Polizzi Generosa | ||
Stato | Italia | |
---|---|---|
Regione | Sicilia | |
Territorio | Madonie | |
Altitudine | 901 m s.l.m. | |
Superficie | 134,66 km² | |
Abitanti | 3.237 (2018) | |
Nome abitanti | polizzani | |
Prefisso tel | +39 0921 | |
CAP | 90028 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | beato Gandolfo da Binasco | |
Posizione
| ||
Sito istituzionale |
Polizzi Generosa è una città della Sicilia.
Da sapere
modificaCenni storici
modificaIl sito su cui sorge la cittadina di Polizzi Generosa è stato frequentato sin dal VI secolo a.C. come documentano i rinvenimenti archeologici tra cui una moneta anepigrafa imerese. Rinvenimenti punici in area urbana sono stati studiati da Sardo-Spagnuolo (1942). Una necropoli di età classica ed ellenistica è stata scoperta da Contino (1986), che segnala dei rinvenimenti archeologici avvenuti nel 1978 e 1980. Successivamente la necropoli ellenistica è venuta alla luce durante i lavori di costruzione del nuovo istituto tecnico per geometri e i reperti rinvenuti sono oggi esposti nel locale museo. Nel IV secolo a.C., l'abitato, grazie alla sua posizione strategica, lungo il confine tra i domini punici e quelli siracusani, dovette avere un presidio stabile e una fortezza presidiata da milizie mercenarie originarie della Campania, come attesta il rinvenimento di un ripostiglio monetale negli anni cinquanta del XX secolo. Resti romani sono pure documentati da Contino (1986).
Fu un prospero centro arabo per quasi due secoli.
Il toponimo Polizzi, di origine greca (almeno bizantina), deriva da un toponimo composto terminante in Polis (città), e ciò e confermato sia dalla grafia Bulis del geografo Al Idrisi, sia dalla documentazione di epoca normanna che presenta le grafie Polis, Polic, ecc., latinizzati in Politium e Policium. Allo stesso modo in cui il toponimo bizantino Milas (anticamente Milai) è divenuto Milazzo, così Polis è esitato in Polizzi[9]. È invece totalmente priva di qualsiasi fondamento la tesi che vorrebbe il toponimo originato da due omonime famiglie nobili (citate l'una come Palizzi, Palici o Palizzolo, l'altra semplicemente come Polizzi), entrambe molto potenti nella Sicilia del XIV secolo, poiché avvenne esattamente il contrario. Il toponimo Polizzi è, infatti, precedente ai cognomi di queste due famiglie nobili. I Palizzi di origine normanna, i cui appartenenti ricoprirono diverse cariche fra cui consiglieri reali e membri delle compagnie dei Bianchi di Monte San Giuliano e di Catania, durante i regni di Pietro II d'Aragona (1337 - 1242) e di Ludovico suo figlio (1342 - 1355), guidarono con i Chiaramonte la fazione Latina che si opponeva a quella dei Catalani. Secondo Amari (1880) il sito di Polizzi si identificherebbe con la Città del Re (Basileopolis) dei documenti bizantini e arabi, edificata nell'880. Nel periodo angioino la cittadina mantenne floridezza entrando nell'orbita regia e divenne poi città demaniale. In tale periodo si sviluppò un casale (borgo suburbano) che prese nome dalla chiesetta di S. Pietro fuori le mura, della quale rimangono alcune vestigia. La decadenza della cittadina incomincia con la pestilenza del 1575-76 che decima la popolazione. Alla fine del XIX secolo si ebbe una ripresa della cittadina come testimonia la presenza di diverse attività commerciali.
L'appellativo "Generosa" venne concesso da Federico II, impressionato dall'ottima accoglienza ricevuta. Nel 1863 venne ufficializzata tale denominazione.
Come orientarsi
modificaCome arrivare
modificaCome spostarsi
modificaCosa vedere
modificaChiese
modifica- 1 Chiesa di Santa Maria Assunta (chiesa di Santa Maria Maggiore), Via Roma. Chiesa del XI secolo.
- 2 Chiesa della Commenda. Edificata nel 1177 da Ruggero D'Aquila, proprietà dell'Ordine Sovrano Militare di Malta.
- 3 Chiesa di San Francesco d'Assisi (Auditorium San Francesco), Piazza S. Francesco, 1. Del 1300.
- 4 Chiesa di Santa Margherita (Badia Vecchia o di San Giovanni di Dio), Via Carlo V, 46. Monastero femminile di clausura dell'Ordine benedettino del XV secolo.
- 5 Chiesa di Santa Maria della Porta (detta anche degli Schiavi), Largo Madonna degli Schiavi, 6. Del XVI secolo.
- 6 Chiesa del Carmine, Piazza Giacomo Matteotti, 1. Ante 1549 convento dell'Ordine domenicano, dal 1549 al 1866 gestito dall'Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo.
- Chiesa di San Gandolfo La Povera (chiesa del Collegio). Del 1622, sorta sull'area della primitiva chiesa e ospedale di Santa Cecilia.
- 7 Chiesa di Sant'Antonio Abate, Via S. Gandolfo, 9. Chiesa del X - XI secolo sorta su una primitiva moschea araba.
- 8 Chiesa di San Nicolò de' Franchis, Largo S. Nicolò, 2. Del 1167.
- 9 Chiesa di San Pancrazio, Via S. Pancrazio, 7. Del XII secolo.
- 10 Chiesa dell'Udienza, Via Beato Guglielmo Gnoffi, 8. XII secolo.
- Chiesa della Santissima Trinità. Dei Cavalieri Teutonici. Chiesa del XII secolo.
- 11 Eremo di San Gandolfo.
- Chiesa di Santa Maria Gesù lo Piano.
- Abbazia di S. Croce, C.da S. Croce. Del XIII-XIV secolo, abbazia dell'Ordine Benedettino con Affreschi Bizantini.
- 12 Chiesa di Santa Maria delle Grazie, Salita Monasteri. Monastero dell'Ordine benedettino del 1499.
- 13 Chiesa di Sant'Orsola, Vicolo S. Orsola, 2. Del 1386.
- Oratorio della Compagnia del Santissimo Rosario. Del XIV secolo.
- 14 Chiesa di San Girolamo (Collegio dei Gesuiti), Via Giuseppe Garibaldi, 24.
Altro
modifica- Ruderi del Castello. Risalente al periodo bizantino, ampliato e fortificato da Ruggero il Normanno. Ruderi di cappella palatina del XV secolo.
- Palazzo Gagliardo. Del XVI secolo.
- Museo Civico Archeologico (ex Collegio dei Gesuiti).
- 15 Palazzo Comunale, Discesa Collegio, 2.
- Palazzo Carpinello.
- Palazzo Porcari-Caruso (tra via S. Michele Arcangelo, piazza Giovanni Battista Caruso e via Vinciguerra). Del XVIII secolo. Casa natale del noto storico religioso Giovanni Battista Caruso.
- 16 Museo Ambientalistico Madonita (MAM), Piazza Castello, 7 (in centro al paese, alla fine di via Roma verso est), ☎ +39 3292250048, ☎ +39 0921649184, info@mam.pa.it. Lun-Dom, su prenotazione. Nelle sale di un palazzo cinquecentesco sono raccolti più di 400 reperti di esemplari di flora e di fauna del parco, alcuni estinti. I resti sono stati collocati in perfette ricostruzioni ambientali, permettendo a tutti di vedere i diversi ambienti delle Madonie (laghi, monti, valli, zone umide ecc.). Visite su richiesta.
- 17 Casa natale di Giuseppe Antonio Borgese, Via Vinciguerra, 12. Poeta, narratore e politico.
Eventi e feste
modificaCosa fare
modificaAcquisti
modificaCome divertirsi
modificaDove mangiare
modificaLo sfoglio polizzano o "sfuagghiu" (in dialetto polizzano) è un dolce inventato nel XVII secolo dalle monache benedettine del Convento di Santa Margherita a Polizzi Generosa in Sicilia per festeggiare il loro protettore San Benedetto. Si tratta di una torta di pasta frolla ripiena di un impasto di tuma, un formaggio fresco di pecora, cannella, zucchero e cioccolato. La particolarità che differenzia questa antica ricetta polizzana dalle altre imitazioni dei comuni limitrofi è proprio la presenza di una maggiore quantità di zucchero nell'impasto e di conseguenza una accentuata dolcezza nel gusto.
Il coniglio polizzano (u cunigghiu) è una ricetta della tradizione natalizia di Polizzi Generosa. La variante "povera" non contiene nessun tipo di carne ma solo verdure di stagione (cardi, carciofi, cuori di sedano, finocchietti selvatici, patate, cipolle olive e capperi) e baccalà (merluzzo).
Dove alloggiare
modificaSicurezza
modificaCome restare in contatto
modificaNei dintorni
modificaAltri progetti
modifica- Wikipedia contiene una voce riguardante Polizzi Generosa
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Polizzi Generosa