Castelpetroso | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Molise | |
Territorio | Appennino molisano | |
Altitudine | 872 m s.l.m. | |
Superficie | 22,71 km² | |
Abitanti | 1.680 (2015) | |
Nome abitanti | Castellani | |
Prefisso tel | +39 0865 | |
CAP | 86090 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Martino Vescovo (11 novembre) | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Castelpetroso è un centro del Molise.
Da sapere
modificaVi si trova il Santuario di Maria Santissima Addolorata, patrona dell'Abruzzo.
Cenni geografici
modificaSorge sull'Appennino molisano, nell'Isernino, sulla vetta di un colle a cavallo di due valli. Dista 15 km da Isernia, 17 da Bojano.
Cenni storici
modificaIl paese può essere identificato con il Colle petroso di cui si fa cenno in documenti del 964, quando il principe Pandolfo Capodiferro delimita la Contea di Isernia.
Il luogo fu poi fortificato, e l'abbondanza di pire gli diede il nome, usato in documenti esistenti nell'archivio dell'Abbazia di Montecassino del 1011, quando due chiese del suo territorio furono donate al monastero cassinese dal vescovo di Bojano.
Come orientarsi
modificaLa maggioranza degli abitanti vive nelle 5 frazioni: Indiprete, Guasto, Pastena, Camere e Casale. Il nucleo centrale di Castelpetroso è costituito da un borgo medievale ancora intatto ma abitato solo da poche decine di persone.
La frazione più popolosa è Indiprete che dista circa 3 km da Castelpetroso (oltre 900 abitanti) ed è in essa che hanno sede le principali attività economiche del paese.
Quartieri
modificaIl suo territorio comunale comprende anche le frazioni di Camere, Casale, Guasto, Indiprete e Pastena.
Come arrivare
modificaIn aereo
modifica- Aeroporto di Fiumicino Roma (FCO), Via dell' Aeroporto di Fiumicino, 320, ☎ +39 06 65951.
- Aeroporto di Capodichino Napoli (NAP), Viale F. Ruffo di Calabria, 80144 Napoli NA, ☎ +39 081 7896111.
- Aeroporto di Pescara (Aeroporto internazionale d'Abruzzo), Via Tiburtina Km 229,100, ☎ +39 085 4324201.
In auto
modifica- da nord: uscire al casello di Montenero di Bisaccia/Vasto Sud/San Salvo, immettersi sulla SS 650 (Fondo Valle Trigno) in direzione di Isernia, a Sessano del Molise continuare dritto, SS 85 in direzione di Castelpetroso.
- da sud seguire la direzione Pescara, continuare sull'autostrada A16, seguire la direzione Benevento, a Benevento continuare sulla SS 88, uscire a Campobasso, prendere la SS 87 (strada statale Bifernina) in direzione di Campobasso/Isernia, continuare sulla SS 17, prendere la SP 52, SP 36, SP 37DIR per Castelpetroso.
- da nord uscire a San Vittore, seguire la direzione Venafro sulla SS 6, a Venafro continuare sulla SS 85, proseguire sulla SS 17 in direzione di Campobasso/Benevento, prendere la SP 52, SP 36, SP 37DIR per Castelpetroso.
- da sud uscire al casello di Caianello, seguire le indicazioni per Isernia, SS 85, continuare sulla SS 17 in direzione di Campobasso/Benevento, prendere la SP 52, SP 36, SP 37DIR per Castelpetroso.
- Da Isernia prendere la SS 85, continuare sulla SS 17 in direzione di Campobasso/Benevento, prendere la SP 52, SP 36, SP 37DIR per Castelpetroso.
- Da Campobasso prendere la SS 87 (strada statale Bifernina), in prossimità di Vinchiaturo prendere la SS 17, svoltare sulla SP 52, SP 36, SP 37DIR per Castelpetroso.
In treno
modifica- Stazione ferroviaria di Isernia (distante 15 km circa) dove si incrociano le linee:
- Termoli - Campobasso - Isernia
- Roma- Isernia - Campobasso
- Napoli- Isernia- Campobasso
- Collegamenti per Castelpetroso in autobus.
In autobus
modificaCome spostarsi
modificaCosa vedere
modifica- 1 Santuario di Maria Santissima Addolorata (Santuario dell'Addolorata, Basilica dell'Addolorata). Sorge ad est della frazione Pastena, non lontano dalla strada statale 17 dell'Appennino Abruzzese e Appulo Sannitica.
L'esterno della chiesa è caratterizzato dalla facciata. Essa è stretta fra le due torri campanarie ed è tripartita orizzontalmente da tre sezioni della medesima altezza, ciascuna delle quali termina con una cuspide triangolare; al centro si apre una quadrifora, ai lati una trifora. In basso vi sono i tre portali strombati, decorati con lunette musive raffiguranti Gesù in croce tra Maria e Giovanni (al centro), l'Annunciazione (a sinistra) e l'Incoronazione di Maria (a destra). I battenti bronzei raffigurano scene dell'Antico e dal Nuovo Testamento. I due campanili sono a pianta quadrata e presentano due ordini sovrapposti di bifore, con quello inferiore più alto. Al loro interno si trova un concerto composto da dieci campane della Pontificia Fonderia di Campane Marinelli di Agnone, due risalenti al 1910 e le restanti al 1947.
La cupola ottagonale si innesta su un alto tamburo che presenta, su ciascun lato, terminante con una cuspide triangolare, una bifora. La cupola è sormontata da una lanterna, anch'essa ottagonale, che alla sua sommità raggiunge un'altezza di 52 metri.
L'interno della chiesa è caratterizzato dalla particolare pianta centrale, costituita dall'aula ottagonale coperta dalla cupola e circondata da un deambulatorio con volta a crociera, lungo il quale si aprono tre profonde cappelle absidate e due più piccole a pianta quadrata; i tre portali non danno direttamente sul deambulatorio, ma su un endonartece di un'unica campata diviso in tre navate da archi a tutto sesto; sul lato opposto, si trova la cappella maggiore, leggermente più grande rispetto alle altre sei, delle quali ricalca la pianta e con le quali vuole significare il numero delle spade che trafiggono il cuore di Maria Addolorata. In ognuna delle sei cappelle laterali, vi è un altare in marmi policromi sormontato da una tela di Amedeo Trivisonno raffigurante uno dei dolori di Maria; di Trivisonno sono anche le tele della Resurrezione di Gesù e dell'Assunzione di Maria, poste nell'endonartece.
La cappella maggiore, in asse con l'ingresso, presenta il pavimento rialzato rispetto al resto della chiesa. Al suo interno si trova l'antico altare maggiore in marmi policromi, sormontato dal cosiddetto Trono, edicola marmorea neogotica riccamente decorata all'interno della quale si trova il Simulacro di Maria Santissima Addolorata di Castelpetroso. Questo è costituito da due statue in legno dipinto raffigurante la Vergine semi inginocchiata presso il corpo, deposto per terra, di Gesù morto. L'attuale gruppo scultoreo risale al 1963 ed è il frutto del rifacimento dell'originale, opera di Nicola Santillo, donato nel 1894 dalla popolazione di Colle Sannita.
La storia
Secondo la testimonianza delle veggenti, la Madonna apparve la prima volta il 22 marzo 1888 a due pastorelle di nome Serafina e Bibiana in località Cesa tra Santi, sulle pendici del Monte Patalecchia. A questa prima apparizione ne seguirono altre e, in seguito al riconoscimento di tale fenomeno, papa Paolo VI ha proclamato Maria Santissima Addolorata di Castelpetroso patrona del Molise il 6 dicembre 1973.
Negli anni novanta del XIX secolo si decise di costruire un santuario presso il luogo delle apparizioni, ma più a valle rispetto a questo, affinché fosse più facilmente raggiungibile dai pellegrini.
Il 28 settembre 1890 venne posata la prima pietra e si diede inizio alla costruzione del santuario. Essa procedette a rilento a causa di problemi economici e delle due guerre mondiali: nel 1907 fu terminata e aperta al culto la cappella dei Polacchi, ma le mura perimetrali della chiesa furono portate a compimento solo nel 1950.
Il 19 marzo 1995, giorno di san Giuseppe e terza domenica di quaresima, papa Giovanni Paolo II, in occasione del suo secondo viaggio pastorale in Molise, visitò il luogo delle apparizioni e il santuario, e celebrò la santa messa e l'Angelus.
Nel novembre 2004 ai frati francescani dell'Immacolata, che amministravano economicamente e pastoralmente le attività del santuario, ne hanno abbandonato la direzione dopo 12 anni di attività al suo interno, sono subentrati i frati minori conventuali.
Nel gennaio 2005 è stato realizzato il nuovo altare, posizionato al centro dell'aula[5].
Il 21 settembre 2013, 123º anniversario della posa della prima pietra, il santuario è stato elevato alla dignità di basilica minore da papa Francesco, il quale l'ha visitata il 5 luglio 2014 incontrando i giovani di Abruzzo e Molise. - Chiesa parrocchiale di San Martino Vescovo. Risale alla seconda metà del XIII secolo. All'interno si trovano diverse opere degne di interesse, tra cui un mosaico raffigurante S. Martino e dei dipinti del Maestro molisano Amedeo Trivisonno.
- Cappella della Maddalena. La piccola Cappella della Maddalena è situata ad 810 metri s.l.m. ed è caratterizzata dalle mura con pietre a vista.
Eventi e feste
modifica- Sagra "Sciuscelle e Ciabbotta" (a Indiprete). 2 luglio.
- Festa della Madonna del Carmine (a Camere). 3° domenica di luglio.
- Sagra "taccuzzelle e fagioli" (a Pastena). 1° domenica di agosto.
- Festa di San Nicola di Bari. 1° domenica di agosto.
- Festa di Maria SS. Addolorata (a Castelpetroso). ultima domenica di agosto.
- Festa Maria SS. della Libera (a Indiprete). 1° domenica di settembre.
- Festa di S. Maria della Mercede (a Guasto). 2° domenica di agosto.
- Festa di Maria Ss.ma Addolorata (al Santuario). 4° domenica di settembre.
Cosa fare
modificaAcquisti
modificaCome divertirsi
modificaDove mangiare
modificaPrezzi medi
modifica- 1 Donna Carmela Ristorante, via Santuario, ☎ +39 348 6933770.
Dove alloggiare
modificaPrezzi elevati
modifica- 1 Fonte del Benessere Resort, via Santuario, ☎ +39 0865 936085, fax: +39 0865 936003. Hotel 4 stelle con spa
Sicurezza
modificaCome restare in contatto
modificaPoste
modifica- 2 Poste italiane, Via San Rocco, 8, ☎ +39 0865 937267.
- 3 Poste italiane, Via Nazionale dei Pentri, 27 (a Indiprete), ☎ +39 0865 937274.
Nei dintorni
modifica- Isernia — Tra i primi insediamenti paleolitici documentati d'Europa, fu poi fiorente città sannita, capitale della Lega Italica, in seguito Municipium romano. Il suo millenario passato le ha lasciato un importante patrimonio monumentale che si estende fino all'epoca preromana, oltre ad importantissimi reperti della preistoria.
- Bojano — Fu potente città sannita, poi centro romano. Nel medioevo divenne sede episcopale. Conserva un bel centro storico ricco di chiese, oltre alla cattedrale.
Itinerari
modifica- Castelli della provincia di Isernia — Sono numerosi i manieri dell'Appennino molisano nei paesi dell'Alto Molise, dell'Isernino e del Venafrano. Alcuni sono diroccati per vicende belliche o per terremoti; altri sono stati recuperati; molti hanno aspetto militaresco, con poche o nessuna evoluzione architettonica esteriore di trasformazione in dimora signorile.
Altri progetti
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