Palazzolo sull'Oglio | ||
Stato | Italia | |
---|---|---|
Regione | Lombardia | |
Territorio | Franciacorta | |
Altitudine | 158 m s.l.m. | |
Superficie | 23,04 km² | |
Abitanti | 19.976 (stima 2020) | |
Nome abitanti | palazzolesi | |
Prefisso tel | +39 030 | |
CAP | 25036 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Palazzolo sull'Oglio è una città della Lombardia.
Da sapere
modificaCenni geografici
modificaLa città si trova lungo il corso del fiume Oglio. Benché turisticamente sia stata classificata come parte della Franciacorta, i vini qui prodotti non sono Franciacorta DOCG, ma possono vantare solamente il nome di Sebino IGP.
Cenni storici
modificaIl fiume Oglio ha determinato, fin dall'antichità, l'evoluzione e la conformazione del territorio palazzolese. Fondamentale via di collegamento e allo stesso tempo confine naturale per i primi abitatori della Pianura Padana, esso fu oggetto di stanziamenti a est e a ovest. Successivamente, laddove il suo corso si ramifica in due vie, si sviluppò il nucleo del paese grazie alla sua posizione strategica al centro di una fitta rete di comunicazioni.
Durante l'Impero romano fu luogo di transito sulla strada Brixia - Mediolanum (la cosiddetta via Gallica), come testimoniato dal ponte romano ancora presente e attraversabile.
Durante il Medioevo al borgo palazzolese si contrappose per un certo periodo il borgo fortificato di Mura, sull'altra sponda del fiume Oglio. Tra le due fortezze vi furono diversi scontri per il controllo del fiume. La controversia cessò solo nel 1192 con la Pace di Mura e la fusione delle due corti che sancì la nascita dell'odierna città. La nuova comunità era quindi dotata di una Rocca (l'attuale Castello), di mura difensive e di una Rocchetta sulla riva opposta: strutture che si mostrarono necessarie per difendere un confine sempre conteso.
Durante il XIX secolo la città conobbe un'importante crescita economica, caratterizzata dall'apertura, nel 1856, del primo impianto italiano per la produzione della calce e del cemento che sfruttava il materiale calcareo proveniente dal lago d'Iseo.
Un'ulteriore spinta all'industrializzazione fu data dal settore tessile con l'apertura di fabbriche di numerose aziende tra cui la Niggeler & Schmid, poi Niggeler & Küpfer, che introdusse per prima l'uso industriale dell'energia elettrica in provincia di Brescia. Nello stesso periodo furono aperte anche alcune fonderie.
A causa della sua posizione cruciale, della presenza della stazione ferroviaria e del ponte ferroviario sull'Oglio, durante la seconda guerra mondiale la città subì pesanti bombardamenti, 32 dal 1944 al 1945. Il ponte ferroviario fu riaperto al traffico solamente il 27 aprile 1945.
Come orientarsi
modificaCome arrivare
modificaCome spostarsi
modificaCosa vedere
modifica- 1 Chiesa di Santa Maria Assunta, Via Maddalena. Le prime testimonianze scritte sull'esistenza della chiesa risalgono al 1410. La nuova parrocchiale fu edificata tra il 1751 e il 1772, nel 1774 fu collocato l'organo e nel 1786 venne consacrata. Nel 1786 l'edificio fu danneggiato da un fulmine e l'organo distrutto; quest'ultimo venne sostituito da uno nuovo realizzato da Luigi Lingiardi di Pavia. Nel 1846 la facciata fu portata a termine dall'architetto Donegani.
Le statue poste in facciata sono del noto scultore Giovanni Antonio Emanueli e rappresentano la Madonna, Maria Maddalena, il patrono Fedele di Como, San Giovanni Evangelista, San Paolo. Sopra il portone ligneo appare inoltre un grande bassorilievo raffigurante la disputa tra i Dottori.
La pianta della chiesa è a croce latina con tre navate. L'interno presenta un polittico del 1525, opera di Vincenzo Civerchio, una pala del 1620 di Grazio Cossali e un'Ultima Cena frutto del lavoro di Pompeo Batoni (1760). - 2 Antica Pieve (Auditorium San Fedele). L'edificio attuale della Pieve, dedicata a Fedele di Como, è stato costruito nel XV secolo ed è utilizzato dagli anni settanta del XX secolo come Auditorium. La chiesa sorge su due strutture ecclesiali precedenti i cui resti sono visibili all'interno.
La chiesa che si può ammirare oggi presenta tre navate e da un protiro cinquecentesco sul lato meridionale, mentre gli interni sono affrescati dai Campi da Cremona e di Pietro Marone. Dopo la costruzione della nuova e più ampia chiesa parrocchiale, Santa Maria Assunta, molti elementi decorati, quadri e statue furono trasferiti nell'edificio più recente, lasciando alcuni altari spogli. - 3 Ponte romano. Ponte in pietra costruito in epoca romana lungo il fiume Oglio. Era situato lungo la via Gallica, strada romana che collegava i maggiori municipia della Pianura Padana e che iniziava a Gradum (Grado) terminando ad Augusta Taurinorum (Torino).
A schiena d'asino e con volte in pietre squadrate, il ponte fu nel corso dei secoli teatro di numerosi eventi, anche bellici, e subì alcune modifiche. Protetto alle estremità da due fortilizi contrapposti, tra i quali la torre della Rocchetta, il ponte era uno snodo fondamentale per le vie di comunicazione verso Bergamo e soprattutto Milano, seguendo il tracciato detto poi della via “Francesca”. - 4 Rocca Magna (castello). La Rocca Magna o Rocha Magna è il castello della borgata di Palazzolo costruito tra i secoli IX e XII.
È costituito da quattro torri le quali erano unite tra loro da poderose mura circondate da un ampio fossato. Tre torri, denominate Mirabella, Ruellina e Porta di fuori, sono a pianta rotonda e allineate al corso del fiume. La quarta torre, detta Torre della Salvezza è a pianta quadrata e fungeva da Mastio. Dall'ampio cortile si accede ai camminamenti di ronda e ai passaggi sotterranei alle mura, tuttora percorribili, che permettono di raggiungere le torri. - 5 Torre del Popolo. La Torre del Popolo, detta anche di san Fedele, è la torre campanaria principale della città. Alta 91 metri, è la torre a sezione circolare più alta d'Italia ed è una delle più alte in Europa. La struttura si appoggia su uno dei torrioni a pianta circolare del castello, la Torre Mirabella. Sulla sommità è posta una statua del patrono di Palazzolo, san Fedele, alta 6,8 m.
Eventi e feste
modificaCosa fare
modificaAcquisti
modificaCome divertirsi
modificaSpettacoli
modifica- 1 , Piazza Zamara 9, compagniafilodirame@gmail.com. Biglietteria Ven: 16:30-18:30 e 40 minuti prima della rappresentazione.
Dove mangiare
modificaDove alloggiare
modificaSicurezza
modificaCome restare in contatto
modificaNei dintorni
modifica- Lago d'Iseo — durante alcuni weekend dell'anno è possibile raggiungere la stazione ferroviaria di Paratico-Sarnico a bordo di treni storici percorrendo la breve linea turistica Palazzolo-Paratico.
- Clusane — paese di pescatori conosciuto con l'epiteto di paese della tinca al forno, possiede un castello (Castello Carmagnola) quattrocentesco da cui si può avere una splendida vista sul lago. Di notevole interesse è il percorso ciclabile che collega il paese con Brescia passando per i vigneti della Franciacorta.
- Monte Isola — la più vasta isola lacustre italiana e la più alta isola lacustre dell'Europa centro-meridionale, sulla cui cima si trova il Santuario della Madonna della Ceriola, da cui si può godere una vista a 360 gradi su tutto il lago: da Sulzano e Marone a est, a Iseo e le Torbiere a sud e Tavernola Bergamasca a ovest. Caratteristica è la località di Carzano che ogni 5 anni viene decorata con fiori di carta, creando un'atmosfera suggestiva a attirando migliaia di turisti;
- Bergamo — Città di antiche atmosfere, Bergamo Alta dal suo rifugio su un colle guarda nel piano la nuova città moderna che si allarga a macchia d'olio. La modernità non ha ferito la città antica, non l'ha oltraggiata; se ne è tenuta lontano con deferente rispetto. Ed è per questo che può mostrare orgogliosa al turista, quasi come in un dipinto, l'immagine del suo cuore antico meravigliosamente intatto sul colle dove la città è nata.
- Brescia — Vasta e moderna, la Leonessa, seconda città della Regione, si arrampica con alcuni quartieri sui primi rilievi, e si espande in pianura sempre di più. Nella sua parte antica conserva però molte tracce della Brixia romana, dei Longobardi che ne fecero la capitale di un prospero e vasto Ducato oltre che degli oltre trecento anni di dominio veneziano, durante i quali fu tranquilla e fiorente città della Terraferma. Di grande rilevanza i complessi museali di Santa Giulia.
- Caravaggio — Città della pianura bergamasca occidentale nota per aver dato il soprannome a Michelangelo Merisi (nato in realtà a Milano) e per il santuario dedicato a Santa Maria del Fonte.
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