sito archeologico italiano
Parco archeologico della Neapolis | |
Stato | Italia |
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Regione | Sicilia |
Territorio | Siracusano |
Sito istituzionale |
Il Parco archeologico della Neapolis è un sito archeologico della Sicilia.
Da sapere
modificaCome arrivare
modificaPermessi/Tariffe
modifica- Parco archeologico della Neapolis, Via Paradiso, 14, ☎ +39 0931 66206, soprisr.uo2@regione.sicilia.it. Intero: 10 €, ridotto (18/25 anni): 5 €, gratis ogni prima domenica del mese e per i minorenni dell'Unione europea. Lun-Dom 08:30-un'ora prima del tramonto. Sono presenti due biglietterie. Una presso la 1 Casina Cuti, vicino ai negozi di souvenir (per gruppi o singoli) e un'altra 2 biglietteria vicino all'anfiteatro romano.
Come spostarsi
modificaCosa vedere
modifica- 1 Chiesa di San Nicolò ai Cordari. È un'antica chiesa dell'XI secolo dedicata a San Nicolò. Nel 1093 vennero celebrati i funerali del conte Giordano d'Altavilla, figlio del gran conte Ruggero I di Sicilia. Nonostante il valore del luogo la chiesa perse di importanza a causa del restringersi della popolazione della città, racchiusa in Ortigia. Venne presto sconsacrata e nel 1577 lo spazio fu concesso ai cordari siracusani nel la adoperarono come magazzino e durante la peste del 1600 i sotterranei divennero fossa comune. con l'istituzione del parco negli anni cinquanta del novecento la chiesa è diventato centro informazioni e oggi un piccolo luogo espositivo.
L'ambiente ipogeo della chiesa è ciò che resta di una piscina romana. In questo luogo infatti veniva raccolta l'acqua che successivamente veniva inviata all'anfiteatro per consentire le naumachie. In alcuni periodi dell'anno è consentita la visita anche all'interno della piscina che contiene anche delle nicchie di epoche successive.
- 1 Chiesa di San Nicolò ai Cordari. È un'antica chiesa dell'XI secolo dedicata a San Nicolò. Nel 1093 vennero celebrati i funerali del conte Giordano d'Altavilla, figlio del gran conte Ruggero I di Sicilia. Nonostante il valore del luogo la chiesa perse di importanza a causa del restringersi della popolazione della città, racchiusa in Ortigia. Venne presto sconsacrata e nel 1577 lo spazio fu concesso ai cordari siracusani nel la adoperarono come magazzino e durante la peste del 1600 i sotterranei divennero fossa comune. con l'istituzione del parco negli anni cinquanta del novecento la chiesa è diventato centro informazioni e oggi un piccolo luogo espositivo.
- 2 Ara di Ierone. Si tratta di un grande altare sacrificale fatto erigere da Ierone II (da cui il nome) e dedicato a Zeus Euletherios. L'ora che misura 119 x 23 metri era davvero imponente ed era dedicata agli olocausti di animali. Oltre alle scivole di accesso vi erano anche delle stature di telamoni di cui rimangono solo i piedi. L'area purtroppo è visibile solo da lontano.
- 3 Teatro greco. Il teatro greco è una dei più importanti monumenti della città. Costruito nel V secolo a.C in un'area che già ospitava un ancor più antico teatro, il teatro lineare è ancora oggi visibile a ovest del teatro emisferico tra i tornanti del 3 viale Giuseppe Agnello. Eretto dall'architetto Damocopos, il teatro greco è diventato subito il centro culturale della polis tramite la messa in scena di tragedie e commedie. Qui nel 470 a.C Eschilo mise in scena le Etnee, ma è sicura un'attività continua di rappresentazioni di cui la storia pervenutaci non parla.
Il teatro aveva una cavea di ben 138 metri con 67 ordini di gradini, ciò fa presupporre una notevole capienza. A metà altezza, nel cosiddetto diazoma sono visibili delle iscrizioni in greco che richiamano i nomi della famiglia reale di Gelone II e il riferimento ad alcune divinità. In epoca romana subisce delle trasformazioni divenendo sede di spettacoli cruenti successivamente spostati nel più comodo anfiteatro. L'assenza dei gradini negli ordini superiori, nonché la presenza di parti mancanti nei gradini in roccia viva attestano per le prime le spoliazioni in epoca spagnola per la costruzione delle mura difensive della città, erette sfruttando i blocchi degli antichi monumenti. Successivamente la cavea venne sfruttata, grazie alla presenza del dislivello per installarvi alcuni mulini, di cui oggi resta solo l'edificio accanto al teatro. Oggi il teatro è sede delle rappresentazioni classiche che si tengono ogni anno, e concerti estivi.
- 3 Teatro greco. Il teatro greco è una dei più importanti monumenti della città. Costruito nel V secolo a.C in un'area che già ospitava un ancor più antico teatro, il teatro lineare è ancora oggi visibile a ovest del teatro emisferico tra i tornanti del 3 viale Giuseppe Agnello. Eretto dall'architetto Damocopos, il teatro greco è diventato subito il centro culturale della polis tramite la messa in scena di tragedie e commedie. Qui nel 470 a.C Eschilo mise in scena le Etnee, ma è sicura un'attività continua di rappresentazioni di cui la storia pervenutaci non parla.
- 4 Grotta del Ninfeo. È una grotta su cui sgorga l'acqua proveniente dagli acquedotti di Siracusa. Secondo alcuni in questo luogo si riunivano gli attori prima di iniziare a recitare, o forse per altre funzioni sacre. Successivamente le sue acque furono sfruttate per fare girare i mulini installati sulla cavea del teatro, i cosiddetti Mulini Galermi.
- 5 Via dei Sepolcri. È una via sacra, cioè una via in cui venivano onorati gli eroi apponendo i pinakes, dei bassorilievi votivi di terracotta che rappresentavano una persona deificata. Questa via, posta sopra il pianoro del Teatro conduceva nel punto più alto del colle Temenite sulla cui sommità vi era un tempio rinvenuto qualche anno fa. La via purtroppo non è percorribile ma è possibile vederne uno scorcio per farsene un'idea.
- Latomia del Paradiso. La latomia oggi si presenza come un'immensa voragine lussureggiante con le pareti a strapiombo al cui interno vi è l'Orecchio di Dioniso e la grotta dei cordari. Anticamente questa area era una cava chiusa, ossia un'immensa grotta dove gli schiavi lavoravano in condizioni durissime per estrarre la pietra dei monumenti greci della polis. Dopo la disfatta ateniese del 413 a.C vennero rinchiusi i soldati catturati e resi schiavi fino alla morte. L'aspetto attuale è stato assunto a seguito dei vari terremoti che si sono alternati e che hanno fatto crollare le volte che reggevano il tetto della latomia. Oggi è uno dei luoghi più suggestivi della città grazie alla percezione storica del luogo e alla presenza di alberi secolari.
- Grotta dei cordari. Posta alla destra dell'Orecchio di Dioniso la grotta è chiusa perché inagibile, tuttavia risulta visibile grazie a una passerella. È una grotta artificiale che ha preso questo nome perché fino agli anni cinquanta del secolo scorso si filavano delle corde. L'attività poi venne interrotta e il luogo definitivamente chiuso al pubblico.
- 6 Orecchio di Dionisio. All'interno della Latomia del Paradiso si trova una grotta artificiale con un andamento a S posta sotto la cavea del teatro. A causa degli effetti acustici (non sarà difficile ascoltare qualcuno voler testare l'eco al suo interno) prese il nome di Orecchio di Dioniso in quanto secondo la leggenda il tiranno Dioniso dalla piccola apertura superiore ascoltava le conversazioni dei forzati temendo congiure. Il nome è anche legato alla forma ad orecchio di asino dell'apertura. Questa tradizione è così consolidata che persino al Caravaggio in visita a Siracusa gli fu raccontata la stessa leggenda. Durante l'epoca del Grand Tour gli stranieri che giungevano fino a questo luogo chiedevano spesso di verificare (vanamente) l'attendibilità della leggenda, dato che l'eco non consente di percepire suoni distinti ma sovrapposti.
- 7 Anfiteatro romano. L'anfiteatro costruito poco distante dagli altri monumenti di valore della città è databile attorno al I secolo d.C. Misura 140x119 metri e venne eretto per consentire al pubblico di assistere ai ludii gladiatorii. Al centro infatti è presente una vasca che poteva essere riempita con l'acqua del vicino acquedotto per le naumachie. Una volta persa la sua funzione il monumento venne abbandonato e diversi blocchi di pietra asportati per essere riutilizzati, come si usava all'epoca. Grazie ad un nuovo percorso è oggi possibile una visita anche dal basso.
- 8 Arco augusteo di Siracusa. A est dell'anfiteatro romano, in corrispondenza del recito del parco che da' sulla strada si trova il basamento di un arco romano di epoca augustea. Del monumento resta poco, tuttavia è importante notare che esso era posto su un asse stradale, oggi non visibile, che provenendo dall'area di Piazza della Vittoria passava dall'arco per poi uscire dalla città. In pratica era una via di accesso obbligata e l'arco ne era parte integrante.
- 9 Tomba di Archimede. Visitabile solo nel periodo estivo. La cosiddetta Tomba di Archimede è in realtà un colombario romano la cui forma ha tratto in inganno per lungo tempo. Studi approfonditi hanno poi chiarito la situazione. Questo monumento si trova in una porzione del Parco della Neapolis solitamente chiusa e accessibile solo nel periodo estivo. Il monumento risulta visibile per lo più dalla recinzione.
Cosa fare
modifica- Visita guidata al parco. Il parco può essere visitato tramite una visita guidata che in genere dura un'ora e mezza. Le guide possono essere prenotate presso la stessa biglietteria o tramite una delle agenzie locali.
Acquisti
modificaDove mangiare
modificaDove alloggiare
modificaSicurezza
modificaCome restare in contatto
modificaNei dintorni
modificaAltri progetti
modifica- Wikipedia contiene una voce riguardante parco archeologico della Neapolis
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su parco archeologico della Neapolis