Novi Ligure | ||
Stemma e Bandiera | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Piemonte | |
Territorio | Novese | |
Altitudine | 197 m s.l.m. | |
Superficie | 55,2 km² | |
Abitanti | 28.468 (anno 2013) | |
Nome abitanti | Novesi | |
Prefisso tel | +39 0143 | |
CAP | 15067 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | Madonna della Neve (5 agosto) | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Novi Ligure è una città del Piemonte.
Da sapere
modificaA dispetto della sua appartenenza al Piemonte, la specificazione Ligure inserita nel suo toponimo dopo l'Unità serve sia a distinguerlo da altri Novi esistenti nel territorio nazionale, sia per ricordare la sua appartenenza alla Repubblica di Genova dal 1447 al 1815, oltre alla sua antica fondazione da parte di genti liguri. Il ricordo della sua genovesità è ribadito anche dalla denominazione dell'area che lo circonda, fino al confine ligure sull'Appennino, che viene chiamata Oltregiogo genovese.
Novi Ligure è un'attiva realtà commerciale ed industriale, nonché principale comune del Novese, il territorio del quale la città è centro di riferimento e che conta circa 75.000 abitanti distribuiti in una ventina di comuni.
Cenni geografici
modificaNella Pianura padana piemontese, allo sbocco della Valle Scrivia, la città dista 18 km da Tortona, 24 da Alessandria, 39 da Acqui Terme, 58 da Genova. Novi Ligure sorge nella zona sud-orientale dell'alto Monferrato (Basso Piemonte), nella regione storica detta dell'Oltregiogo, ai margini della porzione sinistra della Valle Scrivia.
L'abitato è situato sulle estreme pendici settentrionali dell'Appennino Ligure, che qui si addolcisce in colline ondulate, per la maggior parte coltivate a vite e per la restante boscose. Difatti il territorio comunale è caratterizzato dalla compresenza dei rilievi collinari, subito retrostanti il centro storico e i quartieri a questo adiacenti, e dalla piana alluvionale che digrada verso il fiume Scrivia.
Quando andare
modificaLa presenza della pianura antistante e la vicinanza dell'Appennino ligure determinano un clima temperato ad estate calda, con frequenti giornate di vento e occasionali nevicate nei mesi più rigidi. La temperatura media del mese più freddo (gennaio) è di +1,7 °C, mentre quella del mese più caldo (luglio) è di +23,8 °C.
Cenni storici
modificaNota come Curtis Nova, probabilmente costituita da una comunità rurale non riunita in un borgo, raccogliendo parte della popolazione della vicina città romana di Libarna, dopo l'abbandono di quest'ultima poco prima del disfacimento dell'Impero romano d'Occidente. Inizialmente parte della Marca Obertenga, fu donata prima del 970 da Ottone I al monastero di San Salvatore di Pavia e divenne castello a cavallo dell'anno Mille. Libero comune nei primi decenni del XII secolo, si mantenne in precario equilibrio tra le città di Tortona e Pavia, in lotta tra loro, e Genova alleata dei pavesi. Entrata nell'orbita tortonese, restò soggetta a questa città anche dopo la pace di Costanza (1183).
Ceduta al marchese del Monferrato per un breve periodo (1223-1232), tornò nuovamente a Tortona fino al 1264 per poi passare sotto il dominio di Guglielmo VII Lungaspada. Oggetto di contesa tra il Monferrato e i signori di Milano, fu conquistata da Giovanni Visconti nel 1353, che nel frattempo aveva anche assunto la signoria di Genova. Per periodi fra XII e XIV secolo fu parte del Marchesato del Monferrato che ne resse le sorti complessivamente per poco meno di un secolo e mezzo di storia. Donata a Genova nel 1392, fu occupata da Facino Cane nel 1409 che la tenne fino alla morte (1412). Tornata nell'orbita milanese, fu infeudata alla famiglia genovese dei Fregoso.
Nel 1447 la comunità di Novi decise di sottrarsi alla sfera milanese, dopo la morte del duca Filippo Maria Visconti e si diede a Genova con la sottoscrizione di una convenzione, che non fu mai completamente operativa, in seguito all'avvento degli Sforza. Passata sotto il dominio francese dopo la disfatta di Ludovico il Moro, restò sotto il dominio feudale dei Fregoso, fino all'avvento a Genova di Andrea Doria. La Repubblica di Genova, infatti, abbandonato l'alleato francese e rivolte le proprie attenzioni verso l'imperatore Carlo V, in cambio dell'indipendenza, provvide a ampliare il proprio entroterra conquistandola nel 1529. Da quel momento, Novi passò sotto il dominio diretto di Genova, diventando la città più importante del territorio chiamato Oltregiogo, e vi rimase fino alla fine della Repubblica di Genova (avvenuta nel 1797) prima e della Repubblica Ligure (nell'anno 1805) poi, se si esclude l'occupazione austro-piemontese durante la guerra di successione austriaca (1745-46), momento nel quale Novi ottenne il titolo onorifico di città.
Nel 1799, all'epoca della Repubblica Ligure di cui fu parte del 1797 al 1805, Novi fu teatro di un'aspra battaglia combattuta fra gli austro-russi ed i francesi che furono sconfitti. Entrò quindi a far parte del Primo Impero francese e dopo il Congresso di Vienna fu annessa al Regno di Sardegna. Capoluogo di provincia dal 1818, dopo la promulgazione del Decreto Rattazzi assunse il nome di "Novi Ligure", sia per sottolineare un importante periodo storico della città, sia per evidenziare l'opinione contraria creatasi in seguito alla riforma amministrativa voluta dal primo ministro Rattazzi, che soppresse la provincia nel 1859, incorporandola in quella istituenda di Alessandria e quindi di conseguenza al futuro Piemonte.
La seconda metà dell'Ottocento fu per la città un periodo di forte espansione, grazie all'arrivo della ferrovia Torino-Genova (1850). La strategica posizione geografica, unita alla disponibilità di ampi spazi, manovalanza garantita dall'inurbamento degli abitanti delle campagne e delle valli circostanti, e alle nuove infrastrutture che garantivano il rapido trasferimento delle merci prodotte favorirono il sorgere di nuove industrie. Fu proprio l'aumento dei traffici reciproci tra Novi ed il porto di Genova uno dei motivi della realizzazione, nel 1889, del "secondo valico" appenninico. L'ormai forte vocazione industriale fu ulteriormente accresciuta dall'insediamento, avvenuto nel 1900 della "ferriera", una grande acciaieria posta alla periferia dell'abitato, in prossimità del parco ferroviario di San Bovo. Il lasso di tempo che va dalla prima guerra mondiale alla seconda fu caratterizzato da un rallentamento dello sviluppo; in particolare, fu la seconda guerra mondiale a lasciare le ferite più pesanti in città. Già all'inizio della guerra, il 13 giugno 1940 la Francia aveva mandato in città, a causa delle sue infrastrutture ferroviarie strategiche, i suoi bombardieri. Ma la vera tragedia accadde 4 anni dopo. Il terribile bombardamento dell'8 luglio 1944 causò oltre cento vittime e parecchie centinaia di feriti, riducendo in macerie molti edifici. Una lapide ricorda il terribile evento. Il periodo successivo all'armistizio fu caratterizzato dall'azione di formazioni partigiane (quali la Divisione Pinan Cichero) contrapposte a quelle nazi-fasciste. Per quanto riguarda le sorti belliche di Novi vanno ricordate anche la battaglia di Pertuso e la precedente strage della Benedicta.
Come orientarsi
modificaCome arrivare
modificaIn aereo
modificaIn auto
modifica- Da Milano prendere l'autostrada A26 e uscire a Novi Ligure.
- Da Bologna dall'autostrada Adriatica A14 continuare sull'autostrada del Sole A1 , in prossimità di Piacenza continuare sull'autostrada A21 , proseguire sull'A7 in direzione di Genova, continuare sull'autostrada A26 e uscire a Novi Ligure.
- Da Genova prendere l'autostrada A7, uscire a Serravalle Scrivia, continuare sulla SS 35BIS in direzione di Novi Ligure.
- Da Torino prendere l'autostrada A21 , in prossimità di Alessandria, continuare sull'autostrada A26 , uscire a Novi Ligure.
- Da Alessandria prendere la SS 10 , continuare sulla SS 35BIS , svoltare sulla SS 221 e seguire le indicazioni per Novi Ligure.
In nave
modificaCome spostarsi
modificaCon mezzi pubblici
modificaCosa vedere
modifica- Centro storico. Centro di villeggiatura delle ricche famiglie genovesi nel XVII e XVIII secolo, il centro storico della città si caratterizza per la presenza di numerosi palazzi nobiliari, molti dei quali dalla facciata dipinta. Di rilievo è pure Palazzo Negroni, ricco di decorazioni dello stesso secolo e dotato di due meridiane, una delle quali basata sul calendario rivoluzionario francese. Conserva sul lato del cortile notevoli tracce della decorazione originaria seicentesca. La più importante piazza del centro storico è detta Delle Piane, dal nome della storica famiglia nobiliare genovese, sulla quale si affacciano, oltre all'omonimo Palazzo Delle Piane, la chiesa Collegiata e Palazzo Negroni.
- Ville. Di particolare pregio è la tenuta La Marchesa, monumento nazionale, una villa di campagna della seconda metà del XVIII secolo inserita nel sistema dei "Castelli Aperti" del Basso Piemonte.
- Chiesa di Santa Maria Maddalena. Nell'oratorio di Santa Maria Maddalena si conserva un imponente Calvario composto da 21 statue lignee e da due cavalli a grandezza naturale, opera di intagliatore ignoto nonché un Compianto sul Cristo costituito da 8 figure in terracotta, entrambi risalenti alla seconda metà del Cinquecento.
- Cimitero comunale. Nel cimitero cittadino si trovano due pregevoli opere dello scultore genovese Lorenzo Orengo, tomba Daglio e tomba Denegri.
- Pieve di Santa Maria. La pieve di Santa Maria è il più antico edificio religioso della città (XII secolo). Situata in posizione decentrata lungo la strada per Cassano (un tempo era infatti una chiesa campestre), ha pianta a tre navata e absidi originali. All'interno, un affresco datato 1474, dipinto da Manfredino Boxilio, raffigura l'allora signora di Novi, Oriana di Campofregoso e alcuni santi (Sant'Anna, San Giovanni e Santa Margherita).
- Castello e mura. Il castello di Novi Ligure si trova in prossimità del centro storico. Fu per secoli l'estremo confine settentrionale della Repubblica di Genova. Costruito da Federico Barbarossa, con un recinto a pianta irregolare con la torre quadrata alta trenta metri, venne potenziato dai Visconti (1353-1392 e 1412-1447); passato ai genovesi venne ulteriormente potenziato. Fu brevemente occupato dagli austriaci nel 1746 per poi rimanere in mano genovese fino al 1797 (se si considera la Repubblica Ligure fino al 1805), poi venne smantellato dai francesi e rimasero solo la torre esistente tuttora e alcuni tratti delle mura di cinta, che delimitano oggi parte dell'ampio parco del castello.
Del sistema difensivo Novi conserva ancora un breve tratto delle mura cittadine, erette nel 1447, demolite nel 1825 e la torre alta 30 metri (visitabile) del castello, smantellato già nel XVIII secolo. In estate è possibile visitarne anche i sotterranei. Anche questo polo fa parte dei "Castelli Aperti".
Eventi e feste
modifica- Concerto Madonna della Neve. 5 agosto. Concerto del Corpo musicale Romualdo Marenco.
- Concorso Internazionale di Composizione per Banda Romualdo Marenco. inizio settembre. Istituito dal Comune nel 2002[19] e dedicato al compositore novese. Sfilate e Concerti.
- Concorso Nazionale di Lettura Interpretativa.
- Dolci Terre di Novi. Primo fine settimana di dicembre. Istituita nel 1995[21], manifestazione annuale incentrata sulla produzione enogastronomica di Novi Ligure e del Novese, e più in generale del Basso Piemonte, si svolge nel centro fieristico "Dolci Terre", una struttura ricavata dalla riqualificazione di un antico edificio industriale, contiguo al Museo dei Campionissimi. Ogni edizione ruota attorno ad un particolare prodotto della zona.
- Fiera del Bestiame. 25 novembre. Con particolare attenzione verso le razze locali di allevamento.
- Fiera di Santa Caterina. 25 novembre. Esiste dal 1607.
- Sagra dei Ceci (in frazione Merella). Primo week end di settembre.
- Sagra della Trippa (in frazione Merella). Ultimo sabato di agosto.
- Concerto di Santo Stefano. 26 dicembre. Del Corpo musicale Romualdo Marenco
Cosa fare
modificaAcquisti
modificaCome divertirsi
modificaDove mangiare
modificaPrezzi modici
modifica- 1 Don Chisciotte, Via San Giovanni Bosco, 10, ☎ +39 0143 74324.
- 2 Las Palmas do Brasil, Via Mazzini, 118, ☎ +39 345 8702405.
- 3 Osteria Cavour, Via Camillo Benso Cavour, 13, ☎ +39 0143 79289.
- 4 Pizzeria La Tavernetta, Vicolo Sauli, 7, ☎ +39 0143 2301. , 15067 Novi ligure AL
- 5 [link non funzionante] Trattoria Giulia, Via Giacomo Basso, 4, ☎ +39 0143 70757.
- 6 La Piadina di Tommy, Corso Romualdo Marenco, 137, ☎ +39 393 7157374.
- 7 Dorian Gray Ristorante Letterario, Via Roma, 51, ☎ +39 339 3958744.
- 8 La Locanda del Santo Bevitore, Via Dogana, 5, ☎ +39 0143 321455.
- 9 La Rotonda Farinata, Via Pavese, 11, ☎ +39 0143 72101.
- 10 Ristorante trattoria dell'Angelo, Via Ovada, 21, ☎ +390143 2935.
- 11 La Scogliera, Via Nicola Pavese, 31, ☎ +39 0143 78210.
- 12 Pizza Sì, Via Raggio, 67, ☎ +39 0143 323910.
- 13 Pizzeria L'Ultima Spiaggia, Via Fratelli Rosselli, 2, ☎ +39 0143 743789.
Dove alloggiare
modificaPrezzi medi
modifica- 1 Albergo ristorante della Corona, Corso Romualdo Marenco, 11, ☎ +39 0143 322364. Tre stelle
- 2 Hotel Motel Flower, S.S. 35 Bis dei Giovi, 1, ☎ +39 0143 323953. Tre stelle
- 3 Agriturismo Tenuta La Marchesa, Via Gavi, 87, ☎ +39 0143 314028.
- 4 Cascina degli Ulivi, Strada della Mazzola, 14, ☎ +39 0143 744598.
Prezzi elevati
modifica- 5 Relais Villa Pomela, Via Serravalle 69, ☎ +39 0143 329910. Quattro stelle
- 6 Hotel Villa La Bollina, Via Monterotondo, 60, ☎ +39 0143 65334. Quattro stelle - Hotel di lusso con campo da golf
Sicurezza
modifica- 1 Bajardi, Via Girardengo, 50, ☎ +39 0143 2216.
- 2 Beccaria, Via Pietro Isola, 8, ☎ +39 0143 2310.
- 3 Cristiani, Via IV Novembre, 13, ☎ +39 0143 2321.
- 4 Giara, Via Girardengo, 13, ☎ +39 0143 2017.
- 5 Moderna, via Papa Giovanni XXIII 3-5, ☎ +39 0143 2166.
- 6 Novinove, Viale dei Campionissimi, 2.
- 7 Noviservizi Srl (Farmacia Comunale), Via Giuseppe Verdi, 104, ☎ +39 0143-76255.
- 8 Nuova, Viale Saffi, 50, ☎ +39 0143 2994.
- 9 Valletta, Via Giuseppe Garibaldi, 1, ☎ +39 0143 2331.
Come restare in contatto
modificaPoste
modifica- 10 Poste italiane, Piazza De Negri 1, ☎ +39 0143 330711.
- 11 Poste italiane, Via Giuseppe Garibaldi, 42, ☎ +39 0143 75351.
Nei dintorni
modifica- Alessandria — Prende il nome dal papa Alessandro III e fu un caposaldo della lotta contro l'Impero. Libero Comune, fu per secoli roccaforte militare. Ha un vasto centro storico di impronta inequivocabilmente sabauda.
- Tortona — Città di antichissima origine, fu da sempre crocevia di traffici e commerci. Il suo centro storico ha l'eleganza e la sobrietà delle città piemontesi con imfluenze lombarde.
- Acqui Terme — La città, che pure vanta un importante passato, è ora universalmente nota soprattutto per le sue famose Terme, fra le più importanti e frequentate d'Italia.
- Gavi
- Volpedo — Conserva una pregevole Pieve romanica, oltre a molti ricordi del pittore Pellizza da Volpedo.
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