommo sacerdote e suocero del sacerdote in carica Caifa, poi da Caifa stesso, quindi al Sinedrio – che ne stabilì la condanna a morte per bestemmia, essendosi equiparato a Dio.
Al mattino presto avvenne un nuovo incontro col Sinedrio, poi Gesù fu condotto dal prefetto romano Ponzio Pilato per richiederne l'esecuzione; questi lo interrogò ma non lo trovò colpevole. Pilato lo inviò dunque a Erode Antipa, re della Galilea – che, dopo averlo schernito, ma non condannato – lo rispedì a Pilato. Questi, nel tentativo di salvarlo, propose al popolo di liberarlo (era infatti uso da parte delle autorità romane rilasciare un prigioniero all'anno, per Pasqua), ma la folla gli preferì il ribelle/assassino Barabba, mentre invocò la crocifissione per Gesù. Per paura di un tumulto Pilato si lavò le mani, dichiarandosi innocente per l'ingiusta condanna, e acconsentì alla richiesta della folla, condannando formalmente a morte Gesù per il reato di lesa maestà, essendosi dichiarato «Re dei Giudei». Quindi Gesù fu flagellato; venne poi schernito dai soldati romani, che lo coronarono di spine e lo condussero, assieme ad altri due condannati, verso il luogo della condanna, una piccola collina appena fuori le mura, chiamata Golgota-Calvario. Lungo la salita, Gesù fu aiutato a portare la croce da un certo Simone di Cirene.
Giunti alla meta, Gesù fu crocifisso all'ora terza (nove di mattina); morì all'ora nona (tre del pomeriggio). Secondo i vangeli, la sua morte fu accompagnata da eventi straordinari: venne l'oscurità su tutta la Terra, vi fu un terremoto e la risurrezione di «molti santi». In seguito, Giuseppe di Arimatea chiese a Pilato il corpo di Gesù e, dopo averlo avvolto in un lenzuolo (o in teli, secondo Giovanni), lo depose nel suo sepolcro personale, che si trovava presso il Golgota.
I vangeli, immediatamente dopo la descrizione della passione e della morte di Gesù, riportano alcuni fatti avvenuti dopo la deposizione del cadavere: il rinvenimento della tomba vuota e le apparizioni di Gesù alle discepole (Maria Maddalena, Maria di Giacomo, Salome), interpretati dai cristiani come segni di una sua Resurrezione. La scoperta avvenne all'alba del giorno dopo il sabato (Mc16,2;Lc24,1;Gv20,1), cioè domenica – anche se l'originale greco di Mt 28,1 può indicare l'inizio della notte tra sabato e domenica. In seguito, sono testimoniate anche delle apparizioni di Gesù agli apostoli e ad altri discepoli (Gv 21,1-2; At 1,3; At 3,15; 1Cor 15,3-8).
I Vangeli dicono che, quaranta giorni dopo la risurrezione, Gesù ascese al cielo. In altri testi sacri cristiani, come l'Apocalisse di Giovanni, si parla del ritorno di Gesù, che le chiese cristiane attendono, definito "seconda venuta" o "parusía" – ritorno che dovrà coincidere con il Giorno del giudizio e l'inizio di «un nuovo cielo e una nuova terra» (Ap 21,1).
A chi è rivolto
modificaL'itinerario è rivolto ai fedeli cristiani e a coloro che intendono conoscere i luoghi e i contesti delle vicende dei Vangeli.
Come arrivare
modificaIn aereo
modificaIl miglior mezzo per arrivare è tramite l'Aeroporto di Tel Aviv-Ben-Gurion, circa a metà strada tra Gerusalemme e Tel Aviv.
Tappe
modifica- 1 Basilica dell'Annunciazione. Costruita sopra la grotta sommersa che secondo la fede cattolica romana fu la dimora della Vergine Maria. Segna il punto in cui l'Arcangelo Gabriele informò la Vergine Maria che Dio l'aveva scelta per partorire suo figlio; c'è anche una tradizione secondo cui Maria visse in una casa in questo sito.
.«L'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. [...] Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei.» (Luca 1,26-38)
- 2 Monte Tabor — Si crede sia il luogo della Trasfigurazione di Gesù.
«Circa otto giorni dopo questi discorsi, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d'aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elia, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli non sapeva quello che diceva. Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All'entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo!». Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.» |
(Luca 9) |
- 3 Cafarnao era un villaggio di pescatori sulla sponda settentrionale del Mar di Galilea. Da questo luogo provenivano gli apostoli Giacomo, Giovanni, Matteo e i fratelli Simon Pietro e Giacomo, Gesù vi abitò dopo aver lasciato Nazareth e qui iniziò la sua predicazione e vi compì numerosi miracoli.
«Gesù, avendo udito che Giovanni era stato messo in prigione, si ritirò in Galilea. E, lasciata Nazaret, venne ad abitare in Capernaum, città sul mare, ai confini di Zabulon e di Neftali, affinché si adempisse quello che era stato detto dal profeta Isaia [...] Da quel tempo Gesù cominciò a predicare e a dire: “Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino”.» |
(Matteo 4,12-17) |
È noto l'episodio in cui Gesù compie una predica di sabato presso la sinagoga e libera un uomo che posseduto da un demonio:
«Poi scese a Capernaum città di Galilea e qui insegnava alla gente nei giorni di sabato. Ed essi stupivano della sua dottrina perché parlava con autorità. Ora nella sinagoga si trovava un uomo posseduto da uno spirito di demonio immondo, il quale gridò con gran voce: “Ah! Che c'è fra noi e te, o Gesù Nazareno? Sei tu venuto per mandarci in perdizione? Io so chi tu sei: il Santo di Dio!”. E Gesù lo sgridò, dicendo: “Sta' zitto ed esci da quest'uomo!”. E il demonio, gettatolo a terra in mezzo alla gente, uscì da lui senza fargli alcun male. E tutti furono presi da stupore e ragionavano fra loro, dicendo: “Che parola è questa? Egli comanda con autorità e potenza agli spiriti immondi ed essi escono”.» |
(Luca 4,31-36) |
Successivamente guarì la suocera di Pietro.
«Poi, alzatosi e uscito dalla sinagoga, entrò in casa di Simone. Ora la suocera di Simone era travagliata da una gran febbre e lo pregarono per lei. Egli, chinatosi verso di lei, sgridò la febbre, la febbre la lasciò ed ella, alzatasi subito, si mise a servirli.» |
(Luca 4,38-39) |
In un altro episodio Gesù incontra un ufficiale romano che gli chiede di guarire un suo servo malato.
«[...] un centurione venne a lui pregandolo e dicendo: “Signore, il mio servo giace in casa paralitico, gravemente tormentato”. Gesù gli disse: “Io verrò e lo guarirò”. Ma il centurione, rispondendo, disse: “Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di' soltanto una parola e il mio servo sarà guarito." [...] Gesù, udito questo, ne restò meravigliato e disse a quelli che lo seguivano: “Io vi dico in verità che in nessuno, in Israele, ho trovato una fede così grande." [...] E Gesù disse al centurione: “Va', ti sia fatto come hai creduto”. E il servitore fu guarito in quella stessa ora.» |
(Matteo 8,5-13) |
Infine presso un'abitazione, attorniato dalla folla compie un altro miracolo ad un uomo paralitico calato dal tetto.
«Un giorno Gesù stava insegnando e c'erano, là seduti, dei farisei e dei dottori della legge, venuti da tutte le borgate della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme; e la potenza del Signore era con lui per compiere delle guarigioni. Ed ecco degli uomini che portavano sopra un letto un paralitico, cercavano di portarlo dentro e di metterlo davanti a lui. Non trovando modo di introdurlo a causa della folla, salirono sul tetto e, fatta un'apertura fra le tegole, lo calarono giù con il suo lettuccio, in mezzo alla gente, davanti a Gesù. Ed egli, veduta la loro fede, disse: “O uomo, i tuoi peccati ti sono perdonati”. Allora gli scribi e i farisei cominciarono a ragionare, dicendo: “Chi è costui che pronuncia bestemmie? Chi può perdonare i peccati se non Dio solo?”. Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, disse loro: “Di che ragionate nel vostro cuore? Che cosa è più facile dire: 'I tuoi peccati ti sono perdonati', oppure dire: 'Àlzati e cammina'? Ora, affinché sappiate che il Figlio dell'uomo ha sulla terra autorità di perdonare i peccati, io ti dico”, disse al paralitico, “àlzati, prendi il tuo lettuccio e vattene a casa tua”. E in quell'istante si alzò in loro presenza, prese ciò su cui giaceva e se ne andò a casa sua, glorificando Dio. Tutti furono presi da stupore e glorificavano Dio e, pieni di spavento, dicevano: “Oggi abbiamo visto cose meravigliose”.» |
(Luca 5,17-26) |
Quando decise di abbandonare la città la maledisse a causa del mancato ascolto dei suoi insegnamenti.
«E tu, o Capernaum, sarai tu forse innalzata fino al cielo? No, tu scenderai fino nell'Ades, perché se in Sodoma fossero state fatte le opere potenti compiute in te, essa sarebbe durata fino a oggi.» |
(Matteo 11,23) |
- 4 Tabga — Questa località posta accanto a Cafarnao la tradizione la identifica con il luogo in cui avvenne la moltiplicazione dei pani e dei pesci:
«Allora Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse: «Sento compassione per la folla. Ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non vengano meno lungo il cammino». E i discepoli gli dissero: «Come possiamo trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?». Gesù domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette, e pochi pesciolini». Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò e li dava ai discepoli, e i discepoli alla folla. Tutti mangiarono a sazietà. Portarono via i pezzi avanzati: sette sporte piene. Quelli che avevano mangiato erano quattromila uomini, senza contare le donne e i bambini. Congedata la folla, Gesù salì sulla barca e andò nella regione di Magadan sul lago di Tiberiade.» |
(Matteo 15,30-38) |
- Inoltre è qui che avvenne il terzo incontro di Gesù con i suoi discepoli dopo la Resurrezione conferendo il primato a Pietro come primo papa della Chiesa Universale attraverso queste parole:
«Quando ebbero fatto colazione, Gesù disse a Simon Pietro: “Simone di Giovanni, mi ami tu più di questi?”. Egli rispose: “Sì, Signore, tu sai che io ti voglio bene”. Gesù gli disse: “Pasci i miei agnelli”. Gli disse di nuovo una seconda volta: “Simone di Giovanni, mi ami tu?”. Egli rispose: “Sì, Signore, tu sai che io ti voglio bene”. Gesù gli disse: “Pastura le mie pecore”. Gli disse per la terza volta: “Simone di Giovanni, mi vuoi bene?”. Pietro fu rattristato che egli avesse detto la terza volta: “Mi vuoi bene?”. E gli rispose: “Signore, tu sai ogni cosa; tu conosci che ti voglio bene”. Gesù gli disse: “Pasci le mie pecore.» |
(Giovanni 21,15-17) |
- 5 Monte delle Beatitudini — è il luogo dove si ritiene che Gesù abbia pronunciato il Discorso della Montagna rivolto ai suoi discepoli e a una grande folla, riportato nel Vangelo secondo Matteo. Il discorso della montagna è una esplicitazione e un approfondimento dei dieci comandamenti che vengono completati da Gesù e arricchiti da un significato universale.
«Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati gli afflitti, perché saranno consolati. Beati i miti, perché erediteranno la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi. [...] Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli. [...] Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna. E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna. [...] Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. [...] Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati. Perché osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell'occhio tuo c'è la trave? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello. Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi. Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. [...] Quando Gesù ebbe finito questi discorsi, le folle restarono stupite del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità e non come i loro scribi.» |
(Matteo 5,1-7,29) |
- 6 Betsaida — Secondo il Vangelo di Marco 8,22-26 Gesù vi compì il miracolo della guarigione di un cieco. In un altro passo (Matteo 11,21), Gesù rimprovera Betsaida poiché non s'è convertita nonostante abbia assistito a numerosi miracoli.
- 7 Mar di Galilea — il Mar di Galilea è protagonista di diversi episodi della vita di Gesù. Qui avvenne il primo incontro con gli apostoli compiendo il miracolo della pesca miracolosa.
«Avvenne che, mentre egli stava in piedi sulla riva del lago di Gennesaret e la folla lo stringeva da ogni parte per udire la parola di Dio, vide due barche ferme a riva, dalle quali erano smontati i pescatori e lavavano le reti. E montato in una di quelle barche che era di Simone, lo pregò di scostarsi un po' da terra; poi, sedutosi sulla barca, insegnava alla folla. Com'ebbe cessato di parlare, disse a Simone: “Prendi il largo e calate le reti per pescare”. Simone, rispondendo, gli disse: “Maestro, tutta la notte ci siamo affaticati e non abbiamo preso nulla, però, alla tua parola, calerò le reti”. E, fatto così, presero una tale quantità di pesci che le reti si rompevano. Allora fecero segno ai loro compagni dell'altra barca di venire ad aiutarli. Quelli vennero e riempirono tutte e due le barche, tanto che affondavano. Simon Pietro, visto ciò, si gettò ai ginocchi di Gesù, dicendo: “Signore, allontanati da me, perché sono un peccatore”. Poiché spavento aveva preso lui e tutti quelli che erano con lui, per la quantità di pesci che avevano preso; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, che erano soci di Simone. Ma Gesù disse a Simone: “Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini”. Ed essi, tratte le barche a terra, lasciarono ogni cosa e lo seguirono.» |
(Luca 5,1-11) |
Navigando sul lago avvenne anche il miracolo della tempesta sedata:
«E essendo egli entrato nella barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco farsi in mare una così gran burrasca, che la barca era coperta dalle onde, ma Gesù dormiva. E i suoi discepoli, accostatisi, lo svegliarono dicendo: “Signore, salvaci, siamo perduti”. Ed egli disse loro: “Perché avete paura, o gente di poca fede?”. Allora, alzatosi, sgridò i venti e il mare, e si fece gran bonaccia. E quegli uomini si meravigliarono e dicevano: “Che uomo è mai questo che anche i venti e il mare gli ubbidiscono?”.» |
(Matteo 8,23-27) |
Infine il lago è anche famoso per la camminata di Gesù sulle acque. Questo miracolo avviene quando Gesù si fa precedere dai suoi discepoli in barca verso Betsaida, ma quando questi sono a metà strada in mezzo al lago si solleva il vento e Gesù camminando sulle acque li raggiunge.
«Subito dopo, Gesù obbligò i suoi discepoli a salire nella barca e a precederlo sull'altra riva, mentre egli avrebbe congedato la gente. Dopo aver congedato la folla, si ritirò in disparte sul monte per pregare. E fattosi sera, era lassù tutto solo. Frattanto la barca, già di molti stadi lontana da terra, era sbattuta dalle onde, perché il vento era contrario. Ma alla quarta vigilia della notte Gesù andò verso loro, camminando sul mare. E i discepoli, vedendolo camminare sul mare, si turbarono e dissero: “È un fantasma!”. E dalla paura gridarono. Ma subito Gesù parlò loro e disse: “State di buon animo, sono io; non temete!”. E Pietro gli rispose: “Signore, se sei tu, comandami di venire a te sulle acque”. Ed egli disse: “Vieni!”. E Pietro, smontato dalla barca, camminò sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo il vento, ebbe paura e, cominciando a sommergersi, gridò: “Signore, salvami!”. E Gesù, stesa subito la mano, lo afferrò e gli disse: “O uomo di poca fede, perché hai dubitato?”. Quando furono montati nella barca, il vento si calmò. Allora quelli che erano nella barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: “Veramente tu sei Figlio di Dio!”.» |
(Matteo 14,22-33) |
- 8 Basilica del Santo Sepolcro (כנסיית הקבר, Cnesiat HaChever, ovvero "Chiesa della Tomba"; كنيسة القيامة, Kanīsat al-Qiyāma, ossia Chiesa della Resurrezione, chiamata anche la Chiesa della Resurrezione dai cristiani ortodossi: Ναός της Αναστάσεως, Naòs tis Anastàseos; Սուրբ Հարության տաճար, Surp Harut'yan tachar), Quartiere cristiano di Gerusalemme. Il Santo Sepolcro è un grande edificio che si estende su più aree in cui i cristiani credono che Cristo sia stato crocifisso e morto, sepolto e poi risorto il terzo giorno. Entrando nella chiesa, immediatamente di fronte a voi c'è una lastra di pietra incastonata nel pavimento con un pilastro ad ogni angolo. Questa è la Pietra dell'Unzione su cui, si dice, fu deposto il corpo di Gesù e preparato per la sepoltura. Svolta a destra e salite una ripida e stretta rampa di scale fino a quello che si dice sia il Golgota. Ci sono altari qui che segnano la posizione delle croci su cui furono crocifissi Gesù e i due ladroni. È possibile strisciare sotto l'altare di sinistra e sentire un buco nella roccia che si dice sia il buco in cui è stata collocata la croce. Scendete le scale e andate sotto il Golgota. Un pannello di vetro nel muro mostra una roccia fratturata, che si dice sia stata rotta dal terremoto che seguì la morte di Gesù.
Quando uscite da questa stanza, girate a destra e seguite il passaggio. Una lunga rampa di scale conduce alla Cappella sotterranea dell'Invenzione della Croce (nome un po' sfortunato!) che è la cisterna in cui Sant'Elena, madre di Costantino, trovò la Vera Croce. Da notare le migliaia di piccole croci scolpite nelle pareti che fiancheggiano la scalinata dai pellegrini del periodo crociato.
Risalire le scale e proseguire intorno al passaggio superando varie cappelle che segnano la Via Crucis. Questo vi porta alla Rotonda, sotto la quale si trova lo stesso Santo Sepolcro. Di solito c'è una coda mentre le persone fanno la fila per visitare la tomba. La prima stanzetta è quella in cui sedevano gli angeli che annunciavano la risurrezione alle donne venute al sepolcro la domenica mattina. La seconda, che è una stretta per tre e impossibile per quattro, contiene una mensola di marmo che dovrebbe essere il luogo in cui fu deposto il corpo di Gesù. La fotografia - anche la fotografia con il flash - è consentita, ma bisogna essere discreti e rispettosi, poiché altri nella stanza considereranno questo il più santo di tutti i luoghi e la loro visita ad esso come il momento clou emotivo del loro pellegrinaggio.
Purtroppo la tomba è quasi certamente spuria, poiché le tombe del I secolo d.C. avevano una forma particolare esemplificata dalle Tombe dei Profeti sul Monte degli Ulivi. Quando uscite dal Sepolcro girate a sinistra e girate dietro di esso. Una porta bassa conduce alla Cappella di San Nicodemo, spesso polverosa e trascurata, e un'altra porta conduce a una piccola stanza nel cui muro sono autentici kokhim del I secolo d.C., tunnel a forma di bara scavati nel muro. Se la tomba di Cristo si trova in un punto qualsiasi di questo edificio, è più probabile che si tratti del Sepolcro ufficiale all'esterno.
Come è noto in corrispondenza della Basilica del Santo Sepolcro si trovava il monte del Golgota dove Gesù fu crocifisso:«Presero dunque Gesù ed egli, portando la sua croce, venne al luogo del Teschio, che in ebraico si chiama Golgota.» (Giovanni 19,17)
I Vangeli affermano inoltre che alla morte di Gesù avvenne un grande terremoto e il cielo si oscurò.«Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Alle tre Gesù gridò con voce forte: Eloì, Eloì, lemà sabactàni?, che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Alcuni dei presenti, udito ciò, dicevano: «Ecco, chiama Elia!». Uno corse a inzuppare di aceto una spugna e, postala su una canna, gli dava da bere, dicendo: «Aspettate, vediamo se viene Elia a toglierlo dalla croce». Ma Gesù, dando un forte grido, spirò. Il velo del tempio si squarciò in due, dall'alto in basso.» (Marco 15,33-38)
- 9 Via Dolorosa, Quartiere musulmano di Gerusalemme. Ripercorre tradizionalmente gli ultimi passi di Cristo da dove fu processato fino al Calvario, dove fu crocifisso, e alla tomba nella Chiesa del Santo Sepolcro dove si dice sia stato sepolto. Non esiste una base storica per il percorso di 0,25 km, che è cambiato nel corso dei secoli. Tuttavia, i pellegrini tradizionalmente lo percorrono, identificandosi con la sofferenza di Gesù. Lungo il percorso ci sono 14 stazioni della Via Crucis, ognuna collegata a una storia o un evento particolare. Le "guide" in giro per l'inizio della Via vi offriranno un tour con un piccolo supplemento, accompagnato da un commento informato, ma questo non è necessariamente il piano migliore. Pagare un importo simbolico per iniziare non è un cattivo piano, ma se avete una guida probabilmente potete gestirla meglio, per la natura affollata e tortuosa della Via attraverso i vicoli della Città Vecchia.
- Prima Stazione - Gesù è condannato a morte. Il tradizionale sito della fortezza romana dove questo avvenne si trova all'interno di un collegio musulmano.
- Seconda Stazione - Gesù prende la croce dopo la flagellazione e l'incoronazione di spine. Questo avviene davanti al Monastero della Flagellazione.
- Terza stazione - Gesù cade sotto il peso della sua croce. Ciò è commemorato da una piccola cappella con un rilievo marmoreo sopra la porta.
- Quarta stazione - Gesù incontra sua madre Maria. Una scultura sopra la porta della Chiesa armena di Nostra Signora dello Spasmo rappresenta ciò.
- Quinta Stazione - A Simone di Cirene viene ordinato di aiutare a portare la croce di Cristo. Questo punto all'inizio della salita al Calvario è segnato da un oratorio francescano.
- Sesta stazione - Veronica asciuga il sangue e il sudore di Gesù e il suo fazzoletto rivela un'impronta del suo volto. Questa storia, non registrata nella Bibbia, è commemorata dalla Cappella di Santa Veronica.
- Settima Stazione - Gesù cade per la seconda volta, come indica una grande colonna romana in una cappella francescana.
- Ottava stazione - Gesù consola le donne di Gerusalemme (Luca 23:28), ed è contrassegnato da una croce latina sul muro di un monastero greco-ortodosso.
- Nona Stazione - Gesù cade per la terza volta. Questo luogo è segnato su una colonna romana all'ingresso del monastero etiope.
- Dalla decima alla tredicesima stazione - Queste quattro stazioni (Gesù viene spogliato delle sue vesti, inchiodato alla croce, muore e viene deposto dalla croce) si trovano tutte nel luogo identificato come Golgota (Calvario) all'interno della Chiesa del Santo Sepolcro.
- Quattordicesima Stazione - lo stesso Santo Sepolcro, la presunta tomba appartenente a Giuseppe d'Arimatea che chiese a Pilato il corpo di Gesù.
- 10 Porta d'Oro (She'ar Harahamim "porta della Misericordia"), Monte del Tempio (Sulla parete orientale del Monte del Tempio/Haram esh-Sharif). Chiusa dai musulmani nell'810, riaperta nel 1102 dai crociati, fu murata da Saladino dopo aver riconquistato Gerusalemme nel 1187. Il sultano ottomano Solimano il Magnifico la ricostruì insieme alle mura della città, ma la fece murare nel 1541, e rimase tale modo fino ad oggi. Secondo la tradizione Gesù entrò per questa porta la domenica delle Palme.
.«La folla numerosissima stese i suoi mantelli sulla strada mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla via. La folla che andava innanzi e quella che veniva dietro, gridava: Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli! Entrato Gesù in Gerusalemme, tutta la città fu in agitazione e la gente si chiedeva: «Chi è costui?». 11 E la folla rispondeva: «Questi è il profeta Gesù, da Nazaret di Galilea».» (Matteo 21:8-11)
- 11 Sala dell'Ultima Cena (Cenacolo), Monte Sion. Una stanza nell’edificio dove si trova la tomba di Davide tradizionalmente ritenuta il luogo dell'Ultima Cena. Secondo quanto dicono i vangeli, il giovedì mattina i discepoli si presentarono a Gesù e gli chiesero in quale luogo egli volesse celebrare la Pasqua ebraica. Gesù mandò due discepoli in città dicendo loro che avrebbero incontrato lungo la via un uomo con una brocca d'acqua, diretto verso la casa del suo padrone. I due avrebbero dovuto seguirlo e chiedere al padrone di casa se era possibile per Gesù celebrare la Pasqua nella sua dimora.
.«Quando fu sera Gesù venne con i dodici. Mentre erano a tavola e mangiavano, Gesù disse: “In verità io vi dico che uno di voi, il quale mangia con me, mi tradirà”. Essi cominciarono a rattristarsi e a dirgli uno a uno: “Sono forse io?”. Ed egli disse loro: “È uno dei dodici, che intinge con me nel piatto. Certo il Figlio dell'uomo se ne va, com'è scritto di lui, ma guai a quell'uomo per cui il Figlio dell'uomo è tradito! Sarebbe stato meglio per quell'uomo non essere nato!”.» (Marco 14,17-21)
- 12 Chiesa dell'Ascensione, Monte degli ulivi. Sacra per cristiani e musulmani, questa cappella medievale, ora parte di una moschea, si trova sul presunto luogo dell'ascensione di Cristo. La cappella fu costruita intorno al 380 d.C. attorno alla Pietra dell'Ascensione dove si trova scolpita l'impronta del piede destro di Cristo. La cappella divenne un santuario musulmano dopo la conquista di Saladino nel 1187.
.«Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio.» (Marco 16,19)
- 13 Chiesa del Pater Noster, Monte degli ulivi. Costruita su rovine di epoca costantiniana, questa chiesa si trova in cima a una grotta dove si crede che Cristo abbia insegnato il Paternoster. La chiesa è famosa per i suoi pannelli piastrellati con la preghiera del Signore in più di 130 lingue.
- 14 Chiesa di tutte le Nazioni, Monte degli ulivi (Accanto alla Chiesa di tutte le Nazioni). Conosciuta anche come Chiesa dell'Agonia perché costruita sulla roccia dove Gesù restò agonizzante per la sua morte, questa chiesa del IV secolo è stata ricostruita più volte, la struttura più recente è il risultato di contributi finanziari di 12 nazioni. Per commemorare i benefattori, la chiesa è stata progettata con 12 cupole adornate con lo stemma di ogni paese. La roccia al centro della navata è il resto della chiesa bizantina in rovina. La pianta della chiesa bizantina è delineata sul pavimento in marmo nero.
- 15 Getsemani (Orto degli ulivi), Monte degli ulivi. È un piccolo oliveto dove secondo i Vangeli, Gesù si ritirò dopo l'Ultima Cena prima di essere tradito da Giuda e arrestato.
«Allora Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsèmani, e disse ai discepoli: «Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare». E presi con sé Pietro e i due figli di Zebedèo, cominciò a provare tristezza e angoscia. Disse loro: «La mia anima è triste fino alla morte; restate qui e vegliate con me». E avanzatosi un poco, si prostrò con la faccia a terra e pregava dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!». Poi tornò dai discepoli e li trovò che dormivano. E disse a Pietro: «Così non siete stati capaci di vegliare un'ora sola con me? Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione.» (Matteo 26,36-41)
- 16 Grotta del Getsemani (Grotta del Tradimento), Monte degli ulivi (accanto alla Chiesa dell'Assunzione di Maria). Luogo ove tradizionalmente Giuda tradì Gesù.
«Mentre parlava ancora, ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui una gran folla con spade e bastoni, mandata dai sommi sacerdoti e dagli anziani del popolo. Il traditore aveva dato loro questo segnale dicendo: «Quello che bacerò, è lui; arrestatelo!». E subito si avvicinò a Gesù e disse: «Salve, Rabbì!». E lo baciò. E Gesù gli disse: «Amico, per questo sei qui!». Allora si fecero avanti e misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono.» (Matteo 26,47-50)
- 17 Chiesa dell'Assunzione di Maria (Tomba di Maria o Tomba della Vergine), Monte degli ulivi (di fronte alla Chiesa di tutti i Popoli). Si crede che la Tomba della Vergine sia il luogo in cui i discepoli seppellirono Maria, la madre di Gesù. Quarantasette gradini conducono oltre le nicchie laterali e giù per la cripta, che contiene il luogo di sepoltura della regina Melisanda di Gerusalemme, Sant'Anna e San Gioacchino (i genitori di Maria) e la Vergine Maria.
- 18 Chiesa della Natività. Senza dubbio l'attrazione principale di Betlemme, una vera e propria cittadella costruita come una fortezza in cima alla grotta dove Gesù nacque da Maria. È una delle chiese più antiche del mondo.
Secondo il Vangelo di Luca, i genitori di Gesù vissero a Nazareth, ma si recarono per un censimento a Betlemme, e Gesù vi nacque prima che la famiglia tornasse a casa. Il Vangelo secondo Matteo sembra invece implicare che la famiglia viveva già a Betlemme quando Gesù nacque e che successivamente si spostò a Nazareth.«In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo.» (Luca 2,1-7)
Sempre a Betlemme avviene l'arrivo dei magi dall'oriente per portare i doni al nascituro:«Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. 12 Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese.» (Matteo 2,11-12)
Il primo nucleo dell'edificio fu eretto per ordine dell'imperatore romano Costantino I nel 330 d.C. Sebbene la disposizione corrisponda in gran parte ai piani dell'imperatore Giustiniano del 540 d.C. (il primo edificio fu distrutto in una rivolta del 536), la chiesa fu prima pesantemente fortificata dai crociati e poi degradata (soprattutto per abbandono) sotto il dominio mamelucco. Un terremoto nel 1834 e un incendio nel 1869 non aiutarono. Oggi, la struttura è per lo più solida ma di aspetto cupo, solo l'adiacente Chiesa francescana di Santa Caterina (datata 1881 e sede della messa annuale di mezzanotte del 24 dicembre trasmessa in tutto il mondo) è in ottime condizioni. Il presunto luogo della nascita di Gesù è in realtà in una grotta nella chiesa (l'originale Mangiatoia dove nacque Gesù era una grotta, non un capannone, come raffigurato comunemente). C'è una stella che segna il luogo esatto della nascita di Gesù nella grotta. L'originale Mangiatoia con la stella che segna il luogo di nascita di Gesù è chiamata Grotta della Natività, ed è accessibile dall'interno della chiesa. (Nella grotta si trova anche la tomba del famoso teologo San Girolamo, che trascorse la sua vita a tradurre la Bibbia.).
- 19 Cappella della Grotta del Latte. aperto tutto il giorno. Secondo una leggenda questo sarebbe il luogo dove la Sacra Famiglia si sarebbe nascosta a causa della strage degli innocenti ordinata da Erode. Qui mentre allattava Gesù Maria avrebbe versato alcune gocce di latte materno rendendo la caverna bianca come il latte. La polvere bianca scartata dalla grotta viene venduta anche come medicinale per la fertilità all'interno della cappella.
- 20 Tomba di Lazzaro. Mentre Gesù si trovava fuori dalla Giudea, gli fu recapitato un messaggio di Marta e Maria, sorelle di Lazzaro, le quali lo informavano che egli si era ammalato. Gesù, tuttavia, non volle partire subito per Betania, dove Lazzaro abitava, e si trattenne ancora per due giorni là dove si trovava. Trascorsi i due giorni, preannunciò ai suoi discepoli che Lazzaro era morto e che egli lo avrebbe risvegliato, e si mise in viaggio. Giunse così a Betania quando Lazzaro era ormai morto da quattro giorni.
.«Venne dunque Gesù e trovò Lazzaro che era già da quattro giorni nel sepolcro. [...] Maria, dunque, quando giunse dov'era Gesù, vistolo si gettò ai suoi piedi dicendo: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». Gesù allora quando la vide piangere e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente, si turbò e disse: «Dove l'avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: «Vedi come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero: «Costui che ha aperto gli occhi al cieco non poteva anche far sì che questi non morisse?». Intanto Gesù, ancora profondamente commosso, si recò al sepolcro; era una grotta e contro vi era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, già manda cattivo odore, poiché è di quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se credi, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti ringrazio che mi hai ascoltato. Io sapevo che sempre mi dai ascolto, ma l'ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». E, detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, con i piedi e le mani avvolti in bende, e il volto coperto da un sudario. Gesù disse loro: «Scioglietelo e lasciatelo andare».» (Giovanni 11,17-44)
- 21 Montagna della tentazione (Monte Quarantena, Jebel Quruntul). Da questo monte secondo la tradizione Gesù superò la terza tentazione da parte di Satana il quale offrì il dominio su tutti i regni della terra.
Questa è l'ultima delle tre tentazioni che fa desistere Satana.«Di nuovo il diavolo lo portò con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: “Tutte queste cose io te le darò, se, prostrandoti, tu mi adori”. Allora Gesù gli disse: “Vattene, Satana, poiché sta scritto: Adora il Signore Dio tuo, e a lui solo rendi il culto". Allora il diavolo lo lasciò ed ecco degli angeli vennero a lui e lo servivano.» (Matteo 4,8-11)
In cima al monte si trova un monastero greco-ortodosso che ospita due sacerdoti greco-ortodossi. Si può salire in cima alla montagna prendendo la funivia.
- 22 Sicomoro di Gerico (Albero di Zaccheo) (parte del museo russo). ₪5, solo per il giardino e l'albero. Questo albero è citato nel Nuovo Testamento a causa della sua associazione con la visita di Gesù a Gerico:
.«Entrato in Gerico, attraversava la città. Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È andato ad alloggiare da un peccatore!». Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo; il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».» (Luca 19:1-10)
- 23 Qasr el Yahud è il sito del battesimo di Gesù sul fiume Giordano da parte di Giovanni Battista. In realtà il sito storicamente e archeologicamente più importante si trova a Betania oltre il Giordano in Giordania (è anche sito Unesco) ossia alla sponda opposta rispetto all'itinerario considerato che è ad appena 10 km da Gerico.
«Allora Gesù dalla Galilea si recò al Giordano da Giovanni per essere da lui battezzato. Ma questi vi si opponeva dicendo: “Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni a me?”. Ma Gesù gli rispose: “Lascia fare per ora, poiché conviene che noi adempiamo così ogni giustizia”. Allora Giovanni lo lasciò fare. E Gesù, appena fu battezzato, salì fuori dall'acqua ed ecco i cieli si aprirono ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dai cieli che disse: “Questo è il mio diletto Figlio nel quale mi sono compiaciuto”.» |
(Matteo 3,13-17) |
Sicurezza
modificaL'itinerario prevede l'attraversamento da Israele alla Cisgiordania che non può essere fatto in auto per l'impossibilità di poter viaggiare auto a targa israeliana nel territorio palestinese e vice versa. Trasgredire questa regola può comportare un grave pericolo per i passeggeri che rischiano degli attacchi da parte dei palestinesi o il fermo ai check point da parte dell'esercito israeliano. Pertanto va previsto un cambio di auto ma soprattutto la verifica delle condizioni di sicurezza nelle aree della Cisgiordania.
Nei dintorni
modifica- 24 Gadara — Secondo la tradizione questa città sarebbe la biblica terra dei Gadareni (Matteo 8,28-34) dove avvenne il miracolo dei maiali per cui Gesù scacciò il demone Legione in un gruppo di maiali che si gettarono sul lago di Tiberiade (il Mar di Galilea).
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