Malborghetto-Valbruna | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Friuli-Venezia Giulia | |
Territorio | Tarvisiano | |
Altitudine | 721 m s.l.m. | |
Superficie | 124,21 km² | |
Abitanti | 935 (2016) | |
Nome abitanti | Malborghettiani | |
Prefisso tel | +39 0428 | |
CAP | 33010 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | Maria Santissima della Visitazione (2 luglio) | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Malborghetto-Valbruna (Malborgeth-Wolfsbach in tedesco, Naborjet-Ovčja vas in sloveno, Malborghet e Valbrune in friulano)è un comune sparso del Friuli-Venezia Giulia.
Da sapere
modificaCenni geografici
modificaIl comune si trova nella regione montuosa dell'Arco alpino friulano, nelle Alpi Giulie in territorio Tarvisiano. Gli abitati sono nel fondovalle della Val Canale, dominati dalle cime lo Jôf di Montasio (2.754 m), lo Jôf Fuârt (2.666 m), lo Jôf di Miezegnot (2.087 m), il monte Osternig (2.052 m) e il monte Poludnig (2.000 m).
Cenni storici
modificaFin dall'alto medioevo, come tutta la Val Canale appartenne ai vescovi di Bamberga con il nome di Buonborghetto e in questo periodo divenne importante centro commerciale. Pare che abbia mutato nome in Malborghetto in seguito alle continue contese con Venezia. Vi fiorirono l'industria del ferro e del legno, che contribuirono allo sviluppo economico del paese e ancora oggi sono praticate.
Gli Asburgo vi costruirono una fortezza (oggi detta forte Hensel) che fu occupata dai Veneziani nel 1616, dal Massena nel 1797 e dal viceré Eugenio di Beauharnais nel 1805. Nel 1809, dal 14 al 16 maggio, all'interno del forte il capitano austriaco Friedrich Hensel si difese per tre giorni prima di cedere alle armate di Napoleone I. Venne assegnato all'Italia nel 1919, alla fine della prima guerra mondiale, sebbene fosse abitato prevalentemente da genti tedesche e slovene.
Nel 2003 il comune è stato colpito dall'alluvione della Val Canale, che ha causato due morti e danni rilevanti.
Con le frazioni di Valbruna e Ugovizza costituisce attualmente una località di villeggiatura e di sport invernali. I paesi sono basi di partenza per escursioni nelle Alpi Giulie.
Fino alla realizzazione della nuova ferrovia pontebbana era servito da varie stazioni, delle quali rimane in uso solo quella di Ugovizza.
Come orientarsi
modificaQuartieri
modificaIl territorio del comune comprende i paesi di Bagni di Lusnizza, Malborghetto (sede comunale), Santa Caterina, Ugovizza, Valbruna e la località Cucco.
Come arrivare
modificaIn aereo
modifica- 1 Aeroporto Friuli-Venezia Giulia, via Aquileia 60 (a Ronchi dei Legionari), ☎ +39 0481 773224.
- 2 Aeroporto Marco Polo di Venezia, viale Galilei (a Tessera), ☎ +39 041 2609260.
- 3 Aeroporto di Verona (Catullo), Caselle di Sommacampagna, ☎ +39 045 8095666, contatti@aeroportoverona.it.
In auto
modificaIn treno
modificaIn autobus
modifica- La fermata Malborghetto-Bagni di Lusnizza (via Nazionale) ha collegamenti extraurbani con Udine, Trieste, Aeroporto Friuli-Venezia Giulia.
Come spostarsi
modificaCosa vedere
modifica- Palazzo Veneziano. Del XVII secolo, è sede del Museo etnografico della Comunità Montana Canal del Ferro-Valcanale.
- Chiesa parrocchiale di Santa Maria. Gotica, ma restaurata nel 1809, con lapidi del XVI e XVII secolo.
- Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo (nella frazione di Ugovizza). Con campanile a contrafforti andato perduto nell'alluvione del 2003 e poi ricostruito; conserva all'interno affreschi venuti alla luce nel 1959.
- Bagni di Lusnizza. È la prima frazione che si incontra venendo da Pontebba verso Tarvisio ed è formata da due borghi separati da un prato in cui sorge la chiesa del paese, dedicata a San Gottardo. La località è nota per la sorgente di acque solforose che scaturiscono dal Rio del Solfo, qualche centinaio di metri ad est dal borgo superiore.
- Valbruna. È l'altro paese che con Malborghetto costituisce il Comune. Si trova a 807 m s.l.m. allo sbocco della Val Saisera, con lo sfondo dell'imponente massiccio del Jôf Fuârt (2.666 m). Centro di villeggiatura estiva e di sport invernali, è base di partenza per escursioni ed ascensioni nelle Alpi Giulie.
Presso Valbruna c'è un cimitero militare austroungarico.
Eventi e feste
modificaCosa fare
modificaEscursioni per recarsi ai rifugi.
- 1 Rifugio fratelli Grego, ☎ +39 349 199 7876. A 1.395 m di altitudine.
- 2 Rifugio Luigi Pellarini (nella frazione di Valbruna), ☎ +39 334 7333940. A 1.500 m di altitudine
- Bivacco-Rifugio Carlo e Giani Stuparich - Jôf di Montasio, ☎ +39 335 8011300. A 1.587 m di altitudine. Non gestito-Informazioni presso Marco Giordani, P.zza Matteotti 8, Udine - ai recapiti indicati
Acquisti
modificaCome divertirsi
modificaDove mangiare
modificaPrezzi medi
modifica- 1 Antica Trattoria Da Giusy, Via Bamberga, 19 (a Malborghetto), ☎ +39 0428 60014.
- 2 [link non funzionante] Ristorante Casa Oberrichter, Via Superiore, 4 (a Malborghetto), ☎ +39 0428 41888.
- 3 [link non funzionante] Bar Pizzeria Da Gennaro, Strada Statale 13, n. 21 (a Ugovizza), ☎ +39 0428 820055.
- 4 Trattoria Italia, Via delle Miniere (a Ugovizza), ☎ +39 0428 60052.
- 5 Ristorante Rio Argento, Via Pontebbana, 2 (a Ugovizza), ☎ +39 0428 60038.
Dove alloggiare
modificaPrezzi medi
modifica- 1 Hotel La Baita, Via del Forte, 4 (a Malborghetto), ☎ +39 0428 41959.
- 2 Albergo Valcanale, Piazza Palazzo Veneziano, 7 (a Malborghetto), ☎ +39 0428 60063.
- 3 Albergo Trattoria Aquila Nera, Via Bamberga, 41 (a Malborghetto), ☎ +39 0428 60010.
- 4 B&B All'Ombra dell'Alpi Giulie, Via Romana 15 (a Borgo Cucco), ☎ +39 0428 60323, robycecon@tiscali.it.
- 5 B&B Flora Alpina, Via Pontebbana, 32 (a Ugovizza), ☎ +39 347 9502510, bb.floraalpina@libero.it.
Sicurezza
modificaCome restare in contatto
modificaPoste
modifica- 5 Poste italiane, piazza Municipio, ☎ +39 0428 41880.
Nei dintorni
modifica- Tarvisio — Ha la particolarità di far parte del bacino idrografico del Danubio e del Mar Nero: infatti il fiume Slizza, che attraversa Tarvisio, sfocia nel Gail, affluente della Drava che a sua volta si getta nel Danubio. Altra particolarità: sul Monte Forno vi è la triplice frontiera, punto in cui si incontrano i confini di Italia, Austria e Slovenia La città è centro di turismo estivo ed invernale, e costituisce di fatto il capoluogo dell'area orientale dell'Arco alpino friulano.
- Tolmezzo — In un'ampia vallata nell'Arco alpino friulano, la città è il centro più importante della Carnia e ne è quindi considerato di fatto il capoluogo.
- Gemona del Friuli — La ricostruzione della città dopo il terribile terremoto del 1976 che la mise in ginocchio è un esempio ineguagliato del valore della sua gente che oltre alle abitazioni ha ricostruito, pietra per pietra, il suo bel Duomo così com'era.
Altri progetti
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