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Tematiche turistiche > Patrimoni mondiali dell'umanità > Patrimoni mondiali dell'umanità in India

Questa è la lista dei Patrimoni mondiali dell'umanità presenti in India al 2023.

Introduzione

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Bandiera nazionale

L'India ha accettato la Convenzione UNESCO per i Beni dell'Umanità il 23 agosto 1976.

Lista dei patrimoni dell'umanità

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SitoAnnoTipo
Criteri
Immagine
Scheda
20.55305675.71 Grotte di Ajanta 1983 Culturale
(i)(ii)(iii)(vi)

Scheda UNESCO
Al gruppo di grotte e monumenti buddisti del I e II secolo a.C. sono stati aggiunti in questo sito UNESCO le grotte risalenti al periodo Gupta (V e VI secolo), ancora più grandi e riccamente decorate. I dipinti e le sculture di Ajanta, capolavori dell'arte religiosa buddhista, hanno avuto una notevole influenza.
20.02611175.1788892 Grotte di Ellora 1983 Culturale
(i)(iii)(vi)

Scheda UNESCO
Questi 34 monasteri e templi, che si estendono per più di 2 km nelle grotte di Ellora, sono stati scavati l'uno di fianco all'altro nella parete di una rupe basaltica, non lontano da Aurangabad, nel Maharashtra. Ellora, con la sua sequenza ininterrotta di monumenti risalenti al 600-1000 d.C., è capace di far rivivere al visitatore la civiltà dell'antica India. Non è solo una creazione artistica unica ed un exploit tecnologico ma, con i suoi santuari dedicati al buddismo, induismo e giainismo, illustra lo spirito di tolleranza che era caratteristico dell'antica civiltà indiana.
27.18305678.0330563 Forte rosso di Agra 1983 Culturale
(iii)

Scheda UNESCO
Vicino ai giardini del Taj Mahal sorge l'importante monumento del XVI secolo noto come il Forte Rosso di Agra. Questa possente fortezza di arenaria rossa comprende, entro le sue mura lunghe 2,5 km, la città imperiale dei governanti Mughal. Si compone di molti palazzi da fiaba, come il Palazzo Jahangir e il Khas Mahal, costruito da Shah Jahan; all'interno non mancano sale per conferenze, come ad esempio i Diwan-i-Khas, e due bellissime moschee.
27.17388978.0419444 Taj Mahal di Agra 1983 Culturale
(i)

Scheda UNESCO
Un immenso mausoleo di marmo bianco, costruito in Agra tra il 1631 e il 1648 per ordine dell'imperatore Mughal Shah Jahan in memoria della sua moglie preferita, il Taj Mahal è il gioiello dell'arte musulmana in India e uno dei capolavori universalmente ammirati del mondo intero.
19.88805686.0955 Tempio del Sole di Konarak 1984 Culturale
(i)(iii)(vi)

Scheda UNESCO
Sulle rive della Baia del Bengala, immerse nei raggi del sole che sorge, il tempio di Konarak è una rappresentazione monumentale del dio del carro del dio del sole Surya; le sue 24 ruote sono decorate con disegni di carattere simbolico e l'intero carro è guidato da un gruppo di sei cavalli. Costruito nel XIII secolo, è uno dei più famosi santuari Brahman dell'India.
12.61694480.1919446 Gruppo monumentale di Mahabalipuram 1984 Culturale
(i)(ii)(iii)(vi)

Scheda UNESCO
Questo gruppo di santuari, fondati dai re Pallava, è stato scolpito nella roccia lungo la costa Coromandel nel Tamil Nadu nei secoli VII e VIII. I monumenti sono noti soprattutto per i suoi rathas (templi in forma di carri), mandapas (santuari rupestri), e per i giganteschi rilievi all'aperto come il famoso "Discesa del Gange", e il "Tempio della spiaggia", con migliaia di sculture in onore di Shiva.
26.66694493.4169447 Parco nazionale di Kaziranga 1985 Naturale
(ix)(x)

Scheda UNESCO
Nel cuore di Assam, questo parco è una delle ultime aree in India orientale rimaste ancora incontaminate dalla presenza umana. È abitata dalla più grande colonia al mondo di rinoceronti cornuti, così come di molti altri mammiferi, tra cui tigri, elefanti, pantere e orsi, e migliaia di uccelli.
26.72591.0311118 Santuario naturale di Manas 1985 Naturale
(vii)(ix)(x)

Scheda UNESCO
Su un dolce pendio ai piedi dell'Himalaya, dove le colline boscose cedono il passo a praterie e foreste tropicali, il santuario di Manas è habitat per una grande varietà di fauna selvatica, tra cui molte specie in via di estinzione, come tigri, maiali nani, rinoceronti indiani ed elefanti indiani.
27.15888977.5088899 Parco nazionale di Keoladeo 1985 Naturale
(x)

Scheda UNESCO
Questa antica riserva di caccia delle anatra del Maharaja è una delle principali aree di svernamento per un gran numero di uccelli acquatici provenienti da Afghanistan, Turkmenistan, Cina e Siberia. Circa 364 specie di uccelli, tra cui la rara gru siberiana, sono stati avvistati nel parco.
15.50194473.91194410 Chiese e conventi di Goa Velha 1986 Culturale
(ii)(iv)(vi)

Scheda UNESCO
Gli edifici religiosi di Goa, l'ex capitale delle Indie portoghesi, e in particolare la chiesa del Bom Jesus, che contiene la tomba di San Francesco-Saverio, illustrano la storia dell'evangelizzazione dell'Asia. Questi monumenti sono stati influenti nella diffusione degli stili manuelino, manierista e barocco in tutti i paesi dell'Asia in cui furono attivi i missionari, in particolar modo portoghesi e spagnoli.
24.85194479.92194411 Gruppo monumentale di Khajuraho 1986 Culturale
(i)(iii)

Scheda UNESCO
I templi di Khajuraho sono stati costruiti durante la dinastia Chandella, che raggiunse il suo apice tra il 950 e il 1050. Ad oggi rimangono solo 20 templi; si dividono in tre gruppi distinti e appartengono a due diverse religioni: induismo e giainismo. Colpiscono per un perfetto equilibrio tra architettura e scultura. Il Tempio di Kandariya è decorato con una profusione di sculture che sono tra i più grandi capolavori dell'arte indiana.
15.31388976.47194412 Gruppo monumentale di Hampi 1986 Culturale
(i)(iii)(iv)

Scheda UNESCO
L'austero, grandioso sito di Hampi ricorda l'ultima capitale del grande impero indù di Vijayanagar. I suoi principi, incredibilmente ricchi, costruirono templi e palazzi dravidici che conquistarono i viaggiatori dei secoli XIV e XVI. Conquistata dalla confederazione musulmana del Deccan nel 1565, la città fu saccheggiata per sei mesi prima di essere abbandonata. Oggi ci è giunta nelle vesti di un importantissimo sito archeologico.
27.09388977.66388913 Fatehpur Sikri 1986 Culturale
(ii)(iii)(iv)

Scheda UNESCO
Costruita nella seconda metà del XVI secolo dall'imperatore Akbar, Fatehpur Sikri (Città della Vittoria) fu la capitale dell'impero Moghul per circa 10 anni. Il complesso di monumenti e templi, il tutto in uno stile architettonico uniforme, comprende una delle più grandi moschee in India, la Jama Masjid.
15.94805675.81694414 Gruppo monumentale di Pattadakal 1987 Culturale
(iii)(iv)

Scheda UNESCO
Pattadakal, in Karnataka, rappresenta il punto più alto di un'arte eclettica che, nei secoli VII e VIII sotto la dinastia Chalukya, ha raggiunto una sintesi armoniosa di forme architettoniche provenienti dall'India del Nord e del Sud. Un impressionante serie di nove templi indù, così come un santuario giainista, sono oggi qui presenti e visitabili. Un capolavoro del gruppo che si distingue dal resto è il Tempio di Virupaksha, costruito nel 740 dalla regina Lokamahadevi per commemorare la vittoria del marito su tutti i re del sud.
18.96694472.93611115 Grotte di Elephanta 1987 Naturale
(i)(iii)

Scheda UNESCO
La "Città delle grotte", su un'isola nel Mare di Oman vicino a Mumbai, contiene una collezione di arte rupestre legata al culto di Shiva. Qui, l'arte indiana ha trovato una delle sue espressioni più perfette, in particolare nei grandi altorilievi della grotta principale.
10.78305679.13305616 Templi di Chola 1987, 2004 Culturale
(ii)(iii)

Scheda UNESCO
I Templi di Chola sono stati costruiti dai re dell'Impero Chola, che si estendeva su tutta dell'India del Sud e sulle isole vicine. Il sito comprende tre grandi templi dell'XI e XII secolo: il Tempio Brihadisvara a Thanjavur, Tempio Brihadisvara a Gangaikondacholisvaram e Tempio Airavatesvara a Darasuram. Il Tempio di Gangaikondacholisvaram, costruito da Rajendra I, è stato completato nel 1035. Il suo vimana (torre santa) di 53 metri mostra nicchie ad angolo ed uno slancio verticale con curve assai graziose, in contrasto con la torre diritta e austera a Thanjavur. Il complesso del tempio Airavatesvara, costruito da Rajaraja II, a Darasuram offre un immagine di pietra di Shiva e una vimana di 24 metri. I templi testimoniano i brillanti risultati dell'impero Chola in architettura, scultura, pittura e lavorazione del bronzo.
21.94588.89611117 Parco nazionale di Sundarbans 1987 Naturale
(ix)(x)

Scheda UNESCO
Il parco copre 10.000 km² di terra e acqua (più della metà di essa in India, il resto in Bangladesh) nei pressi del delta del Gange. Contiene la più grande foreste di mangrovie al mondo. Un certo numero di specie rare o minacciate vivono nel parco, tra cui tigri, mammiferi acquatici, uccelli e rettili.
30.71694479.66694418 Parco nazionale del Nanda Devi e Parco nazionale della Valle dei fiori 1988, 2005 Naturale
(vii)(x)

Scheda UNESCO
Sulle alture occidentali dell'Himalaya, la valle dei fiori è rinomata per i suoi prati di fiori alpini con specie endemiche di straordinaria bellezza. Questa zona ricca di diversità è anche habitat di animali rari e in via di estinzione, tra cui l'orso nero asiatico, il leopardo delle nevi, l'orso bruno e bharal (noto come "pecora blu"). Il paesaggio delicato del Parco Nazionale della Valle dei fiori è complementare al paesaggio aspro e desertico delle montagne del Parco nazionale del Nanda Devi. Insieme comprendono una zona di transizione unica tra le catene montuose del Zanskar e Great Himalaya; insieme offrono un panorama lodato da alpinisti e botanici per oltre un secolo e da molto più tempo per quanto riguarda la mitologia indù .
23.47888977.7419 Monumenti Buddisti a Sanchi 1989 Culturale
(i)(ii)(iii)(iv)(vi)

Scheda UNESCO
Su una collina che domina la pianura a circa 40 km da Bhopal, il sito di Sanchi comprende un gruppo di monumenti buddisti (pilastri monolitici, palazzi, templi e monasteri), tutti in diversi stati di conservazione, la maggior parte dei quali risalenti ai secoli II e I a.C. Sanchi è il più antico santuario buddista esistente e fino al XII sec. d.C. è stato il più importante centro buddista in India.
28.59330877.25070120 Tomba di Humayun, Delhi 1993 Culturale
(ii)(iv)

Scheda UNESCO
Questa tomba, costruita nel 1570, è di particolare importanza culturale in quanto è stato il primo giardino-sepolcro nel subcontinente indiano. Ha ispirato molte grandi innovazioni architettoniche nel campo dell'arte e architettura di tombe e mausolei, iniziando un cammino di sviluppo culturale che si conclude con la costruzione del Taj Mahal.
28.52611177.18521 Qutb Minar e i suoi monumenti 1993 Culturale
(iv)

Scheda UNESCO
Costruito agli inizi del XIII secolo a pochi chilometri a sud di Delhi, la torre in arenaria rossa di Qutb Minar è alta 72,5 m, a forma conica è spessa 14.32 metri alla base e 2,75 m in prossimità del suo apice. La torre alterna scanalature angolari e arrotondate. L'area archeologica circostante contiene edifici funerari, in particolare il magnifico Alai-Darwaza, il portale-capolavoro dell'arte indo-musulmana (costruito nel 1311), e due moschee, tra cui il Quwwatu'l-Islam, la più antica nel nord dell'India, costruito con materiali provenienti da circa 20 templi Brahman.
11.5176.93611122 Ferrovie di montagna dell'India 1999, 2005, 2008 Culturale
(ii)(iv)

Scheda UNESCO
Questo sito comprende tre ferrovie. The Darjeeling Himalayan Railway è stato il primo, ed è ancora il più eccezionale, esempio di una ferrovia in collina. Inaugurato nel 1881, il suo design applica soluzioni ingegneristiche audaci e ingegnose per il problema di stabilire un collegamento ferroviario efficace in un terreno montagnoso di grande bellezza. La costruzione del Nilgiri Mountain Railway, lunga 46 km a scartamento metrico con un singolo binario in Tamil Nadu di Stato è stato proposta per la prima nel 1854, ma a causa della difficoltà del percorso di montagna il lavoro è iniziato solo nel 1891 ed è stato completato nel 1908 rappresentando l'ultimo grido della tecnologia del tempo. Il Kalka Shimla Railway, una lunga linea ferroviaria di 96 km a binario unico fu costruita nella metà del XIX secolo, per fornire un servizio alla città di Shimla ed è emblematico degli sforzi tecnici e materiali per dotare queste popolazioni montane di collegamenti al resto del paese attraverso la ferrovia. Tutte e tre le ferrovie sono ancora oggi pienamente operative.
24.69584.99388923 Complesso del tempio di Mahabodhi a Bodh Gaya 2002 Culturale
(i)(ii)(iii)(iv)(vi)

Scheda UNESCO
Il complesso del tempio Mahabodhi è uno dei quattro luoghi sacri legati alla vita del Buddha, e in particolare al raggiungimento dell'Illuminazione. Il primo tempio fu costruito dall'imperatore Asoka nel III secolo a.C. mentre le parti successive risalgono ai secoli V e VI. Si tratta di uno dei più antichi templi buddisti costruiti interamente in mattoni, ancora conservati in India e risalenti al tardo periodo Gupta.
22.92805677.58305624 Rifugi rupestri di Bhimbetka 2003 Culturale
(iii)(v)

Scheda UNESCO
I rifugi di Bhimbetka si trovano ai piedi dei Monti Vindhya al confine meridionale dell'altopiano centrale indiano. All'interno di affioramenti di arenaria, soprattutto nella fitta foresta, ci sono cinque gruppi di ripari naturali, che mostrano dipinti che sembrano risalire dal Mesolitico fino all'inizio dell'età storica. Le tradizioni culturali degli abitanti dei ventuno villaggi adiacenti al sito mostrano una forte somiglianza con quelle dei popoli autori dei dipinti rupestri e con le attività ivi rappresentate.
18.9472.83611125 Stazione ferroviaria Chhatrapati Shivaji a Mumbai 2004 Culturale
(ii)(iv)

Scheda UNESCO
La stazione Chhatrapati Shivaji, precedentemente nota come stazione Victoria, a Mumbai, è un eccellente esempio di architettura neogotica vittoriana in India, mescolato con temi derivanti dalla tradizionale architettura indiana. L'edificio, progettato dall'architetto britannico Stevens, è diventato il simbolo di Mumbai come la 'Città del gotico' e principale porto mercantile internazionale dell'India. La stazione è stata costruita in 10 anni, a partire dal 1878, secondo un disegno gotico vittoriano basato su modelli italiani tardo medievali. Le sue notevoli torrette, la cupola di pietra e gli archi a sesto acuto insieme alla pianta eccentrica dell'edificio sono vicine alla tradizionale architettura di un palazzo indiano. Si tratta di un eccellente esempio di sintesi di due culture opera del lavoro congiunto di architetti inglesi e artigiani indiani che ha dato vita a uno stile unico e peculiare della sola Mumbai.
22.48305673.53305626 Parco archeologico di Champaner-Pavagadh nei dintorni di Vadodara 2004 Culturale
(iii)(iv)(v)(vi)

Scheda UNESCO
Una concentrazione di zone archeologiche, in gran parte ancora inesplorate, siti storici e patrimoni culturali cullati in un paesaggio suggestivo, che include siti preistorici (del Calcolitico), una fortezza in collina, segno di una antica capitale indù, e resti della capitale del Gujarat nel XVI secolo. Il sito comprende anche, tra le altre vestigia, fortificazioni, palazzi, edifici religiosi, recinti residenziali, strutture agricole e impianti idrici, dall'VIII al XIV secolo. Il Tempio Kalikamata in cima alla collina di Pavagadh è considerato un importante santuario capace di attirare un gran numero di pellegrini durante tutto l'anno. Il sito è l'unica città islamica pre-Moghul che non ha subito drastici cambiamenti con gli avvicendamenti delle dinastie in India.
28.65611177.24111127 Forte rosso di Nuova Delhi 2007 Culturale
(ii)(iii)(vi)

Scheda UNESCO
Il Complesso del Forte rosso fu costruito come difesa del palazzo-fortezza del Shahjahanabad (Vecchia Dehli) - la nuova capitale del quinto imperatore Moghul dell'India, Shah Jahan. Chiamato "rosso" per le sue massicce mura di cinta in arenaria rossa, è adiacente ad un vecchio forte, il Salimgarh, costruito da Islam Shah Suri nel 1546, con il quale forma il Complesso iscritto nella lista UNESCO. Gli appartamenti privati costituiti da una fila di padiglioni sono collegati da un canale continuo di acqua, noto come Nahr-i-Behisht (Corrente del Paradiso). Il Forte è considerato il rappresentante dell'apice della creatività Moghul che, sotto lo Shah Jahan, è stata portata a un nuovo, avanzato, livello di raffinatezza. La pianificazione del palazzo è basata su prototipi islamici, ma ogni padiglione svela elementi architettonici tipici Moghul, che riflettono una fusione di stile persiano, timuride e tradizioni indù unite in una pianificazione innovativa che ha fortemente influenzato gli sviluppi successivi dell'architettura in Rajasthan, Delhi, Agra e in altre città.
26.92575.82528 Sito di osservazione astronomico Jantar Mantar di Jaipur 2010 Culturale
(iii)(iv)

Scheda UNESCO
Il Jantar Mantar, a Jaipur, è un sito di osservazione astronomico costruito nel XVIII secolo. Comprende una serie di circa 20 strumenti fissi. Sono esempi monumentali in muratura di strumenti noti, ma che in molti casi presentano caratteristiche specifiche proprie. Progettato per l'osservazione delle posizioni astronomiche ad occhio nudo, incarna diverse innovazioni architettoniche e strumentali. L'osservatorio è il più significativo, più completo, e meglio conservato tra gli osservatori di questo genere in India. Si tratta di un'espressione complessa delle competenze astronomiche e cosmologiche della corte e degli studiosi indiani alla fine del periodo Moghul.
8.53333377.2529 Ghati occidentali 2012 Naturale
(ix)(x)

Scheda UNESCO
I Ghati sono la parte più antica delle montagne dell'Himalaya e presentano caratteristiche geomorfologiche di grande importanza con tracce di processi biofisici ed ecologici unici. Gli ecosistemi forestali montani del sito influenzano il clima monsonico indiano fino a moderare il clima tropicale della regione; il sito presenta, per questo, uno dei migliori esempi del sistema monsonico del pianeta. I Ghati offrono anche un altissimo livello di diversità biologica e di endemismi ed è riconosciuto come uno degli otto "punti caldi di biodiversità" del mondo. Le foreste del sito comprendono alcune tra le migliori rappresentanti delle foreste non-equatoriali sempreverdi, casa per almeno 325 specie minacciate di flora, fauna, uccelli, anfibi, rettili e pesci.
Fortezze collinari del Rajasthan: 2013 Culturale
(ii)(iii)

Scheda UNESCO
Il sito comprende un insieme di sei maestose fortezze, situate nello stato del Rajastahan a Chittorgarh; Kumbhalgarh; Sawai Madhopur; Jhalawar; Jaipur, e Jaisalmer. L'architettura eclettica dei forti, alcuni fino a 20 chilometri di circonferenza, testimonia il potere degli stati principeschi Rajput che fiorirono nella regione dall'VIII al XVIII secolo. Racchiusi all'interno di mura difensive ci sono spesso grandi centri urbani, palazzi, centri commerciali e altri edifici tra cui templi che spesso introducono alle fortificazioni interne. Qui si è sviluppata una cultura di corte elaborata e affascinante che ha sostenuto l'apprendimento, la musica e le arti. Alcuni dei centri urbani racchiusi tra le fortificazioni sono sopravvissuti, come hanno fatto molti dei templi del sito ed altri edifici sacri. I forti usano le difese naturali offerte dal paesaggio: colline, deserti, fiumi e foreste fitte. Sono inoltre dotati di ampie strutture di raccolta dell'acqua, in gran parte ancora in uso oggi.
23.8572.18305636 Rani ki vav (il pozzo a gradini della Regina) a Patan, Gujarat 2014 Culturale
(i)(iv)

Scheda UNESCO
Rani-ki-Vav, sulle rive del fiume Saraswati, è stato inizialmente costruito come un memoriale ad un re dell'XI secolo d.C. Il pozzo a gradini è una forma peculiare di sistemi sotterranei per la raccolta delle acque nel subcontinente indiano, in uso dal III millennio a.C. Si sono evoluti nel tempo da quello che era fondamentalmente un pozzo in terreno sabbioso verso opere elaborate in più piani, complete di decorazioni artistiche e raffinatezze architettoniche. Rani-ki-Vav è stato costruito nello stile architettonico Maru-Gurjara, che riflette la padronanza di questa tecnica complessa e di grande bellezza di dettagli e proporzioni. Progettato come un tempio invertito evidenziando la santità dell'acqua, è diviso in sette livelli di scale con pannelli scultorei di alta qualità artistica; più di 500 sculture principali e oltre un migliaio di minori combinano immagini religiose, mitologiche e laiche, spesso con riferimento a opere letterarie. Il quarto livello è il più profondo e conduce in una vasca rettangolare di 9,5 m per 9,4 m, ad una profondità di 23 m. Il pozzo è situato all'estremità occidentale e si compone di un fosso circolare di 10 m di diametro e 30 m di profondità.
31.73333377.5537 Parco nazionale di Great Himalayan 2014 Naturale
(vii)(x)

Scheda UNESCO
Questo parco nazionale nella parte occidentale dell'Himalaya nello stato indiano di Himachal Pradesh è caratterizzato da alte vette alpine, prati e foreste fluviali. Il sito, esteso su 90.540 ettari, comprende le sorgenti montane, derivate dallo scioglimento dei ghiacciai e fonti di diversi fiumi e bacini di risorse idriche che sono vitali per milioni di abitanti a valle. Il parco è stato creato con l'intenzione di proteggere le foreste monsoniche e i prati alpini. L'intera area è un punto caldo di biodiversità come tutto l'Himalaya e comprende venticinque tipi di foreste con un ricco insieme di specie di fauna, molte delle quali sono minacciate o in via di estinzione. Questo da al sito un'importanza eccezionale per la conservazione della biodiversità.
30.75888376.80505738 L'opera architettonica di Le Corbusier, un contributo eccezionale al Movimento Moderno 2016 Culturale
(i)(ii)(vi)

Scheda UNESCO
Scelti dal lavoro di Le Corbusier, i 17 siti che comprendono questa proprietà seriale transnazionale sono distribuiti in sette paesi e sono una testimonianza dell'invenzione di un nuovo linguaggio architettonico che ha fatto una rottura con il passato. Furono costruiti in un periodo di mezzo secolo, nel corso di ciò che Le Corbusier descrisse come "ricerca paziente". Il Complexe du Capitole a Chandigarh (India), il National Museum of Western Art, Tokyo (Giappone), la House of Dr Curutchet a La Plata (Argentina) e l'Unité d'habitation a Marsiglia (Francia) riflettono le soluzioni che il movimento moderno ha cercato di applicare nel corso del XX secolo alle sfide di inventare nuove tecniche architettoniche per rispondere ai bisogni della società. Questi capolavori del genio creativo attestano anche l'internazionalizzazione della pratica architettonica in tutto il pianeta.
25.13666785.44388939 Sito archeologico di Nalanda Mahavihara (Università di Nalanda) a Nālandā, Bihar 2016 Culturale
(iv)(vi)

Scheda UNESCO
Il sito di Nalanda Mahavihara si trova nello stato di Bihar, nell'India nord-orientale. Comprende i resti archeologici di un'istituzione monastica e scolastica risalente al III secolo a.C. al XIII secolo d.C. Comprende stupa, santuari, vihara (edifici residenziali ed educativi) e importanti opere d'arte in stucco, pietra e metallo. Nalanda si distingue come la più antica università del subcontinente indiano. Si impegnò nella trasmissione organizzata della conoscenza per un periodo ininterrotto di 800 anni. Lo sviluppo storico del sito testimonia lo sviluppo del buddismo in una religione e il fiorire delle tradizioni monastiche ed educative.
27.788.13333340 Parco nazionale di Khangchendzonga 2016 Misto
(vii)(iii)(vi)(vii)(x)

Scheda UNESCO
Situato nel cuore della catena himalayana nel nord dell'India (Stato del Sikkim), il Parco nazionale di Khangchendzonga comprende una diversità unica di pianure, valli, laghi, ghiacciai e spettacolari montagne innevate ricoperte da antiche foreste, tra cui la terza più alta del mondo, il monte Kangchenjunga. Le storie mitologiche sono associate a questa montagna e con un gran numero di elementi naturali (grotte, fiumi, laghi, ecc.) che sono oggetto di culto da parte degli indigeni del Sikkim. I significati sacri di queste storie e pratiche sono stati integrati con le credenze buddiste e costituiscono la base per l'identità Sikkimese.
Città storica di 23.0372.5841 Ahmedabad 2017 Culturale
(ii)(v)

Scheda UNESCO
La città murata di Ahmadabad, fondata dal sultano Ahmad Shah nel XV secolo, sulla riva orientale del fiume Sabarmati, presenta un ricco patrimonio architettonico dal periodo sultanato, in particolare la cittadella Bhadra, le mura e le porte della città forte e numerosi moschee e tombe nonché importanti templi indù e giainisti di epoche successive. Il tessuto urbano è costituito da case tradizionali (pol) densamente popolate in strade tradizionali recintate (pura) con caratteristici particolari come mangiatoie per uccelli, pozzi pubblici e istituzioni religiose. La città ha continuato a prosperare come capitale dello Stato del Gujarat per sei secoli, fino ad oggi.
Unione di stile gotico e art déco vittoriano di 18.96222272.82305642 Mumbai 2018 Culturale
(ii)(iv)

Scheda UNESCO
Essendo diventato un centro commerciale globale, la città di Mumbai ha attuato un ambizioso progetto di pianificazione urbana nella seconda metà del XIX secolo. Ha portato alla costruzione di complessi di edifici pubblici che si affacciano sullo spazio aperto Oval Maidan, prima in stile neo-gotico vittoriano e poi, all'inizio del XX secolo, nell'idioma Art déco. L'ensemble vittoriano comprende elementi indiani adatti al clima, tra cui balconi e verande. Gli edifici Art déco, con i loro cinema e edifici residenziali, fondono il design indiano con l'immaginario Art déco, creando uno stile unico che è stato descritto come Indo-déco. Questi due ensemble testimoniano le fasi di modernizzazione che Mumbai ha subito nel corso del XIX e XX secolo.
Città di 26.92444475.82111143 Jaipur, Rajasthan 2019 Culturale
(ii)(iv)(vi)

Scheda UNESCO
La città fortificata di Jaipur, nello stato nord-occidentale dell'India del Rajasthan, fu fondata nel 1727 da Sawai Jai Singh II. A differenza di altre città della regione situate in terreni collinari, Jaipur fu fondata sulla pianura e costruita secondo un piano a griglia interpretato alla luce dell'architettura vedica. Le strade sono caratterizzate da continue attività commerciali collegate che si intersecano nel centro, creando grandi piazze pubbliche chiamate chaupar. Mercati, bancarelle, residenze e templi costruiti lungo le strade principali hanno facciate uniformi. L'urbanistica della città mostra uno scambio di idee tra antichi indù, moderni Mughal e culture occidentali. Il piano della griglia è un modello che prevale in Occidente, mentre l'organizzazione dei diversi distretti si riferisce ai concetti tradizionali indù. Progettata per essere una capitale commerciale, la città ha mantenuto le sue tradizioni commerciali, artigianali e cooperative locali fino ad oggi.
23.88860670.21363644 Dholavira: una città harappana 2021 Culturale
(iii)(iv)

Scheda UNESCO
L'antica città di Dholavira, il centro meridionale della civiltà Harappa, si trova sull'arida isola di Khadir nello Stato del Gujarat. Occupato tra circa il 3000 e il 1500 a.C., il sito archeologico, uno degli insediamenti urbani meglio conservati del periodo nel Sud-est asiatico, comprende una città fortificata e un cimitero. Due corsi d'acqua stagionali fornivano l'acqua, una risorsa scarsa nella regione, alla città murata che comprende un castello altamente fortificato e un luogo cerimoniale, nonché strade e case di diversa qualità e proporzione che testimoniano un ordine sociale stratificato. Un sofisticato sistema di gestione dell'acqua dimostra l'ingegnosità del popolo Dholavira nella sua lotta per sopravvivere e prosperare in un ambiente ostile. Il sito comprende un grande cimitero con cenotafi di sei tipi che testimoniano la visione unica della morte degli Harappa. Laboratori di lavorazione delle perline e manufatti di vario genere come rame, conchiglie, pietra, gioielli di pietre semipreziose, terracotta, oro, avorio e altri materiali sono stati rinvenuti durante gli scavi archeologici del sito, esibendo le conquiste artistiche e tecnologiche della cultura. Sono state scoperte anche prove del commercio interregionale con altre città harappane, nonché con le città della regione della Mesopotamia e della penisola dell'Oman.
18.25944479.942545 Tempio kakatiya Rudreshwara (Ramappa), Telangana 2021 Culturale
(i)(iii)

Scheda UNESCO
Rudreshwara, popolarmente conosciuto come tempio Ramappa, si trova nel villaggio di Palampet a circa 200 km a nord-est di Hyderabad, nello stato di Telangana. È il principale tempio di Shiva in un complesso murato costruito durante il periodo Kakatiya (1123–1323 d.C.) sotto i governanti Rudradeva e Recharla Rudra. La costruzione del tempio in arenaria iniziò nel 1213 d.C. e si ritiene che sia continuata per circa 40 anni. L'edificio è caratterizzato da travi e pilastri decorati in granito scolpito e dolerite con un caratteristico e piramidale Vimana (torre a gradoni orizzontali) realizzato con mattoni leggeri porosi, i cosiddetti 'mattoni galleggianti', che hanno ridotto il peso delle strutture del tetto. Le sculture di alta qualità artistica del tempio illustrano i costumi della danza regionale e la cultura Kakatiya.
Complessi sacri degli Hoysala
  • 13.16284775.86040646 Tempio di Channakeshava
  • 13.21245375.99407247 Tempio di Hoysalesvara
  • 12.27596976.88179248 Tempio di Keshava
2023 Culturale
(i)(ii)(iv)

Scheda UNESCO
Questo patrimonio seriale comprende i tre esempi più rappresentativi di complessi di templi in stile Hoysala nell'India meridionale, risalenti al XII-XIII secolo: il tempio di Chennakeshava a Belur, il tempio di Hoysaleśwara a Halebidu e il tempio di Keshava a Somanathapura. Lo stile dell'impero Hoysala è stato creato attraverso un'attenta selezione delle caratteristiche dei templi contemporanei e di quelle del passato per creare un'identità diversa dai regni vicini. I santuari sono caratterizzati da sculture iperrealistiche e incisioni in pietra che coprono l'intera superficie architettonica, una piattaforma circumambulatoria, una galleria scultorea di grandi dimensioni, un fregio a più livelli e sculture della leggenda di Sala. L'eccellenza dell'arte scultorea è alla base della realizzazione artistica di questi complessi di templi, che rappresentano una tappa significativa nello sviluppo storico dell'architettura dei templi indù.
Santiniketan 2023 Culturale
(iv)(vi)

Scheda UNESCO
Fondata nelle zone rurali del Bengala occidentale nel 1901 dal famoso poeta e filosofo Rabindranath Tagore, Santiniketan era una scuola residenziale e un centro artistico basato sulle antiche tradizioni indiane e su una visione dell'unità dell'umanità che trascendeva i confini religiosi e culturali. Una "università mondiale" fu fondata a Santiniketan nel 1921, riconoscendo l'unità dell'umanità o Visva Bharati. Distinto dagli orientamenti architettonici coloniali britannici prevalenti dell'inizio del XX secolo e dal modernismo europeo, Santiniketan rappresenta approcci verso una modernità pan-asiatica, attingendo a tradizioni antiche, medievali e popolari provenienti da tutta la regione.
Legenda Unesco
(i) Rappresentare un capolavoro del genio creativo dell'uomo.
(ii) Mostrare un importante interscambio di valori umani in un lungo arco temporale o all’interno di un'area culturale del mondo, sugli sviluppi dell'architettura, nella tecnologia, nelle arti monumentali, nella pianificazione urbana e nel disegno del paesaggio.
(iii) Essere testimonianza unica o eccezionale di una tradizione culturale o di una civiltà vivente o scomparsa.
(iv) Costituire un esempio straordinario di una tipologia edilizia, di un insieme architettonico o tecnologico o di un paesaggio che illustri uno o più importanti fasi nella storia umana.
(v) Essere un esempio eccezionale di un insediamento umano tradizionale, dell’utilizzo di risorse territoriali o marine, rappresentativo di una cultura (o più culture) o dell’interazione dell’uomo con l’ambiente, soprattutto quando lo stesso è divenuto per effetto delle trasformazioni irreversibili.
(vi) Essere direttamente o materialmente associati con avvenimenti o tradizioni viventi, idee o credenze, opere artistiche o letterarie dotate di un significato universale eccezionale.
(vii) Presentare fenomeni naturali eccezionali o aree di eccezionale bellezza naturale o importanza estetica.
(viii) Costituire una testimonianza straordinaria dei principali periodi dell’evoluzione della terra, comprese testimonianze di vita, di processi geologici in atto nello sviluppo delle caratteristiche fisiche della superficie terrestre o di caratteristiche geomorfiche o fisiografiche significative.
(ix) Costituire esempi significativi di importanti processi ecologici e biologici in atto nell’evoluzione e nello sviluppo di ecosistemi e di ambienti vegetali e animali terrestri, di acqua dolce, costieri e marini.
(x) Presentare gli habitat naturali più importanti e significativi, adatti per la conservazione in situ della diversità biologica, compresi quelli in cui sopravvivono specie minacciate di eccezionale valore universale dal punto di vista della scienza o della conservazione.

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