distretto turistico di Palermo
Palermo ovest (Palermo) | |
Stato | Italia |
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Regione | Sicilia |
Territorio | Palermitano |
Palermo ovest è un distretto della città di Palermo.
Da sapere
modificaCome orientarsi
modificaCome arrivare
modificaCome spostarsi
modificaIn tram
modifica- 1 Parco Uditore, Viale Leonardo da Vinci. Tram 2 e 3
- 2 Beato Angelico, Viale Leonardo da Vinci. Tram 2 e 3
- 3 Ruggeri, Viale Leonardo da Vinci. Tram 2 e 3
- 4 Casalini, Viale Leonardo da Vinci. Tram 2 e 3
- 5 Campo Ribolla, Viale Leonardo da Vinci. Tram 2 e 3
- 6 Michelangelo - Castellana, Viale Leonardo da Vinci. Tram 2 e 3
- 7 Modica, via Modica. Tram 2
- 8 Piazza Santa Cristina, via Modica. Tram 2
- 9 Piazza Amerina/san Paolo, viale Piazza Armerina (capolinea). Tram 2
- 10 Michelangelo, viale Michelangelo. Tram 3
- 11 CEP, via Filippo Paladini (capolinea). Tram 3
- 12 Einstein, Viale Regione Siciliana. Tram 4
- 13 Di Giorgi - Di Blasi, Viale Regione Siciliana. Tram 4
- 14 Settembrini - Di Blasi, Viale Regione Siciliana. Tram 4
- 15 Perpignano est/ovest, Viale Regione Siciliana. Tram 4
- 16 Emiri est/ovest, Viale Regione Siciliana. Tram 4
- 17 Portello - Zisa, Viale Regione Siciliana. Tram 4
- 18 Pitré est/ovest, Viale Regione Siciliana. Tram 4
- 19 Pagano - La Loggia, Viale Regione Siciliana. Tram 4
- 20 Uscibene, Viale Regione Siciliana. Tram 4
- 21 Pollaci - Calatafimi, Viale Regione Siciliana (capolinea). Tram 4
Cosa vedere
modifica- 1 Villino Florio, Viale Regina Margherita, 38 (Nei pressi del castello della Zisa), ☎ +39 091 702 5471. Gratis. Mar-Dom 9:00-13:00. Realizzato in stile liberty tra il 1899 e il 1902 dall’architetto Ernesto Basile per la famiglia Florio. L’interno presenza pregevoli soluzioni curve nei decori e nell’eclettismo delle forme. Nel 1962 a seguito di un incendio doloso venne distrutto il piano terra e perduti i decori originali. Oggi la villa è visitabile ma gli interni sono privi di mobilia originale e molte parti sono ricostruite concedendo un’idea del suo antico splendore.
- 2 Parco della Favorita (Real tenuta della Favorita), Viale Ercole. È il parco cittadino più esteso della città e si trova all'interno della Riserva naturale orientata Monte Pellegrino. Il parco venne creato nel 1799 da Ferdinando III di Borbone come luogo agricolo e per riserva di caccia. All’interno si possono percorrere diversi percorsi a piedi o in bicicletta.
- 3 Qanat Gesuitico Alto, Fondo Micciulla, 25 (Dalla stazione centrale navetta gratuita o bus 109 fino alla fermata Piazza Indipendenza, cambio bus 309 o 389 fino alla fermara Calatafimi-De Filippo. Proseguire a piedi su via Titina De Filippo fino a via Nave. Dal Politeama bus 104 o 108 fino alla fermata Piazza Indipendenza, cambio bus 309 o 389 fino alla fermara Calatafimi-De Filippo. Proseguire a piedi su via Titina De Filippo fino a via Nave), ☎ +39 3498478288, +39 091329407. 10€ (dic 2020). su prenotazione, Lun-Ven 19:00 in poi. Il Qanat è un sistema di trasporto idrico di origine persiana. Lungo tutto il cunicolo, alto generalmente 1,55 metri e largo 0,60-0,80 metri, si aprono sulla volta dei pozzi che consentivano l'accesso al cunicolo e per la ventilazione. La pendenza di tali cunicoli varia tra il 4 e il 6 per mille, esso è visibile per circa 1100 metri. Il Qanat è stato in parte ampliato ad opera dei gesuiti che erano i proprietari dei fondi sovrastanti.
- 4 Castello della Zisa (Museo d'Arte islamica), Piazza Zisa (Dalla stazione centrale bus 124 fino alla fermata L'Emiro-Guerrazzi. Dal Politeama bus 124 fino alla fermata L'Emiro-Guerrazzi o bus 106 fino alla fermata Piazza Principe di Camporeale.). Intero 6€, ridotto 3€ (dic 2020). Mar-Sab 9:00-19:00, Dom e festivi 9:00-13:30. Il palazzo della Zisa sorgeva fuori le mura della città di Palermo, all'interno del parco reale normanno, il Genoardo (dall'arabo Jannat al-arḍ ovvero "giardino" o "paradiso della terra"), che si estendeva con splendidi padiglioni, rigogliosi giardini e bacini d'acqua da Altofonte fino alle mura del palazzo reale. Le prime notizie dell’edificio risalgono al 1165 esso venne completato nella costruzione nel 1175. Nel 1806, la Zisa pervenne ai Principi Notarbartolo, che ne fecero propria residenza effettuando diverse opere di consolidamento, quali il risarcimento di lesioni sui muri e l'incatenamento degli stessi per contenere le spinte delle volte. Venne trasformata la distribuzione degli ambienti mediante la costruzione di tramezzi, soppalchi, scalette interne e nel 1860 fu ricoperta la volta del secondo piano per costruire il pavimento del padiglione ricavato sulla terrazza. Nel 1955 il palazzo fu espropriato dallo Stato, ed i lavori di restauro, iniziati immediatamente, vennero poco dopo sospesi. Dopo un quindicennio d'incuria ed abbandono nel 1971 l'ala destra, compromessa strutturalmente dai lavori e dagli interventi di restauro, crollò. Solo nel 1991 l’edificio riaprì a fronte di una ricostruzione delle parti crollate e la creazione del museo d’arte islamica.
Il palazzo, concepito come dimora estiva dei re, rappresenta uno dei migliori esempi del connubio di arte e architettura normanna con ambienti tipici della casa normanna(compresa la doppia torre cuspidata) e decorazioni e ingegnerie arabe per il ricambio d'aria negli ambienti. Si tratta, infatti, di un edificio rivolto a nord-est, cioè verso il mare per meglio captare attraverso i tre grandi fornici della facciata e la grande finestra belvedere i venti che venivano inumiditi dal passaggio sopra la grande peschiera antistante il palazzo e la presenza di acqua corrente all'interno della Sala della Fontana che dava una grande sensazione di frescura.
- 5 Villa Di Napoli (Villa Napoli, Cuba soprana), via Francesco Speciale, ☎ +39 0917071425. Non visitabile. Questa villa seicentesca è stata costruita su un preesistente edificio normanno. Se di per sé la villa risulta interessante per il suo stile architettonico prettamente siciliano, è ancor più interessante conoscere l'edificio più antico. Se si accede all'interno del giardino (purtroppo normalmente chiuso) si ha la possibilità di vedere la parete est che mostra ancora le arcate tamponate dell'antico edificio normanno. Questo infatti era la cosiddetta Cuba soprana circondata da un vasto lago di acqua e da un immenso giardino di cui faceva parte anche la Cubola. L'edificio era molto simile a quello della Cuba ed era una residenza di caccia del re che in quest'area di Palermo trovava riparo. L'edificio è attualmente in abbandono e ha subito per anni furti e spoliazioni delle parti pregiate. Ad oggi si attende un restauro e un ripristino dell'area del giardino.
- 6 Cubula (Piccola Cuba), Via di Villa Napoli (All'interno del giardino di Villa Napoli. Dalla stazione centrale metro linea A fino alla fermata Palazzo Reale-Orleans o navetta gratuita o bus 109 fino alla fermata Piazza Indipendenza. Quindi cambio con bus 389 o 309 fino alla fermata Calatafimi-Marinuzzi. Dal Politeama bus 104 o 108 fino alla fermata Piazza Indipendenza. Quindi cambio con bus 389 o 309 fino alla fermata Calatafimi-Marinuzzi), ☎ +39 0917071425. Non visitabile. Questo piccolo edificio risale al 1184 e venne realizzato da architetti fatimidi su richiesta del re Guglielmo II di Sicilia come parte del giardino della Cuba soprana. Ha una pianta quadrata sormontata da una cupola circolare e archi ogivali a conci regolari a tre ghiere leggermente incassate. Il monumento è in attesa di essere inserito nell'Itinerario Arabo-Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale come Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco.
- 7 Palazzo della Cuba (Castello della Cuba, Cuba sottana), Corso Calatafimi, 100 (Dalla stazione centrale metro linea A fino alla fermata Palazzo Reale-Orleans o navetta gratuita o bus 109 fino alla fermata Piazza Indipendenza. Quindi cambio con bus 389 o 309 fino alla fermata Calatafimi-Tukory), ☎ +39 0916391111, +39 091 81015, +39 091 81011, +39 091 091590299. Intero 2 €, ridotto 1€ (19-25 anni), gratis sotto i 18 anni. Ingresso libero per gli appartenenti alle facoltà di lettere e filosofia, storia dell’arte e architettura muniti di tesserino di riconoscimento. Il biglietto permette la visita della Necropoli Punica. Lun-Sab 9:00-19:00. Ogni prima domenica del mese 9:00-13:30. La Cuba fu costruita nel 1180 per il re Guglielmo II. L'uso originale era di padiglione di delizie, ossia di un luogo in cui il Re e la sua Corte potevano trascorrere ore piacevoli al fresco delle fontane e dei giardini di agrumi, riposandosi nelle ore diurne o assistendo a feste e cerimonie alla sera. Le notizie sul committente e sulla data sono note grazie all'epigrafe posta sul muretto d'attico dell'edificio. La parte del committente fu ritrovata nel XIX secolo scavando ai piedi della Cuba:
« [Nel] nome di Dio clemente e misericordioso. Bada qui, fermati e mira! Vedrai l'egregia stanza dell'egregio tra i re di tutta la terra Guglielmo II re cristiano. Non v'ha castello che sia degno di lui ... Sia lode perenne a Dio. Lo mantenga ricolmo e gli dia benefici per tutta la vita. »
Nei secoli successivi, il lago fu prosciugato e sulle rive furono costruiti dei padiglioni, usati come lazzaretto dalla peste, come alloggio per una compagnia di mercenari borgognoni ed infine proprietà dello Stato nel 1921. Negli anni '80 comincia il restauro. L'edificio ha forma rettangolare, al centro di ogni lato sporgono quattro corpi a forma di torre. Il corpo più sporgente costituiva l'unico accesso al palazzo dalla terraferma. I muri esterni sono ornati con arcate ogivali e nella parte inferiore si aprono alcune finestre separate da pilastrini in muratura. Al centro dell'ambiente interno si vedono i resti di una splendida fontana in marmo, mentre la sala centrale era abbellita da muqarnas. Proprio alla Cuba, tra le acque e gli alberi che la circondavano, Boccaccio ambientò la sesta novella della quinta giornata del suo Decameron. Proprio alla Cuba, tra le acque e gli alberi che la circondavano, Boccaccio ambientò la sesta novella della quinta giornata del suo Decameron. È la vicenda d'amore tra Gian di Procida e Restituta, una ragazza bellissima di Ischia rapita da "giovani ciciliani" per offrirla in dono al allora re di Sicilia: Federico III di Sicilia. - 8 Necropoli punica di Palermo, Corso Calatafimi 100, ☎ +39 0916391111, +39 091 81015, +39 091 81011, +39 091 091590299. Gratis. Da gennaio 2020 aperta i lunedì di prima e terza settimana, 9:00-13:00, su prenotazione. In caso di giornata festiva apertura nella seconda e quarta settimana.
- 9 chiesa della Santissima Trinità alla Zisa (Cappella palatina della Zisa), Via G. Whitaker, 42 (Accanto all'ingresso del Palazzo della Zisa). L'edificio risale al 1175 e divenne una cappella privata voluta da Guglielmo I di Sicilia, accessibile tramite un antico passaggio dal Palazzo della Zisa. L'edificio subirà delle trasformazioni con l'inserimento di una chiesa successiva che renderà l'antico impianto adibito a sacrestia. Nella parte orientale della costruzione più antica è presente una cupola che poggia su un tamburo interno ottagonale formato dall'alternanza di monofore e nicchie strombate, raccordato alle pareti da muqarnas. Nella parte superiore della parete opposta all'altare si trovano due finestre dove si pensa che i sovrani si affacciassero per assistere alla messa.
- 10 Castello dell'Uscibene (Palazzo Scibene o palazzo dello Scibene), Via Nave, 6 (Dal porto bus 107 dalla fermata Crispi-Scinà (lato valle) fino alla stazione Giachery. Poi metro B fino alla fermata Notarbartolo. Dalla stazione Notarbartolo tram linea 4 fino alla fermata Uscibene. Dalla stazione centrale metro linea A fino alla fermata Notarbartolo. Dalla stazione Notarbartolo tram linea 4 fino alla fermata Uscibene. Dal Politeama bus 102 dalla fermata Piazza Sturzo fino alla fermata Piazza Boiardo. Dalla stazione Notarbartolo tram linea 4 fino alla fermata Uscibene). Non visitabile. La sua costruzione sarebbe databile secondo alcune interpretazioni tra il 1130 ed il 1154 in pieno periodo ruggeriano, ma è anche possibile che la sua costruzione sia ritardabile di alcuni decenni. Si tratta di un luogo di sollazzo estivo situato nella parte ovest della città, probabilmente venne abitato da alcuni arcivescovi palermitani. Il monumento è il frutto di una storia stratificata di trasformazioni e di restauri che lo hanno interessato dall'Ottocento ad oggi. Al centro è presente una fontana simile a quella del castello della Zisa e si trova in una sala cruciforme, sono presenti anche delle piccole volte di tipo orientale. L'edificio è in totale stato di abbandono, stritolato (purtroppo) dalla vegetazione e dai detriti.
- 11 Acquedotto romano ai Cantieri della Zisa. Questo acquedotto romano è visibile dal cortile posteriore dei Cantieri della Zisa o dai tetti della Chiesa della Santissima Trinità alla Zisa. In epoca arabo-normanna venne utilizzato per portare l'acqua al palazzo della Zisa. Oggi è in stato di abbandono e non accessibile a causa della presenza di recinzioni di terreni privati.
- 12 Camera dello scirocco fondo Micciulla, via Micciulla (quartiere Altarello). Questa camera dello scirocco è scavata nella roccia ed è posta quindi ad un livello basso rispetto al terreno. Venne costruito sul finire dell'Ottocento e qui le classi nobili trovavano refrigerio nelle giornate di caldo. Scesi i gradini si trova un ambiente circolare aperto con dei sedili naturali, qui è anche visibile l’ingresso a un qanat alimentato da fiume Gabriele. Questa struttura si trova all'interno di una superficie di circa due ettari che per lunghi anni è stato di proprietà di una famiglia mafiosa. Nel 1980 fu sequestrato dal giudice Giovanni Falcone e, dopo essere stato confiscato, venne assegnato agli scout che lo hanno recuperato dal degrado.
- 13 Palazzo Wirz, Piazza Sacro Cuore.
- 14 Cantieri Culturali della Zisa.
- 15 Fossa della Garofala, Viale delle Scienze.
- 16 Villa Niscemi, cerimonialesindaco@comune.palermo.it.
- 17 Villa Alliata di Pietratagliata, Via Serradifalco.
- 18 Giardino della Zisa.
- 19 Ex Aeroporto di Palermo-Boccadifalco (aeroporto "Francesco e Giuseppe Notarbartolo" di Palermo-Boccadifalco). Ex aeroporto militare.
- 20 Chiesa della Madonna dei Rimedi (convento dei Carmelitani Scalzi), piazza dell'Indipendenza.
- 21 Catacombe dei Cappuccini, palermo.curia@fraticappuccini.it.
- 22 Chiesa di Santa Maria della Pace.
- 23 Parco d'Orléans, Corso re Ruggero (adiacente a palazzo d'Orléans).
- 24 Villa Malfitano, Via Dante, 167, fondazionegwhitaker@virgilio.it.
- 25 Albergo dei Poveri, Corso Calatafimi n. 217.
- 26 Museo aptico di Sicilia.
- 27 Parco Uditore.
- 28 Cimitero dei Cappuccini, piazza Cappuccini. È stato realizzato a partire della metà del XIX secolo quando le nuove disposizioni sanitarie vietarono le sepolture nelle chiese e nelle catacombe. Vi si trovano numerose cappelle gentilizie e monumenti funerari su progetto di architetti e scultori di rilievo come Antonio Ugo e Domenico De Lisi. Tra le personalità illustri qui seppellite troviamo: il politico Francesco Crispi, lo scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa e la moglie, il magistrato Pietro Scaglione e il politico Pio La Torre entrambe uccisi dalla mafia.
Cosa fare
modificaAcquisti
modifica- 1 Supermercato CONAD, Corso Calatafimi, 194, ☎ +39 091 485136. Lun-Sab 8:30-20:30, Dom 8:30-13:30.
Come divertirsi
modifica- 1 Teatro di Verdura, Viale del Fante 70/B. Teatro estivo utilizzato durante l'estate per le rappresentazioni del Teatro Massimo.
- 2 Cinema Marconi Multisala, Via Cuba, 12, ☎ +39 091 421574.
Dove mangiare
modificaPrezzi modici
modifica- 1 Nino u' ballerinu, Corso Finocchiaro Aprile 76, ☎ +39 339 695 0106. Tipica gastronomia siciliana take away, con rosticceria e pane con la milza.
- 2 Trattoria Tiracasciuni, via Colonna Rotta 7 (Zona Porta Nuova), ☎ +39 327 289 9742.
- 3 Pasticceria Cappello, Via Colonna Rotta, 68, ☎ +39 091 489601. Pasticceria e bar tra i più rinomati della città. Da non perdere le cassate siciliane, specialità palermitana.
Dove alloggiare
modificaPrezzi modici
modifica- 1 Albergo Athenaeum, Via Luigi Giannettino 4 (zona università). Hotel tre stelle.
Prezzi medi
modifica- 2 The Norman Palace Guest House, Corso Pietro Pisani, 91, ☎ +39 3914134719, thecathedral.pa@gmail.com. Eleganti stanze, con bagno in camera, in un moderno appartamento totalmente ristrutturato nel 2017.
- 3 301 B&B, Via Cappuccini, 301, ☎ +39 3333834626, mail301BnB@yahoo.com. La struttura sorge in un antico edificio, risalente ai primi anni del 1800, recentemente ristrutturato.