Schio | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Veneto | |
Altitudine | 202 m s.l.m. | |
Superficie | 66,21 km² | |
Abitanti | 39.472 (stima 2013) | |
Nome abitanti | Scledensi | |
Prefisso tel | +39 0445 | |
CAP | 36015 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Pietro (29 giugno), Santa Felicissima (26 maggio) | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Da sapere
modificaTerzo comune della Provincia di Vicenza per numero di abitanti, si trova ai margini settentrionali della pianura veneta, all'imbocco della Val Leogra, ai piedi del Monte Novegno, non distante dai monti Summano ad est e Pasubio ad ovest Già centro di importanza mondiale fin dall'800 per la produzione laniera, grazie soprattutto ad Alessandro Rossi, ha ora perso il suo primato, mantenendo però gli edifici manufatterieri che costituiscono un importante esempio di archeologia industriale. Lo sviluppo urbanistico ha portato la cittadina a estendersi fino a raggiungere i paesi vicini (Zané, Torrebelvicino, ecc.). Con il tempo ha assunto l’aspetto di una città vera e propria e, oltre ad un piccolo centro storico, presenta sia quartieri residenziali, sia ampie aree industriali (soprattutto nella sua parte sudorientale). Al comune appartiene, comunque, una zona montana discretamente estesa e poco popolata che si presta molto bene alle escursioni a piedi.
Cenni geografici
modificaSituato a circa 200 metri sul livello del mare, il centro urbano si trova prevalentemente in pianura. Alle sue spalle vi è il resto del territorio comunale che corrisponde alla maggior parte del monte Novegno. Schio confina ad Est con Marano, Zané e Santorso, ad Ovest con Valli del Pasubio, Valdagno e Torrebelvicino, a Nord con Velo d’Astico e Posina e a Sud con San Vito di Leguzzano, Monte di Malo e Marano.
Quando andare
modificaIl turismo a Schio è legato sia alle bellezze naturali della parte settentrionale del territorio comunale, sia alle bellezze artistiche di architetture civili e religiose. Sono presenti anche alcuni piccoli musei e alcuni esempi di archeologia industriale. Le stagioni migliori per visitare il territorio scledense sono l’estate, che rimane abbastanza mite, a differenza delle afose città di pianura, la primavera e l’autunno, anche se la piovosità dell’area prealpina consiglia di attrezzarsi con un abbigliamento adatto.
Cenni storici
modificaIl toponimo, derivato dal latino AESCULETU(M)>sclio, significa “bosco d’ischi”, ossia di querce.
Nel corso dei secoli il centro urbano seguì le vicende dei vicini centri settentrionali della provincia. Già in epoca veneziana si distinse come città a vocazione manifatturiera, in particolare tessile, e non solo agricola. Nel corso dell’Ottocento, grazie all’impegno dell’imprenditore Alessandro Rossi, divenne uno dei più grandi centri mondiali per la lavorazione laniera. Lo sviluppo industriale, che, dopo la crisi del tessile coinvolse altri settori, determinò un rapido aumento del numero dei residenti sia nel secondo Ottocento, sia nel secondo Novecento. Oggi Schio rimane un importante centro industriale vicentino e italiano.
Come orientarsi
modificaIl comune è collegato a Vicenza dall’autostrada A31, dalla provinciale 46 e dalla ferrovia Vicenza-Schio. Il casello autostradale risulta decentrato rispetto al territorio comunale (l’uscita è nei pressi di Marano), mentre la provinciale 46 attraversa il centro urbano e prosegue fino a Rovereto.
La stazione di Schio è ubicata nella parte meridionale della città, ma è vicina al centro storico e al comune. Riveste una certa importanza anche la provinciale 350, che collega Schio e Piovene Rocchette e Viale dell’Industria, che mette in comunicazione l’abitato e l’attuale zona industriale.
Il mezzo più comodo e rapido in centro è sicuramente la bicicletta, visto l’alto numero di parcheggi a pagamento.
Frazioni
modificaIl territorio comunale, delimitato dalle pendici del Monte Pasubio e attraversato dal torrente Leogra, si articola in numerose frazioni tra cui Giavenale, Magrè, Monte Magrè, Piane, Poleo, Schio, Tretto.
Come arrivare
modificaIn auto
modificaProvenendo dalla zona meridionale del Veneto è necessario passare per Vicenza e percorrere l’autostrada A31 o la strada provinciale 46. Provenendo da Nord è necessario utilizzare la provinciale 350 (da Trento) o la provinciale 46 (da Rovereto) dal momento che il prolungamento dell’autostrada A31 Valdastico Nord non è ancora stata autorizzato. Questo rende i tempi di percorrenza decisamente lunghi.
In treno
modificaSchio è collegato al capoluogo berico tramite la linea Vicenza-Schio. Per salire su un convoglio è necessario fermarsi alla stazione di Vicenza (linea Milano-Venezia) ed attendere la coincidenza con l’altra linea. La frequenza dei convogli è, in genere, oraria. I treni partono dalle 06.00, circa, fino alle 21.00.
In autobus
modificaSchio è collegata al resto della provincia di Vicenza con diverse linee di autobus extraurbani. Sono presenti collegamenti diretti con Vicenza, Bassano del Grappa, Thiene, Asiago, Valli del Pasubio.
Come spostarsi
modificaIl mezzo più rapido per spostarsi in centro a Schio è la bicicletta, mentre per raggiungere i quartieri e le frazioni più lontane è consigliato un mezzo a motore.
Con mezzi pubblici
modificaÈ presente un servizio di trasporto pubblico urbano con 4 linee di autobus che collegano il centro con varie parti della periferia e alcuni paesi limitrofi.
È inoltre attivo un servizio di bike-sharing.
Cosa vedere
modifica- 1 Duomo. Il duomo di Schio si eleva sulla sommità del colle Gorzone, un piccolo sperone roccioso, l'ultimo tratto della lingua di terra che si incunea nel centro cittadino, formando anche le propaggini del colle del castello e dei cappuccini.
L'attuale aspetto del duomo, dalle forme neoclassiche, è il risultato di numerosi interventi eseguiti tra il 1747 ed il 1879. Nel XVIII secolo infatti la comunità decise di ricostruire totalmente la chiesa. Il primo intervento in tal senso fu la realizzazione della nuova navata centrale, su progetto di Giovanni Miazzi; nel 1770 su disegni di don Domenico Cerato vennero edificati l'abside e la sagrestia pensili. Nel 1820 Antonio Diedo progettò la nuova facciata della chiesa aggiungendo il classico pronao e la coppia di campanili. - 2 Castello. Castello di Schio è il toponimo di una zona centrale di Schio che ricorda l'antica presenza di un castello, di cui resta oggi soltanto la torre merlata svettante, inglobata nella chiesetta di Santa Maria della Neve, attualmente sconsacrata. L'intera area del castello, una sorta di piccola collinetta che si eleva in pieno centro cittadino, è adibita a parco pubblico. Dell'antico castello, oggi rimangono solo: la spianata con i resti dei basamenti di due torri ora scomparse, la torre campanaria merlata con l'orologio installato nel 1900 (di fatto considerata la torre civica di Schio) e l'attigua chiesa di Santa Maria della Neve, sorta negli ultimi anni del XIV secolo, ma riedificata nel Settecento. La ex chiesa di Santa Maria della Neve si presenta come una semplice costruzione in pietrame e cocci a vista, con facciata a capanna; essa presenta un portale con cornice in pietra bianca, sormontata da un'ulteriore apertura ad arco, anch'essa corniciata in pietra. La fiancata sinistra è forata da una finestrella ed una porta; anche quella di destra, poco visibile perché esposta sul ciglio della collina, è alleggerita da alcune finestre. La zona absidale presenta un elemento di minor altezza rispetto alla chiesa, forato da una finestra ad arco, fiancheggiato dalla torre. La torre, a base quadrangolare, ha una cella campanaria definita da una bifora; sotto di essa, sui due lati del campanile più visibili, sono posti i quadranti dell'orologio. A concludere la torre, un motivo ornamentale a merli. L'interno della chiesa sconsacrata è ritmato da lesene lungo le pareti; il pavimento è in marmo bicolore con motivo a scacchiera, mentre il soffitto è decorato a stucchi, in linea con il gusto settecentesco.
Oltre agli edifici, non possono mancare delle escursioni lungo le pendici del Novegno, immersi nella natura e nel verde.
Eventi e feste
modificaIl comune di Schio e le associazioni di promozione locale si preoccupano molto di animare la vita cittadina e organizzano ogni sorta di manifestazione, dalle semplici passeggiate ed escursioni ad eventi culturali più strutturati, da sagre di quartiere e di frazione ad eventi musicali.
Cosa fare
modificaSchio è dotato di innumerevoli strutture sportive che si possono anche prenotare.
Acquisti
modificaTrattandosi di una città, è fornita di ogni genere di servizio.
Come divertirsi
modificaSpettacoli
modificaIn città sono presenti un cinema un teatro e due teatri-cinema.
Dove mangiare
modificaSono numerosi i ristoranti, le trattorie e i locali in cui è possibile gustare i deliziosi piatti della tradizione vicentina.
Dove alloggiare
modificaOltre agli hotel, sono presenti case vacanze e agriturismi nelle aree meno densamente popolate.
Prezzi medi
modifica- Hotel Miramonti, Via Marconi, 3, ☎ +39 0445 529900, fax: +39 0445 528134, info@hotelmiramonti.com. Hotel centrale, offre anche servizio residence per soggiorni prolungati.
Sicurezza
modificaCome restare in contatto
modificaPoste
modificaNel territorio di Schio sono presenti cinque uffici postali. Nessuno, purtroppo, nelle frazioni montane.
Internet
modificaIn alcune aree del centro urbano di Schio è possibile usufruire di un collegamento internet gratuito via Wi-Fi messo a disposizione dal Comune, previa registrazione (cliccare qui per ulteriori informazioni). Il territorio è coperto dalla rete internet dei principali operatori privati, tuttavia la copertura e la velocità sono buone solo in pianura.
Nei dintorni
modificaDopo aver visitato Schio, non può mancare una tappa sul vicino Altopiano dei Sette Comuni.
Itinerari
modifica- Città murate del Veneto. Un itinerario alla scoperta delle roccaforti e della storia del Veneto.
Gli itinerari più suggestivi, ma adatti anche alle famiglie, si trovano sul monte Novegno, in località Tretto.
Informazioni utili
modificaGli uffici comunali si trovano in via Fratelli Pasini n°33.
Altri progetti
modifica- Wikipedia contiene una voce riguardante Schio
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Schio