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Tematiche turistiche > Patrimoni mondiali dell'umanità > Patrimoni mondiali dell'umanità in Senegal

Questa è la lista dei Patrimoni mondiali dell'umanità presenti in Senegal al 2023.

Introduzione

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Mappa a tutto schermo Senegal
Logo UNESCO
Bandiera nazionale

Il Senegal ha accettato la Convenzione UNESCO per i Beni dell'Umanità il 13 febbraio 1976.

Lista dei patrimoni dell'umanità

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SitoAnnoTipo
Criteri
Immagine
Scheda
14.666944-17.3983331 Isola di Gorée 1978 Culturale
(vi)

Scheda UNESCO
L'isola di Gorée si trova al largo della costa del Senegal, di fronte a Dakar. Dal XV al XIX secolo, è stato il più grande centro di commercio degli schiavi sulle coste africane. Governato in successione da portoghesi, olandesi, inglesi e francesi, la sua architettura è caratterizzata dal contrasto tra i torvi quartieri degli schiavi e le eleganti case dei mercanti di schiavi. Oggi continua a servire come memoria dello sfruttamento umano e come santuario per la riconciliazione.
16.5-16.1666672 Santuario nazionale degli uccelli di Djoudj 1981 Naturale
(vii)(x)

Scheda UNESCO
Situato nel delta del fiume Senegal, il Santuario Djoudj è una zona umida di 16.000 ettari, che comprende un grande lago circondato da ruscelli, stagni e lagune. Forma un abitato, ma fragile santuario per circa 1,5 milioni di uccelli, come il pellicano bianco, l'airone rosso, la spatola africana, il grande airone e il cormorano.
13.066667-12.7166673 Parco nazionale Niokolo-Koba Naturale
(x)

Scheda UNESCO
Situato in una zona ben irrigata lungo le rive del fiume Gambia, le foreste a galleria e le savane del parco nazionale di Niokolo-Koba hanno una ricchissima fauna, tra cui eland giganti (le più grandi tra le antilopi), scimpanzé, leoni, leopardi e una grande popolazione di elefanti, così come molti uccelli, rettili e anfibi.
16.033333-16.6166674 Isola di Saint-Louis 2000 Culturale
(ii)(iv)

Scheda UNESCO
Nata come insediamento coloniale francese nel XVII secolo, Saint-Louis è stata urbanizzata a metà del XIX secolo. È stata la capitale del Senegal 1872-1957 e ha giocato un ruolo culturale ed economico importante in tutta l'Africa occidentale. La posizione della città su un'isola alla foce del fiume Senegal, il suo piano regolare di città, il sistema di banchine e la caratteristica architettura coloniale danno a Saint-Louis il suo aspetto e identità distintive.
13.835278-16.4986115 Delta del Saloum 2011 Culturale
(iii)(iv)(v)

Scheda UNESCO
La pesca e la raccolta di molluschi hanno sostenuto la vita umana nel territorio di 5.000 km², che è formato dalle lingue di tre fiumi. Il sito comprende canali salmastri al cui interno si trovano oltre 200 isole e isolotti, foreste di mangrovie, un ambiente marino dell'Atlantico, e una foresta secca.

Il sito è caratterizzato da 218 tumuli crostacei, alcuni dei quali lunghi diverse centinaia di metri, prodotti dai suoi abitanti umani nel corso dei secoli. I luoghi di sepoltura su 28 di questi tumuli, assumono la forma di collinette in cui sono stati rinvenuti pregiati manufatti. Sono importanti per la nostra comprensione delle culture dei vari periodi di occupazione del delta e testimoniano la storia degli insediamenti umani lungo le coste dell'Africa occidentale.

12.593333-12.8458336 Paese Bassari: paesaggi culturali Bassari, Fulani e Bedik 2012 Culturale
(iii)(v)(vi)

Scheda UNESCO
Il sito, che si trova nel sud-est del Senegal, comprende tre aree geografiche: l'area Bassari-Salémata, l'area Bedik-Bandafassi e l'area Fula-Dindéfello, ognuno con le sue caratteristiche morfologiche specifiche. I popoli Bassari, Fula e Bedik si stabilirono dal XI al XIX secolo e hanno sviluppato culture e habitat specifici simbiotici con l'ambiente naturale circostante. Il paesaggio è caratterizzato da terrazze e risaie Bassari, intervallate da villaggi, borghi e siti archeologici. I villaggi Bedik sono formati da gruppi densi di capanne con ripidi tetti di paglia. Espressioni culturali dei loro abitanti sono caratterizzate da tratti originali di pratiche agro-pastorali, sociali, rituali e spirituali, che rappresentano una risposta originale a vincoli ambientali e pressioni umane. Il sito è un paesaggio multiculturale ben conservato che ospita le originali e ancora vivaci culture locali.
13.691111-15.52257 Cerchi di pietra di Senegambia 2006 Culturale
(i)(iii)

Scheda UNESCO
Il sito si compone di quattro grandi gruppi di cerchi di pietra che rappresentano una straordinaria concentrazione di oltre 1.000 monumenti in un'area di 100 km di larghezza lunga circa 350 km sul corso del fiume Gambia. I quattro gruppi, Sine Ngayène, Wanar, Wassu e Kerbatch, coprono 93 cerchi di pietre e numerosi tumuli, alcuni dei quali sono stati scavati per rivelare il materiale che suggerisce una datazione tra il III secolo a.C. e il XVI secolo d.C. Sia i cerchi di pietra dei pilastri laterizi che i loro tumuli associati, presentano un vasto paesaggio sacro creato in più di 1.500 anni. Questo luogo è lo specchio di una società prospera, altamente organizzata e duratura.
Legenda Unesco
(i) Rappresentare un capolavoro del genio creativo dell'uomo.
(ii) Mostrare un importante interscambio di valori umani in un lungo arco temporale o all’interno di un'area culturale del mondo, sugli sviluppi dell'architettura, nella tecnologia, nelle arti monumentali, nella pianificazione urbana e nel disegno del paesaggio.
(iii) Essere testimonianza unica o eccezionale di una tradizione culturale o di una civiltà vivente o scomparsa.
(iv) Costituire un esempio straordinario di una tipologia edilizia, di un insieme architettonico o tecnologico o di un paesaggio che illustri uno o più importanti fasi nella storia umana.
(v) Essere un esempio eccezionale di un insediamento umano tradizionale, dell’utilizzo di risorse territoriali o marine, rappresentativo di una cultura (o più culture) o dell’interazione dell’uomo con l’ambiente, soprattutto quando lo stesso è divenuto per effetto delle trasformazioni irreversibili.
(vi) Essere direttamente o materialmente associati con avvenimenti o tradizioni viventi, idee o credenze, opere artistiche o letterarie dotate di un significato universale eccezionale.
(vii) Presentare fenomeni naturali eccezionali o aree di eccezionale bellezza naturale o importanza estetica.
(viii) Costituire una testimonianza straordinaria dei principali periodi dell’evoluzione della terra, comprese testimonianze di vita, di processi geologici in atto nello sviluppo delle caratteristiche fisiche della superficie terrestre o di caratteristiche geomorfiche o fisiografiche significative.
(ix) Costituire esempi significativi di importanti processi ecologici e biologici in atto nell’evoluzione e nello sviluppo di ecosistemi e di ambienti vegetali e animali terrestri, di acqua dolce, costieri e marini.
(x) Presentare gli habitat naturali più importanti e significativi, adatti per la conservazione in situ della diversità biologica, compresi quelli in cui sopravvivono specie minacciate di eccezionale valore universale dal punto di vista della scienza o della conservazione.

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