Roncola | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Lombardia | |
Territorio | Valle Imagna | |
Altitudine | 854 m s.l.m. | |
Superficie | 5,07 km² | |
Abitanti | 846 (2021) | |
Nome abitanti | Roncolesi | |
Prefisso tel | +39 035 | |
CAP | 24030 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Bernardo (20 agosto) | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Roncola è un centro della Lombardia.
Da sapere
modificaIl toponimo potrebbe risalire all'epoca, vista la sua derivazione dalla parola latina Roncus (significante "poggio"), poi traslato in runcula, che indicherebbe appunto un agglomerato urbano posto in prossimità di un poggio.
Cenni geografici
modificaIl centro abitato principale di Roncola è adagiato su una dorsale a circa 854 metri sul livello del mare, presso il quale scorre il periplo valdimagnino. Le restanti contrade, tra le quali Roncola Alta, San Defendente e Cà Maltroti, occupano il versante nord di questa dorsale, circa a quote comprese fra i 600 gli oltre 1000 metri.
Gran parte del territorio comunale è occupato da boschi o da scoscesi pascoli di montagna. Si possono trovare piccoli ghiaioni o pareti rocciose in prossimità della vetta del Monte Linzone (1392 metri), la principale montagna delle vicinanze e punto più alto del comune di Roncola.
Sempre dal versante nord sgorgano numerosi torrenti, dei quali si citano per importanza il Val Pissarola, il Val Faleci ed il Val Mazzucchetta, tutti affluenti di destra dell'Imagna.
Come visto precedentemente il monte Linzone rappresenta la principale cima del territorio. Un'altra cima poco prominente, situata a breve distanza dalla sede comunale, è denominata "Il Botto" e si eleva per 895 metri: la sua sommità è facilmente riconoscibile per la presenza di ripetitori.
Roncola si trova nella Valle Imagna e confina con Almenno San Bartolomeo, Bedulita, Capizzone, Caprino Bergamasco, Costa Valle Imagna, Palazzago, Sant'Omobono Terme, Strozza e Torre de' Busi.
Cenni storici
modificaLa storia del paese è ancora avvolta da un velo di incertezza che non permette di datare i primi insediamenti stabili. Si pensa tuttavia che i primi abitanti presenti sul territorio siano stati i Romani, vista la loro presenza in tutto il resto della valle Imagna e della valle Brembana.
L'unico reperto di origine tardo-romana potrebbe essere un'acquasantiera, conservata nella chiesa di San Defendente, tuttavia di difficile collocazione temporale.
È comunque in epoca medievale che il paese comincia ad assumere una fisionomia ben precisa, con le numerose contrade unite in un'unica entità amministrativa. Fu comunque un periodo molto travagliato, visto che nella zona imperversarono scontri cruenti, molto più che nelle altre zone della provincia bergamasca, tra guelfi e ghibellini.
Questo per il fatto che la valle Imagna, prevalentemente guelfa, era in netta contrapposizione con l'attigua valle Brembilla, schierata con i ghibellini. In tutta la zona sorsero numerose fortificazioni e Roncola, situata in una posizione dominante e strategica, si dotò di alcune costruzioni a scopo difensivo, delle quali restano tracce in località Ca' Baetti.
Tuttavia le cronache non raccontano di particolari scontri avvenuti in territorio della Roncola, che probabilmente ebbe un ruolo secondario nelle suddette vicende belliche. Si sa che la famiglia più in vista era quella dei Rota, come si evince dal ritrovamento di stemmi del casato in alcune costruzioni site nella contrada Mezzola.
I secoli successivi videro pochi fatti di rilievo coinvolgere la piccola comunità che, forte del proprio isolamento, seguì le vicende del resto della provincia senza parteciparvi in modo diretto.
Un unico sussulto si ebbe nel 1848 quando Federico Alborghetti promosse la guerriglia di Palazzago contro i dominatori austriaci, i cui combattimenti si spinsero sulle pendici dell'Albenza fino ad arrivare alla Roncola, senza coinvolgerne la popolazione. E fu nei paraggi del paese che il patriota si rifugiò al termine del moto rivoluzionario, per poi riparare in Svizzera.
L'economia del paese è sempre stata caratterizzata da una forte impronta rurale, basata su elementi quali l'agricoltura e l'allevamento, sostituiti a partire dal XX secolo dall'industria del turismo. Questa nuova vocazione del paese non ha portato stravolgimenti urbanistici, e si è sviluppata sempre nel rispetto dell'ambiente e della tradizione rurale.
In questo contesto si possono compiere un gran numero di escursioni adatte ad ogni tipo di esigenza: sia semplici passeggiate che percorsi impegnativi, fino alla possibilità di utilizzare proficuamente la mountain bike.
Meritano infine menzione i resti delle fortificazioni medievali, situate in località Ca' Baetti.
Come orientarsi
modificaCome arrivare
modificaIn aereo
modificaCome spostarsi
modificaCosa vedere
modifica- 1 Chiesa parrocchiale di San Bernardo. Chiesa risalente al XV secolo. Riedificata nel 1811 con una struttura ad una sola navata, presenta dipinti di notevole pregio, tra cui spicca la Vergine in gloria attribuito a Girolamo Forabosco o a Gian Paolo Cavagna e il prezioso polittico di Giovan Battista Moroni raffigurante la Madonna con il Bambin Gesù.
Sulla torre campanaria è ospitato un concerto di cinque campane in re maggiore datato 1857, a opera della fonderia Giorgio Pruneri di Grosio (SO). Purtroppo la requisizione bellica della seconda guerra mondiale non risparmiò questo concerto, che vide l'asportazione delle due campane minori. Solo al termine del conflitto, nel 1950, il concerto fu completato con il reintegro dei due bronzi ad opera della fonderia Daciano Colbachini di Padova. - 2 Chiesa di San Defendente. Chiesa edificata nel corso del XV secolo. Dotata di una struttura semplice, possiede al proprio interno un'acquasantiera formata da un capitello romanico di incerta origine, nonché affreschi di Angelo Baschenis.
Sempre in ambito campanario, ricordiamo le quattro campane della torre, la più piccola risalente al XIII secolo e di nota La4. Del concerto, la grossa venne requisita per scopi bellici e ripristinata sempre da Daciano Colbachini assieme alle due campane della parrocchia, e quindi datata 1950. Nel 1989 l'allora parroco effettuò un'aggiunta di due ulteriori campane commissionate alla fonderia Roberto Mazzola di Valduggia (VC), in modo da ottenere un concerto di 4 campane. Il concerto è completamente manuale con azionamento mediante corde.
Eventi e feste
modificaCosa fare
modifica- 1 Parco Avventura della Roncola, Via Canale 19, ☎ +39 340 5372297, info@parcoavventurabergamo.it.
Acquisti
modificaCome divertirsi
modificaDove mangiare
modificaPrezzi medi
modifica- 1 Ristorante Roncola, Via Roma 9, ☎ +39 035 645526, info@ristoranteroncola.com.
- 2 La Rotonda di Bacco, Piazza Guglielmo Marconi 5, ☎ +39 035 645 654, contatti@larotondadibacco.it.
- 3 Belvedere, Via San Bernardo 7, ☎ +39 035 645667, ristorinfo@gmail.com.
- Le Chalet, Via Canale 1, ☎ +39 035 645935.
- 4 Cristina, Via Canale 21, ☎ +39 035 645934, marisamazzoleni1974@gmail.com. Lun-Dom 9:00-24:00. Ristorante-pizzeria.
Dove alloggiare
modificaPrezzi modici
modifica- 1 Cà Baetti, Via Cà Baetti 8, ☎ +39 348 9293442, corinne04@libero.it.
- 2 Villa Maria, Via Milano 3, ☎ +39 348 9388512, info@villamariabeb.it. Check-in: 14:00, check-out: 10:00. B&B.
- 3 Oltre Il Bosco, Via Cà Moschè 20, ☎ +39 349 7878064, info@oltreilbosco.com. B&B.
Prezzi medi
modifica- 4 Hotel Aurora, Piazza Guglielmo Marconi 7, ☎ +39 035 0392692.
Prezzi elevati
modifica- 5 Mazzoleni, Piazza Guglielmo Marconi 5, ☎ +39 035 645654, contatti@hotelmazzoleni.it. Hotel 4 stelle.
Sicurezza
modificaCome restare in contatto
modificaPoste
modifica- 1 Ufficio postale, Piazza Guglielmo Marconi 4, ☎ +39 035 645534, fax: +39 035 645501. Mar e Gio 8:20-13:45, Sab 8:20-12:45.
Nei dintorni
modificaAltri progetti
modifica- Wikipedia contiene una voce riguardante Roncola
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