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Questa è la lista dei Patrimoni mondiali dell'umanità presenti in Polonia al 2023.

Introduzione

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La Polonia ha accettato la Convenzione UNESCO per i Beni dell'Umanità il 29 giugno 1976.

Lista dei patrimoni dell'umanità

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SitoAnnoTipo
Criteri
Immagine
Scheda
50.06719.961 Centro storico di Cracovia 1978 Culturale
(iv)

Scheda UNESCO
Il centro storico di Cracovia, ex-capitale della Polonia, è situato ai piedi del castello reale di Wawel. La cittadina commerciale del XIII secolo ospita la più grande piazza del mercato d'Europa e numerosi edifici storici tra cui case, palazzi e chiese con i loro magnifici interni. Ulteriori prove dell'affascinante storia della città sono offerte dai resti delle fortificazioni del XV secolo e dal castello medievale di Kazimierz con le sue antiche sinagoghe nella parte sud della città, l'università Jagellonica e la cattedrale gotica, luogo di sepoltura dei re di Polonia.
49.97920.0642 Miniera di sale di Wieliczka 1978, 2008, 2013 Culturale
(iv)

Scheda UNESCO
Il deposito di sale di roccia di Wieliczka e Bochnia è stato oggetto di lavori d'estrazione sin dal XIII secolo. L'attività, patrocinata dalla corona di Polonia, è la più antica del suo genere in Europa. Il sito UNESCO consiste di una serie mine nei territori delle due città e del castello di Wieliczka. Insieme illustrano le tappe storiche dello sviluppo delle tecniche di estrazione in Europa dal XIII al XX secolo: entrambe le città minerarie dispongono di centinaia di chilometri di tunnel con manufatti, cappelle sotterranee e statue scolpite nel sale rendendo questo sito una metà di pellegrinaggio nel passato. Le mine erano gestite dal castello di Wieliczka che fu costruito nel medioevo, per essere poi ricostruito più volte sino ad oggi.
50.03919.1753 Campo di concentramento di Auschwitz Birkenau 1979 Culturale
(vi)

Scheda UNESCO
Le mura fortificate, il filo spinato, le piattaforme, le caserme, le forche, le camere a gas e i forni crematori mostrano le condizioni in cui ebbe luogo il genocidio nazista nell'ex-campo di prigionia e sterminio di Auschwitz-Birkenau, il più esteso del terzo Reich. Secondo gli studi condotti dagli storici, un milione e mezzo di persone, tra cui un gran numero di ebrei furono sistematicamente lasciati morire di fame, torturati e uccisi in questo campo, simbolo della crudeltà perpetrata da uomini ai danni di altri uomini nel corso del XX secolo.
52.523.5834 Parco nazionale di Białowieza ((BE) Belovezhskaya Pushcha/(PL) Puszcza Białowieska) 1979, 1992, 2014 Naturale
(vii)

Scheda UNESCO
Il patrimonio mondiale della foresta di Bialowieza, al confine tra la Polonia e la Bielorussia, è una vasta foresta primaria che include conifere e latifoglie coprendo una superficie totale di 141.885 ettari. Situato sullo spartiacque del Mar Baltico e del Mar Nero, questa struttura transfrontaliera è eccezionale per le opportunità che offre per la conservazione della biodiversità. È sede della più grande popolazione di specie iconiche del territorio, il bisonte europeo.
52.26621.0125 Centro storico di Varsavia 1980 Culturale
(ii)(vi)

Scheda UNESCO
Durante la rivolta di Varsavia nell'agosto del 1944, più dell'85% del centro storico di Varsavia venne distrutto dalle truppe naziste. Dopo la guerra, una campagna di ricostruzione durata cinque anni e condotta dai suoi cittadini portò al meticoloso restauro della città vecchia, con le sue chiese, palazzi e la sua piazza del mercato. Oggi il sito è un esempio straordinario di ricostruzione pressoché totale di un intero arco di tempo, nella forma dei suoi edifici, che va dal XIII al XX secolo.
50.71723.2676 Città vecchia di Zamość 1992 Culturale
(iv)

Scheda UNESCO
Zamość fu fonadta nel XVI secolo dal cancelliere Jan Zamoysky sulla strada commerciale che collegava l'Europa settentrionale a quella occidentale al Mar Nero. Modellata sulle teorie italiane della città ideale e costruita dall'architetto Bernando Morando, nativo di Padova, Zamość è un esempio perfetto di città del tardo rinascimento. Ha mantenuto intatto il suo aspetto originale, le fortificazioni e un gran numero di edifici in cui è evidente la combinazione delle tradizioni architettoniche italiane e centro-europee.
54.04219.0337 Castello dell'Ordine teutonico a Malbork 1997 Culturale
(ii)(iii)(iv)

Scheda UNESCO
Questo monastero fortificato del XIII secolo, appartenente all'Ordine dei Cavalieri Teutonici, fu ampliato e abbellito in maniera sostanziale nel 1309 quando divenne sede del gran maestro dell'ordine, dopo lo spostamento da Venezia. Esempio particolarmente bello di castello in muratura medievale, cadde più tardi in rovina per essere poi restaurato nel XIX secolo e inizio XX secolo. Molte delle tecniche di restauro conservativo ora in voga furono elaborate e testate proprio qui. Successivamente fu gravemente danneggiato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e restaurato ancora una volta, questa volta seguendo i dettagliati resoconti frutto della precedente opera di restauro.
53.0118.6198 Città medievale di Toruń 1997 Culturale
(ii)(iv)

Scheda UNESCO
Torun deve le sue origini all'Ordine Teutonico, che qui costruì un castello a metà del XIII secolo come base per la conquista e l'evangelizzazione della Prussia. Presto il castello sviluppò un ruolo commerciale in quanto incluso nei territori della lega anseatica. Nella città vecchia, così come in quella più moderna, i molti imponenti edifici pubblici e privati - costruiti tra il XIV e XV secolo - sono la prova evidente dell'importanza di Torun. Tra questi non può non essere citata la casa di Copernico.
49.86719.6679 Kalwaria Zebrzydowska: il complesso dell'architettura manierista e del parco e il parco del pellegrinaggio 1999 Culturale
(ii)(iv)

Scheda UNESCO
Kalwaria Zebrzydowska è sede di un paesaggio culturale di grande valore spirituale. Il suo paesaggio naturale - nonostante la costruzione sin dal XVII secolo di una serie di luoghi simbolici di adorazione legata al culto della passione di Gesù Cristo e alla vita della vergine Maria - è rimasto pressoché immutato. Ancora oggi ricopre un'importanza enorme come luogo di pellegrinaggio.
51.05416.19610 Chiesa della Pace a Jawór e Świdnica 2001 Culturale
(iii)(iv)(vi)

Scheda UNESCO
Le chiese della pace a Jawór e Świdnica, le più grandi chiese a graticcio d'Europa, sono state erette nell'ex regione della Slesia durante il XVII secolo, nel periodo di quelle lotte religiose che portarono alla pace di Westfalia. Le chiese della pace sono le testimonianze, tipiche del momento politico in cui furono costruite, della richiesta di libertà religiosa delle popolazioni locali e sono anche un raro esempio di ideologia luterana in un'area tradizionalmente associata alla chiesa cattolica.
49.7521.23311 Chiese in legno della Piccola Polonia meridionale 2003 Culturale
(iii)(iv)

Scheda UNESCO
Le chiese in legno della Piccola Polonia meridionale rappresentano un esempio dei diversi aspetti di chiesa medievale nella tradizione cattolica romana. Costruite usando tronchi d'alberi disposti orizzontalmente, fatto comune questo in Europa del Nord sin dal Medioevo, queste chiese furono finanziate da famiglie aristocratiche e divennero status symbol di quella classe sociale. Offrono un'alternativa alle strutture erette in pietra nei centri urbani.
51.57914.72612 Parco di Muskau ((DE) Muskauer Park/(PL) Park Mużakowski) 2004 Culturale
(i)(iv)

Scheda UNESCO
Questo parco di 559,90 ettari, si trova su entrambi i lati della Neisse al confine tedesco-polacco. Fu voluto dal principe Hermann von Puckler-Muskau e costruito dal 1815 al 1844. Il parco si integra perfettamente nel paesaggio agricolo circostante e ha aperto la strada a nuovi approcci di progettazione del paesaggio e influenzato lo sviluppo di architettura del paesaggio e dei giardini in Europa e in America. Progettato come un "dipinto con piante", non cerca di evocare paesaggi classici, l'immagine del paradiso, o di qualche perfezione perduta, ma utilizza piante locali per migliorare le qualità intrinseche del paesaggio esistente. Questo paesaggio integrato s'estende nella città di Muskau con aree verdi formate parchi urbani che incorniciano aree residenziali. La città diventa così un elemento di design in un paesaggio utopico. Il sito offre anche un castello ricostruito, dei ponti e un arboreto.
51.10717.07713 Sala del Centenario a Breslavia 2006 Culturale
(i)(ii)(iv)

Scheda UNESCO
La sala del centenario a Breslavia, punto di riferimento nella storia dell'architettura in calcestruzzo, fu costruita nel 1911-1913 dall'architetto Max Berg con lo scopo di creare un ambiente ricreativo multifunzionale. Nella sua forma a quadrifoglio simmetrico con un vasto spazio circolare centrale può dar posto a 6000 persone. La cupola, alta 23 metri, è dominata da una lanterna in acciaio e vetro. La Sala del Centenario fu un'opera pionieristica dell'ingegneria e architettura moderna che testimonia un importante scambio di influenze nell'architettura del XX secolo, diventando modello per gli sviluppi successivi dell'architettura in cemento armato.
49.53388921.03222214 Tserkvas in legno della regione dei Carpazi in Polonia e Ucraina 2013 Culturale
(iii)(iv)

Scheda UNESCO
Situato nella periferia orientale dell'Europa centrale, questo patrimonio transfrontaliero annovera una selezione di sedici tserkvas (chiese). Sono state costruite con tronchi di legno orizzontali tra il XVI e XIX secolo dalle comunità di ortodossi e di fedi cattoliche greche. Le tserkvas testimoniano una tradizione costruttiva distinta radicata nel disegno ecclesiastico ortodosso intrecciato con elementi della tradizione locale e riferimenti simbolici alla cosmogonia delle loro comunità. Le tserkvas sono costruite su un piano tripartito sormontato da un quadrilatero aperto o volte ottagonali con cupole. Parte integrante delle tserkvas sono gli schermi con iconostasi, decorazioni policrome degli interni e altri arredi storici. Elementi importanti di alcune tserkvas includono campanili di legno, portoni e cimiteri.
Miniere di piombo, argento e zinco di 50.4518.86666715 Tarnowskie Góry e il loro sistema sotterraneo di gestione idraulica 2017 Culturale
(i)(ii)(iv)

Scheda UNESCO
Situato in Alta Slesia, nel sud della Polonia, una delle principali aree minerarie dell'Europa centrale, la proprietà comprende l'intera miniera sotterranea con punti di raccolta, pozzi, gallerie e altre caratteristiche del sistema di gestione delle acque. La maggior parte della proprietà è situata sottoterra, mentre la topografia mineraria di superficie presenta resti di pozzi e cumuli di rifiuti, nonché i resti della stazione di pompaggio di vapore del XIX secolo. Gli elementi del sistema di gestione delle acque, situati sottoterra e in superficie, testimoniano gli sforzi continui per tre secoli per prosciugare la zona di estrazione sotterranea e utilizzare l'acqua indesiderabile dalle miniere per rifornire le città e l'industria. Tarnowskie Góry rappresenta un contributo significativo alla produzione globale di piombo e zinco.
Regione mineraria preistorica della selce rigata di 50.96797221.50230616 Krzemionki 2019 Culturale
(iii)(iv)

Scheda UNESCO
Situato nella regione montana del Voivodato della Santacroce, Krzemionki è un insieme di quattro siti minerari, risalenti al Neolitico fino all'età del bronzo (circa 3900-1600 a.C.), dedicato all'estrazione e alla lavorazione della selce rigata, utilizzata principalmente per la fabbricazione di asce. Con le sue strutture sotterranee di estrazione mineraria, i laboratori di selce e circa 4.000 buche e pozzi, il territorio dispone di uno dei sistemi preistorici di estrazione e lavorazione della silice sotterranea più completi finora identificati. La struttura fornisce informazioni sulla vita e il lavoro negli insediamenti preistorici e testimonia una tradizione culturale estinta. È una testimonianza eccezionale dell'importanza del periodo preistorico e dell'estrazione del silice per la produzione di utensili nella storia umana.
Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d'Europa: 2007, 2011, 2017, 2021 Naturale
(ix)

Scheda UNESCO
Questa proprietà transfrontaliera comprende 94 componenti in 18 paesi. Dalla fine dell'ultima era glaciale, il faggio europeo si è diffuso da poche aree di rifugio isolate nelle Alpi, nei Carpazi, nei Dinaridi, nel Mediterraneo e nei Pirenei in un breve periodo di poche migliaia di anni in un processo ancora in corso. Il successo dell'espansione in un intero continente è legato all'adattabilità e alla tolleranza dell'albero alle diverse condizioni climatiche, geografiche e fisiche.
Legenda Unesco
(i) Rappresentare un capolavoro del genio creativo dell'uomo.
(ii) Mostrare un importante interscambio di valori umani in un lungo arco temporale o all’interno di un'area culturale del mondo, sugli sviluppi dell'architettura, nella tecnologia, nelle arti monumentali, nella pianificazione urbana e nel disegno del paesaggio.
(iii) Essere testimonianza unica o eccezionale di una tradizione culturale o di una civiltà vivente o scomparsa.
(iv) Costituire un esempio straordinario di una tipologia edilizia, di un insieme architettonico o tecnologico o di un paesaggio che illustri uno o più importanti fasi nella storia umana.
(v) Essere un esempio eccezionale di un insediamento umano tradizionale, dell’utilizzo di risorse territoriali o marine, rappresentativo di una cultura (o più culture) o dell’interazione dell’uomo con l’ambiente, soprattutto quando lo stesso è divenuto per effetto delle trasformazioni irreversibili.
(vi) Essere direttamente o materialmente associati con avvenimenti o tradizioni viventi, idee o credenze, opere artistiche o letterarie dotate di un significato universale eccezionale.
(vii) Presentare fenomeni naturali eccezionali o aree di eccezionale bellezza naturale o importanza estetica.
(viii) Costituire una testimonianza straordinaria dei principali periodi dell’evoluzione della terra, comprese testimonianze di vita, di processi geologici in atto nello sviluppo delle caratteristiche fisiche della superficie terrestre o di caratteristiche geomorfiche o fisiografiche significative.
(ix) Costituire esempi significativi di importanti processi ecologici e biologici in atto nell’evoluzione e nello sviluppo di ecosistemi e di ambienti vegetali e animali terrestri, di acqua dolce, costieri e marini.
(x) Presentare gli habitat naturali più importanti e significativi, adatti per la conservazione in situ della diversità biologica, compresi quelli in cui sopravvivono specie minacciate di eccezionale valore universale dal punto di vista della scienza o della conservazione.

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