Sappada | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Friuli-Venezia Giulia | |
Territorio | Cadore | |
Altitudine | 1.250 m s.l.m. | |
Abitanti | 1.313 (2022) | |
Nome abitanti | sappadini | |
CAP | 32047 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | Santa Margherita di Antiochia | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Sappada è un comune del Friuli-Venezia Giulia.
Da sapere
modificaSappada, isola linguistica germanofona, è una stazione turistica estiva e invernale ed è il comune più alto della regione Friuli-Venezia Giulia, superando Sauris di 33 m.
Il suo nome è Plodn in dialetto bavarese-sappadino, Bladen in tedesco standard, Sapade in friulano, Sapada in ladino.
Cenni geografici
modificaFa parte della regione storica del Cadore, ad un'altitudine di 1.245 m s.l.m. nell'estremità nord-orientale delle Dolomiti, tra Cadore e Carnia, al confine tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Il paese si estende in direzione est-ovest lungo tutta la valle attraversata dal fiume Piave; le sue sorgenti infatti si trovano proprio nel territorio comunale a 1.800 m s.l.m. alle falde del monte Peralba, (altre sorgenti del fiume si trovano in territorio di Comelico).
Sappada è circondata dai massicci dolomitici, con il paesaggio caratterizzato da pascoli e boschi di conifere con numerose cascatelle e laghetti alpini; la cima più alta è il Monte Peralba, che con i suoi 2.694 m è la quarta vetta delle Alpi Carniche, ma molte altre cime sfiorano i 2500 metri.
Quando andare
modificaIl clima è tipicamente alpino con estati fresche (specie tra agosto e settembre quando il periodo risulta anche più piovoso a differenza di luglio che risulta più caldo) e inverni rigidi e nevosi; il periodo di innevamento si protrae dai primi di dicembre ai primi di aprile. Le mezze stagioni invece, si presentano solitamente ventilate, fresche e abbastanza piovose. Inoltre l'orientamento della valle est-ovest permette un ottimo soleggiamento sia in estate sia in inverno.
Cenni storici
modificaNell'XI secolo alcune famiglie provenienti dalla vicina Austria (secondo la leggenda dal Tirolo orientale) si insediarono nella valle su invito dei conti di Gorizia e dietro pagamento di una somma annuale. Successive ulteriori migrazioni di famiglie arrivarono dalla Val Pusteria.
La valle cadorina era disabitata e incolta e i sappadini iniziarono un'opera di disboscamento e coltivazione; in breve nacque un piccolo paese formato da masi, sviluppatosi nel tempo in borgate. Il paese è costituito da caratteristiche case in legno. Intorno al paese si trovano pascoli per l'allevamento dei bovini, campi di segale, avena, orzo e legumi e boschi.
Nel 1500, oltre alle attività agricole e di pastorizia, prosperava anche il commercio del legname, grazie alla forte richiesta di legno per barche da parte della Repubblica di Venezia. Nel 1814 Sappada passò sotto gli austriaci, cui si devono le prime scuole e opere pubbliche. Nel 1866 veniva annessa all'Italia.
Durante la prima guerra mondiale non furono combattute battaglie decisive sulle montagne circostanti ma vennero mantenute posizioni sul fronte, di cui permangono i resti. Molte sappadine inoltre furono portatrici carniche], donne che volontariamente compivano centinaia di metri di dislivello per diverse volte al giorno per rifornire di viveri e munizioni i soldati italiani al fronte. Dopo la rotta di Caporetto il paese fu evacuato anche a causa del sospetto che gli abitanti potessero nutrire simpatie filo-austriache a causa del loro dialetto: la popolazione fu raccolta in Toscana e presso il comune di Arezzo.
Nella seconda guerra mondiale il paese fece parte della Repubblica libera della Carnia e fu teatro di scontri tra partigiani e tedeschi. Alcuni sappadini furono condotti ai campi di concentramento, tra cui Campo di concentramento di Dachau.
Il 5 novembre 2017 si è gemellata con Arezzo. Il 16 dicembre dello stesso anno, Sappada è passata dal Veneto (provincia di Belluno) al Friuli-Venezia Giulia, pur rimanendo parte della Magnifica Comunità di Cadore.
Come orientarsi
modificaQuartieri
modificaSappada è un comune sparso: la sede comunale si trova in borgata Bach. Il comune è suddiviso in 15 borgate, che da est a ovest sono nell'ordine:
- Cima Sappada / Zepodn (alt. 1.290 m)
- Cretta / Krètte
- Puiche / Puicha
- Ecche / Ekke
- Soravia / Begar
- Kratten / Krotn
- Fontana / Prunn
- Hoffe / Houve
- Cottern / Kòttern
- Mühlbach / Milpa
- Bach / Pòch (sede comunale)
- Pill / Pihl
- Palù / Moss
- Granvilla / Dorf
- Lerpa / Lèrpa (alt. 1.225 m)
Alcune di esse presentano edifici molto antichi (che costituiscono Sappada Vecchia). Le borgate Granvilla, Palù e Bach costituiscono il centro del paese.
Come arrivare
modificaIn auto
modificaIl comune di Sappada è attraversato dalla strada regionale n. 355 che arriva fino a Tolmezzo.
In autobus
modificaLa cittadina è collegata al centro di Tolmezzo dalla linea n.120 di autobus dell'azienda TPL FVG Sappada-Forni Avoltri-Comeglians-Tolmezzo e a Udine dalla linea n. 100 Tolmezzo - Udine, via autostrada.
Come spostarsi
modificaCosa vedere
modificaSappada Vecchia
modificaNove delle quindici borgate di Sappada (Pill, Mühlbach, Cottern, Hoffe, Fontana, Kratten, Soravia, Ecche e Puiche) costituiscono la cosiddetta Sappada Vecchia. Più isolata è la borgata Cima Sappada, con numerosi rustici in legno risalenti al XIX secolo.
Dal 2017 Sappada Vecchia è entrata a far parte dell'associazione I borghi più belli d'Italia.
L'architettura sappadina appare ispirata alle tendenze alpine, con la predominanza di rustici e case completamente in legno, che costituiscono il patrimonio architettonico del paese. Queste abitazioni sono costruite con l'antica tecnica del blockbau a travi sovrapposte in orizzontale e incassate agli spigoli. Le tipiche blockhaus sappadine si trovano a Sappada Vecchia e a Cima Sappada. Abitazioni più recenti si hanno in borgata Lerpa e nel centro.
Musei
modifica- Museo Etnografico Giuseppe Fontana, a Cima Sappada, raccoglie antichi manufatti e oggetti della civiltà alpina di Sappada e informazioni storiche.
- Casa museo della civiltà contadina, in borgata Cretta, risalente alla seconda metà dell'Ottocento, conserva arredi e corredi originali. All'esterno viene coltivato un orto con ortaggi ed erbe utilizzate un tempo.
- Piccolo museo della Grande Guerra, in borgata Bach, raccoglie gli oggetti della prima guerra mondiale rinvenuti nei pressi di Sappada durante gli scontri italo-austriaci.
Aree naturali
modificaI rifugi
modificaAltri luoghi d’interesse
modifica- Fiamma della Pace, vicino alle Sorgenti del Piave.
- Monumento ai Caduti
- Targa commemorativa di Papa Giovanni XXIII
- Cristo di Borgata Soravia Il semplice e suggestivo crocifisso ligneo che si trova a oriente della stazione di partenza della seggiovia Sappada 2000, sulla terrazza Miravalle.
- Schpanglar Haus Una vecchia abitazione della seconda metà 1700 rimasta nel suo stato originale.
- Segheria Cottrer / Kòttrar soge è sita lungo il corso del Piave e prende il nome dagli ultimi proprietari Kratter che, una volta cessata l’attività, la vendettero all’attuale proprietario che l’ha ristrutturata. L’opificio ottocentesco è chiamato anche mulino, sebbene si tratti di una segheria ad acqua.
Eventi e feste
modificaTradizioni e folclore
modificaLe tradizioni sono numerose, e la più nota riguarda il Carnevale con i suoi festeggiamenti e le maschere tipiche. Tra le tradizioni religiose, il pellegrinaggio annuale al santuario della Madonna Addolorata nel paesino austriaco di Maria Luggau (frazione di Lesachtal) in Carinzia.
In particolare il carnevale Sappadino (Plodar Vosenòcht), si svolge durante tre domeniche, ognuna delle quali è dedicata ad un ceto sociale, rappresentato dai mascherati: la domenica dei poveri (Pèttlar Sunntach), quella dei contadini (Paurn Sunntach) e quella dei signori (Hearn Sunntach). Protagonista del carnevale sappadino è la maschera del rollate, personaggio che indossa una pelliccia simile a quella di un orso e pantaloni a righe in tela, porta legati in vita campanacci sferici che risuonano al suo passaggio e brandisce una scopa. Il volto è coperto da una maschera intagliata nel legno. Altre giornate del Carnevale Sappadino sono il giovedì grasso (Vaastign Pfinzntòk), con la sfilata dei Rollate lungo le vie del paese, il lunedì grasso (Vrèss Montach), giornata dedicata ai Rollate, e il martedì grasso (Schpaib Ertach), dedicato ai bambini (una volta alla gara mascherata sugli sci, il No club). Il rollate è diventato nel tempo il simbolo di Sappada.
Cosa fare
modificaAcquisti
modificaCome divertirsi
modificaDove mangiare
modificaA Sappada, grazie alla vicinanza con la Carnia e la Carinzia, sono presenti vari prodotti che risentono dell'influsso dei territori circostanti, oltre a richiamare quelli tipici delle Alpi. Tra questi vi sono i kneidl (canederli), gepitschta kròpfn (ravioli ripieni di patate e menta oppure ricotta acida), il saurnschotte (formaggio fresco con dragoncello), la gèrschtesuppe (minestra d'orzo), il frico (con patate o speck), le salsicce e la ville (sanguinaccio), con polenta o patate. Tra i dolci tradizionali vi sono i krischkilan (chiacchiere), gli hosnearlan (orecchiette di lepre), i mognkròpfn con il ripieno di papavero e le castagnole (muttn). A Pasqua viene preparata la focaccia dolce Oaschter proat, condita con fette di salame o carne affumicata (senkile), uovo sodo e rafano.
Dove alloggiare
modificaSicurezza
modifica
Come restare in contatto
modificaNei dintorni
modificaAltri progetti
modifica- Wikipedia contiene una voce riguardante Sappada
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sappada