Isola del Giglio | |
Localizzazione | |
Bandiera | |
Stato | Italia |
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Regione | Toscana |
Superficie | 24,01 km² |
Abitanti | 1.343 (2022) |
Sito istituzionale |
Isola del Giglio è un'isola dell'Arcipelago toscano in provincia di Grosseto.
Da sapere
modificaCenni geografici
modificaIl territorio comunale, che interessa l'isola del Giglio propriamente detta (la quale ha una superficie di 21,2 km²), è quasi completamente collinare e la cima più alta, il Poggio della Pagana, raggiunge i 496 m s.l.m. nella parte interna centrale dell'isola. La composizione geologica è prevalentemente granodioritica. Il perimetro costiero è di 27 km ed è in larga parte roccioso, tranne che in alcuni punti, dove si aprono la spiaggia del Campese e altre spiagge minori situate sul versante orientale dell'isola (Arenella, Cannelle e Caldane).
Quando andare
modificaL'Isola del Giglio è caratterizzata dal tipico clima mediterraneo, con una lunga stagione estiva moderatamente calda ma molto siccitosa, e da una breve stagione invernale caratterizzata da clima più umido e con alcune precipitazioni. Dal punto di vista termometrico, sono molto rari gli eccessi, sia nelle massime estive sia nelle minime invernali, grazie all'azione mitigante del mare. Tuttavia, nelle aree collinari dell'entroterra insulare, l'altitudine può localmente attenuare anche sensibilmente alcune caratteristiche del clima mediterraneo.
I 2084 gradi giorno registrati a oltre 400 metri s.l.m. nella frazione di Giglio Castello, ubicata su un poggio nella parte più interna dell'isola, includerebbero l'intero territorio comunale in zona D, fascia climatica che accomuna gran parte dei comuni di aree pre-appenniniche continentali, che però sono caratterizzati da inverni estremamente più rigidi rispetto a quelli gigliesi.
In base ai dati medi disponibili per il trentennio 1951-1980 per l'unica stazione meteorologica situata sull'isola e di seguito riportati nella tabella, la temperatura media annua si aggira sui 15,1 °C ai 160 m s.l.m. del promontorio di Giglio Franco sulla costa occidentale, mentre le precipitazioni medie annue sono molto contenute, facendo segnare nella medesima località appena 402 mm.
Cenni storici
modificaL'isola fu abitata fin dall'Età del ferro. Più tardi fu probabilmente una base militare etrusca ed anche sotto la dominazione romana fu una base di una discreta importanza nel Mar Tirreno. L'isola è citata da Giulio Cesare nel De bello civili e dal poeta Claudio Rutilio Namaziano.
A margine dell'abitato di Giglio Porto, leggermente al di sotto del livello del mare, si trovano i resti della villa romana dei Domizi Enobarbi: si tratta di una vasta area che comprende una vasca a mare usata per la piscicultura, delle mura perimetrali e dei criptoportici, resti di opus sectile, mosaici, affreschi, una terrazza stellata di pertinenza, strutture lungo mare con serie di arcate e una lunga terrazza pensile; l'intera area è denominata I Castellari.
Nel Medioevo l'isola passò sotto il dominio della famiglia Aldobrandeschi e successivamente al comune di Perugia. Nel 1241 al largo dell'isola la flotta pisana sconfisse quella genovese.
Il Giglio entrò nei domini di Pisa dal 1264 al 1406 e successivamente passò ai Medici di Firenze.
Nel 1544 il pirata turco Khayr al-Din Barbarossa saccheggiò l'isola, uccise chiunque si opponeva e deportò come schiavi più di settecento abitanti gigliesi. In seguito a questa sanguinosa aggressione, il governo dei Medici ripopolò l'isola con persone provenienti dalle terre senesi. Le incursioni turche continuarono fino al 1799.
Naufragio della Costa Concordia
modificaL'isola è stata teatro di un grave incidente marittimo: alle 21:45 del 13 gennaio 2012, la nave da crociera Costa Concordia, della compagnia Costa Crociere (di proprietà del gruppo americano Carnival Corporation), mentre effettuava l'ultima parte di una crociera nel Mar Mediterraneo con scali previsti a Savona, Marsiglia, Barcellona, Palma di Maiorca, Cagliari, Palermo e Civitavecchia sotto la gestione del comandante Francesco Schettino, a causa di un errore durante una manovra di navigazione sottocosta, ebbe una collisione con uno degli scogli delle Scole. L'enorme falla prodotta sulla fiancata di babordo, lunga circa 36 metri, provocò un forte sbandamento e il conseguente arenamento e semi-affondamento della nave sullo scalino roccioso del bassofondale a nord di Giglio Porto. Nell'incidente morirono 32 persone. La mattina seguente la parte dello scoglio delle Scole ancora incastrato nello scafo fu ben visibile. La nave venne poi raddrizzata tra il 16 ed il 17 settembre 2013 e rimase nell'Isola del Giglio fino al 23 luglio 2014, quando venne trasferita a Genova per la demolizione, diventando l'imbarcazione più grande di sempre a naufragare ed essere recuperata.
A Giglio Porto, sul Molo di Levante (Molo Rosso), è stata posta una targa commemorativo in ricordo delle 32 vittime del naufragio della Costa Concordia.
Territori e mete turistiche
modificaCentri urbani
modifica- 1 Giglio Campese — Giglio Campese è situato sul versante ovest dell'Isola del Giglio al centro di una baia ove si trova un faraglione (uno scoglio monolitico che emerge per circa 20 metri) e la punta del fenaio (punta nord dell'isola con omonimo faro). I venti che spirano da sud rendono la baia di Campese adatta a surf e vela.
- Simbolo del Campese è l'imponente torre medicea che fu costruita nel 1700 per controllare la pesca alla secca. Sovrasta la spiaggia, che è la più grande dell'isola. Lunga e ampia ha una sabbia granulosa di colore rosso scuro e il fondale scende velocemente a 1-1,5 metri di profondità. Sulla destra, antistante la torre, si trova un porticciolo.
- 2 Giglio Castello — Si trova nella parte centrale, più alta ed interna, dell'isola. L'abitato, di origini medievali si caratterizza per l'imponente Rocca aldobrandesca, parte integrante del complesso castellano assieme alle ben conservate mura e ad alcune torri. Vi si trova la sede del comune. Il borgo è inserito nella lista dei borghi più belli d'Italia patrocinata dall'Associazione Nazionale Comuni Italiani.
- 3 Giglio Porto — Giglio Porto, unico porto dell'isola, si trova sulla costa orientale dell'Isola del Giglio rivolta alla Toscana.
Come arrivare
modificaIn auto
modifica- La SP 15 collega Giglio Porto a Giglio Castello.
- La SP 57 collega Giglio Campese a una rotatoria con innesto sulla SP 15 vicino a Giglio Castello.
In nave
modificaL'1 infrastruttura portuale principale dell'isola è quella di Giglio Porto. Partenze dei traghetti da Porto Santo Stefano. Vi operano le compagnie di navigazione Maregiglio e Toremar. Nei mesi estivi l'accesso all'isola con veicoli è condizionato al pagamento di una piccola quota.
In autobus
modificaI trasporti urbani dell'isola vengono svolti con autoservizi di linea gestiti da Autolinee Toscane.
Come spostarsi
modificaCosa vedere
modifica- Relitto etrusco.
Cosa fare
modificaL'Isola del Giglio è circondata da bellissime spiagge.
Sport
modificaSubacquea
modificaL'isola riveste un grande interesse per la pratica della subacquea, ed è ritenuta spesso come una delle più amate dai sub in Italia. È nota per via delle immersioni poco impegnative, ma soprattutto per le gorgonie rosse visibili oltre i 35 metri di profondità, accompagnate da una ricca fauna marina caratterizzata anche da rarità, come le stelle marine della specie Astrospartus mediterraneus, dette stelle gorgone.
Le immersioni più conosciute e frequentate sono:
Cala Cupa, Le Scole, Punta del Fenaio, Punta delle Secche, Punta di Capel Rosso, Scoglio del Corvo, Scoglio della Cappa, Scoglio di Pietrabona.
Arrampicata
modificaL'isola offre moltissime possibilità per praticare bouldering. L'area nella quale sono sparsi numerosissimi blocchi di granito che non è stata del tutto esplorata e al momento offre due grandi zone poste sulla collina che porta al faro: si accede da una piccola strada asfaltata da una curva a gomito prima di Giglio Castello che conduce verso Punta del Fenajo. La roccia è un granito a grana medio/grossa con sfumature dal rosso al grigio, ovunque in ottimo stato.
A tavola
modificaTra i prodotti tipici, spicca il panficato, un dolce i cui ingredienti principali sono i fichi, noci, marmellata, scorze di arancio e frutta (mela o pera) con una manciata di farina o pane.
All'isola del Giglio viene prodotto il vino Ansonaco. L'Ansonaco viene coltivato nei minuscoli terrazzamenti a picco sul mare dell'isola fin dai tempi antichi. Viene prodotto con un 90% di uva autoctona Ansonica. Mentre la produzione al Giglio un tempo era abbondantissima e esisteva una florida esportazione, con l'arrivo del turismo è stata abbandonata non solo l'agricoltura ma anche la viticoltura. Dopo gli anni 80 in quali solo pochissime persone curavano i loro piccoli vigneti per il proprio fabbisogno si vede ora i frutti del recupero degli antichi vigneti con terrazzamenti più grandi e un ottimo vino locale. Per valorizzare la peculiarità del territorio è stato creato un vino ansonaco da primato chiamato Perseo & Medusa venduto sul mercato mondiale come vino tra i più costosi e ricercati al mondo.
Bevande
modificaAnsonaco (chiamato Ansonica altrove in Italia) e Sangiovese sono le varietà locali di vino che sono assolutamente da provare.
Sicurezza
modificaAltri progetti
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