Castel Sant'Angelo
Vicolo Castello a Castel Sant'Angelo
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
Mappa dell'Italia
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Castel Sant'Angelo
Sito istituzionale

Castel Sant'Angelo è un centro del Lazio.

Da sapere

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Cenni geografici

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In buona parte montuoso, il suo territorio comunale nella valle (Piana di San Vittorino) è attraversato longitudinalmente dal Fiume Velino. Data la grande presenza di rocce calcaree, in questa zona l'attività carsica è ben sviluppata; non sono rari infatti i fenomeni di carsismo epigeo con doline, chiamate Puzzacchie nel dialetto locale.

Cenni storici

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Il centro fu già frequentato in epoca romana, come testimoniano le Terme di Vespasiano fuori dell'abitato risalenti al I secolo d.C. Nel IX secolo il borgo fu creato con una fortificazione dai Longobardi, essendo vicino alla via Salaria, ed entrò nel XIII secolo nel Regno di Napoli, già dalla fine del secolo dipendente dalla neonata L'Aquila d'Abruzzo.

Nel XVI secolo (1539) Carlo V di Spagna diede il feudo aquilano a Margherita d'Austria, che vi fece costruire dei mulini, amministrando molto bene il territorio. Passato alla famiglia Farnese, nuovamente nel XVII secolo passò al Regno di Napoli. Non subì particolari danni con il grande terremoto del 1703.

Nel 1927 con la creazione della provincia di Rieti, passò al Lazio, dopo una appartenenza di oltre 600 anni all'Abruzzo (dal 1233 al 1861).

Come orientarsi

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Mappa a tutto schermo Castel Sant'Angelo

Quartieri

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Il suo territorio comunale comprende le frazioni di Canetra, Mozza, Pagliara, Paterno, Piè di Castello, Piedimozza, Ponte Alto, Ponte Basso, Ponte Santa Margherita, Terme di Cotilia (come unione delle frazioni di Piè di Paterno e Cotilia Terme), Vasche, Villa Ornaro (Cucca Vecchia) e Ville.

Come arrivare

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In aereo

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  • Aeroporto di Roma Ciampino (96 km circa)
  • Aeroporto di Roma Fiumicino (114 km circa)

In auto

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  • Autostrada del Sole A1:
  • da nord uscire in direzione Fiano Romano, prendere la SS 4 Salaria in direzione Rieti, attraversare Borgo Santa Maria e proseguire seguendo indicazioni per Castel Sant'Angelo.
  • da sud uscire a Cassino, ad Avezzano seguire la direzione Roma, continuare sull'autostrada A 24 Roma-L'Aquila, uscire in direzione L'Aquila Ovest, attraversare 'L'Aquila, Antrodoco, prendere la SS 4 Salaria fino a Castel Sant'Angelo.
  • Da Rieti rendere la SS 579, svoltare sulla SS 4 Salaria, attraversare Terme di Cotilia e proseguire per Castel Sant'Angelo.

In treno

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  • Nel territorio comunale sono presenti ben due stazioni ferroviarie entrambe poste sulla storica linea Terni-Sulmona, unica ferrovia presente nella zona:
  • Stazione di Castel Sant'Angelo
  • Stazione di Canetra

In autobus

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  • Autolinee Cotral


Come spostarsi

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Cosa vedere

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Campanile
  • Chiesa di Santa Maria della Porta. Antica parrocchia del paese è situata nel cuore del borgo medioevale. Dal nome si capisce che l'edificio sorge a ridosso dell'antica porta principale, in corrispondenza del luogo dove anticamente sorgeva la sala d'armi del Castello. Dall'esterno essa si presenta come un classico edificio medioevale; all'interno è strutturata a tre navate suddivise da archetti a volte affrescati a cielo stellato e sulle pareti laterali sono disposti quattro altari. Di particolare interesse sono il fonte battesimale in pietra scolpita, l'altare maggiore decorato da colonne in marmo policromo e la nicchia centrale, devo è conservata una statua della Madonna con Bambino sormontata da angeli in festa. La chiesa ha ospitato per lungo tempo la sede dei Monti Frumentari e custodisce le reliquie di San Biagio, patrono della parrocchia e del paese.
  • Chiesa di San Rocco. Di origine altomedievale e trasformata nel XVI secolo, ha subito di recente un restauro. Si trova lungo la strada Vasche-Castel Sant'Angelo.
  • Chiesa di San Biagio. La chiesa parrocchiale, in origine con funzione di chiesa del cimitero, presenta come caratteristica principale l'elegante portale risalente al 1564 dove nel timpano che sovrasta l'ingresso è rappresentato il Dio Padre benedicente tra due cherubini, mentre nei pennacchi dell'arco l'Annunciazione. Consacrata nel 1879 a San Biagio è dotata di un'architettura romanica che presenta una navata centrale e due navate laterali dove sono disposti sei altari dedicati ai Santi venerati in paese. È presente all'ingresso della Sacrestia una pregevole tela cinquecentesca raffigurante la presentazione al tempio di Gesù e la purificazione della Vergine Maria.
  • Chiesa di San Giovanni Battista (nella piazza di Paterno). Posta nella piazza di Paterno, presenta l'incisione dedicatoria al Santo e l'anno 1558 sull'architrave del portale, ornato da formelle con simboli cristiani. All'interno sono conservati interessanti opere d'arte tra cui importanti affreschi cinquecenteschi, come “La Madonna del Rosario”, “La Vergine con il Bambino benedicente” e “l'Adorazione dei Pastori”. Nel 2001 sono stati eseguiti dei restauri nella chiesa, ad opera della Soprintendenza dei Beni Artistici del Lazio, nel corso dei quali è emersa la presenza di un affresco sottostante a quello della "Madonna del Rosario".

Siti archeologici

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Terme di Vespasiano (3123877018)
  • Aquae Cutiliae e Terme di Vespasiano. Le Aquae Cutiliae (o Aquae Cutuliae), note anche come Terme di Cotilia, sono delle sorgenti termali situate nella Piana di San Vittorino, tra il comune di Castel Sant'Angelo dove sono situate le terme moderne, e il comune di Cittaducale con quelle antiche. Cutiliae è citata da Dionigi di Alicarnasso come importante centro degli Aborigeni, che avrebbero abitato la Sabina, prima che vi arrivassero i Sabini.
    Il lago di Paterno, adiacente ad esse, era ritenuto il centro dell'Italia da alcuni scrittori classici quali Plinio, Seneca e Varrone; lo stesso lago (sacro alla dea sabina Vacuna e per questo reso inaccessibile con dei recinti) era rinomato per un'isoletta natante ricca di vegetazione che vi si trovava al centro.
    I resti delle antiche terme di Cotilia si trovano nei pressi dei moderni edifici termali. Inoltre altre parti di esse furono utilizzate dagli imperatori Vespasiano e Tito come luogo di villeggiatura durante gli ultimi anni della loro vita.
    La struttura, ben conservata, si estende per quattrocento metri di lunghezza ed è sviluppata su quattro terrazzamenti.
    Nei pressi è stata rinvenuta una natatio, una piscina per il nuoto, di 60 per 34 metri, a cui si accedeva tramite alcuni gradini molto ripidi realizzati lungo i lati maggiori del bacino. Vi sono inoltre una serie di costruzioni, nicchie ed ambienti che si raccolgono in un ambiente absidato che aveva probabilmente la funzione di ninfeo.
  • Terme o Villa di Tito. area archeologica, dal 2014 sede del Centro di documentazione civiltà delle acque.
  • Via Salaria. sono presenti alcuni tratti dell'antica via del sale; uno dei più lunghi e meglio conservati è visibile in un laghetto artificiale dedicato alla pesca sportiva.
  • Peschio del Principe. Ruderi di una struttura fortificata, presenti a Vena Rossa, utilizzata probabilmente per il controllo sulla valle.

Siti di interesse ambientale

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  • 42.38230913.0137081 Lago di Paterno (nella frazione Vasche). Bacino di origine carsica, originato da uno sprofondamento del terreno (sinkhole, di cui rappresenta uno dei casi più esemplari, ha forma ovale e dimensioni contenute (150x190 metri, diametro di 204 metri, ma è molto profondo (quasi 54 metri). È alimentato da una sorgente d'acqua sotterranea; l'acqua defluisce tramite fenditure nella roccia calcarea.
    Si trova nella frazione Vasche e prende il nome dalla frazione di Paterno, che si trova a 600 m s.l.m. a monte del lago.
    A poche centinaia di metri da quello di Paterno si trovano altri due laghi più piccoli, sempre di origini carsiche: il lago di Mezzo e il lago Piccolo, anche noto come Pozzo di Burino.
    Il lago è adatto alla balneazione, alla pesca e alle immersioni subacquee. Le sponde sono caratterizzate da un lato da boschi e canneti, dall'altro da una piccola spiaggia attrezzata. Nei suoi pressi si trovano i ruderi delle terme di epoca romana.
    La data dello sprofondamento che diede origine al lago è ignota e molto antica. Il lago risultava esistere già in epoca pre-romana, quando i Sabini gli attribuivano un grande valore religioso, tanto che lo avevano consacrato alla dea Vacuna e vi compievano sacrifici. :Ancora prima, come tramandato da Macrobio, i Pelasgi strinsero la pace con gli Aborigeni nei pressi del lago, dedicando un sacello a Dis Pater ed un'ara a Saturno.
    Il valore religioso attribuitogli era dovuto al verificarsi di fenomeni considerati misteriosi: si ipotizza che i Pelasgi possano aver assistito allo sprofondamento del lago e aver dato origine al mito. Gli autori latini inoltre riferiscono che nel mezzo del lago si ergeva un'isola galleggiante (ancora visibile ad inizio Ottocento e oggi scomparsa), coperta da una folta vegetazione, che forse per effetto di fenomeni carsici si spostava frequentemente, scomparendo e riapparendo:
    Anche per via della sua importanza simbolica e religiosa, l'erudito reatino Marco Terenzio Varrone vi collocava l'Umbilicus Italiae (l'ombelico d'Italia), indicazione che viene riportata da altri autori a lui contemporanei; nei secoli successivi il centro d'Italia venne tradizionalmente collocato in Piazza San Rufo a Rieti.
    Pochi giorni dopo il terremoto della Marsica del 1915, il 31 gennaio, si verificò un improvviso abbassamento del livello delle acque, di circa quattro metri, ed una serie di smottamenti, che durarono circa due mesi. Al loro termine la profondità del lago risultò aumentata di dieci metri.


Eventi e feste

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Cosa fare

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Acquisti

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Come divertirsi

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Dove mangiare

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Prezzi medi

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Dove alloggiare

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Prezzi medi

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Sicurezza

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  • 42.3939813.0284661 Farmacia Sant'Angelo, Via Nazionale Prima, 80, +39 0746 698748.


Come restare in contatto

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Nei dintorni

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  • Cittaducale Il suo centro storico conserva un bel borgo medievale; fu sede vescovile dai primi del Cinquecento al 1818.
  • Rieti Ritenuta dagli autori dell'età classica il centro geografico d'Italia (Umbilicus Italiae) fu fondata all'inizio dell'età del ferro e divenne un'importante città dei Sabini; ancora oggi il suo territorio viene identificato come "Sabina".
  • L'Aquila Sta lentamente ma tenacemente rinascendo dopo il terremoto del 2009. Santa Maria di Collemaggio, San Bernardino, il Forte spagnolo, la Fontana delle 99 cannelle sono i suoi maggiori monumenti.

Itinerari

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  • Santuari francescani nella Piana reatina Un percorso di natura, fede ed arte nella Sabina attraversata da San Francesco, per visitare i quattro Santuari della Valle Santa: Greccio, Poggio Bustone, La Foresta, Fonte Colombo.


Altri progetti

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