Cefalà Diana | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Sicilia | |
Territorio | Entroterra palermitano | |
Altitudine | 563 m s.l.m. | |
Superficie | 9,06 km² | |
Abitanti | 1.012 (2018) | |
Nome abitanti | dianesi | |
Prefisso tel | +39 091 | |
CAP | 90030 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Cefalà Diana è una città della Sicilia.
Da sapere
modificaCenni storici
modificaL'attuale paese si trova in una zona abitata sin dall'età romana, frequentata nell'epoca bizantina, citato da Idrisi Nell'Impero bizantino, tuttavia, è importante ricordare che il termine kefalades/ΚΕΦΑΛΑΔΕΣ/ Κεφαλάδες (plurale di kefalàs/ΚΕΦΑΛΑ) era anche un appellativo attribuito agli arconti nobili militari, probabilmente per sottolineare il loro ruolo di capi o comandanti dell'esercito - un po' come noi usiamo il termine capoccia nel senso di capo: in questo senso, allora, non è escluso che alcune di queste famiglie abbiano effettivamente un legame con un kefalàs bizantino, soprattutto se si considera che diverse famiglie erano legate ai ranghi nobili militari della Grecia medievale (così come dell'Albania). Chefalà è il cognome di una nobile famiglia greca. Prima di concludere, ad ogni modo, va aggiunta un'ultima ipotesi riguardo ai in questione (soprattutto nel caso di Cefalà): osservando la toponomastica greca, va notato che diversi toponimi greci contengono la radice Kefal- - ad esempio l'isola di Kefalonia e il villaggio cretese di Kefalas, in questo senso, non si può escludere una derivazione dalla toponomastica greca bizantina.
Nel XII secolo divenne feudo, fondato dai normanni che costruirono il castello; mentre nel XIV secolo la zona si spopolò a causa di una epidemia di peste.
Nel 1329 il castello entrò a far parte del sistema difensivo dei Chiaramonte. Vent'anni dopo, il castello venne attaccato dai palermitani come reazione contro le razzie di un gruppo di catalani che lì aveva trovato rifugio, e venne in seguito utilizzato come magazzino.
Nel 1406 la baronia venne concessa agli Abbatellis, cui venne confiscata nel 1503 dopo la ribellione degli ultimi membri della famiglia.
Nel XVIII secolo i Diana, divenuti duchi di Cefalà nel 1684, fondarono il villaggio di Cefalà Diana.
Come orientarsi
modificaIl cuore della città è rappresentato da Piazza Umberto I.
Come arrivare
modificaCome spostarsi
modificaCosa vedere
modifica- 1 Chiesa di San Francesco di Paola, Piazza Umberto I, 19.
- 2 Castello di Cefalà Diana, Via Mons. Castrense la Barbera. È un edificio normanno risalente al XII secolo (la zona in cui sorge viene ricordata nel 1121 come viam castelli cognomento Cephalas), costituito da un grande donjon fortificato, e posto in cima a Pizzo Chiarastella (670 m s.l.m.).
- Fortezza Al Kazan, Pizzo Parrino.
- 3 Bagni di Cefalà Diana (a circa 2 km a nord-nordest del comune di Cefalà Diana). Visto dall'esterno, l'edificio ha la forma di un semplice cubo con pareti destrutturate. È diviso in due ambienti di dimensioni diseguali da un triplo arco a sesto acuto poggiante su due colonne con capitelli corinzi. Nella più grande delle due aree, tre bacini sono incassati nel pavimento. Le vasche erano alimentate da sorgenti calde e fredde situate nelle vicinanze. Non è ancora chiaro se vi fosse uno stabilimento termale al tempo della dominazione araba in Sicilia o se sia stato costruito sotto i Normanni .
Eventi e feste
modificaCosa fare
modificaAcquisti
modificaCome divertirsi
modificaDove mangiare
modificaDove alloggiare
modificaSicurezza
modificaCome restare in contatto
modificaNei dintorni
modificaItinerari
modifica- Itinerario arabo-normanno — itinerario tra i monumenti di epoca arabo-normanna che rendono Palermo, Monreale e Cefalù patrimoni dell'umanità.
Altri progetti
modifica- Wikipedia contiene una voce riguardante Cefalà Diana
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cefalà Diana