Ferla | ||
Stemma | ||
Appellativi | Porta di Pantalica | |
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Stato | Italia | |
Regione | Sicilia | |
Territorio | Siracusano | |
Altitudine | 556 m s.l.m. | |
Superficie | 24,9 km² | |
Abitanti | 2.531 (2014) | |
Prefisso tel | +39 0931 | |
CAP | 96010 | |
Fuso orario | +1 | |
Patrono | San Sebastiano | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Ferla è una città della Sicilia ed è anche uno dei borghi più belli d'Italia.
Da sapere
modificaCenni geografici
modificaFerla, si trova nella parte ovest della provincia di Siracusa, sui Monti Iblei, all'interno della valle dell'Anapo nei pressi di Pantalica.
Cenni storici
modificaLa ferula |
La ferula è una pianta molto comune nelle campagne attorno la città. Una delle possibili etimologie del nome Ferla sembra richiamare proprio quello della pianta. Le caratteristiche botaniche la rendono flessibile, tanto da essere usata in passaro come strumento di correzione dei bambini, ma ad essa è associato un valore simbolico. All'interno dello stelo, che è cavo, venne nascosto il fuoco donato agli uomini da parte di Prometeo. La ferula è anche il nome del bastone regale e di quello papale, la cui forma sembra richiamare quella della pianta. |
Il borgo si formò attorno al castello ed era caratterizzato da un complesso di case-grotta e da un intricato sistema di vicoli e stradine. Le contrade vicine furono probabilmente abitate in epoca greca e romana; durante la tarda antichità e per tutta l'età bizantina il territorio di Ferla fu intensamente abitato da comunità dedite all'agricoltura e soprattutto all'allevamento. Tra gli abitati più interessanti di questo periodo storico ricordiamo l'abitato di Giarranauti e i complessi rupestri di San Sisto e San Martino a Pantalica. Di epoca paleocristiana si datano alcuni complessi cimiteriali noti alla comunità scientifica per aver restituito alcune epigrafi sepolcrali tra cui quella del diacono "Dionisio".
La presenza di una comunità cristiana tra il II e il III secolo d.C., il rinvenimento di iscrizioni sepolcrali in greco all'interno dei complessi cimiteriali confermano il ripopolamento di tutto il territorio alla fine del mondo antico. La guerra gotica, le invasioni vandaliche e verosimilmente il diffondersi della peste causarono l'abbandono dei villaggi.
Il nome "Ferla" compare per la prima volta nelle Decime Ecclesiastiche del 1275. Ma il primo vero documento è costituito dal testamento del barone Iohannes de Ferula, datato 1292. Da questa famiglia, che si sarebbe in seguito chiamata La Ferla, derivò il nome. Il feudo di Ferla passò alla famiglia Moncada di Paternò, che lo detenne per diversi secoli. Nel 1625 divenne marchesato e passò a Giuseppe Rau e Grimaldi da Noto. I diritti baronali si estinsero con Francesco Tarallo Borgia.
Come orientarsi
modificaCome arrivare
modificaIn aereo
modificaGli aeroporti più vicini sono:
- 1 Aeroporto di Catania (Aeroporto di Catania Fontanarossa "Vincenzo Bellini". IATA: CTA), Via Fontanarossa, 20, Fontanarossa, ☎ +39 0957239111. 00:00-24:00. Aeroporto per voli nazionali e internazionali.
- 2 Aeroporto di Comiso (Aeroporto Pio La Torre), ☎ +39 0932 961467, info@aeroportodicomiso.eu. Aeroporto inaugurato nel 2007. Effettua per lo più voli stagionali e charter.
In auto
modificaCome spostarsi
modificaLa città è molto piccola, si può parcheggiare dove si vuole e proseguire a piedi.
Cosa vedere
modifica- 1 Chiesa di San Sebastiano, Piazza S. Sebastiano. La chiesa di San Sebastiano è la più grande del paese; fu costruita nel 1481 ma venne completamente ricostruita dopo il terremoto del 1693. L'interno è a tre navate e conserva reliquie di San Giovanni Battista, San Sebastiano, Santa Lucia e Santo Stefano. La facciata esterna è impreziosita dall'apparato plastico del maestro Michelangelo Di Giacomo, raffigurante il Santo affiancato da due soldati e due mori che reggono le volute dell'architrave. La tela che sovrasta l'altare è di Giuseppe Crestadoro.
- 2 Chiesa di Sant'Antonio Abate, Via Vittorio Emanuele, 79. Originariamente (nel sec. XVI) era ubicata nella parte bassa dell'abitato, il terremoto la distrusse interamente; la ricostruzione avvenne nell'attuale sito, al centro del nuovo abitato, nel settore sud-ovest dei quattro canti. L'impianto a croce greca fu disegnato subito dopo il terremoto del 1693, la costruzione fu però portata avanti per oltre un cinquantennio. L'esterno, particolarmente interessante, è composto da una sinuosa facciata barocca costruita da tre corpi concavi di cui i due laterali sono coronati da celle campanarie. L'interno è uno spazio dinamico, tipologicamente nuovo e raramente usato. La volta della cupoletta ottagonale è un ricamo eccezionale di fregi, di affreschi, di stucchi. L'affresco centrale raffigurante il trionfo di S.Antonio è del Crestadoro così come gli altri riquadri e la lunetta di San Matteo. La cupoletta della torre campanaria sinistra cadde in seguito al terremoto del 1908.
- 3 Parrocchia di San Giacomo Maggiore (Chiesa Madre), Piazza S. Sebastiano.
- 4 Chiesa del Carmelo, Via Vittorio Emanuele.
- 5 Obelisco, Via Vittorio Emanuele.
- 6 Chiesa Santa Maria di Gesù, via Garibaldi.
- 7 Chiesa di Santa Sofia, Piazza Guglielmo Marconi.
- 8 Convento dei Frati Minori Cappuccini, via del Calvario.
- 9 Chiesa della Madonna delle Grazie, Via Vittorio Emanuele, 127, ☎ +390931870136.
Eventi e feste
modifica- Santa Pasqua. Le celebrazioni della Pasqua a Ferla sono particolarmente sentite. In particolar modo è interessante l'evento del Sabato Santo (Sciaccariata) quando dopo la mezzanotte vengono spente le luci del paese e accese le Sciaccare, delle fiaccole che seguono il fercolo del Cristo Risorto.
- Festa di San Sebastiano. 20 luglio. La sera della vigilia dopo la tradizionale "Curruta" (la statua viene portata fuori dalla nicchia dove viene conservata durante l'anno e deposta sull'altare, tra le grida e le invocazione dei fedeli), la reliquia ed il braccio argenteo vengono portati in processione per le vie principali del paese. All'alba del giorno 20 lo sparo di venti colpi a cannone richiama la gente all'affollata messa dell'alba. È tradizione andare a questa messa in pellegrinaggio, offrendo un cero votivo. I portatori del fercolo "i nudi" sono vestiti con dei pantaloni bianchi e sul petto nudo portano un nastro rosso recante l'immagine di S.Sebastiano. Alle dodici in punto fra "Nzareddi" e fuochi d'artificio il Santo fa la sua spettacolare "Nisciuta". Portato in processione rientra per uscire nuovamente la sera sull'artistico carro tirato dai bambini.
- Feste Natalizie. L'atmosfera Natalizia la si può vivere trasportati delle melodie del canto delle novene. I cantori, muniti di flauto, zampogna, fisarmonica girano per le vie del paese a partire dal 16 dicembre, cantando tre strofe al giorno, per nove giorni, tutta la storia della nascita di Gesù Bambino. Ogni chiesa aperta al culto svolge la celebrazione della novena natalizia che avrà culmine con la veglia di Natale la notte del 24 dicembre, con una suggestiva rappresentazione della nascita del Gesù Bambino allo scoccare della mezzanotte. Inoltre a Ferla è ormai consolidata la tradizione dei presepi artigianali che si svolge lungo tutto il percorso dell'antico paese, creando una atmosfera ricca di colori e suoni. I presepi artigianali vengono allestiti da piccoli e grandi maestranze locali che, senza competizione, mostrano alla gente l'arte di fare il presepe.
Cosa fare
modifica- In genere si va a Ferla per accede a Pantalica attraverso la che comincia dal paese.
- Giri in bici. Le strade nei dintorni di Ferla sono ottime per passeggiare in bici, molte di essere hanno un traffico veicolare basso e bei panorami. strada panoramica vicino a delle pale eoliche interdetta al traffico. con cui si interseca collega Sortino a Buccheri diventando . Anche la strada che porta a Pantalica e che diventa è ottima.
- 1 Fare un'escursione lungo il sentiero SR-1. Il sentiero collega Pedagaggi a Cassaro passando per Ferla. Da Pedagaggi si percorre la in direzione Buccheri, si prosegue poi per la Ferla-Pedagaggi su asfalto, poi si svolta a destra imboccando il sentiero segnalato da cartello. Questi prosegue a ovest del Monte S. Venera fino a raggiungere la che verrà attraversata, si va vanti su fondo sterrato la strada comunale Piano Santa Croce. Da qui si arriva alla e si prosegue fino all'abitato di Ferla. Si attraversa il paese fino a sud percorrendo sempre la in direzione Cassaro. Quindi si raggiunge una scalinata naturale a destra che lasciata la la riprenderà poi lungo il bivio tra Cassaro e Ferla. Dal bivio seguire la segnaletica e percorrere fino a raggiungere la provinciale che porta all'abitato di Cassaro. Si esce a sud in direzione della Valle dell'Anapo proseguendo nell'ultimo tratto che interseca più volte la e raggiunge il ponte sull'Anapo vicino all'ingresso di Pantalica.
Per visualizzare il percorso spuntare "percorsi escursionistici" nella mappa dinamica.
Acquisti
modifica- 1 Supermarket, Via Vittorio Emanuele, 18, ☎ +39 0931 879878.
- 2 Despar, Via Garibaldi, 115, ☎ +39 0931 879955.
Come divertirsi
modificaDove mangiare
modificaPrezzi modici
modifica- 1 Bar Quattro Canti, Piazza Francesco Crispi, 2, ☎ +393358273590.
Dove alloggiare
modificaNon sono presenti alberghi in città ma diversi alloggi presso abitazioni private.
Sicurezza
modifica- 3 Carabinieri Comando Stazione Ferla, Via Garibaldi, ☎ +39 0931 870144.
Come restare in contatto
modificaPoste
modifica- 4 Ufficio Postale, Via Vittorio Emanuele, 55, ☎ +39 0931 870090.
Nei dintorni
modificaI paesi più interessanti sono Palazzolo Acreide e Sortino. Più distanti Noto e Siracusa.
Per le escursioni è possibile andare a Pantalica e Thapsos.
- 5 Bosco Demanio Santa Venere (ingresso lungo la ). Zona boschiva ottima per passeggiate all'ombra e picnic.
Itinerari
modifica- Ex Ferrovia Siracusa-Ragusa — Itinerario ciclabile a tratti impervio di 50 km lungo l'ex tracciato ferroviario che percorre anche la Riserva di Pantalica con bei panorami e gallerie tra il ragusano e il siracusano.
Informazioni utili
modifica- Ufficio Turistico, ☎ +39 0931 870136, info@comune.ferla.sr.it.
Altri progetti
modifica- Wikipedia contiene una voce riguardante Ferla
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ferla