Rivoli | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Piemonte | |
Territorio | Torinese | |
Altitudine | 390 m s.l.m. | |
Superficie | 29,5 km² | |
Abitanti | 46.610 (2024) | |
Nome abitanti | Rivolesi | |
Prefisso tel | +39 011 | |
CAP | 10098 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | Madonna della Stella e Antonio Neirotti (21 settembre) | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Rivoli è una città del Piemonte.
Da sapere
modificaA seguito di contrasti sui possedimenti tra gli Arduinici e il vescovo di Torino Amizone, quest'ultimo si fece confermare dall'imperatore Ottone III il possesso della cosiddetta curtis di Rivole, feudo successivamente riconfermato nel 1159 da un diploma di Federico I Barbarossa. Il toponimo deriverebbe dalla presenza di piccole rive (in latino *ripulae), in prossimità delle sponde del vicino fiume Dora Riparia; le attestazioni medievali del toponimo sono spesso di genere femminile, in riferimento a *ripulae, diminutivo di ripae.
Cenni geografici
modificaRivoli si trova nel Torinese e confina a nord con Alpignano, a ovest con Rosta e Villarbasse, a est con Collegno e parte di Grugliasco, a sud con Rivalta di Torino; condivide con Torino un breve tratto di confine nella zona industriale sudorientale. La sua parte collinare coincide con l'estremità orientale di un rilievo morenico. Si tratta della collina maggiore di un sistema di depositi formatosi durante le glaciazioni Mindel e Riss (fino a 355 000 anni fa): l'anfiteatro morenico della Dora Riparia. Nell'ambito dell'anfiteatro la collina che interessa il territorio di Rivoli in particolare è il risultato dei depositi più recenti, avvenuti circa 12 000 anni fa, e appartiene alla morena laterale destra.
Cenni storici
modificaNon si hanno notizie precise riguardo ai primi insediamenti nel territorio. Quello che ci è noto ci giunge da Plinio, e si riferisce in generale alla regione prima della romanizzazione. Ciononostante, non si esclude che i primi insediamenti (anche se solo stagionali) possano datarsi al neolitico: nell'area prealpina sono stati ritrovate sporadiche testimonianze del periodo, a esempio ceramiche a Caselette e massi coppellati a Villarbasse.
La prima stirpe nota risulta quella dei Taurini (gli stessi di Torino), gruppo di etnia celtica in migrazione dalla Gallia mista a gruppi liguri. In seguito l'esercito di Annibale nel 218 a.C., già alleato con i Galli Insubri, entrando proprio da occidente, assediò i villaggi. L'area poi cadde sotto il controllo romano, abitata dai Cozii, un sottogruppo celtico relativamente indipendente ma sempre fedele a Roma, probabilmente a guardia di una linea di confine romana (il "limes"), in prossimità dell'oppida Ocelum (quest'ultimo si suppone dovesse essere nella piana presso l'attuale vicina Avigliana "Ad Fines [Regni Cottiae] statio, Quadragesima Galliarum" nella zona Malano di Drubiaglio).
I reperti più antichi risalgono al I e al II secolo d.C., emersi nel 1979 durante gli scavi per la costruzione dell'autostrada Torino-Bardonecchia e di nuove abitazioni, provenienti da luoghi di sepoltura appartenenti alla civiltà romana. La presenza di queste testimonianze è da ritenersi legata alla via delle Gallie che percorreva il territorio rivolese da est a ovest, e alla relativa proliferazione di mansiones e ville rustiche lungo il suo percorso. Al riguardo, l'Itinerarium Hierosolymitanum cita una mansio ad octavum (all'ottavo miglio sulla tratta Torino-Ocelum-Susa), proprio nel territorio di Rivoli. Nel periodo dal I secolo a.C. fino al V secolo d.C. circa, questo passaggio rimase d'importanza fondamentale per l'Impero Romano, in quanto una delle due vie che portava alla Gallia settentrionale. Nel 312 d.C. l'area rivolese (presumibilmente tra il Monte Musinè e Caselette) fu teatro della prima battaglia tra le legioni di Costantino provenienti dalle Gallie e quelle fedeli a Massenzio. La battaglia fu vinta da Costantino, che ebbe così la strada spianata fino a Roma, dove sconfisse definitivamente Massenzio nella famosa battaglia di Ponte Milvio.
Alto Medioevo
modificaDurante il periodo delle invasioni barbariche che seguirono la caduta dell'Impero romano d'Occidente, la posizione strategica lungo la via delle Gallie espose l'area a numerosi saccheggi e distruzioni. In particolare i Longobardi, che già controllavano l'Italia settentrionale, ripristinarono l'antico limes nei pressi di Avigliana (568); purtroppo, mentre l'area veniva occupata dalle milizie, le strutture produttive e sociali decaddero. Malgrado gli sforzi difensivi, nel 773 i Franchi di Carlo Magno aggirarono le "Chiuse" occidentali del Piemonte e, sconfiggendo i Longobardi, si assicurarono il controllo della Val di Susa, con la nomina di fedeli vassalli. Con la dissoluzione dell'Impero Carolingio, il X e il XI secolo videro continui conflitti feudali per il predominio nel Piemonte e, proprio in questo periodo, si attesta un primo insediamento rivolese, intorno al 996. L'area risultò controllata dal sistema politico-economico clericale, che aveva come epicentri il vescovado torinese e, a occidente l'abbazia di Novalesa e il nascente monastero di San Michele della Chiusa (ovvero la Sacra di San Michele). La posizione strategica e la presenza di un'altura invitò alla realizzazione di una piccola fortificazione sulla sommità della stessa. Come consuetudine, ai piedi della rocca fortificata si sviluppò un piccolo borgo.
Basso medioevo
modificaLa situazione cambiò nel XII secolo: la dinastia nobiliare dei Savoia, che già controllava parti della regione alpina, si imparentò con gli Arduinici, che già possedevano dei feudi sparsi nel Canavese. Nel XIII secolo presero forma gli organi rappresentativi del Comune. Questo processo è da interpretarsi più per l'indebolimento del potere vescovile, che per un proposito "repubblicano"; nel 1247, i Savoia furono riconosciuti come nuovi signori di Rivoli.
Il Castello
modificaUn periodo importante fu il XIV-XV secolo: il borgo venne cinto da mura, la nobiltà locale edificò ricche dimore turrite e nel 1310 venne realizzata la Bealera di Rivoli, un importante canale irriguo nel quale confluivano le acque per l'agricoltura. Il conte Amedeo VI di Savoia, detto il Conte Verde, insediò qui il Consilium Principis, tuttavia fu soltanto nel 1559 che venne eretto il castello, come residenza provvisoria del duca Emanuele Filiberto I di Savoia, su progetto di Ascanio Vitozzi. Tuttavia, i lavori del castello furono proseguiti e modificati da Carlo e Amedeo di Castellamonte e terminati nel 1644 con l'aggiunta dell'edificio detto "Manica Lunga". Il complesso subì dei seri danni durante i ripetuti assedi inferti dai francesi durante la guerra di successione spagnola agli inizi del XVIII secolo.
XVIII secolo
modificaTerminati i contrasti con i francesi, il castello rivolese fu rimesso in piedi dagli architetti Michelangelo Garove e Antonio Bertola prima, quindi Filippo Juvarra nel 1716-1718. Fu anche realizzato Corso Francia, costruito sulla già pre-esistente via di Francia, tra il 1711 e il 1713, che collega direttamente piazza Statuto, a Torino, con Rivoli. Solo gli ultimi metri sulla collina di Rivoli non sono rettilinei, nonostante il progetto lo prevedesse. Rivoli rimase tuttavia una città di impostazione medievale, con una cinta muraria che racchiudeva una relativamente piccola parte del centro. A togliere questa immagine ci pensarono le truppe napoleoniche che punirono il tentativo di resistenza con l'abbattimento quasi completo delle mura. Rimasero la Porta Sorda, in cima a via Capello, ex via principale di Rivoli prima della costruzione di corso Francia, e la cosiddetta torre della filanda, in realtà un torrione merlato poi riusato e ricoperto con un tetto in epoca successiva, lungo via al Castello.
Le mura erano aperte lungo il perimetro da sei porte: Porta Sorda in via Grandi su via Capello; Porta S. Paolo (verso Alpignano) in via F.lli Piol su viale Partigiani; Porta Media Noctis in piazza Matteotti su via Roma; Porta Chiostra in piazza Bollani su via Fiorito. Sono andate purtroppo distrutte la Porta San Martino, che si trovava alla fine di via Grandi, su piazza Marconi; Porta Strada, la principale in via F.lli Piol all'incirca nel tratto tra piazza Garibaldi, via Alberto da Rivoli, vicolo Maritano.
Epoca moderna
modificaDopo la Restaurazione, Torino, in piena espansione, rafforzò i collegamenti con le città vicine, in modo da garantire i rifornimenti alla città. Corso Francia venne dotato di omnibus già nel 1835, sviluppato tramite una ferrovia leggera nel 1871, poi elettrificata nel 1910. Dalla metà XIX secolo, la presenza di canali d'acqua utilizzati come fonte energetica permise la comparsa delle prime industrie, in prevalenza opifici. Tuttavia, Rivoli rimase prevalentemente agricola fino alla seconda guerra mondiale. Solo con il boom economico del dopoguerra Rivoli vide il moltiplicarsi delle industrie e, parallelamente, subire l'immigrazione di masse proletarie provenienti dalle aree povere del paese, che cercavano opportunità di lavoro nelle nuove industrie nascenti. Inoltre, la relativa vicinanza con Torino, e la circostanza di aver da tempo un buon servizio di trasporto pubblico che la collegava al capoluogo, portò Rivoli (come le vicine Grugliasco e Collegno) a diventare una città satellite di Torino.
Da ciò derivò un'espansione urbana formidabile (prevalentemente lungo l'asse est-ovest di Corso Francia, frazione Cascine Vica), tanto che oggi non esiste più soluzione di continuità tra Rivoli e Torino, poiché l'area urbana si è amalgamata con quelle di Collegno e Grugliasco.
Oggi Rivoli è da considerarsi a tutti gli effetti una città industriale satellite di Torino, peraltro ancora in espansione per effetto del decentramento delle attività e della popolazione del capoluogo torinese.
È nota per essere la città natale del comico e poeta contemporaneo Rocco Barbaro.
Come orientarsi
modifica- Piazza Martiri della Libertà. Piazza Martiri della Libertà è la piazza principale della città, punto d'incontro dei cittadini, in cui durante le festività invernali viene costruito un piccolo villaggio di Natale, costituito da bancarelle e una pista di pattinaggio. Nei periodi estivi invece vengono organizzati concerti locali a volte correlati ai centri estivi della città. La piazza è inoltre abbellita da due monumenti, il primo in onore dei caduti durante la seconda guerra mondiale, il secondo, simbolo di pace, raffigura dei bambini attorno a un albero.
Frazioni
modifica- Borgo Nuovo
- Bruere
- Cascine Vica
- Tetti Neirotti
Come arrivare
modificaCome spostarsi
modificaCon mezzi pubblici
modificaIl trasporto pubblico cittadino è svolto tramite autolinee gestite da GTT con le linee 17, 36, 36NA, 36NB, 89, 97 e dal bus turistico Rivoli Express.
Cosa vedere
modificaArchitetture civili
modifica- 1 Castello di Rivoli, Piazza Mafalda di Savoia, ☎ +39 011 9565222, info@castellodirivoli.org. Mer-Ven 10:00-17:00, Sab-Dom 11:00-18:00. Incompiuta reggia sabauda progettata dallo Juvarra ospita il 2 Museo di Arte Contemporanea che, a partire dal 1984, ha realizzato diverse mostre all'anno, tutte sulle più recenti forme delle arti visive contemporanee o su singoli autori. Sempre dal 1984, esiste la Collezione Permanente che viene incrementata mediante acquisizioni, donazioni e anche prestiti a lungo termine. Le opere della Collezione vengono esposte a rotazione. Il castello è provvisto anche di una ricca biblioteca specializzata che, tra l'altro, è alimentata da una rete internazionale di scambi di cataloghi di mostre con analoghe istituzioni. La struttura museale è impostata sul restauro e sulla ristrutturazione degli spazi progettati dall'architetto Andrea Bruno. Il castello è in posizione dominante sull'abitato e costituisce l'emergenza più orientale del cordone maggiore della Collina di Rivoli. La collina su cui poggia l'edificio del castello è di origine morenica, cioè risale alla fine dell'era glaciale, quando il ghiacciaio, ritirandosi ha cessato il trasporto e il deposito in questo luogo di rocce e detriti, che, sedimentandosi, ha dato vita all'anfiteatro morenico di Rivoli.
- 3 Casa del Conte Verde. La Casa del Conte Verde, in via Fratelli Piol è un'abitazione del fine del Trecento, tradizionalmente nota come la dimora del Conte Amedeo VI di Savoia (detto appunto il Conte Verde). L'edificio conserva la struttura medioevale mista residenziale/commerciale tipica del periodo: al piano terra, il porticato e le botteghe; al primo piano, il piano nobile destinato agli alloggi del padrone; agli ultimi, i locali per magazzini e i servitori. Oggi la casa è di proprietà comunale e destinata a esposizioni temporanee.
- 4 Palazzo Piozzo di Rosignano. Il Palazzo Piozzo di Rosignano in via Girò fu costruito nel 1788, per il notaio Carlo Francesco Canova, cancelliere del Gran Priorato dell'Ordine di Malta. Subì vari passaggi di proprietà e trasformazioni durante l'Ottocento. Da segnalare la cappella gentilizia del pianterreno (ottenuta dalla trasformazione dell'originale teatrino di corte), l'atrio settecentesco, lo scalone neoclassico e il piano nobile con i saloni decorati. Acquisito dal comune nel 1979, sino al 2003 fu sede di uffici e istituzioni pubbliche. Attualmente è chiuso.
- 5 Giardino Villa Colla. Il Giardino Villa Colla era una delle più belle dimore rivolesi di Luigi Colla, 1766-1848, avvocato di professione e botanico di fama internazionale: egli la acquistò nel 1800. Creò un giardino di impostazione paesaggistica dotato di una ricca collezione di piante rare ed esotiche con serre verticali: riuscì perfino a far crescere una pianta di banane e raccoglierne i frutti. La villa e i terreni poco per volta vennero venduti e poi edificati. Ora è una multiresidenza privata. Al suo interno possiamo trovare un Cedrus atlantica con diametro di 630 cm e un'altezza di 29 m. Per queste caratteristiche è inserito nell'elenco alberi monumentali d'Italia.
- 6 Villa Cane d'Ussol. La Villa Cane d'Ussol in via Capra fu costruita nel 1775 su progetto dell'architetto Amedeo Galletti di Pontestura e dove sino a settembre 2002 aveva sede il municipio. Attualmente si svolgono solo le convocazioni del Consiglio Comunale.
- Dora Riparia. La prossimità della Dora Riparia, con la relativa disponibilità di forza motrice, fin dall'antichità ha indotto lo sviluppo di opifici e, soprattutto, di mulini. Tra questi è da annoverare il 7 Mulino "Barca", che si trova in frazione Bruere, al confine della vicina Alpignano, ricostruito nel 1891 dall'ingegnere Cesare Saldini.
Architetture religiose
modifica- 8 Campanile della Stella Maris. Il campanile della Stella Maris, in via al Castello, è un antico campanile, superstite dell'Antica Collegiata di Santa Maria della Stella, consacrata nell'anno 1307. Dopo decenni di abbandono, nel 2000 è stato restaurato dall'architetto Gianfranco Gritella. Dall'alto dei suoi 30 metri di altezza si gode un fantastico panorama. Situato in una proprietà privata, si può visitare su prenotazione.
L'antica collegiata prendeva il nome dalla patrona della città, la Madonna della Stella, chiamata così perché nel XIII secolo una luce misteriosa (da cui la stella) aveva guidato, secondo la tradizione, al ritrovamento di un'antica statua in legno raffigurante la Madonna col Bambino, per custodire la quale era stata costruita la chiesa, affidata poi ai domenicani. La statua era stata incoronata il 17 settembre 1899 dal cardinale Agostino Richelmy, arcivescovo di Torino. - 9 Chiesa parrocchiale di San Martino Vescovo. Costruita sul finire del XVIII secolo in sostituzione dell'antica pieve gotica.
- 10 Chiesa di San Rocco.
- 11 Chiesa di Santa Croce.
- 12 Chiesa di San Domenico.
- 13 Cappella del Beato Antonio Neyrot.
- 14 Campanile di San Martino ai campi. Il campanile di San Martino ai campi, chiamato dai rivolesi ciochè rot ovvero "campanile rotto" si trova in via Don Luigi Ghilardi, già via Vecchia di Rivoli. Tale campanile sorge nell'area in cui sorgeva una piccola chiesetta dedicata a San Martino e ubicata al di fuori delle antiche mure cittadine vicino all'Ospedale al confine con Rivalta. Purtroppo della pieve vera e propria non vi è più traccia, se non il campanile che è stato ristrutturato nel 1994 dopo anni di abbandono, dagli alpini nel 70º anno di fondazione. È di proprietà della parrocchia di San Martino, la cui chiesa principale sorge in Piazza San Martino n. 3. Il campanile non è visitabile.
- 15 Ex Seminario, Viale Giovanni XXIII. Ora sede dell'I.T.C Romero e del Liceo Scientifico Darwin. Recentemente, in un'ala, è stato aperto un ostello con circa 30 camere. Fu costruito nel 1936 commissionato dal Cardinale Maurilio Fossati per mano del progettista Ingegnere Alessandro Villa. Il progettista, vista la vicinanza con il Castello di Rivoli, armonizzò le linee rispettando lo stile di quest'ultimo. È stata impiegata la Pietra di Arona, la stessa utilizzata per costruire il Duomo di Milano.
Eventi e feste
modifica- Fiera di Santa Caterina. Un importante appuntamento rivolese di incontro e di scambio commerciale si tiene durante la Fiera di Santa Caterina, che tradizionalmente ha luogo il quarto lunedì del mese di novembre, in occasione della ricorrenza liturgica in concomitanza con quella che una volta era la conclusione della stagione agricola, l'occasione, fin dal lontano Medioevo, di abbinare alla fiera prodotti agricoli e bestiame.
Le prime notizie risalgono al 1365 in un documento ufficiale firmato dal conte Amedeo VI di Savoia, detto il Conte Verde.
Attualmente alla fiera partecipano gli operatori di commercio su area pubblica, gli artigiani, gli espositori di veicoli e i produttori agricoli con i loro prodotti tipici, commercianti che giungono da tutta Italia; partecipano ancora tante associazioni e gruppi di volontariato per sensibilizzare i cittadini su temi di solidarietà.
Cosa fare
modifica- 1 Acquajoy, Viale Colli 107/A, ☎ +39 011 9503850, info@acquajoy.com. Apertura estiva. Parco acquatico.
Acquisti
modificaCome divertirsi
modificaSpettacoli
modifica- 1 Maison Musique, Via Rosta 23. La Maison Musique (ex mattatoio comunale di via Rosta): la struttura comprende un ristorante, uno studio di registrazione, un museo sugli strumenti, un centro di documentazione e un auditorium, dove si esibivano artisti musicali anche internazionali. Chiuso da oltre 2 anni, da poco il Circolo dei Lettori di Torino organizza dei concerti.
- 2 Cinema Borgonuovo, Via Roma 149C, ☎ +39 320 7875879.
Locali notturni
modifica- 3 Royal Coffee, Via Rombò 33, ☎ +39 379 1998932, royalcoffee@libero.it.
Dove mangiare
modificaPrezzi medi
modifica- 1 Il Pacchero, Via Alpi Graie 8, ☎ +39 331 4002759. Ristorante di pesce.
- 2 Il Bisogno, Via Primo Maggio 18, ☎ +39 011 9581763.
- 3 Between, Viale Partigiani d'Italia 98/c, ☎ +39 011 9451900, +39 328 6425306, prenotazioni@betweenristorante.it.
- 4 Bistrot del Castello, Via Grandi G. 30, ☎ +39 011 9587648, info@bistrotdelcastello.it. Mar-Sab 19:30-22:30, Dom 12:30-14:30.
- 5 Piazza Martiri 7, Piazza Martiri della Libertà 7, ☎ +39 011 9359774, +39 349 2350219, info@piazzamartiri7.com. Mar-Dom 12:00-14:00 e 19:30-22:00.
- 6 La Coccinella, Corso Francia 226, ☎ +39 011 9593433.
- Come in Famiglia, Via Rosta 23 (Maison Musique), ☎ +39 011 4440002. Lun-Mar e Gio-Ven 19:30-23:00, Sab-Dom 12:00-14.30 e 19:30-23:00.
- 7 La Piola Di Via Piol, Via Fratelli Piol 16/A, ☎ +39 011 4175010, +39 329 2151193, lapioladiviapiol@yahoo.com.
- 8 Enoteca 325, ☎ +39 011 9580943, +39 339 2578929. Cucina piemontese.
Dove alloggiare
modificaPrezzi medi
modifica- 1 Rivoli Hotel, Corso Primo Levi 150, ☎ +39 011 9566586, fax: +39 011 9531338, info@rivolihotel.it.
- 2 Villa La Maggiorana, Via Cuneo 5, ☎ +39 338 7018056, info@villalamaggioranarivoli.it. Check-in: 15:00-19:30, check-out: 10:30.
- 3 Hotel Davide, Via Legnano 21, ☎ +39 011 9534097, info@hoteldaviderivoli.com. Hotel 3 stelle.
- 4 Castel Reale, Via al Castello 29, ☎ +39 347 5975225, info@castelreale.it.
Sicurezza
modificaNumeri utili
modifica- 1 Carabinieri, Corso Torino 12, ☎ +39 011 9553800.
- 2 Guardia medica, Via Ivrea 3, ☎ +39 011 9576071.
- 3 Ospedale, Via Rivalta 29, ☎ +39 011 95511.
Farmacie
modifica- Farmacie comunali.
- 4 Farmacia 10, Corso Alcide de Gasperi 24, ☎ +39 011 9587933, farmacia10@asmvenaria.it. Lun-Ven 9:00-13:00 e 15:30-19:30, Sab 9:00-12:30.
- 5 Farmacia 11, Via Cavalieri di Vittorio Veneto 35 A/B, ☎ +39 011 9535114, farmacia11@asmvenaria.it. Lun-Ven 8:30-13:00 e 15:00-19:30, Sab 9:00-13:00 e 15:00-19:30.
- 6 Farmacia 12, Viale Carrù 20, ☎ +39 011 9597972, farmacia12@asmvenaria.it. Lun-Ven 8:30-13:00 e 15:00-19:00, Sab 9:00-12:30.
- 7 Farmacia Reale, Corso Susa 42, ☎ +39 011 9586811, info@farmaciareale.it.
- 8 Farmacia Maestra, Via Fratelli Piol 35, ☎ +39 011 9586378, fax: +39 011 9586378, info@farmaciamaestra.it.
- 9 Farmacia Centrale, Corso Francia 10, ☎ +39 011 9586320, farmaciacentrale@farmasette.it. Lun-Ven 8:00-20:00, Sab 9:00-13:00 e 15:30-19:30.
- 10 Farmacia Dr.Max, Corso Susa 152/A, ☎ +39 011 19044701. Lun-Ven 8:30-19:30, Sab 9:00-19:00.
- 11 Farmacia Sant'Eusebio, Corso Francia 77, ☎ +39 O11 9597244 (6119597244), farmaciasanteusebio@farmasette.it. Lun-Ven 8:30-13:00 e 14:45-19:45, Sab 9:00-13:00 e 15:30-19:30.
- 12 Farmacia Santa Cristina, Corso Francia 127, ☎ +39 011 9591944, farmaciasantacristin@libero.it. Lun-Ven 8:45-19:30, Sab 8:45-12:30.
- 13 Farmacia Le Betulle, Corso Susa 305-307 (centro commerciale Auchan), ☎ +39 011 0862200, info@lebetullefarmacia.it. Lun-Sab 9:30-20:00, Dom 10:00-19:00.
- 14 Farmacia Vittoria, Piazza Cavallero 1, ☎ +39 011 9532740, +39 389 1746726 (Whatsapp), farmaciavittoriamongardi@gmail.com. Lun e Mer-Ven 8:30-12:30 e 15:00-19:30, Mar 8:30-13:00 e 15:00-19:30, Sab 9:00-12.30.
- 15 Farmacia San Paolo, Via Ticino 4/A, ☎ +39 011 9592242, farmaciasanpaolo2003@libero.it. Lun-Ven 9:00-19:30, Sab 9:00-12:30.
- 16 Farmacia dei Bastioni, Via Gatti 37, ☎ +39 011 9530468, fax: +39 011 9510363.
- 17 Farmacia dei Tetti, Via Giovanni Battista Rossano 62 b, ☎ +39 011 0465000, farmaciadeitetti@gmail.com.
- 18 Parafarmacia Zona, Via Camillo Benso Cavour 21, ☎ +39 011 0862402, parafarmacia.dottzona@gmail.com. Lun-Sab 8:30-13:00 e 15:00-20:00.
- 19 Chiedilo al Farmacista, Corso XXV Aprile 66.
- 20 Parafarmacia Conad, Corso Francia 175, ☎ +39 011 9593838. Lun-Sab8:00-20:30, Dom 8:00-20:00.
Come restare in contatto
modificaPoste
modifica- Poste Italiane (2 sedi).
- 21 , Via Gian Luigi Pasteur 30/d, ☎ +39 011 9502531, fax: +39 011 9534377. Lun-Ven 8:20-19:05, Sab 8:20-12:35.
- 22 , Via Generale Chiaperotti 2, ☎ +39 011 2271851, fax: +39 011 2272727. Lun-Ven 8:20-13:35, Sab 8:20-12:35.
Nei dintorni
modificaItinerari
modificaPer Rivoli passa il tracciato storico della Via Francigena, rami del Moncenisio e del Monginevro, che si dirige successivamente verso Torino lungo la direttrice di Corso Francia.
Altri progetti
modifica- Wikipedia contiene una voce riguardante Rivoli
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